27 November, 2024
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Sabato 9 marzo si terrà l’evento “Pentolaccia a Montessu”, ideato dalla Soc. Coop. Sistema Museo, in collaborazione con l’Auser Villaperuccio ed il patrocinio del comune di Villaperuccio. E’ prevista una visita guidata in maschera rivolta – in particolare – ai bambini, seguita da merenda, musica e pentolaccia finale.

Di seguito gli orari di svolgimento:

Ore 15. 30 visita guidata in maschera alla necropoli;

Ore 16. 30/17. 00 merenda per tutti, musica e pentolaccia finale.

La visita sarà effettuata dal personale dipendente della Cooperativa, mentre la parte ludico-ricreativa sarà curata dall’associazione.

Per informazioni è possibile contattare direttamente il personale del Parco archeologico al 340 74 33 521 oppure tramite mail all’indirizzo villaperuccio@sistemamuseo.it.

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«L’agricoltura è uno dei settori con il più alto tasso di femminilizzazione, inferiore solo alla sanità, all’istruzione e alla ristorazione, con un numero di imprese ‘in rosa’ che a settembre 2018 secondo dati Unioncamere sfiora le 215mila unità, in leggera flessione su base annua (-0,8%) rispetto al dato di settembre 2017, ed è pari al 16% del totale delle imprese condotte da donne.»

Così la Copagri, sulla base di proprie elaborazioni, diffuse alla vigilia della giornata internazionale della donna, che si celebra l’8 marzo per promuovere i diritti e l’uguaglianza delle donne in tutti gli ambiti della vita civile.

«Guardando solo al settore primario, emerge come l’imprenditoria femminile interessi il 31% delle imprese, percentuale superiore a quella di tutti gli altri comparti produttivi, che si fa sentire soprattutto nel mondo agrituristico, dove le strutture gestite da donne sono quasi 8.500, in crescita rispetto agli anni passati e pari a oltre il 36% del totale nazionale», aggiunge la Confederazione sulla base di proprie elaborazioni di dati del Mipaaft.

«Le donne, in rottura con una tradizione basata sulla gestione patriarcale dell’azienda che vede solitamente un passaggio di testimone tra padre e figlio, dimostrano una maggiore propensione verso tematiche quali la tutela dell’ambiente, il presidio del territorio, la biodiversità, la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio, ma anche la ricerca e la sostenibilità economica, ambientale e sociale, oltre che l’innovazione e lo sviluppo della multifunzionalità», fa notare il direttore generale della Copagri Maria Cristina Solfizi.

«C’è però ancora molta strada da fare, visto che nel nostro Paese, secondo recenti studi, l’incidenza della componente femminile nell’occupazione del settore primario è del 27% circa, percentuale decisamente inferiore alla media comunitaria del 33,5%», conclude Maria Cristina Solfizi.

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Proseguono a pieno ritmo gli appuntamenti con la stagione teatrale di “Bacu Abis Teatro 2019”, realizzata dalla compagnia “La Cernita Teatro”, per la direzione artistica di Monica Porcedda.

Domenica 10 marzo, al Teatro di Bacu Abis alle ore 18.00 #SpazioLabCHAOS_3 .

Performance teatrale diretta da Monica Porcedda. Con Cristina Alciator, Carmela Collu, Anna Ferralasco, Nicola Mannai, Natalia Matzedda, Susanna Montis, Alberto Mura, Dario Mura, Caterina Tuveri.

Chaos è il risultato di un progetto svolto all’interno del decennale laboratorio permanente di teatro diretto da Monica Porcedda presso il Teatro di Bacu Abis. Attualmente il laboratorio ospita 15 allievi e, per chi volesse iscriversi, è libero ancora qualche posto.

Il progetto Chaos è partito tre anni fa, con un primo esito realizzato a Sant’Anna Arresi ed oggi è giunto al terzo livello.

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Ieri, 6 marzo, nel porto di Sant’Antioco, personale ispettore della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Cagliari, ha posto in stato di detenzione una nave da carico generale battente bandiera del Togo, avendo riscontrato diverse irregolarità rispetto alle norme in materia di sicurezza della navigazione.

La M/n GULF RIVER, della stazza di 2.000 tonnellate, era approdata presso il porto di Sant’Antioco per caricare sale destinato al porto di Durazzo (Albania). L’età della nave, la tipologia ed altri fattori generici e specifici (tra gli altri la bandiera, l’ente tecnico, la performance della società di gestione) hanno automaticamente assegnato alla nave in questione un profilo HRS – High Risk Ship – Nave ad alto rischio.

