18 July, 2024
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Gli operai di una ditta privata si sono messi al lavoro stamane per ripristinare le lancette dell’orologio del Campanile di San Ponziano, un emblema della città di Carbonia.

Da alcuni mesi il principale simbolo religioso della città risultava sprovvisto delle lancette metalliche indicanti l’orario, una delle quali, ormai deteriorata, si era staccata dalla struttura, cadendo al suolo.

L’Amministrazione comunale è recentemente intervenuta chiedendo ed ottenendo un finanziamento di 4.000 euro dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, necessario per rendere meno gravosa per la Parrocchia di San Ponziano la spesa per la fornitura e l’installazione delle lancette.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda: «Il campanile di San Ponziano è un’icona sotto il profilo storico, culturale, architettonico e, in quanto tale, merita di essere restituito alla città in tutte le sue funzionalità. Siamo contenti che questo possa accadere proprio in prossimità di una ricorrenza religiosa di grande rilievo come la Santa Pasqua».

 

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Sono sempre meno i sardi che accendono un mutuo per comprare o ristrutturare la casa o chiedono un prestito personale o un prestito finalizzato all’acquisto di beni o servizi. Nel 2018 nella nostra regione le richieste di mutuo o le surroghe sono diminuite del 17.5% rispetto all’anno precedente, i prestiti finalizzati hanno avuto un calo del 16,3% e i prestiti personali generici sono diminuiti del 15,5%. La Sardegna è, dunque, in netta controtendenza rispetto alle altre regioni d’Italia nell’accesso al credito personale. L’isola si colloca inoltre all’ultimo posto quanto all’indebitamento pro capite, con una rata mensile pari a 289 euro, nettamente al di sotto della media nazionale.

Lo rileva la CMS (Associazione di mutuo soccorso fra i dipendenti pubblici della Sardegna) commentando i dati recentemente resi noti da EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie del CRIF che raccoglie e analizza le posizioni finanziarie di oltre 85 milioni di italiani.

La ricerca dell’EURISC – che a livello nazionale evidenzia una sostanziale crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie italiane (in Italia il numero delle richieste di prestito presentate nel corso del 2018 è cresciuto del +5,0% rispetto al 2017) – fotografa in Sardegna un netto abbassamento della propensione all’indebitamento delle famiglie. Un fatto che inevitabilmente si traduce in un abbassamento dei consumi.

«La flessione del credito al consumo registrata in Sardegna denota una crescente difficoltà delle famiglie sarde di accedere al credito – evidenzia Pasquale Biasioli, presidente della CMS, che da qualche anno fornisce ai propri soci un importante servizio di prestito sociale a tassi convenienti in convenzione con la piattaforma online Prestiamoci -. Il sistema creditizio sardo è implacabile. E’ sufficiente il mancato pagamento di due rate o comunque per due mesi consecutivi del proprio debito perché si inneschi un sistema di autoprotezione che rischia di essere devastante per chi finisce nella lista nera dei cattivi pagatori.»

Nel 2018 in Sardegna il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ha registrato una contrazione del -17,5% rispetto all’anno 2017 (-0,6% la flessione rilevata a livello nazionale). E’ netta anche la flessione dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi in cui la Sardegna ha registrato un calo del -16,3% rispetto allo stesso periodo del 2017.Le generiche richieste di prestiti personali hanno invece avuto nel 2018 una contrazione del -15,5% rispetto all’anno precedente (percentuale nettamente in controtendenza rispetto al +9,1%rilevato a livello nazionale).

Quanto al prestito finalizzato all’acquisto di beni o servizi la ricerca EURISC offre spunti interessanti: viene rilevata una variazione positiva a Nuoro (+3,8%), Oristano (+3,7%) e Sassari (+0,6%) mentre le contrazioni più accentuate sono registrate ad Olbia-Tempio (-56,0%), Medio Campidano (-53,8%), Carbonia Iglesias (-53,4%) ed Ogliastra (-51,8%). A Cagliari la flessione delle richieste rispetto all’anno 2017 è stata pari a -8,7%.

Sempre in base alle analisi del CRIF sul credito in Sardegna (studio MasterCredit) nel 2018 i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredamento, dispositivi elettronici ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) hanno inciso sul portafoglio delle famiglie sarde in maniera sensibilmente più alta rispetto alla media nazionale: un peso complessivo del 48,8% sul totale, dato che colloca la Sardegna al terzo posto tra le regioni italiane. Il resto del portafoglio è costituito dai prestiti personali (36,2%, anche in questo caso il dato è superiore alla media nazionale), mentre i mutui rappresentano solo il 16,4%.

