27 November, 2024
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Proseguono, a Cagliari e Oristano, le tappe di “Verso il 21 marzo”, una serie di iniziative rivolte principalmente alle scuole e organizzate da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale in vista della 34ª Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che a livello regionale verrà celebrata a Cagliari.

Il tema della memoria delle vittime innocenti delle mafie sarà al centro dell’appuntamento in programma martedì 12 marzo a Cagliari presso l’istituto Pertini. A partire dalle 11.20 a dialogare con i ragazzi saranno il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru e la dirigente scolastica Laura Caddeo.

“Pane sporco: come combattere la corruzione e la mafia con la cultura” è invece il titolo del libro scritto dal filosofo, storico e giornalista Vittorio V. Alberti e che sarà presentato a Cagliari venerdì 15 marzo e sabato 16 a Oristano. Nel capoluogo l’appuntamento è per le 11.30 presso il liceo classico e scientifico Euclide dove, insieme a Vittorio V. Alberti, interverranno anche il dirigente scolastico Vanni Mameli, la docente Graziella Serra e Carlo Veglio di Libera Sardegna. Ad Oristano invece l’incontro si terrà alle 10.30 presso il liceo classico De Castro, relatori lo stesso Alberti, il dirigente scolastico Pino Tilocca, la docente Sabrina Sanna e Carlo Veglio di Libera Sardegna.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazione il fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Alberti.

 

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Calano gli investimenti pubblici per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali della Sardegna ma crescono le imprese sarde che si specializzano nella cura e recupero di monumenti e immobili di pregio.

Secondo l’elaborazione realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su dati MISE-DpS-ISTAT, le erogazioni statali verso l’Isola sono passate dai 319 milioni annui nel triennio 2007-2009 per arrivare ai 228 milioni del 2014-2016, per una spesa media annua pro capite di 137 euro, registrando così un calo secco triennale di 92 milioni e una contrazione negativa percentuale del -28,7%. La nostra Isola, in ogni caso, è la sesta regione per spesa media pro capite con al primo posto la Valle d’Aosta (1.443), seguita dalla provincia di Bolzano (416), Trento (323). Ultima la Puglia con soli 65 euro a testa.

Al contrario, crescono le imprese locali specializzate nella conservazione e manutenzione di questi preziosissimi beni: sono 10.519 e negli ultimi 3 anni sono aumentate del 2%. Di queste ben 7.714 sono artigiane: 2.981 si occupano di installazioni di impianti elettrici e idraulici, 3.547 di completamento e finitura di edifici, 24 di attività di conservazione e restauro opere d’arte e 1.427 di servizi per edifici e paesaggio.

«Investire in interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali e ricreativi della Sardegna – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – porterebbe, sicuramente, anche alla crescita del flusso di turistiIl recupero del gap di spesa, rispetto a quello del 2007-2009 (ben 92 milioni di euro in meno sulle erogazioni 2014-2016, per l’acquisto di beni e servizi per il settore Cultura) – aggiunge Antonio Matzutzi – si tradurrebbe in Sardegna in circa 1.100 nuovi posti di lavoro nelle oltre 10 mila imprese che si occupano di installazione di impianti, completamento e finitura di edifici, attività di conservazione e restauro di opere pubbliche e attività di servizi per edifici e paesaggio (più di 2 terzi artigiane).»

A livello provinciale, prendendo come riferimenti i confini delle vecchie province, 2.828 imprese artigiane si trovano in quella di Cagliari, 2.991 a Sassari, 1.297 a Nuoro e 588 a Oristano.

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Il cinema a scuola è già una realtà. Il dato è emerso ieri (domenica 11 marzo) al terre di confine filmfestival durante l’incontro “Il cinema insegna la vita”, un appuntamento che ha visto confrontarsi ben dieci addetti ai lavori tra registi, operatori dell’audiovisivo, videomaker ed insegnanti.