I controlli degli ispettori P.S.C. (Port State Control, deputati al controllo del naviglio di bandiera estera) hanno accertato ben 10 irregolarità rispetto alla normativa internazionale di riferimento, delle quali diverse considerate di gravità tale da comportare la detenzione della stessa nave fino alla rimozione di tutte le deficienze riscontrate.

Tra queste ultime, le principali riguardavano il non funzionamento del motore della lancia di salvataggio che sarebbe stata inutilizzabile in caso di abbandono della nave da parte dell’equipaggio, diversi buchi sulla linea antincendio principale, tali da non consentire un efficace azione estinguente per mancanza di idonea pressione dell’acqua, nonché gravi mancanze in materia di protezione antincendio strutturale e sicurezza degli ambienti di lavoro.

I controlli sulla sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino ed atmosferico, nel quadro delle attività poste in essere per la lotta alle navi sub-standard, rappresentano uno dei capisaldi dell’attività delle Capitanerie di porto – Guardia costiera.

L’impiego di personale altamente specializzato ha consentito all’Italia di raggiungere i massimi livelli di efficienza ed efficacia dell’azione ispettiva di contrasto al naviglio sub-standard, ponendosi sempre ai primissimi posti nell’ambito della Comunità Europea.

 

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In Europa è un’altra Dinamo! Jack Cooley e compagni hanno espugnato il campo della Vijf Mehial nella sfida di andata del round of 16 di Fiba Europe Cup contro la formazione olandese del Leiden (97 a 93, primo tempo 42 a 39) ed hanno posto un’ipoteca sulla qualificazione al turno successivo. A soli tre giorni dall’amara sconfitta interna subita ad opera della Vanoli Cremona dell’ex Meo Sacchetti, la Dinamo s’è ritrovata, lottando dal primo all’ultimo minuto, facendo la differenza già nel primo quarto, concluso avanti di 8 punti sul 21 a 13, e dopo la parziale rimonta olandese che è andata al riposo sotto di soli 3 punti sul 39 a 42, nel terzo quarto, nel corso del quale ha realizzato 34 punti, portando il vantaggio a 11 punti, poi gestito nell’ultimo quarto, fino al definitivo 97 a 93.

Nella Dinamo, ben cinque i giocatori in doppia cifra: con un grande Jack Cooley (in ombra con la Vanoli) in doppia doppia determinante nel finale con 21 punti e 10 rimbalzi; un decisivo Tyrus McGee (anche lui in ombra nell’ultimo turno di campionato), a referto con 19 punti con 5 su 6 da 3 punti, 8 assist e 4 rimbalzi; Achille Polonara, protagonista nel primo e nel primo quarto, con 14 punti e 7 rimbalzi. Bene anche Jaime Smith (12 punti e 5 assist), protagonista nel terzo quarto, e Rashawn Thomas (12 punti, 5 rimbalzi e 6 assist).

Le due squadre si affronteranno nel match di ritorno tra sette giorni al PalaSerradimigni. La Dinamo domenica sera, alle 19.05, giocherà al Taliercio di Venezia, contro la vicecapolista Umana Reyer (dirigeranno Carmelo Paternicò, Maurizio Biggi e Gianluca Calbucci).

Zz Leiden 93 – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 97

Parziali: 13 a 21; 26 a 21; 26 a 34; 28 a 21.

Progressivi: 13 a 21; 39 a 42; 65 a 76; 93 a 97.

Zzz Leiden: Ververs 5, Polman, De Randamie 3, Watson 25, Kherrazzi, Khoeler, Simms 9, Thompson 25, De Jong 15, Vette 11. All. Rolf Franke.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 6, Smith 12, McGee 19, Carter 4, Devecchi, Magro, Pierre 7, Gentile, Thomas 12, Polonara 14, Diop, Cooley 21. All. Gianmarco Pozzecco.

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La scorsa notte i carabinieri della stazione di Cagliari – San Bartolomeo, nel corso di uno specifico servizio antidroga nelle pertinenze del Palazzo “Gariazzo”, volto al contrasto del traffico di stupefacenti nelle principali “piazze di spaccio”, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio, una vedova pensionata classe 1948.