In base ai dati del CRIF (studio MisterCredit) segnalati dalla CMS emerge che la Sardegna è la regione in cui vi è un minore indebitamento pro capite: la rata media mensile è di 289 euro, contro i 436 euro del Trentino Alto Adige, i 396 euro del Veneto e i 394 della Lombardia. A livello territoriale il primato va a Sassari che, con una rata media mensile pari a 305 euro, si posiziona al 90° posto assoluto nella graduatoria nazionale. Seguono Nuoro e Cagliari, rispettivamente con 293 e 292 euro.

Quanto all’indebitamento residuo la Sardegna è al 16° posto: ad una famiglia sarda servono in media 26.345 euro per estinguere i finanziamenti attivi (il Trentino-Alto Adige, al primo posto, registra un indebitamento di 43.004 euro pro capite). La provincia sarda con l’esposizione residua più elevata è Cagliari, con 31.626 euro, quella meno esposta è quella del Sud Sardegna, con un indebitamento medio di 23.527 euro.

Quanto agli importi medi richiesti per un mutuo, la provincia di Cagliari guida la classifica regionale con 118.654 euro, seguita da Olbia-Tempio (109.886 euro) e Nuoro (102.859 euro). Il valore medio più contenuto è quello richiesto nella provincia di Medio Campidano, con 87.380 euro. Per i prestiti finalizzati la media è stata pari a 5.290 euro: Olbia Tempio registra l’importo medio più consistente con 5.884 euro, seguita dall’Ogliastra (5.808 euro). Con 5.162 euro Cagliari si allinea al dato regionale. L’importo medio più contenuto, invece, è stato registrato a Carbonia Iglesias, con 5.104 euro.

Quanto all’importo medio dei prestiti personali, la Sardegna registra un valore pari a 13.711 euro. Nuoro si colloca al primo posto nell’isola con 14.242 euro richiesti. La provincia di Olbia Tempio segna l’importo medio più contenuto, con12.919 euro.

Dal punto di vista della gestione del rischio il Sistema di Informazioni Creditizie del CRIF registra a livello nazionale un tasso di default (l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 3 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) stabile all’1.9% per il credito al consumo che si riduce all’1,4% per i mutui immobiliari.

Per l’anno in corso è previsto che il tasso di default possa proseguire il suo trend di ulteriore riduzione. Eppure la storia creditizia contenuta nel sistema di valutazione del rischio gestito dal CRIF è solo uno degli elementi presi in considerazione dagli enti finanziatori che devono concedere un credito. Ad incidere sono anche altri parametri quali il reddito, il patrimonio disponibile, l’entità degli altri finanziamenti in corso, le eventuali garanzie, tutti elementi che contribuiscono a condizionare la possibilità dei consumatori di ottenere nuovo credito. In pratica i singoli enti finanziatori decidono in merito all’erogazione o meno di un finanziamento soprattutto sulla base delle proprie politiche di credito e in relazione alla propensione di assumere e gestire maggiore o minor rischio di credito.

Dato il suo carattere mutualistico la CMS offre ai dipendenti pubblici sardi una serie di servizi per alleviare le situazioni di sofferenza. Uno dei principali interventi predisposti è l’aiuto finanziario alle famiglie dei soci deceduti, che possono contare su una somma di circa 6/7mila euro a fondo perduto per affrontare la drammatica perdita del loro congiunto.

Proprio per favorire l’accesso al credito, grazie ad una convenzione con Prestiamoci, importante piattaforma virtuale di intermediazione creditizia riconosciuta anche dalla Banca d’Italia, da qualche anno la CMS ha attivato il social lending, uno speciale prestito personale a tassi particolarmente vantaggiosi che non prevede il ricorso al sistema bancario tradizionale.

«Le ragioni per cui tantissimi dipendenti pubblici ritengono più opportuno e conveniente rivolgersi a noi piuttosto che direttamente alla Banca o alla Società Finanziaria sono molteplici – spiega Pasquale Biasioli –. Spesso il motivo è di natura economica giacché nessuno individualmente avrebbe la “forza” per negoziare e spuntare le condizioni che invece può avere mediante la CMS, che in sostanza funge come un centro collettivo d’acquisto. Spesso inoltre suggerisce soluzioni per ristrutturare un debito che magari non è eccessivo nell’entità complessiva, ma spesso non è adeguatamente spalmato nel tempo per cui prevede tante piccole rate di rimborso ma che sommate tutta assieme mettono anche il più puntuale ed onesto cittadino in seria difficoltà ad onorare gli impegni assunti.»