Nel corso del dibattito, introdotto da Enrico Pitzianti e moderato dal formatore Andrea Mura, sono emerse tante situazioni diverse in cui si sta già utilizzando il cinema sia come strumento per educare i bambini alla visione e all’interpretazione del messaggi audiovisivi, sia come strumento per metterli in grado utilizzare questo straordinario strumento di comunicazione. Inoltre c’è anche una terza direzione molto importante, quella che vede la cinematografia come miccia per far parlare di altri temi quali storia, geografia, politica e tanto altro.

È il secondo anno consecutivo in cui la manifestazione diretta artisticamente da Marco Antonio Pani ha scelto di dedicare un importante momento di confronto al mondo dell’educazione e della formazione. Assieme a Marco Antonio Pani, a raccontare le loro esperienze sono stati i registi Matteo Incollu e Sergio Scavio, la dirigente scolastica Alessandra Patti e l’insegnante Alessandra Piras, l’animatrice Michela Anedda, Ottavia Pietropoli della Cooperativa Museo del Mare Sant’Antioco, Alessandra Sento della “Società Umanitaria-Cineteca Sarda” e Mariangela Bruno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Tra le iniziative presentate tante sono estemporanee, realizzate da operatori del settore, e molte altre si stanno facendo a livello istituzionale con i bandi Iscola della Regione, con i quali molti istituti hanno potuto organizzare degli interventi sull’audiovisivo.

Durante gli interventi i relatori hanno proiettato degli estratti video di laboratori svolti nelle scuole. Tra questi l’animazione “Alla ricerca di madre natura” della classe 5ª D – Scuola Primaria dell’I.C. “Gramsci-Rodari” di Sestu, vincitore Cinemambiente di Torino 2018; l’animazione “About the sea”, esito della residenza artistica per ragazzi “Cosa ci porta il mare” progetto del Muma-Museo del Mare di Marco Antonio Pani e Michela Anedda; “Coins” di Matteo Incollu e “La notte di cesare” di Sergio Scavio.

La panoramica evidenziata è molto incoraggiante. Ma se tanto lavoro è già in campo, è stata segnalata la necessità di fare rete, di creare un network tra operatori in modo da conoscersi, confrontarsi e fare buona pratica. «Uno degli scopi che spero che si raggiungano, anche attraverso iniziative come questa – ha affermato Andrea Mura – è proprio quello di incontrarsi, parlarsi, conoscersi e far migliorare l’intero settore».

In conclusione, un contributo è stato offerto dal regista cileno Orlando Lübbert e dal regista basco trapiantato in Cile, José María González. Quest’ultimo, in particolare, ha evidenziato l’esperienza della legge cinema del Paese sudamericano, che prevede che chiunque ottenga dei finanziamenti per fare dei film, debba inserire tra le spese un intervento significativo di cinema nelle scuole. L’ultimo obiettivo sarebbe quello di far diventare il cinema materia curricolare a tutti gli effetti.

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Venerdì mattina, nell’Aula consiliare del comune di Quartu Sant’Elena, le classi del Liceo Classico “Bachisio Raimondo Motzo” hanno trascorso un 8 marzo molto speciale. Dopo gli interventi del preside Sergio Puddu, del sindaco Stefano Delunas, dell’assessora Elisabetta Cossu, delle Giulia Giornaliste Susi Ronchi e Alessandra Addari e dell’on. Andrea Frailis, si è svolto la presentazione del libro “Il profumo della mimosa” letto e analizzato dai ragazzi nel corso dell’anno scolastico all’interno del progetto “Educazione al rispetto e alle differenze di genere”,

I relatori hanno stimolato i liceali a riflettere sui concetti di parità, lotta alla violenza e di linguaggio di genere per stimolare un uso corretto delle parole. I ragazzi e le ragazze sono diventati così i veri protagonisti. Con le loro voci emozionate, le mani tremanti, la spontaneità nei gesti, la timidezza degli sguardi interessati, hanno letto i passi più significativi del  romanzo, intervallate dalle spiegazioni dell’autrice Claudia Musio.

Le loro voci intense hanno raccontato la forza e il coraggio della protagonista, il suo amore per lo studio che le ha consentito con sacrificio e impegno di emanciparsi come donna e di riscattarsi da un destino fatto di povertà, discriminazioni e umiliazioni.

