18 July, 2024
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Prosegue con successo la rassegna “Carbonia Studia”, curata dal Museo Archeologico Villa Sulcis e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, con la collaborazione del Soggetto Gestore del Si.Mu.C., Sistema Museo.

Dopo la presentazione dei risultati delle ricerche eseguite presso il sito di Su Carroppu, a Sirri, dal team del prof. Carlo Lugliè, giovedì 28 marzo, alle ore 18.00, nella Biblioteca Comunale di viale Arsia, si terrà un incontro dal titolo “Animali e alimentazione in età nuragica”, con relatrice l’archeozoologa Ornella Fonzo. La conversazione verterà su un tema che attualmente riscuote grande attenzione, ossia l’alimentazione di origine animale nella Sardegna nuragica. Le conoscenze dell’archeozoologa Ornella Fonzo provengono dall’analisi dei resti di pasto provenienti dagli scavi archeologici, in prevalenza da mammiferi e uccelli che conservano, anche dopo i millenni, le tracce che l’uomo ha lasciato nella trasformazione degli animali in alimenti.

Solo grazie all’archeozoologia, infatti, si possono identificare, descrivere e interpretare i ritrovamenti di origine animale e capire i rapporti che l’uomo aveva con il mondo animale e l’ambiente naturale.

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Questa mattina, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia, unitamente a quelli delle Stazioni di Sanluri e Guasila, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio P.A., pregiudicato guasilese di 49 anni, per il reato di detenzione ai fini di spaccio.
Già da qualche tempo i militari avevano notato un anomalo via vai presso l’abitazione dell’uomo, per questo hanno deciso di effettuare una perquisizione trovando conferma ai loro sospetti e rinvenendo 150 grammi di marijuana e 450 € provento dell’attività di spaccio. Tratto in arresto, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato ricondotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, da dove verrà tradotto nella giornata di domani, presso il Tribunale di Cagliari, per il rito direttissimo.

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«Siamo fiduciosi che il presidente Solinas riuscirà a portare a Bruxelles le istanze dei sardi e la necessità di una reale continuità territoriale da e per la Sardegna.»

Lo afferma il segretario regionale della Uiltrasporti William Zonca a proposito della odierna riunione che il neo governatore della Regione Sardegna Christian Solinas avrà in videoconferenza con Bruxelles per dibattere il controverso problema dei voli da e per la Sardegna.

«I sardi hanno urgente bisogno di un collegamento stabile con il resto dell’Italia – afferma William Zonca –. Ecco perché, pur essendo necessarie condizioni favorevoli per i turisti che vogliono raggiungere la nostra isola, in modo da garantire una crescita economica per tutto il territorio sardo, riteniamo sia però necessario che la Regione evidenzi con forza la condizione di insularità che i cittadini e le aziende sarde subiscono quotidianamente, magari chiedendo all’Unione Europea la possibilità di una compensazione pubblica per la riduzione le tasse aeroportuali per i soli residenti. Tutto ciò sarebbe garantito da una tariffa unica sul costo-volo del vettore, sia per i residenti che per i turisti, che può essere differenziata per i residenti sulla forte incidenza di costo delle tasse aeroportuali. Il regime attuale, reso ancora più incerto dai ricorsi di Ryanair e dalla scelta di Airitaly di coprire gratuitamente le tratte da e per Olbia nella prima metà di aprile pur accollandosi gli oneri di servizio (senza però aver messo ancora in vendita i biglietti), dovrà sicuramente essere migliorato – conclude William Zonca – ma senza mettere a rischio il diritto alla mobilità dei sardi.»

 

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Dall’11 al 14 aprile 2019, alla Mediateca del Mediterraneo ed al Fabrik, nelle Scuole e in altre sedi, prende il via il 2° Rosso & Blues Festival.

