18 July, 2024
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Gli auguri di buon lavoro dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias, 930 iscritti infermieri ed infermiere pediatriche nel Sulcis Iglesiente impegnati in sanità pubblica e privata, al neo assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

«Auspichiamo che l’assessorato da Lei diretto possa, erga omnes – scrive il presidente OPI Carbonia Iglesias Graziano Lebiu -:

– essere competente in materia di programmazione sanitaria, di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività dell’Aziende Tutela Salute per l’erogazione dei livelli uniformi di assistenza nel campo della prevenzione collettiva, dell’assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera;

– dare risposte all’integrazione sociosanitaria;

– garantire e assicurare il controllo di gestione, di qualità e sugli atti, relativi alle attività dell’ATS, delle Aziende Ospedaliere, delle Aziende Ospedaliere Universitarie e della Sanità Privata;

– svolgere le funzioni di programmazione delle politiche sociali, di indirizzo e monitoraggio del sistema integrato dei servizi alla persona.»

«Abbia “cura”che a noi professionisti e ai lavoratori della sanità non venga mai meno il senso di appartenenza al SSR, e che siano quindi valorizzati, ascoltati, stabilizzati, gratificati per le loro competenze e nei loro diritti e doveri – conclude Graziano Lebiu -, e che possano progredire in quanto attori centrali in tutti i servizi sanitari pubblici e privati, ospedalieri e territoriali ed impiegati nelle forme previste dal mercato del lavoro e in funzione delle aspettative dei cittadini.»

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Chi divulga informazioni su attività illegali o dannose, acquisite nel contesto lavorativo, sarà protetto più efficacemente, dopo l’approvazione in via definitiva di nuove norme UE.

La legislazione, adottata con 591 voti favorevoli, 29 contrari e 33 astensioni e già concordata con i ministri UE, stabilisce nuove regole a livello europeo per proteggere gli informatori che rivelano l violazioni del diritto comunitario in settori quali appalti pubblici, servizi finanziari, riciclaggio di denaro, sicurezza dei prodotti e dei trasporti, sicurezza nucleare, salute pubblica, protezione dei consumatori e dei dati.

Per garantire la sicurezza dei potenziali informatori e la riservatezza delle informazioni divulgate, le nuove norme consentiranno di comunicare le segnalazioni: all’interno dell’ente interessato (come un’azienda), direttamente alle autorità nazionali competenti, nonché agli organi e le agenzie competenti dell’UE. Pertanto, tali canali di comunicazione dovranno essere creati sia dalle aziende sia dalle autorità nazionali.

Nei casi in cui non siano state adottate delle misure adeguate in risposta alla segnalazione iniziale di un whistleblower, o qualora si ritenga che vi sia un pericolo imminente per l’interesse pubblico o un rischio di ritorsione, l’informatore sarà comunque protetto in caso decidesse di divulgare pubblicamente le informazioni, senza passare attraverso questi canali (cfr. più sotto).

Le piccole aziende e i piccoli municipi potranno essere esentati da tali obblighi.

La legge vieta esplicitamente le rappresaglie e introduce delle salvaguardie, per evitare che chi denuncia sia sospeso, declassato e intimidito o che si trovi ad affrontare altre forme di ritorsione. Saranno tutelati anche coloro che assistono gli informatori, come i facilitatori, i colleghi e i parenti.

Gli Stati membri dovranno garantire che gli informatori abbiano accesso gratuito a informazioni e consulenze complete e indipendenti sulle procedure e sui mezzi di ricorso disponibili, nonché all’assistenza legale nel corso del procedimento. Durante i procedimenti giudiziari, gli informatori potranno ricevere sostegno finanziario e psicologico.

I recenti scandali, da LuxLeaks ai Panama Papers, hanno dimostrato quanto siano importanti le rivelazioni degli informatori per individuare e prevenire le violazioni del diritto UE che recano danno all’interesse pubblico e al benessere della società. La mancanza di un’efficace tutela degli informatori a livello UE può avere un impatto negativo sul funzionamento delle politiche dell’UE in uno Stato membro, ma può anche estendersi ad altri paesi e all’UE nel suo complesso.