Tra le persone che hanno contattato la CMS molti si sono trovati in una situazione di inadempienza per cause indipendenti dalla loro volontà, ma nonostante tutto sono stati praticamente banditi dal sistema creditizio. «Questo spesso accade a persone ignare addirittura di avere avuto accesso a un vero e proprio finanziamento, come ad esempio capita quando si rateizza un premio assicurativo – afferma Pasquale Biasioli -: di norma la Compagnia assicurativa in questi casi emette una carta di credito virtuale e magari un semplice problema di mancato addebito sul conto del rateo del premio, anche di importo molto modesto, per i motivi più vari, si traduce in una segnalazione alla CRIF».

Proprio per ovviare a questi inconvenienti e facilitare l’accesso al credito il sistema del social lending consente di ottenere un prestito personale a tasso estremamente e con facilità e immediatezza tramite una piattaforma online. Le somme che possono essere richieste vanno da 1.500 a 25mila euro. Oltre a favorire chi ha bisogno di ottenere del denaro il social lending garantisce agli investitori – che possono stanziare da un minimo di 1.500 a un massimo di 50mila euro – un tasso di interesse più favorevole dei comuni titoli di debito pubblico.

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Martedì 16 aprile è stata inaugurata nel Palazzo Municipale la mostra fotografica “I riti della Settimana Santa di Iglesias”, un reportage per immagini realizzato dal fotografo e giornalista Angelo Cucca ed organizzato su iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale di Iglesias e dell’assessorato della Cultura.

Un viaggio per immagini, catturate dall’obiettivo dell’autore tra la fine degli anni 80 e gli anni 90, che utilizza la magia della fotografia in bianco e nero per accompagnare i visitatori in tradizioni antichissime, che vivono ancora oggi grazie alla devozione ed alla conservazione della memoria.

«La scelta del bianco e nero vuole concentrare l’attenzione su tradizioni che scorrono immutate da centinaia d’anni, in un’atmosfera fuori dal tempo», ha spiegato l’autore Angelo Cucca.

«E’ un piacere rendere omaggio all’Arciconfraternita e alle nostre processioni della Settimana Santa – ha messo in evidenza l’assessore della Cultura Claudia Sanna – con un materiale fotografico di grande valore e bellezza.»

All’interno del percorso della mostra, visitabile fino a martedì 23 aprile ed aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00, i visitatori potranno consultare un volume fotografico realizzato dall’autore quasi vent’anni fa, che raccoglie le immagini e le accompagna con didascalie scritte in 4 lingue.

«E’ una grande soddisfazione avvicinarci alla Settimana Santa e presentare una mostra fortemente rappresentativa come quella di Angelo Cucca, che ringrazio per la disponibilità mostrata – ha sottolineato il presidente del Consiglio Daniele Reginali -. E’ un’importante occasione per far rivivere ai cittadini la nostra storia, e ci permette di far scoprire ai turisti le nostre tradizioni e la passione con la quale viviamo questo evento religioso.»

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Carmina Conte, presidente dell’associazione Coordinamento 3 Donne di Sardegna ha diffuso una nota nella quale «esprime la massima preoccupazione per l’elezione in data odierna dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna composto da soli uomini, pur essendo state elette 8 consigliere regionali, il doppio della passata legislatura, anche grazie alla norma sulla doppia preferenza di genere».
«Si tratta di una grave ed inaccettabile deriva “maschilista” e retriva che, all’esordio della XVI legislatura, vede regredire il valore della democrazia paritaria, acquisito in anni di impegno e maturata consapevolezza, in netto contrasto anche rispetto alle dichiarazioni dei diversi partiti e schieramenti che compongono la massima assemblea elettiva regionale – aggiunge Carmina Conte -. Un Consiglio regionale che si sottrae al richiamo costituzionale per le pari opportunità e per la piena partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale, determina un vuoto pericoloso di rappresentanza e aggiungiamo pure, di rispetto verso il mondo femminile che costituisce oltre la metà della popolazione sarda.»
Coordinamento 3 ha inviato in data odierna al presidente della Regione Christian Solinas la richiesta di incontro per l’attuazione della Carta di Impegni per la Parità, da lui sottoscritta in occasione della Convention del 26 gennaio scorso, promossa da Coordinamento 3 Donne di Sardegna.

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Giovedì 18 aprile, dalle 16,00, negli spazi della Manifattura Tabacchi di Cagliari, si svolgerà un incontro con Jenny Poon, fondatrice di Co+Hoots, lo spazio di coworking di Phoenix, Arizona.