Dalla passione per il Blues e dallo sforzo organizzativo delle associazioni sarde Sweet Music e Good Vibrations giunge alla seconda edizione il ROSSO&BLUES Festival. Dai colori della città di Cagliari il rosso ed il blu ha preso forma e vita questo originale Festival ispirato al rosso passione e al blu che rappresenta l’anima Blues di questo Festival. Obiettivo principale della rassegna: rimettere al centro il Blues nel panorama musicale cagliaritano e soprattutto riportare i più giovani ad ascoltare la musica dal vivo, quella bella, originale e senza fronzoli sia locale che internazionale.
L’idea nasce dal progetto originale volto al coinvolgimento degli appassionati cagliaritani, che sono tanti, e anche dei non appassionati ma semplicemente curiosi di affacciarsi su questo mondo. L’associazione organizzatrice oltre ad essere profonda conoscitrice del panorama blues sardo, nazionale ed internazionale si è dimostrata, già con le edizioni scorse, pazza quanto basta per cimentarsi in una rassegna locale di questa portata. Ha affrontato la sfida con tutte le difficoltà del caso nell’intento di creare qualcosa che sia davvero “alla portata di tutti” e che riporti la gente e i ragazzi ad apprezzare la buona musica dal vivo, per non lasciare il Blues relegato all’ascolto e all’apprezzamento dei conoscitori più appassionati. L’idea è semplice: apriamo le porte anche a chi, coinvolto in questa atmosfera, possa diventare un futuro appassionato e fruitore di un genere che affonda le radici nella storia ma che riesce sempre a farsi portatore del sentimento comune più moderno. Tante le novità di questa edizione 2019, oltre infatti alle tre bellissime serate al Fabrik che avranno come protagonisti personaggi di spicco del blues nostrano e non solo, abbiamo voluto espandere i nostri orizzonti organizzando attività anche “fuori palco” dinanzi a spettatori di tutta eccezione e di tutte le età. Sono previsti infatti seminari nelle Scuole elementari dove si consentirà ai bambini di conoscere personalmente gli artisti che li faranno, magari per la prima volta nella loro vita, affacciare su questo straordinario mondo musicale. Abbiamo voluti fare di più, è infatti dedicato a chi suona e a chi ha deciso di iniziare è prevista una bella Master-class di armonica guidata da uno degli armonicisti blues più in vista del momento Davide Speranza che con il suo carattere esplosivo e la sua passione per l’armonica tiene concerti in tutta Italia e non solo tanto da diventare il testimonial della Honer, una delle case produttrici di armoniche più importante al mondo. Oltre tutto questo, abbiamo pensato di cogliere l’occasione per inserire in programma due appuntamenti speciali il primo al 7Vizi – Mem dove si terrà la presentazione de libro di Marco Di Grazia “Fra la via Aurelia e il Mississipi” un ‘interessante raccolta di racconti sul blues che ha riscosso discreto successo di vendite , ed il secondo il Blues-Lunch on the Beach presso il Corto Maltese e di fronte alla splendida spiaggia del Poetto abbiamo pensato ad un aperitivo ed un pranzo o un dopo pranzo speciali che per l’occasione si svolgeranno in compagnia di buona musica blues e del nostro meraviglioso mare cui non potevamo mancare di un omaggio
In conclusione è stato possibile, con la collaborazione del CTM, organizzare dei concerti itineranti per la città di Cagliari, negli stessi giorni del Festival, si! proprio a bordo dei Bus pubblici del CTM! Chissà che sorpresa prendere il bus, in una giornata che sembra uguale a mille altre, ed invece trovarsi ad assistere ad un concerto proprio lì sul bus! quello che ci porta a lavoro e che svogliatamente abbiamo preso mille volte!

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Sabato 30 marzo, alle 19.00, a Cagliari penultimo appuntamento con “Musica e storia”, la rassegna organizzata dalla fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedicata quest’anno ai genocidi compiuti tra Ottocento e Novecento.

Stavolta al centro della serata, intitolata Maschere per un massacro, sarà la guerra in Bosnia e il genocidio di Srebrenica (1992-1995). Per l’occasione nella sala dei ritratti del Palazzo Siotto, in via Dei Genovesi 114, sarà ospite il regista bosniaco Ado Hasanovic, che parlerà della situazione di oggi nell’ex Jugoslavia e presenterà The Angel of Srebrenica (2010), un raffinato corto che racconta di una giornata perfetta di Srebenica oggi.

A seguire, ci sarà un concerto del pianista Francesco Gianmarco che proporrà musiche di Franz Listz e Federich Chopin. All’attrice Laura Fortuna sono invece affidati gli inframezzi dedicati a letture dal libro di Paolo Rumiz “Machere per un massacro”.