Attualmente, solo 10 Paesi dell’UE (Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Slovacchia, Svezia e Regno Unito) offrono una protezione giuridica completa. Negli altri Paesi, la protezione è solo parziale o si applica a specifici settori o categorie di lavoratori.

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La Giunta comunale di Sennori ha approvato nei giorni scorsi una delibera con cui stanzia 5mila euro a favore dell’Istituto comprensivo di Sennori allo scopo di consentire agli alunni appartenenti a famiglie economicamente svantaggiate di partecipare ai viaggi di istruzione organizzati dalla scuola.

«In questo momento così difficile della vita economica del nostro Paese, abbiamo voluto stanziare questo contributo per fare in modo che anche chi non ha le possibilità di pagare la quota per i viaggi di istruzione possa invece parteciparvi – spiega la consigliera con delega alla Pubblica istruzione, Maria Antonietta Pazzola -. Riteniamo che i viaggi di istruzione rappresentino un tassello molto importante nel percorso scolastico degli alunni; sono uno strumento che favorisce l’apprendimento in e che aiuta i ragazzi a socializzare e a conoscere realtà diverse da quella in cui vivono, arricchendo così il loro bagaglio di esperienze personali».

 

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I reati verso le abitazioni e le attività produttive della Sardegna sono in calo anche se la percezione di insicurezza che hanno le famiglie e le imprese è in aumento.

Nell’Isola, infatti, le denunce di furti negli appartamenti sono calate dello 0,25% mentre nelle aziende il decremento è stato del 12%.

A dirlo sono i dati riferiti al 2017, forniti al Sole 24 Ore, dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti “emersi” in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, DIA, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Guardia Costiera).

L’analisi sulle abitazioni registra un calo a Sassari (-18,43%) e Nuoro (-5,80%) e un aumento a Oristano (+5,33%) e Cagliari (+18.20%). Tutte in calo, invece, le segnalazioni alla Pubblica Sicurezza per rapine contro le attività imprenditoriali: si parte con il -14,36% di Cagliari, il -23,53 a Nuoro e si continua con il -10,21% a Sassari.  I dati su Oristano segnano uno 0% (tasso invariato).

«I dati della nostra regione da una parte sono confortanti perché vedono i nostri territori negli ultimi posti delle classifiche nazionali – commenta Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – dall’altra parte sappiamo bene, purtroppo, come da questi calcoli restano fuori i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità e la cui denuncia da parte delle vittime a volte non è affatto scontata. Però dobbiamo dire che probabilmente le basse percentuali sono dovute anche alla crescita di “sistemi d’allarme” ad altissima efficienza e precisione – sottolinea Mameli – ovviamente parliamo di prodotti che devono essere certificati dagli enti accreditati e installati da artigiani anch’essi certificati

Secondo la rielaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sempre su fonte Ministero dell’Interno e Il Sole24Ore, le denunce in tutta l’Isola per atti contro le abitazioni e le attività produttive nel 2017 sono state in totale 4.068, per una media di 11,1 al giorno. A livello nazionale sono circa 277 e in Veneto, per esempio, le denunce quotidiane sono ben 53.

Le attività imprenditoriali sarde hanno denunciato 1.371 atti (3,7 al giorno, come detto, in calo rispetto al 2017 del 12%). Nella classifica nazionale (su 106 province) quelle sarde occupano tutte posizioni di retrovia (minori reati denunciati): Sassari è al 57° posto, Cagliari al 77°, Oristano 101° e, Nuoro, al 104°. Per quanto riguarda le denunce per atti contro le abitazioni isolane, queste sono state 2.697 (7,3 al giorno) in calo dello 0,25%. A livello nazionale, Sassari è all’84° posto, Cagliari al 94°, Nuoro 101esimo e Oristano al 106°.

Nonostante questo, vi è un senso generalizzato di insicurezza: secondo il Censis, il 31,9 per cento delle famiglie italiane percepisce il rischio della criminalità nella zona in cui vive.