Insospettabile per i carabinieri, già da tempo monitorata, così come di consueto, ieri mattina, alle 8.30, dopo aver accompagnato il nipote alla fermata dell’autobus vicino casa, nei pressi di via Schiavazzi, è stata bloccata e, sebbene insospettabile, sottoposta a perquisizione personale e domiciliare, circostanza nella quale è stato ritrovato nella sua disponibilità un ingente quantitativo di stupefacente: circa 1 kg di cocaina, parte del quale già suddivisa in oltre 6.000 dosi, e circa 200 grammi di eroina, in parte già suddivisa in 100 dosi, il tutto contenuto in oltre 70 buste, per un giro d’affari di circa 100.000 euro.

La droga è stata rinvenuta in una borsa frigo attentamente occultata nell’appartamento.

La pensionata è stata ammanettata e tradotta presso gli uffici della stazione dei carabinieri di San Bartolomeo, in attesa della traduzione presso la casa circondariale di Uta. Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida, presso il Tribunale di Cagliari.

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Una squadra al femminile guiderà per i prossimi quattro anni la delegazione regionale di Confprofessioni Sardegna, la rappresentanza sindacale di categoria che tutela nell’isola gli interessi di oltre ventimila liberi professionisti. Alla presidenza è stata confermata all’unanimità l’avvocata Susanna Pisano, mentre alla vicepresidenza è stata eletta la consulente del lavoro Paola Cogotti. Completamente rinnovata la Giunta esecutiva, di cui faranno parte Gabriella Greco (Associazione Nazionale Forense), Gabriele Manca (Assoingegneri), Luca Mocci (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), Martina Olla (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) ed Alessandra Scafidi (Associazione Nazionale Revisori). Revisore unico è stato designato Franco Manconi.

La delegazione Confprofessioni della Sardegna rappresenta la maggiore espressione di rappresentanza dei liberi professionisti che nell’isola raccoglie al momento quindici sigle sindacali. «Nel rinnovare l’impegno per l’attività della delegazione sarda della Confederazione, auguro ai nuovi componenti di Giunta un proficuo lavoro nell’interesse dei professionisti dell’Isola – ha dichiarato la presidente Susanna Pisano -. La nuova squadra a maggioranza femminile è già impegnata nelle nuove sfide che il rinnovo della classe politica regionale impone per la presenza attiva di Confprofessioni Sardegna sui tavoli istituzionali». 

Dopo il rinnovo degli organi, nella giornata di venerdì 1° marzo al THotel di Cagliari si è tenuto il convegno “Job shadow: competenze e orientamento per i professionisti del futuro” nel quale è stato illustrato il protocollo firmato tra Confprofessioni Sardegna, l’Anpal Servizi (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) e l’Ufficio Scolastico Regionale che consentirà agli studenti sardi di conoscere gli sbocchi lavorativi offerti dalle libere professioni.

«Con questo protocollo ancora una volta la Sardegna si è mostrata all’avanguardia in Italia – ha detto Marco Natali, componente della giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni -. Si tratta, infatti, di un accordo che verrà adottato anche da altre regioni e che consentirà ai giovani di avvicinarsi al mondo delle libere professioni.»

Soddisfazione è stata espressa dai numerosi rappresentanti degli ordini professionali presenti al convegno, mentre alle rappresentanti dell’Anpal Servizi e della Direzione generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Paola Izzo e Maria Elisabetta Cogotti, è toccato il compito di spiegare operativamente in che modo l’accordo verrà applicato.  

Di grande interesse anche l’intervento del direttore dell’ente bilaterale di categoria Ebipro Francesco Monticelli, che ha illustrato la misura che consentirà ai professionisti di poter usufruire di un bonus di mille euro per ogni studente seguito nel percorso di conoscenza della professione.

«Con questo protocollo il mondo delle professioni fa un importante passo in avanti nei confronti dei giovani», ha affermato la vice presidente di Confprofessioni Sardegna Paola Cogotti, in un intervento che ha preceduto le domande dal pubblico. 

A chiudere il convegno è stata la presidente Susanna Pisano. «Per noi ora si aprono quattro anni di intenso lavoro, nei quali lavoreremo per rappresentare al meglio gli interessi dei liberi professionisti della Sardegna e per diffondere la cultura delle nostre professioni anche tra i giovani».

 

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Sabato 9 marzo 2019, con inizio alle ore 9.00, nella Sala conferenze de “Lo Quarter” (Largo San Francesco) in Alghero, promosso dalla Diocesi di Alghero-Bosa – con il patrocinio della Fondazione Alghero e del comune di Alghero – si terrà un convegno dal titolo “Chiesa in carcere… salvati dalla fede”.