Dalle 21,15, in collaborazione con Società umanitaria- Cineteca sarda, proiezione dei corti indipendenti realizzati da registi bosniaci: Memorie Condivise (2014), Breath of Life Srebrenica(2015), The Peace March (2018). Introduce Alice Deledda.

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Il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme sul copyright, che includono salvaguardie alla libertà di espressione, con 348 voti favorevoli, 274 contrari e 36 astensioni.

Si conclude così il processo legislativo, iniziato nel 2016, per il Parlamento europeo. Spetterà ora agli Stati membri, nelle prossime settimane, approvare la decisione del Parlamento.

La direttiva intende garantire che diritti e obblighi del diritto d’autore di lunga data si applichino anche online. YouTube, Facebook e Google News sono alcuni dei nomi di gestori online che saranno più direttamente interessati da questa legislazione.

La direttiva si impegna inoltre a garantire che Internet rimanga uno spazio di libera espressione.

La direttiva mira ad aumentare le possibilità dei titolari dei diritti, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori (creativi) e editori di notizie, di negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall’utilizzo delle loro opere presenti sulle piattaforme Internet.

Le piattaforme Internet saranno direttamente responsabili dei contenuti caricati sul loro sito, dando automaticamente agli editori di notizie il diritto di negoziare accordi per conto dei giornalisti sulle informazioni utilizzate dagli aggregatori di notizie.

Numerose disposizioni sono specificamente concepite per garantire che Internet rimanga uno spazio di libertà di espressione.

Poiché la condivisione di frammenti di articoli di attualità è espressamente esclusa dal campo di applicazione della direttiva, essa può continuare esattamente come prima. Tuttavia, la direttiva contiene anche delle disposizioni per evitare che gli aggregatori di notizie ne abusino.

Lo “snippet” può quindi continuare ad apparire in un newsfeed di Google News, ad esempio, o quando un articolo è condiviso su Facebook, a condizione che sia “molto breve”.

 

Il caricamento di opere protette per citazioni, critiche, recensioni, caricature, parodie o pastiche è stato protetto ancor più di prima, garantendo che meme e GIF continuino ad essere disponibili e condivisibili sulle piattaforme online.

Nel testo viene inoltre specificato che il caricamento di opere su enciclopedie online in modo non commerciale come Wikipedia, o su piattaforme software open source come GitHub, sarà automaticamente escluso dal campo di applicazione della direttiva. Le piattaforme di nuova costituzione (start-up) saranno soggette a obblighi più leggeri rispetto a quelle più consolidate.

Autori, artisti, interpreti o esecutori potranno chiedere alle piattaforme una remunerazione aggiuntiva per lo sfruttamento dei loro diritti qualora la remunerazione originariamente concordata fosse sproporzionatamente bassa rispetto ai benefici che ne derivano per i distributori.

L’accordo mira a facilitare l’utilizzo di materiale protetto da diritti d’autore per la ricerca che si basa sull’estrazione di testi e dati, eliminando così un importante svantaggio competitivo che i ricercatori europei si trovano attualmente ad affrontare. Viene inoltre stabilito che le restrizioni del diritto d’autore non si applicheranno ai contenuti utilizzati per l’insegnamento e la ricerca scientifica.

Infine, la direttiva consentirà l’utilizzo gratuito di materiale protetto da copyright per preservare il patrimonio culturale. Le opere fuori commercio possono essere utilizzate quando non esiste un’organizzazione di gestione collettiva che possa rilasciare una licenza.

Attualmente, le aziende online sono poco incentivate a firmare accordi di licenza equi con i titolari dei diritti, in quanto non sono considerate responsabili dei contenuti che i loro utenti caricano. Sono obbligate a rimuovere i contenuti che violano i diritti solo su richiesta del titolare. Tuttavia, ciò è oneroso per i titolari dei diritti e non garantisce loro un reddito equo.

La responsabilità delle società online aumenterà le possibilità dei titolari dei diritti (in particolare musicisti, interpreti e sceneggiatori, nonché editori di notizie e giornalisti) di ottenere accordi di licenza equi, ricavando in tal modo una remunerazione più giusta per l’uso delle loro opere sfruttate in forma digitale.

