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I cinque consiglieri di minoranza del Consiglio comunale di Sant’Antioco, Alberto Fois, Ester Fadda, Daniela Dessena, Massimo Melis e Marco Massa, hanno presentato una mozione sulla questione del possibile incarico assessoriale da assegnare al sindaco Ignazio Locci.
«L’opposizione si è allarmata notevolmente dinnanzi a questa possibilità, visti i recenti trascorsi che ha visto lo stesso Ignazio Locci, protagonista dell’imbarazzante vicenda inerente le sue tardive dimissioni da consigliere regionale quando, nel giugno 2017, è diventato sindaco della città – sottolineano i cinque consiglieri di minoranza -. Poche ore prima che sarebbe stato dichiarato decaduto, Locci si dimise, dopo essersi preso il massimo tempo possibile e pur sapendo che l’incompatibilità era assoluta e sancita dalla legge. Stavolta, Ignazio Locci è alla guida della città e si è impegnato a portare avanti un programma di governo dinnanzi al consiglio comunale e a tutti i cittadini antiochensi.»
«Se ciò che hanno solo ipotizzato i quotidiani fosse vero, siamo qui a domandarci quale sarà l’imminente futuro della nostra città. A tal proposito abbiamo formalizzato l’argomento attraverso la mozione allegata, in modo che il primo cittadino possa pubblicamente informare il consiglio comunale e i cittadini tutti circa le sue intenzioni – aggiungono i cinque consiglieri di minoranza -. La preoccupazione principale è legata all’ipotesi di commissariamento, qualora le dimissioni non arrivassero nei tempi sufficienti per consentire l’indizione delle elezioni la prossima primavera. Un anno di commissariamento significherebbe abbandonare la città ed interrompere il progetto politico attraverso il quale si è ottenuto il consenso per arrivare al governo. Anche nell’ipotesi in cui sarebbe il vice sindaco a governare fino a nuove elezioni, la Giunta comunale non avrebbe più la sua guida politica ed i cittadini si sentirebbero abbandonati per coltivare esclusivamente la propria carriera.»
«Dal punto di vista politico, contesteremo fermamente tale scelta poiché la riterremo non rispettosa della volontà dei cittadini e poco seria nei confronti dello stesso mandato conferitogli – concludono i cinque consiglieri di minoranza -. Sarà ancora più serrata la nostra protesta, qualora anche stavolta dovesse manifestare resistenza alle dimissioni immediate e volontarie, dimostrando nuovamente di essere legato molto agli incarichi e poco alle promesse fatte ai cittadini.»
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Anche la città di Brindisi ha riservato un’accoglienza in grande stile alla Carovana dello Sport Integrato, che ha vissuto nell’importante centro salentino la quarta tappa del suo lungo viaggio per la Penisola.
La comitiva targata Csen è stata ricevuta nel primo pomeriggio di domenica da Carmelo Labrini, presidente del Comitato Csen per la Provincia di Brindisi, che – assieme ai suoi collaboratori e alla tutor regionale Anna Rosa Lezzi – ha poi guidato atleti e coordinatori in una piacevole visita guidata alla scoperta del porto di Brindisi.
Lunedì mattina, invece, il centro nevralgico della tappa pugliese della Carovana è stata il PalaZumbo, colmo in ogni ordine di posto grazie alla massiccia rappresentanza delle suole cittadine. Primi fra tutti i ragazzi dell’Istituto Industriale e Liceo delle Scienze Applicate Ettore Majorana di Brindisi, che hanno contribuito nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato. Ricco e variegato il menù pre-partita, che ha visto delle esibizioni di Karate Integrato, di Aikido e di danze sportive di gruppo grazie alla collaborazione delle associazioni sportive locali. Applaudite, inoltre, la recitazione della “Filastrocca dei diversi da me”, scritta da uno studente dell’Istituto Majorana, il flash-mob intitolato “Break the Chain” messo in piedi dalle studentesse brindisine, e la performance canora di Anna Nimis con il brano “The Champion”.
Come sempre coinvolgente la gara di Football Integrato, che ha incuriosito e appassionato i giovanissimi spettatori. La vittoria, stavolta, è andata alla squadra verde, che è riuscita a prevalere con il risultato finale di 13-5.
