Sabato 30 marzo a Terralba e domenica 31 marzo a Macomer, verrà rappresentato lo spettacolo Raptus, di e con Rossella Dassu.
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Raptus: sostantivo maschile, dal latino raptus, rapimento, derivato da rapere, rapire. In psichiatria, impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti. Oppure, momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo, nel migliore dei significati. Ma oggi quella parola viene utilizzata quando è un fenomeno tragico come il femminicidio a riempire le pagine di cronaca nera di giornali e tv. RAPTUS. Dal mito greco al femminicidio, produzione di Cada Die Teatro, viene riproposto, con il suo tema delicato, in un mini tour fra Terralba e Macomer. Lo spettacolo di e con Rossella Dassu, con la regia di Alessandro Lay, che ha collaborato anche alla drammaturgia (voce fuori campo: Francesca Mazza; disegno luci, audio: Giovanni Schirru; elaborazione suono: Matteo Sanna), sarà in scena domani, sabato 30 marzo, alle 17.30, al Teatro Comunale di Terralba, ospite del Comune e dell’Unione dei comuni del Terralbese nell’ambito del progetto Integrazione Giovani (iniziativa che promuove il coinvolgimento, in particolare, della popolazione giovanile, in attività e tematiche inerenti i diritti civili, come la prevenzione della violenza di genere). Domenica 31 marzo, alle 18.30, lo spettacolo sarà invece al Padiglione Tamuli a Macomer, inserito nel circuito Cedac, in collaborazione con l’associazione Punto Donna. In programma anche due matinée per le scuole, lunedì 1 aprile, alle 11.00, e martedì 2, alle 10.00, sempre al Padiglione Tamuli a Macomer e sempre per il circuito Cedac.
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