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Ago e filo per promuovere integrazione, lavoro e accoglienza dei migranti: con il progetto “Cucire l’accoglienza”, la cooperativa “La Matrioska” di Quartu Sant’Elena, ha scelto di avviare un corso di sartoria per i migranti, in modo da favorirne l’inserimento sociale e lavorativo.
 
Il progetto, attualmente protagonista di una campagna di crowdfunding sulla storica community Produzioni dal Basso, permetterà ai migranti di imparare le tecniche base di sartoria, producendo abiti e accessori. Durante il corso gli allievi cuciranno una gonna, un pantalone, una casacca e un vestito e a creare degli accessori, mentre terminate le lezioni verrà avviata una piccola produzione di capi, accessori e tessili per la casa, attraverso il riutilizzo di scampoli e stoffe, in un’ottica di sostenibilità ambientale. 
 
La campagna attiva su Produzioni dal Basso (che ha come obiettivo economico complessivo 7mila euro) permetterà l’acquisto di tutto il necessario per avviare la fase di start-up del progetto: i macchinari (due macchine da cucire e una taglia e cuci) e quanto occorre per allestire un buon laboratorio di sartoria, nonché il compenso per l’insegnante qualificata che terrà il corso. 
“Cucire l’accoglienza” è un progetto creativo e sociale: attraverso il corso di sartoria, infatti, i migranti varranno accompagnati alla scoperta del  proprio potenziale di idee e, parallelamente, verranno offerti loro gli strumenti necessari per avviare un’attività.

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Un intervento chirurgico per una frattura del collo del femore: potrebbe essere una routine all’interno del presidio ospedaliero di Sassari, una operazione come tante. Quella realizzata domenica mattina, però, porta in sé un elemento di eccezionalità perché effettuata su una paziente di 108 anni. A realizzarla è stata l’equipe della struttura di Clinica Ortopedica del plesso di viale San Pietro, diretta dal professor Carlo Doria.

Un’operazione delicata che ha visto i chirurghi sassaresi impegnati in sala operatoria per circa un’ora. «La signoraspiega Carlo Doria è arrivata nel nostro reparto sabato sera, dopo un infortunio domestico e domenica mattina è stata subito operata. Siamo intervenuti rispettando le linee guida in quel periodo di tempo, detto anche “golden hour”, che va dall’evento traumatico fino alle 48 ore successive, durante il quale vi è la più alta probabilità che un immediato trattamento chirurgico possa evitare complicanze anche gravi».

Alla paziente è stata impiantata una endoprotesi biarticolare. «L’abbiamo già fatta alzareriprende il chirurgo dell’Aou di Sassari e l’obiettivo è quello di consentirle un rientro a casa già da questo fine settimana. Abbiamo richiesto, inoltre, anche le analisi di un campione cartilagineo della testa del femore, che non presentava segni di artrosi. Una condizione che ci fa capire come i nostri centenari rappresentino un vero e proprio patrimonio per la Sardegna», conclude.

Che l’attività di traumatologia sia rilevante per l’Aou di Sassari è chiaro dai dati che contraddistinguono l’attività della struttura di Ortopedia e Traumatologia del Santissima Annunziata diretta dal dottor Franco Cudoni. Dai dati Agenas dello scorso anno sono oltre 300 gli interventi per fratture del collo del femore e la struttura del Santissima Annunziata è la prima in Sardegna per questo tipo di operazioni.

Dai dati forniti dall’unità operativa al sesto piano dell’ospedale di via De Nicola, si tratta di interventi effettuati su pazienti over 65, tra i quali figurano anche diversi casi di pazienti centenari.

Grazie agli interventi chirurgici per fratture di gambe, bacino, chirurgia della mano, artroscopia (oltre 80 nel 2018) e protesica (oltre 120 nel 2018), l’Ortopedia e Traumatologia del Santissima Annunziata è il reparto di riferimento per la traumatologia nel Nord Sardegna.

