Sabato 23 marzo, nella frazione di Nebida, è iniziata l’installazione dei nuovi arredi urbani all’ingresso della frazione e nella Piazza Santa Barbara.
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Sabato 23 marzo, nella frazione di Nebida, alla presenza dell’Assessore al Bilancio e alle Attività Produttive, con delega all’arredo urbano Ubaldo Scanu, è iniziata l’installazione dei nuovi arredi urbani all’ingresso della frazione e nella Piazza Santa Barbara.
Nella Piazza Santa Barbara sono state installate 8 panchine in pietra bianca e 4 fioriere, 2 sempre nella Piazza Santa Barbara, ed altre 2 all’ingresso della frazione.
Altre 4 panchine, in ferro battuto, verranno installate nei prossimi giorni nella Piazza Belvedere.
«Abbiamo deciso che gli interventi iniziassero da Nebida proprio per dare un importante segnale di vicinanza nei confronti delle frazioni – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – un primo passo al quale seguiranno altri interventi, rivolti sia alle frazioni che agli altri quartieri della città.»
«La sistemazione di panchine e fioriere nella piazza Santa Barbara di Nebida, rappresenta il primo atto di una serie di interventi dell’Assessorato per l’arredo urbano, che in tempi strettissimi riguarderà altre frazioni e il centro cittadino – ha spiegato l’sssessore Ubaldo Scanu -. Le azioni messe in campo dall’Amministrazione sono rivolte
ad attivare un sistema di gestione dello spazio pubblico, attraverso raccomandazioni e buone pratiche che seguono i principi generali di decoro e di valorizzazione dell’immagine della città, con particolare attenzione agli elementi dell’arredo urbano e agli elementi della comunicazione. Lo spazio pubblico, nelle diverse tipologie riconoscibili, strade, piazze, aree verdi, ecc., ponendosi in relazione reciproca col contesto è un bene comune, al quale va riconosciuto anche un valore culturale. In quest’ottica abbiamo intrapreso un percorso che, in questa prima fase, riguarda l’arredo specifico dell’ambiente, con panchine e fioriere, e contemporaneamente mira alla riqualificazione e alla valorizzazione di spazi verdi esistenti, con riguardo anche alle necessità di sviluppo e valorizzazione economica, che devono convivere con quelle di tutela del patrimonio.»
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