Nel suo ultimo Rapporto, l’Istituto di Statistica, rileva che oltre 19 milioni di italiani (vale a dire più di tre famiglie su dieci) percepiscono il rischio della criminalità nel territorio in cui vivono. E che la criminalità è ritenuta il quarto più grave problema nazionale, dopo la mancanza di lavoro, l’evasione fiscale e l’eccessivo prelievo fiscale.

«Forse è per questo che le famiglie maggiormente avvedute, disponibilità economica permettendo, stiano decidendo in misura sempre crescente di correre ai ripari  – aggiunge Stefano Mameli – installando porte blindate con serrature sempre più sofisticate, sistemi d’allarme, inferriate a porte e/o finestre, vetri e infissi anti-intrusione, telecamere

Il merito del calo dei furti nelle abitazioni, probabilmente, è legato anche alla massiccia prevenzione messa in campo nelle case italiane. Il Censis conferma come il 66,3% delle famiglie abbia installato la porta blindata, il 42% un sistema d’allarme, il 33,5% inferriate a porte e/o finestre, il 31% infissi e vetri anti-intrusione, il 30,7% telecamere. Con numerosi nuclei, ovviamente, che hanno installato più dispositivi.

Su quasi 30 milioni di immobili dotati di utenze domestiche (acqua, elettricità, gas) sono installate quasi 19 milioni e 900mila porte blindate. I sistemi d’allarme ammontano a 12,6 milioni. Oltre 10 milioni di abitazioni dispongono di inferriate a porte e/o finestre. Infissi e vetri anti-intrusione sono montati in 9,3 milioni di abitazioni. E in oltre 9,2 milioni di case ci sono telecamere per scoprire che cosa succede nei dintorni e/o all’interno dell’immobile.

«Eppure ci sono ancora tantissime abitazioni indifese e ancora troppe persone che sembrano attendere il primo furto – conclude Stefano Mameli – o, se va bene, il primo tentativo di furto per correre ai ripari. Un comportamento molto rischioso, soprattutto durante l’esodo estivo e dello svuotamento dei centri abitati a favore delle località di vacanza. Una transumanza che tradizionalmente favorisce i “topi d’appartamento”.»

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Ieri pomeriggio i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Cagliari sono intervenuti presso la stazione ferroviaria, in Piazza Matteotti, dalla quale erano giunte numerose chiamate al numero di emergenza “112” poiché un uomo, originario di Oristano, classe 1979, si era appena sdraiato sui binari destando particolare allarme tra i presenti che segnalavano immediatamente il probabile suicida. Intervenuti immediatamente sul posto, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno tratto immediatamente in salvo l’uomo nonostante la sua resistenza, e lo hanno poi denunciato in quanto, a seguito degli accertamenti effettuati, l’uomo risulta essere destinatario di una misura di prevenzione personale con foglio di via obbligatorio dal comune di Cagliari risalente al gennaio 2018.

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Ieri pomeriggio, intorno alle 18.00, a Selargius, all’interno del supermercato Hardis situato al km 9 della SS 554, ha fatto irruzione un individuo travisato ed armato di pistola che, sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare dal cassiere la somma in contanti di euro 500 circa, per poi dileguarsi a piedi. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Selargius e del Norm di Quartu Sant’Elena.

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Sono aperti i termini per partecipare al Bando “WILL Educare al futuro” rivolto alle famiglie – con uno o più figli frequentanti la 5ª classe della scuola primaria – e con ISEE inferiore a 9.000 euro.

WILL è un progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e risulta cofinanziato da quattro fondazioni (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione di Sardegna, Fondazione TerCas).

«Si tratta di un’iniziativa meritoria che mira a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, sostenendo la carriera e la formazione degli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito, dalla fine della quinta elementare all’inizio delle superiori», ha detto il dindaco Paola Massidda.

«Il progetto nasce dalla consapevolezza che la condizione di indigenza dei minori spesso incide in maniera rilevante sul loro percorso educativo, sulle loro performances scolastiche e, di conseguenza, sul loro futuro personale e professionale – aggiunge l’assessore dei Servizi sociali e delle Politiche giovanili Loredana La Barbera -. Un fenomeno particolarmente rilevante in Sardegna, dove sono numerose le famiglie che per ragioni economiche non possono investire risorse per il futuro dei propri figli.»