Gli alunni sono riusciti a comprendere, proprio loro che a volte danno per scontato il diritto all’istruzione e pensano che la scuola sia un’inutile perdita di tempo, che la cultura è un potente mezzo di riscatto, perché rende liberi.

Con i loro commenti al romanzo e le loro domande alla scrittrice Claudia Musio le studentesse hanno portato nel dibattito la loro esperienza e le loro idee; hanno compreso che la propria strada va cercata contro tutto e contro tutti, con la ribellione (se necessario) e la testardaggine di chi sa che solo chi crede fortemente nei propri sogni può raggiungerli anche quando sembrano irrealizzabili.

Infine, la proiezione dei video sulle donne del passato, famose e non, realizzati dagli alunni del Motzo ispirandosi alla protagonista del romanzo “Il colore della mimosa”. Mentre le immagini scorrevano, nei loro volti si potevano scorgere emozioni, sorrisi e un mix. di imbarazzo e orgoglio per il lavoro svolto.

Tanto impegno, creatività nelle scelte grafiche e delle musiche hanno premiato la 3ª A delle Scienze Umane dell’opzione Economico Sociale, con un corto su Coco Chanel. A sentire Claudia Musio però «decretare il vincitore è stato difficilissimo, perché, venerdì in verità hanno vinto tutti, nel capire che il futuro è nelle loro mani».

Prof.ssa Elisabeth Piras Trombi Abibatu

Referente progetto

Liceo “B.R. Motzo” di Quartu Sant’Elena

 

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Le Aziende Sanitarie di diverse regioni italiane hanno indetto alcuni concorsi pubblici per la ricerca di infermiere/i. Ma vediamo nello specifico quali sono le ASL in questione e quanti sono i posti messi a concorso: in Veneto si cercano 79 infermieri da inserire presso diverse aziende sanitarie (Istituto Oncologico Veneto, Marca Trevignana, Serenissima, Veneto Orientale, Scaligera); in Campania l’azienda sanitaria locale Napoli 1 ricerca 25 infermieri (20 da inserire presso la U.O.C. Tutela della salute negli istituti penitenziari e 5 da inserire alla PO Capilupi di Capri); nel Lazio si cercano 50 infermieri da assumere presso l’azienda socio-sanitaria San Raffaele Monte Mario di Roma infine in Lombardia sono richiesti 40 infermieri da inserire presso l’azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi. Nelle domande di ammissione gli aspiranti devono indicare: nome e cognome; data e luogo di nascita e la residenza; il possesso della cittadinanza italiana; la posizioni nei riguardi degli obblighi militari, etc. I requisiti validi per tutti i candidati sono: possesso della cittadinanza italiana; possesso dell’idoneità fisica all’impiego

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_infermieri_feb_2019.html .

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Bologna-Cagliari, alla vigilia, era la partita delle grandi occasioni per le due protagoniste. Per il Cagliari, che con una vittoria avrebbe relegato il Bologna, terz’ultimo, a 12 punti, con una grossissima ipoteca sulla salvezza; per il Bologna, che con i tre punti avrebbe ridotto il ritardo dal Cagliari e, soprattutto, dalle più vicine concorrenti nella lotta per la salvezza. Alla fine è maturata questa seconda ipotesi, e con pieno merito per la squadra di Siniša Mihajlović, che era in credito con la fortuna, dopo le ultime belle prestazioni, non coronate dai risultati che avrebbe meritato.

Il Bologna s’è imposto con un goal per tempo: al 33′ del primo tempo, ha sbloccato il risultato Pulgar, trasformando un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Bradaric su cross di Orsolini; al 32′ del secondo tempo, con Soriano, su assist di Sansone.

Il Cagliari ha colpito una traversa con Joao Pedro a portiere battuto, alcuni minuti dopo il goal dell’1 a 0 del Bologna, ma nel secondo tempo la squadra emiliana avrebbe potuto segnare ancora, ma le conclusioni di Sansone hanno trovato l’opposizione di Alessio Cragno.