Nel corso dell’incontro, intitolato “Community Makes Space“, Jenny Poon parlerà della sua esperienza di giovane imprenditrice e innovatrice, dell’importanza della collaborazione tra settori diversi e dello spazio di lavoro come strumento di sviluppo economico per costruire città vivaci ed eque.
Co+Hoots è il quarto spazio di coworking per dimensioni negli Stati Uniti e il nono nel mondo; attualmente ospita oltre 280 imprenditori e svolge un ruolo fondamentale nella creazione di centinaia di posti di lavoro a livello locale.

L’evento è organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito del programma di attività culturali della Manifattura Tabacchi, in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.

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Gig economy: il Parlamento europeo ha approvato nuovi diritti per i lavoratori.

I lavoratori a chiamata, a voucher o tramite piattaforme digitali come Uber, Foodora o Deliveroo potranno godere di nuovi diritti, grazie alla normativa approvata in via definitiva.

La legge, già concordata con i ministri UE, garantisce una serie di diritti minimi per coloro che svolgono un’occupazione occasionale o a breve termine, come i lavoratori a chiamata, intermittenti, a voucher, tramite piattaforma, così come i tirocinanti e gli apprendisti retribuiti se lavorano in media almeno tre ore alla settimana e 12 ore su quattro settimane. I lavoratori autonomi sono invece esclusi dalle nuove norme.

Tutti i lavoratori devono essere informati fin dal primo giorno, come principio generale e, ove giustificato, entro sette giorni, degli aspetti essenziali del loro contratto di lavoro, quali: descrizione delle mansioni, data di inizio, durata, retribuzione, giornata lavorativa standard o orario di riferimento per coloro che hanno orari di lavoro imprevedibili.

I lavoratori con contratti a chiamata o con forme analoghe di occupazione beneficeranno di:

  • un livello minimo di prevedibilità, come orari e giorni di riferimento predeterminati;
  • la possibilità di rifiutare, senza conseguenze, un incarico al di fuori dell’orario prestabilito o essere compensati se l’incarico non è annullato in tempo;
  • il divieto per i datori di lavoro di sanzionare i lavoratori che vogliono accettare impieghi con altre imprese, se le nuove mansioni non rientrano nell’orario di lavoro stabilito, e
  • nuove misure nazionali, da stabilire, per prevenire le pratiche abusive, quali dei limiti allo scopo e alla durata del contratto.

I periodi di prova non potranno essere superiori a sei mesi o proporzionali alla durata prevista del contratto in caso di lavoro a tempo determinato. Un contratto rinnovato per la stessa funzione non potrà essere definito quale periodo di prova.

Infine, il datore di lavoro dovrà fornire gratuitamente una formazione che sarà inclusa nell’orario di lavoro. Quando possibile, tale formazione dovrà essere anche completata entro l’orario di lavoro.

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Bilancio positivo per la stagione di prosa e danza curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, conclusasi sabato 13 aprile.

«Siamo soddisfatti per l’ottima riuscita dell’intera rassegna, che si è rivelata un successo sotto il duplice profilo della qualità degli spettacoli proposti e dell’ottima risposta del pubblico», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Una vasta gamma di scelta per i nostri concittadini che, in quattro mesi, da gennaio ad aprile, hanno potuto apprezzare al Teatro Centrale performances di elevata cifra stilistica e di vari generi, dalle divertenti commedie ai drammi moderni come le ingiustizie sociali e le storie degli “invisibili” che vivono nelle nostre città.

«Il bilancio della stagione di prosa e danza 2019 risulta migliore anche rispetto alle due precedenti edizioni (2018 e 2017) per l’incremento – a parità di spesa – dell’offerta messa a disposizione dei nostri concittadini, che hanno potuto assistere a ben 10 spettacoli, un numero superiore al 2018 (8 spettacoli) e al 2017 (7 spettacoli)», ha sottolineato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu,

In totale sono stati 2.961 gli spettatori che hanno assistito alla stagione di prosa e danza 2019. Numeri superiori rispetto al 2018 (2.399 spettatori) e al 2017 (2.213 spettatori).

La serata che ha fatto registrare il maggior numero di presenze è stata quella del 21 febbraio, con lo spettacolo “Comix: la Fantasia al potere”, che ha visto la partecipazione di 349 persone.