Nel pomeriggio, presso il Palazzo Granafei-Nervegna, si è tenuta la presentazione del progetto alle istituzioni locali. «Se c’è rete si possono fare grandi cose, costruttive e progettuali per il futuro – ha sottolineato Carmelo Labrini – la Carta dei Valori dello Sport Integrato è preziosa perché rappresenta il pensiero delle nuove generazioni». Nel corso della conferenza è intervenuta anche Isabella Lettori, assessore delle Politiche sociali del comune di Brindisi, che ha portato i saluti del sindaco Riccardo Rossi: «Mi auguro che questa Carovana rappresenti l’avvio di un percorso virtuoso – ha detto – c’è ancora tanto da fare nell’integrazione sociale, ma questi sono segnali positivi».
«Abbiamo accettato di buon grado l’iniziativa – ha detto invece il dirigente scolastico dell’Istituto Majorana – i nostri ragazzi hanno rappresentato volentieri tutti gli istituti del territorio.»
Un importante saluto è stato portato dal presidente CSEN regionale Puglia Domenico Marzullo. A chiudere il quadro degli interventi il responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Quando si scrive una Carta dei Valori non ci si limita all’ambito dello sport – ha dichiarato – ma si dà voce alle nuove generazioni. Lo sport integrato è innovativo e mette gli atleti di fronte a una vera e propria competizione. Ognuno, quando fa sport, ha piacere di vincere, ed è giusto che sia così. Questo è un importante messaggio sportivo e sociale che risponde a chi pensava che non fosse possibile far giocare insieme persone con disabilità e persone senza disabilità. Oggi stiamo dimostrando che si sbagliavano».
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Tre giornate formative sul trauma psicologico che richiede, nel contesto sanitario, una particolare attenzione per le problematiche e le implicazioni psicologiche e cliniche. Sarà questo il tema del corso dal titolo “Il trauma psicologico in ambito sanitario: un modello di intervento fenomenologico”, in programma dal 1° al 3 aprile nella sala conferenza al settimo piano dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” di Sassari.
Al corso, proposto dalla struttura di Psicologia ospedaliera e del benessere organizzativo in collaborazione con la struttura di Formazione dell’Aou, si sono già iscritti psicoterapeuti, psicologi, psichiatri e neuropsichiatri, anche esterni all’Aou di Sassari provenienti da tutta Italia.
«La gestione del trauma psicologico prevede una particolare preparazione da parte dell’operatore sanitario – afferma Fabrizio Demaria, direttore della Psicologia ospedaliera e responsabile scientifico dell’evento -. Gestire la relazione di cura con un paziente traumatico significa riconoscere la possibilità continua della fallibilità dei tentativi di leggere e accompagnare il vissuto delle persone ma anche individuare i criteri che devono essere integrati nella pratica clinica.»
Ecco allora che, partendo dai risvolti clinici e dai contributi delle neuroscienze, scopo della formazione sarà quello di fornire contributi su ciò che accade nell’impatto traumatico al paziente. Il corso punta anche a fornire un apporto clinico sul modo in cui poter lavorare e gestire il vissuto frammentato del paziente, alla ricerca costante di un ancoraggio psicologico per il proprio disagio emotivo.
Il progetto formativo si svolgerà con un approccio teorico-pratico ed esercitazioni con role-playing, supervisione, discussione di casi e lavoro in piccoli gruppi, e prevede un secondo modulo, dal 10 al 12 giugno.
A svolgere le lezioni sarà lo psicoanalista e psicoterapeuta, esperto a livello internazionale, Sergio La Rosa.
Per ulteriori informazioni sul corso è possibile consultare la pagina dedicata sul sito web dell’Aou di Sassari, nella sezione Formazione quindi Eventi formativi.
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L’Ufficio Rapporti con il cittadino della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il suo Centro Eurodesk, organizza per giovedì 28 Marzo presso la Biblioteca regionale (Cagliari) un sul programma europeo Erasmus per Giovani Imprenditori
Il programma si rivolge ad imprenditori o aspiranti tali, che intendono avviare o hanno avviato una piccola media impresa da non oltre tre anni, e che hanno la possibilità di effettuare uno scambio transfrontaliero di formazione per periodi da 1 a 6 mesi presso una PMI gestita da un imprenditore esperto, vivendo un’esperienza di formazione e scambio di conoscenze in un altro Paese UE o extra-UE partecipante al programma, per esempio: USA (New York e Pennsylvania), Israele e Singapore.
Il programma prevede il finanziamento delle spese di viaggio e di soggiorno. Lo scambio all’estero può essere suddiviso in intervalli di una settimana, purché si concluda entro un anno. L’attività può riguardare qualsiasi settore, dall’elettronica al food.