«Siamo orgogliosi di questi risultati – afferma Nicolò Orrù, direttore generale pro tempore dell’Aou di Sassari perché, nonostante le difficoltà che quotidianamente la nostra sanità affronta, la nostra azienda dimostra di essere in grado di gestire in maniera efficiente anche pazienti delicati. Una risposta che arriva grazie alla stretta sinergia e compartecipazione tra le due anime dell’Aou, quella ospedaliera e universitaria impegnati sempre sullo stesso fronte nell’interesse dei pazienti e con la giusta attenzione alla formazione dei nostri giovani medici del domani.»

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Venerdì 29 marzo, a Cagliari, nuovo appuntamento con la 25ª edizione del festival Echi lontani, pensato per riproporre il prezioso patrimonio della musica antica nei più suggestivi angoli della città.

Alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, si esibirà il Janas Ensemble, formazione composta da Lorenzo Cavasanti (flauto), Antonio Fantinuoli (violoncello) e Paola Erdas (clavicembalo), che ha deciso di dedicare la serata al fondatore della rassegna, Ferruccio Garau, proprio nel giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno.

Il concerto, intitolato “Un sogno – La follia”, proporrà un programma che spazierà da brani del padre benedettino Diogeno Bigaglia a quelli di Francois Couperin, da Jean Fèry Rebel a Marin Marais sino a partiture di Antonio Vivaldi ed Arcangelo Corelli.

Echi lontani è organizzato dall’omonima associazione culturale in partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e con la collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell’associazione culturale “Le Officine”.

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Giovedì 28 marzo approderà in Consiglio l’adozione definitiva del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.).

«Per l’amministrazione di Calasetta questo è un momento di estrema importanza – commenta il sindaco Antonio Vigo – perché segna l’approvazione di un documento di portata centrale nell’ottica dello sviluppo del territorio comunale.»

Il P.U.C.., che dovrà essere adottato in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) ed al Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), si configura infatti come lo strumento imprescindibile di pianificazione per un Comune.

Costituito da decine di elaborati cartografici e documenti normativi, rispecchia la complessità di un’intera area urbana, spaziando dalla considerazione degli aspetti idrogeologici e agronomici a quella dei versanti storici, ambientali ed archeologici.

«Disporre del P.U.C. – aggiunge il primo cittadino – significa avere finalmente una visione chiara delle regole di gestione e trasformazione del territorio di competenza comunale. Promuovere la realizzazione di strutture ricettive, nel pieno rispetto dell’ambiente, incoraggiare la ripresa dell’agricoltura e della pastorizia senza alcun pregiudizio, tutelare appieno aree di interesse storico-culturale, esercitare un controllo certo su nuove lottizzazioni.»

Non un percorso rapido, quindi: l’elaborazione del P.U.C. di Calasetta affonda le sue radici in tempi piuttosto lontani. «I primi studi vennero addirittura promossi nel 2002 – osserva Antonio Vigo – ma si è entrati nel vivo della gestione dell’iter negli ultimi anni, durante il mio mandato.»

Anni che, per inciso, hanno visto un’ampia partecipazione di cittadini, attivisti e componenti dell’opposizione alla luce della natura del P.U.C. come documento di interesse pubblico e territoriale: basti pensare al 2017, quando comitati locali e associazioni ambientaliste mossero numerose obiezioni critiche alla “versione” del P.u.c. adottato dal Consiglio nel maggio di quell’anno e poi destinato a modifiche e revisioni.

«Con l’adozione definitiva del P.u.c. andiamo a dare una risposta a queste obiezioni, che hanno rappresentato un contributo assolutamente legittimo e utile – spiega Antonio Vigo – del resto il cammino di questo strumento non avviene in camere chiuse: abbiamo cercato di essere aperti e ci siamo conformati ai vincoli giuridici, come nel caso del contestato campo da golf, la cui superficie è stata poi ridimensionata.»

Una volta approvato definitivamente in Consiglio Comunale, il P.u.c. sarà inviato in Regione (precisamente, al C.t.r.u., Comitato tecnico regionale per l’urbanistica): il C.t.r.u. potrà esprimere un parere non vincolante e delle osservazioni. A questo punto il Comune, accolte le osservazioni, procederà con la pubblicazione del P.u.c. al Buras (bollettino ufficiale della Regione Sardegna): da quel momento sarà entrato pienamente in vigore.