Lo scopo è quello di coinvolgere la comunità cristiana in un percorso di attenzione verso la realtà del carcere per sentirla come parte integrante del cammino della Chiesa diocesana. Infatti il soggetto di una pastorale carceraria è la comunità cristiana tutta. Punto di riferimento fondamentale sarà il documento base di pastorale nell’ambito del penale e prassi di misericordia elaborato a più mani dai cappellani delle carceri italiane con la supervisione dell’Ispettore generale. Papa Francesco sostiene (E.G. n. 270) che «Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri. Aspetta che rinunciamo a cercare quei ripari che ci permettono di mantenerci a distanza dal nodo del dramma umano, affinché accettiamo veramente di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza».

Parteciperanno all’incontro: don Mario Ildefonso Chessa, cappellano casa di reclusione di Alghero (presentazione ed introduzione); don Raffaele Grimaldi, Ispettore nazionale cappellani delle carceri (Liberare l’uomo con la forza del Vangelo, per umanizzare la giustizia penale); Marcella Reni, presidente “Prison fellowship Italia onlus” (progetto Sicomoro: un esempio virtuoso). Sono previsti, inoltre, interventi di don Giampaolo Muresu, coordinatore dei cappellani delle carceri della Sardegna; Mario Bruno, sindaco di Alghero; Franco Deiana, direttore Caritas Diocesi Alghero-Bosa; Elisa Milanesi, direttore casa di reclusione “G. Tommasiello” Alghero; Carmelo Pira, direttore casa di accoglienza “Giubileo 2000” Alghero; Antonello Brancati, comandante corpo di P.P. Casa di reclusione “G. Tommasiello” Alghero.

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Il 28 febbraio scorso il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, in concorso con la Fondazione “Giuseppe Dessì” ed alla presenza del presidente dei Parchi Nazionali Italiani Stanislao Demarsanich, ha sottoscritto la nascita del secondo Parco Letterario della Sardegna.

La conoscenza, la tutela e lo sviluppo del Parco Geominerario ora dispone di un nuovo strumento culturale che narra dei luoghi del Parco creando le condizioni di un nuovo approccio al rispetto ed alla tutela dell’ambiente.

Giuseppe Dessì, nel suo “Paese d’ombre”, narra dei luoghi al cospetto della seconda cima dell’isola, il Monte Linas, che comprendono un’importante parte di territorio ricadente entro i confini del Parco Geominerario.

Questa nuova azione posta in campo dall’Ente si raccorderà con il Parco Letterario “Grazia Deledda” che comprende la parte Centro Nord dell’Isola, nello spirito unitario della promozione delle risorse ambientali, storiche e culturali isolane, sempre più Global Geopark Sardinia.

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

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Un pronto soccorso con una nuova organizzazione, collegato con la Radiologia e con le discipline mediche direttamente interessate alla sua attività. Una ristrutturazione, in attesa del nuovo pronto soccorso che dovrà sorgere a valle delle stecche bianche, che consentirà di ottimizzare l’impiego delle risorse umane, degli spazi e di limitare al minimo indispensabile gli spostamenti dei pazienti in fase di completamento delle indagini diagnostiche e di stabilizzazione del paziente.

È questo quanto prevede il progetto per la “sistemazione e adeguamento funzionale, edile e impiantistico, del pronto soccorso e della Radiologia ai piani terra e semi interrato del corpo Nord del presidio ospedaliero Santissima Annunziata”. La direzione generale, proprio nei giorni scorsi, ha approvato il progetto preliminare predisposto dalla struttura Edile, impianti e patrimonio. Per la realizzazione dei lavori, il piano triennale degli investimenti ha previsto una somma di circa 2 milioni di euro.

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sala d’attesa, appena ristrutturata, del pronto soccorso del Santissima Annunziata. A presentarlo il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore del Dipartimento di emergenza/urgenza Pier Paolo Terragni, il direttore del presidio Bruno Contu, i direttori delle unità operative di Pronto soccorso Mario Oppes, di Radiologia Santissima Annunziata Stefano Profili, di Ortopedia Santissima Annunziata Franco Cudoni ed Edile, impianti e patrimonio Roberto Manca, la coordinatrice del pronto soccorso Pina Cossu.