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All’esito delle interlocuzioni con l’UE e le Direzioni Generali Concorrenza e Mobilità e Trasporti della Commissione europea, il presidente della Regione Christian Solinas ha convocato per domattina Alitalia. «Non c’è tempo da perdere: dobbiamo intervenire subito per garantire ai sardi una continuità territoriale che affermi insieme al diritto alla mobilità, quello dell’accessibilità dell’Isola in funzione di uno sviluppo del tessuto economico produttivo e del turismo. Sono già state spese troppe parole, è tempo di passare ai fatti. Per questo già da domattina ho convocato Alitalia», sottolinea il Presidente.
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Il coordinatore regionale della Cisal Sardegna, Fabio Enne, ha sollecitato l’incontro richiesto alla SiderAlloys di Portovesme, «finalizzato a rendere possibile una fattiva azione da parte dell’organizzazione sindacale, atta a rafforzare obiettivi comuni costituiti da una più spedita realizzazione sulla ripresa produttiva dello stabilimento».
«Siamo certi sia di vostra conoscenza la terribile situazione economica del territorio – aggiunge Fabio Enne -, siamo altresì convinti che una buona attività comune possa rappresentare, anche attraverso la vostra attività, un importante segnale di ripresa economica e in particolare occupazionale. Confidiamo, a tal fine, sulla vostra sensibilità anche verso la necessaria interlocuzione con le forze sociali, compresa la nostra organizzazione, presente e già rappresentativa, oltreché parte in causa della vertenza, considerato che i lavoratori aderenti sono tutti ex dipendenti in attesa di richiamata lavorativa.»
«Essendo già stata inoltrata la presente richiesta, riteniamo che il mancato riscontro possa essere imputabile ad un semplice disguido, in caso contrario e, in attesa di gentile e gradita rispondenza – conclude Fabio Enne -, saremo costretti, nostro malgrado, ad attivare tutte le forme di tutela verso i lavoratori che rappresentiamo e, più in generale, verso gli interessi del territorio.»
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Prende il via giovedì 27 marzo, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, “Punti di Frontiera”, il nuovo progetto dello Sportello Proprietà Intellettuale di Sardegna Ricerche che ha l’obiettivo di indagare e sostenere i saperi tradizionali della Sardegna, in particolare quelli legati all’artigianato artistico.
Il progetto si apre con una giornata di lavori intitolata “I saperi tradizionali tra memoria, progetto e sviluppo in Sardegna”, che vede la partecipazione di studiosi, artigiani, designer e rappresentanti delle istituzioni attive sul tema, con l’obiettivo di fare il punto sullo straordinario patrimonio di sapere e creatività che la Sardegna ha costruito e ragionare sulle strade da percorrere per favorire nuove possibilità di sviluppo.
Interverranno, tra gli altri, Simona Pinton e Lauso Zagato (Università Ca’ Foscari di Venezia), Fiona Macmillan (London University), Federica Vacca (Politecnico di Milano), Mauro Cadoni (Assessorato regionale turismo, artigianato e commercio), Giuseppe Matteo Pirisi (ISRE Sardegna) e Monica Scanu (IED Cagliari).
Il programma della mattinata prevede una prima parte dedicata alla memoria e alla difesa del patrimonio immateriale, con l’intervento di accademici, esperti e rappresentanti delle istituzioni, che animeranno tre sessioni dedicate rispettivamente alla Convenzione UNESCO del 2003, agli strumenti della proprietà intellettuale per proteggere il sapere tradizionale, al tema dell’innovazione e della cultura del progetto. Nella seconda parte si terrà una tavola rotonda tra alcuni protagonisti d’eccellenza dell’artigianato artistico e del design.
Nel pomeriggio i partecipanti si divideranno in tre gruppi di lavoro che discuteranno sui temi più attuali rispetto ai saperi tradizionali: la conservazione e la trasmissione della tradizione; gli strumenti per valorizzare il patrimonio culturale immateriale; la sostenibilità economica del sapere artigiano.
La giornata si concluderà con uno spettacolo aperto al pubblico, a ingresso libero, ispirato alla “Leggenda del Sardus Pater” di Giuseppe Dessì con “incursioni” nell’opera di Maria Lai.