I beneficiari di questo intervento sono i ragazzi frequentanti l’ultimo anno della scuola primaria e le loro famiglie, aventi un ISEE inferiore ai 9.000 euro, residenti nei comuni di Carbonia, Sant’Antioco, Iglesias, Fluminimaggiore e Gonnesa. Le azioni previste consistono nella costituzione di un patrimonio per famiglie a basso reddito attraverso il risparmio integrato. Ecco un esempio pratico: la famiglia si impegnerà a risparmiare da 1 a 6 euro a settimana per le attività formative dei propri figli per i prossimi 4 anni; Will moltiplicherà per 4 volte ciò che la famiglia avrà risparmiato, dando alla stessa fino a un massimo di 4.000 euro per pagare le attività scolastiche ed extrascolastiche del proprio figlio.

Nel progetto Will, i ragazzi verranno sostenuti nei momenti di passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado, grazie al coinvolgimento di vari attori: dalla scuola al volontariato, dalle realtà sportive, ricreative e culturali sino alle Amministrazioni pubbliche locali.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on line entro il 20 maggio 2019.

Referente per il nostro territorio è la Coop. Le Api, sita in via Satta 19, a Sant’Antioco, telefono 331 3359603 e 0781 879882. I giorni e gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

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L’Equipaggio 3 della Carovana dello Sport Integrato ha vissuto oggi l’ultima tappa del suo entusiasmante viaggio. Tra Biella e Pont Saint-Martin, gli atleti della comitiva Csen hanno ricevuto un nuovo, emozionante abbraccio da parte della comunità e dell’amministrazione locali, che da diversi anni si dimostrano particolarmente sensibili ai temi dello sport e dell’integrazione sociale.

La tappa valdostana della Carovana ha vissuto un prologo ancora sul suolo piemontese. Dopo la partenza da Torino, infatti, i pulmini dell’equipaggio hanno fatto sosta a Biella per ricevere l’accoglienza dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale “Eugenio Bolla”, il cui prezioso apporto nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro ha permesso di arricchire la Carta dei Valori dello Sport Integrato. Numerosi gli interventi durante l’incontro pubblico: a prendere la parola sono stati il vice preside Enrico Furno, la professoressa Silvia Vergnasco, responsabile del percorso di alternanza scuola-lavoro, il presidente provinciale Csen Mauro Benedetti, il presidente Csen Val d’Aosta Gianfranco Nogara e il tutor regionale Simona Barone. Tutti hanno espresso grande soddisfazione nel poter ospitare una tappa della Carovana, sottolineando inoltre la grande partecipazione d’entusiasmo da parte dei giovani studenti biellesi.

La Carovana si è, dunque, trasferita in Val d’Aosta, Regione particolarmente importante nella storia dello Sport Integrato in Italia per il suo ruolo pionieristico. Nella sede municipale di Pont Saint-Martin l’equipaggio ha ricevuto una nuova accoglienza da parte delle autorità locali. Ha portato i saluti di tutta l’amministrazione comunale l’assessore Xavier Laurenzio, quindi alcuni dei componenti della Carovana hanno illustrato nei dettagli i risvolti del progetto che sta raccogliendo consensi in tuta la Penisola. Dopo gli interventi di presentazione del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni e del coordinatore dell’equipaggio Maurizio Paradisi, Andrea Borney ha raccontato un interessante aneddoto sulla nascita del regolamento del Football Integrato, che affonda le sue radici in una semplice partitella in spiaggia tra amici desiderosi di includere dei portatori di disabilità. Ha quindi preso la parola Silvio Tolu, atleta di Oristano che ha vissuto l’esperienza della Carovana sia nelle vesti di arbitro che in quelle di giocatore: «Ringrazio tutti colori i quali mi hanno permesso di vivere un’esperienza di grande arricchimento», ha detto. Lo psicologo (e coordinatore della Carovana) Filippo Iacoponi ha invece sottolineato la presenza, fondamentale ai fini della riuscita del progetto, di figure educative formate sui temi dello Sport Integrato. Filippo Iacoponi ha poi messo in luce la crescente necessità di portare avanti ulteriori percorsi formativi tanto in ambito sportivo quanto in ambito scolastico. «Lo sport unisce, non divide – ha evidenziato l’atleta Helmut Costa – abbiamo l’obiettivo di scrivere un inno formato da versi composti da ciascun atleta dell’Equipaggio 3. Il titolo sarà “Barriere e Conquiste”. In questo viaggio abbiamo già abbattuto le barriere, ora non ci resta che conquistare il più possibile». Una delle anime della terza frazione della Carovana è stato senz’altro l’arbitro Fabrizio Silvestroni: «Dirigo anche partite tra normodotati, e devo dire che in nessun caso mi trasmettono le emozioni positive che invece sono in grado di regalare questi ragazzi. Uno dei tanti obiettivi di questa Carovana è quello di affinare il più possibile il regolamento del Football Integrato, in modo che sia il più possibile inclusivo oltre che appassionante per chi lo osserva dall’esterno».

