Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, ha scritto una lettera aperta ai consiglieri della XVI Legislatura del Consiglio Regionale della Sardegna.
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Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, ha scritto una lettera aperta ai consiglieri della XVI Legislatura del Consiglio Regionale della Sardegna, nella quale esprime la necessità di modificare l’attuale legge elettorale che non tutela in egual misura tutti i territori della Sardegna, come è emerso in maniera clamorosa alle ultime elezioni regionali che hanno visto la circoscrizione di Carbonia Iglesias eleggere solo due consiglieri, per effetto del computo dei resti su base regionale, a fronte dei quattro previsti.
Di seguito, il testo integrale.
Pregiatissimi onorevoli,
in vista dell’insediamento del nuovo Consiglio Regionale, nel farVi i miei migliori auguri di buon lavoro, mi rivolgo altresì a Voi, da sindaco e da cittadino sardo, ritenendo doveroso fare una riflessione urgente sugli esiti che questa tornata elettorale ha consegnato alla Sardegna.
Amministro un paese di 1.300 abitanti in un territorio, quello del Sulcis, che come noto, da anni attraversa rilevanti difficoltà economiche e sociali. Per questo motivo, trovo particolarmente iniquo e sfavorevole che il quadro degli eletti veda un numero eccessivamente esiguo di rappresentanti del nostro e degli altri collegi elettorali minori.
Infatti, a fronte dei quattro consiglieri regionali che teoricamente sarebbero dovuti essere eletti, dopo l’applicazione dei meccanismi previsti dalla legge regionale statutaria n. 1 del 2013, sono stati legittimamente proclamati solo due consiglieri. Stesso destino per i collegi dell’Ogliastra, del Medio Campidano e di Nuoro, che a dire il vero, già nella scorsa legislatura erano sottorappresentati.
Il risultato pratico è evidentemente quello di danneggiare proprio i territori più spopolati, marginali e in situazione di difficoltà, quei territori che proprio più di altri avrebbero bisogno di far sentire la loro voce.
Questa legge elettorale se per un verso ha il vantaggio di fornire adeguata sicurezza in tema di stabilità di governo, per contro presenta meccanismi che non premiano né i candidati più votati e né, appunto, la rappresentatività dei territori.
Ritengo (e credo che in questo molti altri amministratori si trovino in accordo con la presente riflessione) che sia necessario e urgente ripensare a una norma che permetta sì la governabilità, ma che si ispiri a principi maggiormente democratici, in quanto attualmente la volontà degli elettori parrebbe essere parzialmente disattesa. Sarebbe quanto mai opportuno ripensare a un metodo di calcolo basato su collegi più omogenei dai quali eleggere lo stesso numero di rappresentanti (pare infatti abbastanza sproporzionato paragonare la forza di collegi che possono eleggere 20 o più consiglieri e altri che ne possono leggere solo 2). In ultimo, si rileva l’ulteriore squilibrio rappresentato dal numero di voti sufficienti per l’elezione, che premiano candidati con il risultato di poco più di 600 voti e svantaggiano, a causa del metodo dei quozienti, candidati che ne hanno ottenuto quasi 3.000.
Chiedo pertanto a Voi, membri dell’Assemblea legislativa sarda, di porre come punto all’ordine del giorno nei lavori d’aula la modifica della legge elettorale e di arrivare alla giusta sintesi che riporti finalmente una rappresentatività più equa del popolo sardo.
Ivo Melis
Sindaco di Masainas
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