La sconfitta, come già sottolineato, riduce da 9 a 6 lunghezze il margine del Cagliari sulla terz’ultima posizione, occupata sempre dal Bologna, mentre rimane invariato il vantaggio di due punti sull’Udinese, travolta dalla Juventus nell’anticipo di venerdì, e di quattro punti sulla Spal, battuto dall’Inter, mentre l’Empoli giocherà il posticipo di domani all’Olimpico di Roma con la squadra del neo allenatore Claudio Ranieri.

«Sino al colpo di testa di Joao Pedro respinto da Skorupski abbiamo fatto le cose per bene, direi anzi che le occasioni migliori per segnare le avevamo avute noi. Poi per forzare la situazione e cercare di recuperare abbiamo cambiato qualcosa e per assurdo sono venuti meno gli equilibri – ha commentato Rolando Maran -. Peccato perché nel primo tempo la squadra ha fatto quel che doveva fare, l’unica occasione nella quale abbiamo rischiato è stata sull’uscita di Cragno su Santander. L’episodio del rigore ha senz’altro influito: il rammarico è che sia arrivato da una situazione non pericolosa, la retroguardia era posizionata bene.»

«Il Bologna teneva la linea di difesa molto alta, avevo bisogno di un giocatore che andasse in profondità. In quel momento però si sono abbassati e a quel punto attaccarli si è fatto più complicato. Abbiamo cercato di forzare certe situazioni, pur mantenendo sempre lo schieramento del trequartista dietro le due punte, ma i risultati non sono stati quelli che speravamo. Ci tenevamo a dare continuità e a fare risultato in trasferta: l’assenza di risultati lontano da casa sta diventando un peso. Il Bologna è un avversario in salute – ha concluso il tecnico del Cagliari -, stava giocando bene ma non era stato assistito dalla fortuna: oggi invece gli episodi per loro hanno girato tutti dalla parte giusta.»

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Il comitato promotore per la messa in sicurezza e la revisione del piano di ampliamento della SS 195 “Sulcitana” – San Giovanni Suergiu, nel tratto di strada dal km. 91+100 al km. 94+600, ha inviato una petizione, sottoscritta dagli abitanti di Palmas, dell’agglomerato di Fragata, Is Achenza, Is Pistis, le case sparse ed i frontisti che si affacciano sulla S.S. 195 “Sulcitana” San Giovanni Suergiu, nel tratto di strada dal km. 91+100 al km. 94+600, al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; al coordinamento territoriale Sardegna dell’Anas; all’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu; e, infine, all’Ufficio di coordinamento regionale per l’attuazione del Piano Sulcis.

Di seguito il testo integrale.

«Dalla data 24 agosto 2016 alla data 20 Marzo 2018 sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio del Mare i documenti per la procedura di verifica di assoggettabilità al VIA avente ad oggetto: SS 195 “Sulcitana” – Interventi di adeguamento strada di collegamento S. Giovanni Suergiu-Giba dal km 91+100 al km 94+600. SS 293 “di Giba” – Messa in sicurezza strada Giba-Nuxis dal km 60+100 al km 63+700 e dal km 64+200 al km 65+500 (http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1764/3124).

L’intervento ricade nel territorio dei comuni di San Giovanni Suergiu e Giba (ex provincia di Carbonia/Iglesias), dove si prevede la realizzazione dei lavori di adeguamento al tipo C2 della S.S. 195 nella tratta tra il bivio per Porto Botte, dal km 91+100 al km 94+600 e l’intersezione con la SP 77.

La pubblicizzazione istituzionale dell’opera è stata ed è tuttora carente tanto che ad oggi nessun ente (oltre al ministero dell’Ambiente) risulta aver pubblicato o portato a conoscenza della popolazione interessata il progetto o il capitolato d’appalto dell’intervento.

Per quanto sopra, i cittadini residenti nei suddetti Comuni non sono a conoscenza dei dettagli dell’intervento e delle modalità di realizzazione e ad oggi non hanno avuto la possibilità di esercitare il loro diritto a presentare osservazioni nel procedimento.

Il Comitato Promotore quindi promuove una petizione tra gli abitanti della popolazione di Palmas, dell’agglomerato di Fragata, Is Achenza, Is Pistis, le case sparse ed i frontisti che si affacciano sulla S.S. 195 “Sulcitana” nel tratto di strada dal km. 91+100 al km. 94+600.