L’appuntamento è alle 16.30 alla Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita, 33, Cagliari). La partecipazione è gratuita, previa registrazione online sul portale Puntocartesiano.it , dove è anche possibile scaricare il programma della giornata e una nota biografica sui relatori.
Dopo la giornata di apertura, tra aprile e luglio “Punti di Frontiera” prosegue a Cagliari con una serie di workshop teorico-pratici sul mondo della tessiturache culminerà con la lectio magistralis di Michele de Lucchi e si concluderà con la proiezione di “Isole gemelle”, un documentario sulla tradizione della tessitura in Sardegna e a Okinawa. Il progetto continuerà sul territorio regionale con altre iniziative di formazione e divulgazione che saranno annunciate nei prossimi mesi.
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Il Parlamento europeo ha approvato nuove regole per proteggere più efficacemente i consumatori che acquistano un prodotto online, in negozio, o che scaricano musica e giochi.
Le nuove norme UE – sui contenuti digitali e sulla vendita di beni – armonizzano i principali diritti contrattuali, come i rimedi messi a disposizione dei consumatori e le modalità per il loro esercizio. Le norme fanno parte della strategia per il mercato unico digitale, che mira a garantire un migliore accesso dei consumatori e delle imprese a beni e servizi online in tutta Europa.
Migliore protezione quando si scaricano musica, video, app…
In base alle norme sui “contenuti digitali”, le prime di questo tipo a livello europeo, chi acquista o scarica musica, app, giochi o utilizza servizi cloud o piattaforme di social media sarà maggiormente protetto nel caso l’operatore non fornisca il contenuto digitale o ne fornisca uno difettoso. Tali misure mirano a garantire parità di trattamento per i consumatori che forniscono dati in cambio di contenuti o servizi digitali e per quelli che pagano per fruirne.
Nel testo viene stabilito che, qualora non fosse possibile correggere un contenuto digitale o un servizio difettoso in un lasso di tempo ragionevole, il consumatore avrà diritto a una riduzione di prezzo o a un rimborso integrale entro 14 giorni. Se un difetto si manifesta entro un anno dalla data di fornitura, si presume che sussista già, senza che il consumatore debba provarlo (inversione dell’onere della prova). Per le forniture continue, l’onere della prova rimane a carico del commerciante per tutta la durata del contratto.
Il periodo di garanzia per le forniture una tantum non può essere inferiore a due anni mentre per le forniture continue dovrebbe applicarsi per tutta la durata del contratto.
Il testo è stato approvato con 598 voti favorevoli, 34 contrari e 26 astensioni.
…e quando si compra un prodotto sia online che offline
La direttiva sulla vendita di beni si applica ai prodotti e servizi acquistati sia online che offline, sia che il consumatore compri un elettrodomestico, un giocatolo o un computer online sia che li compri al banco di un negozio locale.
Il commerciante sarà responsabile nel caso il difetto si manifesti entro due anni dal momento in cui il consumatore ha ricevuto il prodotto (gli Stati membri possono, tuttavia, introdurre o mantenere un periodo di garanzia legale più lungo nella loro legislazione nazionale, al fine di mantenere lo stesso livello di protezione del consumatore già concesso in alcuni Paesi). L’inversione dell’onere della prova a favore dei consumatori dura un anno, ma gli Stati membri possono prorogare il termine a due anni.
Anche i beni con elementi digitali (ad esempio i frigoriferi “smart”, gli smartphone e i televisori o gli orologi connessi) sono coperti dalla presente direttiva. I consumatori che acquistano questi prodotti avranno il diritto di ricevere gli aggiornamenti necessari durante “un periodo di tempo che il consumatore può ragionevolmente attendersi” in base al tipo ed alla destinazione dei beni e agli elementi digitali.
Il testo è stato approvato con 629 voti a favore, 29 contrari e 6 astensioni.
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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha revocato l’ordinanza firmata il 22 marzo con la quale veniva disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili e alimentari per le abitazioni situate in via Liguria, nel tratto compreso tra piazza Marinai d’Italia (ex piazza Cagliari) e via Lombardia.
L’Ats (Azienda per la Tutela della Salute) ha inviato al comune di Carbonia le nuove analisi, effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 21 marzo 2019, presso il punto idrico di via Liguria.
L’acqua è risultata idonea al consumo umano, conformemente agli standard di qualità previsti dal decreto legislativo 31/2001 per i parametri di ferro e alluminio.
Immediatamente è scattata quindi la revoca dell’ordinanza di non potabilità emessa la settimana scorsa.