 

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E’ stato costituito in Consiglio regionale il gruppo consiliare dei ”Progressisti”. Ne fanno parte Laura Caddeo, Maria Laura Orrù, Francesco Agus, Gianfranco Satta, Franco Stara, Antonio Piu, Diego Loi, e Massimo Zedda, che svolgerà in Consiglio un ruolo di coordinamento tra i gruppi di centrosinistra.

Il nuovo gruppo consiliare, uno tra quelli con il maggior numero di componenti in Consiglio, con Lega e PD, riunisce le esperienze degli eletti nelle liste di Campo Progressista Sardegna e delle liste civiche Noi la Sardegna, Futuro Comune e Sardegna in Comune che hanno partecipato alle regionali a sostegno della candidatura a presidente di Massimo Zedda.

E’ stato eletto all’unanimità capogruppo l’on. Francesco Agus, consigliere rieletto nel collegio di Cagliari, già presidente della I Commissione “Autonomia” nella XV legislatura.

«Il gruppo non nasce per ragioni “tecniche” – ha dichiarato l’on Francesco Agus al termine della riunione di Gruppo – visto che come è noto il regolamento consiliare favorisce la frammentazione, quanto per motivazioni politiche: da più parti, da anni, arrivano richieste affinché si lavori per grandi progetti unitari e propositivi e non alla formazione di piccole riserve in perenne conflitto interno.»

«Il gruppo dei “Progressisti” – aggiunge il neocapogruppo – nasce con questo spirito e con l’ambizioso obiettivo di contribuire al progetto di costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra tanto in Sardegna e nelle sue realtà locali, quanto nel resto del Paese.»

Durante la prima riunione è stata completata anche la composizione dell’ufficio di presidenza del gruppo: il vicecapogruppo sarà l’on. Diego Loi mentre le funzioni di segretario saranno espletate dall’on. Maria Laura Orrù.

 

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Matteo Sestu è il nuovo coordinatore provinciale di Articolo UNO del Sulcis Iglesiente.

Carbonia a partire dalla giornata di giovedì 11 aprile scorso, ha il suo circolo cittadino, che a breve provvederà a nominare i propri e le proprie, rappresentanti. In vista delle elezioni amministrative, Luca Pizzuto, segretario regionale, guiderà un coordinamento che avrà funzione di delegazione per la creazione del programma e della direzione politica. L’intento sarà quello di lavorare alla costruzione di un centrosinistra unito ovunque, che punti a vincere le prossime elezioni.

«L’obiettivo della nostra organizzazione è la lotta per il lavoro. Per queste ragioni siamo aperti al dialogo ed al lavoro comune con il PD. Vogliamo ricomporre una prospettiva di sinistra che sia di crescita, unitaria e non divisiva, pur mantenendo le specificità delle differenze interne di visioni», dice Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

Anche San Giovanni Suergiu ha aperto il proprio circolo giovedì scorso, eleggendo Francesco Piredda come coordinatore cittadino e Marzia Porru come vicecoordinatrice. L’invito rivolto agli abitanti è di farsi avanti e di pensare e progettare insieme ciò che serve al paese, per poter trovare un’aspettativa comune che metta in primo piano le esigenze di chi vive a San Giovanni Suergiu e che abbia come punto di vista di partenza quello di una sinistra unitaria.

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Vito Didaci, assessore dei Lavori pubblici del comune di Iglesias.

A seguito delle recenti piogge, nella parte bassa di via Genova, a Iglesias, si sono riscontrati degli aumenti di pressione nella condotta fognaria, che hanno originato il riversamento di liquami nella pubblica via, tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

I normali interventi di ripristino del funzionamento della condotta fognaria, non hanno dato risultati, a tal punto che si è reso necessario approfondire le ricerche delle cause che hanno determinato la sovrapressione.

Accertamenti conseguenti, effettuati dall’Ufficio Manutenzioni del comune di Iglesias, congiuntamente con la società Abbanoa (Gestore del Servizio Idrico Integrato), hanno portato all’individuazione di alcuni cedimenti della condotta fognaria che attraversa Piazza Cavallera e si è proceduto al ripristino completo della condotta fognaria, attraverso la totale sostituzione della tubazione con una di maggior qualità e di maggior diametro.

I lavori, nonostante il maltempo, stanno proseguendo con celerità, al fine di completare gli stessi entro la settimana corrente.

«Ancora una volta, la fattiva collaborazione dei due Enti ha portato alla risoluzione di un problema che, stante la tipologia, necessitava di un’urgente risoluzione – ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Vito Didaci -. Ringraziamo Abbanoa per la disponibilità e la celerità negli interventi.»