Il progetto prevede la creazione di un’area presidiata per il monitoraggio post-triage dei pazienti barellati. Questo permetterà al personale addetto di riconoscere più facilmente le eventuali modifiche del quadro clinico del paziente e, nel caso, l’aggiornamento del codice di priorità e di intervento immediato.

La nuova strutturazione degli spazi prevede, inoltre, la possibilità di far sostare, accanto al paziente che aspetta la visita, un accompagnatore con evidenti vantaggi di tipo psicologico per il paziente e di controllo per la struttura.

All’interno del pronto soccorso è prevista la creazione di un open space con numerosi box che permetterà, da un lato, di mantenere il contatto col medico che ha preso in carico il paziente per tutta la durata dell’accesso e, dall’altro, di “assorbire” nell’area di valutazione e trattamento un numero maggiore di pazienti in relazione al numero di box liberi. Con questo sistema sarà possibile ridurre anche i tempi di attesa, oggi decisamente lontani dagli standard esistenti.

Tre gli aspetti importanti del progetto approvato dalla direzione generale. Il primo è la creazione di un’area rossa con la creazione di una zona adeguatamente attrezzata per la gestione delle emergenze. Qui i pazienti, una volta entrati, vengono stabilizzati fino al trasferimento nella struttura definitiva, facendo convergere l’equipe multi-specialistica in pronto soccorso (trauma team, aortic team, ecc.).

Vengono previsti due letti di terapia intensiva – un’appendice della terapia intensiva del quinto piano – gestiti dal servizio di Anestesia in h24, con l’obiettivo di evitare i trasferimenti del paziente in shock e il supporto delle strumentazioni necessarie. Il paziente, al termine del percorso di stabilizzazione, verrà inviato dall’anestesista ad una delle due unità di terapia intensiva (Cliniche o Santissima Annunziata) o in sala operatoria per il proseguimento delle cure.

Il secondo aspetto importante del progetto è la riorganizzazione delle attività radiologiche interventistiche nel primo sotto piano. Prevede, tra l’altro, l’accesso diretto, tramite ascensore interno, dei pazienti provenienti dal pronto soccorso che necessitano di indagini diagnostiche e/o terapeutiche.

Una riorganizzazione che consentirà alla Radiologia del Santissima Annunziata di unificare, in un unico piano (-1), gran parte delle apparecchiature radiologiche che a oggi si trovano sparse su tre diversi livelli del presidio ospedaliero.

L’obiettivo è quello di garantire una migliore razionalizzazione degli spazi e delle risorse dedicate, nonché la sistemazione dell’angiografo, appena finanziato con delibera di giunta regionale 5/51 del 12 febbraio scorso. L’angiografo consentirà il tempestivo trattamento delle patologie tempo dipendenti come il trauma, l’ictus e, più in generale, le patologie ischemiche ed emorragiche.

Il terzo aspetto del progetto, inoltre, prevede un accesso esterno e la sistemazione di due ambulatori ortopedici, di una sala gessi e di una sala di radiodiagnostica dedicata alla traumatologia, in contiguità, ma indipendente dalla Radiologia e dal percorso dell’urgenza/emergenza.

La sala gessi e gli ambulatori ortopedici, infatti, saranno trasferiti dal sesto piano, dove si trovano attualmente, al piano -1. Una soluzione questa che eviterà ai pazienti e ai loro accompagnatori di percorrere distanze elevate e di sovraccaricare i percorsi sino ad ora utilizzati per raggiungere ambulatori e sala gessi.

Sono in via di attuazione, intanto, i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso, consegnati a ottobre alla ditta Termosanitaria Piani Srl. È stato realizzato il nuovo ingresso sul piazzale di sosta delle autoambulanze, i due bagni sono stati spostati sulla sinistra, sono a norma, più spaziosi e uno di questi per i disabili. La sala adesso si sviluppa in lunghezza e tra la sala d’attesa e l’ingresso dedicato alle barelle il progetto prevede il posizionamento di una parete divisoria con una porta scorrevole. Sarà sostituita, poi, una delle porte scorrevoli motorizzate.

Le opere comprendono, inoltre, interventi per il rifacimento della pavimentazione e dei controsoffitti quindi degli impianti di rilevamento fumo, incendio e quelli dell’illuminazione.

La sala d’attesa sarà dotata di sei video, tre per la televisione e tre per le comunicazioni all’utenza.
Nelle opere per la sicurezza il progetto comprende un impianto di videosorveglianza, per l’interno e per l’esterno. Il costo dei lavori è di 175mila euro.