Con la presente chiede ai soggetti ed alle Istituzioni competenti di avviare una concertazione in ordine all’oggetto che tenga conto delle seguenti esigenze:

a) Sicurezza

Occorre prevedere un accesso adeguato al centro abitato di Palmas, con una rotatoria in sostituzione dell’incrocio, che potrà servire oltre Palmas, altri accessi privati compreso l’agglomerato di Fragata.

Occorre mettere in sicurezza con adeguati svincoli gli ingressi di: Is Pistis, Is Garaus, Is Achenzas, Palmas Vecchio.

b) Inquinamento acustico

Occorre l’installazione di accorgimenti infrastrutturali (barriere acustiche, siepi, etc.) efficaci ed esteticamente gradevoli, atti ad abbattere l’inquinamento generato dalla strada.

Occorre dotare di stradelli di servizio laterali i fondi agricoli lungo l’intervento, per evitare pericolosi accessi a raso sulla 195.

c) Tutela della proprietà privata

Gli espropri devono tener conto della vocazione turistica e agricola del territorio e devono essere strettamente necessari.

d) Valorizzazione della vocazione turistica e agricola del territorio

Il territorio del Sulcis versa in uno stato di profonda crisi sociale ed economica, tutti i settori produttivi sono in grave difficoltà. La valorizzazione turistica ed agricola del territorio potrebbe essere uno strumento per riavviare un processo di crescita e di nuovo sviluppo, economico, ma anche e soprattutto sociale. Essa necessariamente richiede un ripensamento del territorio sotto il profilo urbanistico teso a ridurre ai minimi termini l’impatto ambientale delle infrastrutture e ad introdurre forme di mobilità alternative.

In quest’ottica, si propone di avviare, parallelamente alla realizzazione dell’intervento in esame, un progetto per la realizzazione di un percorso ciclabile e/o pedonale che consenta di collegare tutte le località turistiche del Sulcis.

e) Sviluppo di soluzioni alternative al traffico durante l’esecuzione dei lavori

In relazione alle scelte progettuali effettuate per quanto riguarda la cantierizzazione, si osserva che, in una certa fase dei lavori, viene garantita la viabilità solo in direzione Giba, ed il traffico in direzione San Giovanni Suergiu è deviata sulla strada prov. 74 – sp.77.

Detta situazione determina un notevole disagio per gli abitanti, in quanto per accedere alla a loro residenza o ai fondi agricoli sarebbero costretti a percorrere decine di chilometri. Pertanto, si chiede di individuare soluzioni con percorsi alternativi.

Fiduciosi, restiamo in attesa di un vostro cortese riscontro, dichiarandoci sin da ora disponibili a qualsivoglia approfondimento nello spirito di fattiva collaborazione.

Il comitato promotore messa in sicurezza:

Referenti: Avvocato Pistis Elisabetta, Madeddu Marco, Solinas Valentina, Orrù Antonio, Achenza Emanuele, Matta Bruno e Madeddu Sergio – Mail: comitatoss195palmas@pec.it »

La petizione è stata sottoscritta da 180 cittadini.

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile oggi ha diffuso un nuovo avviso di condizioni meteo avverse, valido a partire dalle 3.00 di domani mattina, fino alle 23.59 della stessa giornata di domani 11 marzo, per vento e mareggiate.

Nel corso della mattinata, a partire dal settore settentrionale dell’Isola, è prevista un’intensificazione della ventilazione di maestrale che risulterà generalmente forte e fino a burrasca lungo le zone costiere. L’intensità raggiungerà i valori massimi nella seconda parte della giornata. Sulle coste esposte saranno possibili mareggiate.