La comitiva si è, dunque, trasferita nel Palasport Comunale di Pont Saint-Martin, dove, alla presenza degli studenti dell’Istituto “Eugenio Bolla” – si è tenuta l’esibizione di Football Integrato. Dopo i test di valutazione sono state formate 4 squadre, che hanno dato vita a un quadrangolare vinto in finale dalla formazione rossa su quella gialla. Al fischio finale tutti i componenti dell’Equipaggio si sono mostrati gioiosi ma, al tempo stesso, anche un pizzico malinconici per dover affrontare il termine di un’esperienza di grande crescita personale.

La Carovana dello Sport Integrato si prende qualche giorno di riposo in vista del rush finale. Il grande viaggio ripartirà dalla Sardegna, e più precisamente da Sennori (hinterland di Sassari) venerdì 3 e sabato 4 maggio.

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Domani, giovedì 18 aprile 2019, le squadre di Abbanoa eseguiranno un intervento di manutenzione straordinaria della condotta adduttrice “Dorsale Sulcis”. I lavori riguarderanno un tratto di acquedotto del diametro di quasi un metro in prossimità dell’attraversamento della strada provinciale 107 per Terraseo, nel comune di Perdaxius.

Per consentire l’esecuzione dei lavori si rende necessario interrompere l’esercizio dell’acquedotto. I tecnici del Gestore hanno approntato un piano di manovre i rete e utilizzo delle scorte dei serbatoi d’accumulo urbano che consentirà di contenere quanto più possibile le interruzioni.

  • A Perdaxius l’erogazione sarà garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 18.00 Successivamente sarà eseguita una chiusura serale dell’erogazione sino alle 6.00 della mattina di venerdì per ricostituire le scorte nelle vasche d’accumulo.
  • A Portoscuso e Gonnesa l’erogazione sarà garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 20.00. Successivamente sarà eseguita una chiusura serale dell’erogazione sino alle 6.00 della mattina di venerdì per ricostituire le scorte nelle vasche d’accumulo.
  • A Carbonia l’erogazione sarà garantita con le scorte disponibili nei serbatoi sino alle 20.00. Successivamente sarà eseguita una chiusura serale dell’erogazione sino alle 6.00 della mattina di venerdì per ricostituire le scorte nelle vasche d’accumulo.

Le squadre di Abbanoa eseguiranno tutte le manovre necessarie per evitare disservizi e completare l’intervento nel minor tempo possibile. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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La Passione di Gesù in musica e parole per onorare il Venerdì Santo: “Mysterium Crucis, per contemplare in Santo Volto” è il titolo del concerto di Pasqua che sarà eseguito dalla Corale “Luigi Canepa” venerdì 19 aprile, dalle 21,30, al Duomo di Sassari. L’evento prevede la partecipazione dell’Orchestra Enarmonia e dell’attore Carlo Valle, voce recitante, che ripercorrerà il sacrificio di Cristo nei momenti della Passione. Il concerto, un percorso spirituale e musicale ricco di suggestione, sarà diretto da Luca Sirigu e gode del patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Sassari, in collaborazione con la Fondazione Accademia Casa di popoli, culture e religioni e l’Arcidiocesi di Sassari. Seguirà una meditazione dell’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, sul Mistero del Crocifisso.