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Rashawn Thomas. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo esce battuta dal Taliercio di Venezia (98 a 90, primo tempo 54 a 38) ed ora la zona play-off è lontana 4 punti. I ragazzi di Gianmarco Pozzecco hanno subito l’avvio della Reyer, andando sotto 12 a 0, reagendo subito e tornando a -4 al 10′: 27 a 23. Nuovo scatto in avanti della vicecapolista nel secondo quarto, con un parziale di 27 a 15 che ha portato a 16 punti il divario a metà gara. Nel terzo quarto la Dinamo ha avviato la rimonta, forse anche nel ricordo di quella compiuta e portata fino al successo nel quarto di finale della Coppa Italia e, con due triple di Marco Spissu ed una crescita di tutta la squadra, ha riportato il ritardo sotto i dieci punti. Nel finale, purtroppo, è mancata la spinta decisiva per riaprire la partita e la Reyer s’è imposta per 98 a 90.

Nella Dinamo il miglior realizzatore è stato Jaime Smith con 21 punti, con altri quattro giocatori in doppia cifra: Thomas 14, Spissu 13, Polonara 11, McGee 10. Nella Reyer, il miglior realizzatore è stato Julyan Stone con 24 punti, seguito da Mitchell Watt e Michael Bramos con 17 punti a testa e dall’ex MarQuez Haynes, autore di 12 punti.

«Nei primi due quarti non abbiamo assolutamente difeso, abbiamo fatto una fatica enorme contro il loro pick and roll ed abbiamo pagato un approccio troppo soft – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco -. Questo ci ha condizionato anche nel terzo e ultimo quarto in cui, nonostante li abbiamo vinti, abbiamo pagato quanto di brutto fatto nelle prime due frazioni. Siamo partiti molli, subendo il loro break di 10-0 poi siamo tornati in partita ma sul 36-33 abbiamo smesso di giocare. Abbiamo delle dinamiche che funzionano e altre meno, dobbiamo lavorare perché funzionino tutte: abbiamo delle caratteristiche che dobbiamo sfruttare in attacco ma dobbiamo essere bravi a proteggerci di più in difesa. Bisogna ripartire dal terzo ed ultimo quarto, perché c’era un atteggiamento diverso rispetto al primo tempo, dobbiamo ripartire da quella intensità vista negli ultimi 20’. Dobbiamo fare tutti un passo in avanti, arriviamo sempre tardi sulle palle vaganti e bisogna lavorare sulla crescita in difesa e sulla continuità. Sono molto contento per Spissu che inizialmente ha subito l’avvio del match e invece è stato bravo a fare una partita importante – ha concluso Gianmarco Pozzecco -, ci sono giocatori che hanno dato tanto ed altri che hanno dato poco: abbiamo bisogno dell’apporto di tutti, per poter crescere come gruppo.»

Umana Reyer Venezia 98 – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 90

Parziali: 27 a 23; 27 a 15; 21 a 23; 23 a 29.

Progressivi: 27 a 23; 54 a 38; 75 a 61; 98 a 90.

Umana Reyer Venezia: Haynes 12, Stone 24, Bramos 17, Tonut 6, Daye 6, De Nicolao 4, Vidmar 2, Mazzola 2, Biligha 6, Giuri 2, Cerella, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 13, Smith 21, McGee 10, Carter 6, Devecchi, Magro 2, Pierre 6, Gentile, Thomas 14, Polonara 11, Diop, Cooley 7. All. Gianmarco Pozzecco.

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Ieri sera i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Cagliari sono intervenuti presso la via Cagliari di Capoterra, a seguito di un intervento richiesto da alcuni abitanti di un condominio sito in quella via. Dopo esser giunti sul posto, i militari hanno constatato la presenza di un noto pregiudicato del 1956, lì residente che, evidentemente sotto gli effetti dell’abuso di alcol, dopo aver minacciato un’anziana signora del 1934, vicina di casa, percuoteva violentemente il portoncino di ingresso dell’abitazione di quest’ultima senza alcun giustificato motivo. Chiamati i sanitari del 118, questi sono stati affrontati minacciosamente dall’uomo che, armato di un coltello da cucina, ha opposto resistenza anche all’intervento dei carabinieri. L’uomo è stato comunque disarmato con evidente difficoltà, dai militari, ed arrestato per porto d’armi e oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
Tradotto presso gli uffici della Compagnia di Cagliari, permarrà presso le camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo.