23 November, 2024
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Il Parlamento europeo ha approvato le norme per ridurre i rischi e proteggere i contribuenti dalle banche.

Le norme approvate dal Parlamento e già concordate in via informale con gli Stati membri, riguardano i requisiti prudenziali di capitale e la procedura da seguire dalle banche che devono affrontare perdite. Ciò dovrebbe contribuire a rilanciare l’economia dell’UE, aumentando la capacità di prestito e creando mercati dei capitali più liquidi, e rappresentare.

Le banche di importanza sistemica dovranno disporre di un numero significativamente maggiore di fondi propri per coprire le loro perdite, al fine di rafforzare il principio del bail-in, ovvero le perdite imposte agli investitori bancari, ad esempio i detentori di obbligazioni, per evitare il fallimento e di ricorrere alla ricapitalizzazione finanziata con denaro pubblico.

Per garantire che le banche siano trattate in modo proporzionale, in funzione del loro profilo di rischio e dell’importanza sistemica, i deputati hanno assicurato che gli “istituti piccoli e non complessi” saranno soggetti a requisiti semplificati, in particolare per quanto riguarda la segnalazione e l’accantonamento di fondi per coprire eventuali perdite.

Poiché le piccole e medie imprese (PMI) presentano un rischio sistemico inferiore rispetto alle grandi imprese, i requisiti patrimoniali per le banche saranno inferiori quando erogano prestiti alle PMI. Ciò dovrebbe tradursi in un aumento dei prestiti alle piccole e medie imprese.

Il Parlamento ha approvato la direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD) e il regolamento sul meccanismo unico di risoluzione (SRMR). Ciò significa che le norme internazionali sull’assorbimento delle perdite e sulla ricapitalizzazione saranno incorporate nel diritto comunitario.

Per far fronte alle perdite, le banche dovranno istituire una tabella di marcia che consenta loro di detenere capitale e cauzioni sufficienti così da non ricorrere al salvataggio a spese dei contribuenti.

Infine, il Parlamento ha fissato delle disposizioni per tutelare i piccoli investitori dal detenere debiti bancari ammessi al bail-in, come le obbligazioni emesse da una banca, quando non rappresentano uno strumento finanziario adatto per loro.

Le nuove regole per l’applicazione di un “potere di moratoria” sospenderanno i pagamenti delle banche in difficoltà. Questo potere può essere attivato se viene accertato che la banca rischia il dissesto e se non sono immediatamente disponibili misure preventive. Consentirà inoltre all’autorità preposta alla risoluzione delle crisi di stabilire se sia nell’interesse pubblico mettere la banca in liquidazione o in insolvenza.

Il campo di applicazione della moratoria sarebbe proporzionato e adattato a un caso concreto: se la risoluzione di una banca in dissesto, o che potrebbe fallire, non è nell’interesse pubblico, quest’ultima dovrebbe essere liquidata in modo ordinato e in conformità alle norme nazionali.

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Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le norme che rafforzano la vigilanza finanziaria UE, per rendere i mercati finanziari più sicuri, combattere il riciclaggio e proteggere i consumatori. La nuova legislazione, adottata oggi con 521 voti favorevoli, 70 contrari e 55 astensioni e già concordata con i ministri UE, consiste in un aggiornamento delle regole sulle autorità di vigilanza finanziaria dell’UE, istituite nel 2010.

Grazie alla riforma, i consumatori, gli investitori e le imprese europee beneficeranno di mercati finanziari più sicuri e più integrati. La riforma è inoltre essenziale per aprire la strada al completamento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali, due progetti chiave per un mercato unico più forte. Infine, la riforma include delle disposizioni per promuovere i prodotti finanziari che sostengono iniziative ambientali, sociali e di buon governo (ESGs).

La revisione dell’architettura di vigilanza aumenterà le responsabilità delle autorità di vigilanza dell’UE per le banche, per i mercati mobiliari e finanziari, nonché per le assicurazioni e le pensioni, e migliorerà la loro struttura di governance. Ciò consentirà di tenere il passo con il mondo della finanza, sempre più complesso, così da proteggere meglio i consumatori e i contribuenti e risolvere in modo più efficace le controversie e le violazioni del diritto comunitario.

Per garantire un’applicazione uniforme delle norme UE e promuovere una vera Unione dei mercati dei capitali, la riforma affida all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) il potere di vigilanza diretta in settori finanziari specifici, come i mercati degli strumenti finanziari. L’ESMA coordinerà inoltre le azioni nazionali nei settori delle tecnologie finanziarie (FinTech), promuoverà la finanza sostenibile, e effettuerà stress test a livello UE per individuare quali attività potrebbero avere un effetto negativo sull’ambiente.

I consumatori potranno beneficiare dei nuovi poteri conferiti alle autorità di vigilanza dell’UE, come quello di coordinare le attività di mystery shopping (audit a sorpresa per misurare il rispetto della regolamentazione) delle autorità nazionali, e quello di vietare o limitare alcune attività finanziarie considerate potenzialmente dannose per i consumatori.

Infine, con la nuova legge si rafforza il mandato dell’Autorità bancaria europea (EBA), che avrà ora il potere di adottare misure per prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Le autorità nazionali saranno tenute a fornire all’EBA le informazioni necessarie per individuare le debolezze del sistema finanziario in materia di riciclaggio di danaro.

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Il Consiglio regionale nella parte finale della seduta di stamane, ha eletto i componenti dell’ufficio di presidenza: 2 vice presidenti, 3 questori ed 1 segretario.

L’Aula ha eletto i vicepresidenti, gli onorevoli Giovanni Antonio Satta (Riformatori) e Piero Comandini (Pd). Hanno riportato sette voti anche l’on. Roberto Li Gioi (Cinque stelle) e uno l’on. Giorgio Oppi (Udc).

Il presidente Michele Pais ha chiamato poi l’elezione dei questori. L’Aula ha eletto gli onorevoli Giorgio Oppi (Udc, 35 voti), Gianfranco Lancioni (Psd’Az, 35) ed Antonio Piu (Progressisti, 16).

Segretario è stato proclamato eletto l’on. Emanuele Cera (Forza Italia, 33 voti). Al termine, il presidente Michele Pais ha dichiarato conclusa la seduta.

Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

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Il TAR ha rigettato il ricorso presentato contro il progetto presentato dall’Euralcoop per la realizzazione di un impianto di rifornimento per autoveicoli a Iglesias.

«La Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna, nella camera di consiglio riunitasi a Cagliari mercoledì 10 aprile, con l’intervento dei magistrati Francesco Scano, in qualità di Presidente, Grazia Flaim, in qualità di Consigliere, Estensore e Gianluca Rovelli, in qualità di Consigliere, ha emesso l’ordinanza relativa al ricorso presentato da Immobiliare Olimpo S.r.l. contro il Comune di Iglesias, nei confronti di Euralcoop Società Cooperativa», scrive, in una nota, il comune di Iglesias.

«L’ordinanza emessa dal T.A.R. Sardegna e pubblicata venerdì 12 aprile, respinge il ricorso presentato da Immobiliare Olimpo S.r.l. nel quale si chiedeva l’annullamento dei procedimenti attraverso i quali gli Uffici preposti del comune di Iglesias avevano accolto l’istante presentata da Euralcoop Società Cooperativa per la realizzazione di un impianto di rifornimento per autoveicoli ad uso pubblico nella Via Villa di Chiesa di Iglesias – si legge ancora nella nota -. L’ordinanza del T.A.R. conferma quanto affermato dall’Amministrazione ed in particolare dall’assessore dell’Urbanistica circa la correttezza dei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni, da parte degli Uffici del Comune di Iglesias, iter burocratico che era stato al centro di alcune interrogazioni presentate in sede di Consiglio comunale negli ultimi mesi.»

«Questa ordinanza è la prova giuridica di quello che ho già avuto modo di analizzare in fase di Consiglio comunale, nel corso del quale, rispondendo alle interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione, ho illustrato quale è stato l’iter procedurale – ha spiegato l’assessore dell’Urbanistica Giorgiana Cherchi -. Da un punto di vista legale, arriva la conferma che le procedure seguite dagli Uffìci preposti al rilascio dei titoli autorizzatori sono state eseguite correttamente.»

Sulla vicenda, interviene il consigliere comunale di minoranza Simone Saiu.

«Il TAR ha rigettato la domanda dei benzinai ma, come in tutti i giudizi amministrativi, rimane impregiudicata la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato – scrive in una nota il consigliere Simone Saiu -. In ogni caso, il TAR si è pronunciato su questioni alle quali l’Assessore non aveva dato risposta in consiglio comunale. E non si è pronunciato, perché non poteva formare oggetto della domanda, su altre questioni, come quella attinente al presunto mancato rispetto del termine di inizio »

«Nel pieno rispetto dell’ordinanza del TAR i benzinai intendono approfondire sia questo aspetto sia gli aspetti relativi a possibili rischi idrogeologici della zona. Se anche questi aspetti dovessero esser chiariti, è evidente che nulla si potrà più obiettare alla costruzione del nuovo distributore. Rimarrà il Giudizio politico sull’inopportunità di realizzare un nuovo distributore a distanza ravvicinata rispetto ad altri tre – conclude Simone Saiu – che rappresenta l’ennesima iniziativa dell’amministrazione diretta a spostare il commercio cittadino dal centro alla periferia.»

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“Stop Bullying Around” è il titolo dello spettacolo organizzato dalla Compagnia dei Ragazzini di Cagliari, diretta da Monica Zuncheddu, in collaborazione con Fondazione di Sardegna, Corecom Sardegna e con il patrocinio del Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, che si terrà il 17 aprile, alle 10.00, al Teatro Massimo di Cagliari. L’evento, ideato per sensibilizzare gli studenti contro i fenomeni di bullismo e cyberbullismo vedrà in scena circa venticinque giovanissimi attori (tra i 12 e i 17 anni) confrontarsi con i coetanei in platea. Al termine dello spettacolo seguiranno gli interventi di Anna Cau (Procuratore della Repubblica Tribunale dei Minorenni di Cagliari), Grazia Maria De Matteis (Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza), Francesco Greco (Dirigente Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna), coordinati da Mario Cabasino (Presidente Corecom – Comitato Media e Minori del Mise). L’evento, ideato appositamente per le scuole, è gratuito.

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Questa mattina, in Consiglio regionale, è stata ufficializzata la composizione di dieci gruppi consiliari:

Riformatori sardi, capogruppo Michele Cossa;

Psd’Az, capogruppo Franco Mula;

Movimento Cinquestelle, capogruppo Desirè Manca;

Udc Sardegna, capogruppo Gian Filippo Sechi;

Lega-Salvini Sardegna, capogruppo Dario Giagoni;

Fratelli d’Italia, capogruppo Paolo Truzzu;

Forza Italia Sardegna, capogruppo Angelo Cocciu;

Progressisti, capogruppo Francesco Agus;

Partito democratico, capogruppo Gianfranco Ganau;

Gruppo Misto, capogruppo Valerio De Giorgi di Fortza Paris.

Nel gruppo Misto sono confluiti anche i tre consiglieri di Sardegna 20Venti, Stefano Tunis, Domenico Gallus e Pietro Moro, che pur essendo tre (numero minimo per formare un gruppo se la forza politica si è presentata alle elezioni), non hanno trovato l’accordo per costituire una propria formazione a causa delle tensioni interne.

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Da giovedì 18 aprile – ovvero 48 ore dopo l’installazione della segnaletica avvenuta in data odierna – in piazza Marmilla, a Carbonia, sarà in vigore la nuova regolamentazione delle soste, che prevede l’istituzione del disco orario della durata di 1 ora. I parcheggi continueranno quindi ad essere gratuiti, seppur a tempo definito, così come istituito nel luglio 2018 anche in via Lucania, una zona nevralgica di Carbonia, a pochi passi da piazza Ciusa.

«Il provvedimento che abbiamo deciso di adottare in piazza Marmilla si inscrive all’interno di una più ampia politica di rinnovamento della viabilità e delle aree di sosta finalizzata a garantire un congruo bilanciamento tra parcheggi a pagamento e parcheggi gratuiti. Il rinnovamento riguarda non soltanto la viabilità, ma anche la denominazione dell’area di Piazza Marmilla che, in base alla delibera di Giunta n. 56 del 19 marzo 2019, diventerà Largo Eugenio Montuori, in onore dell’Architetto che ampliò il Piano Urbanistico di fondazione della città di Carbonia e partecipò alla sua realizzazione», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il Largo Eugenio Montuori comprenderà l’intera zona di circolazione compresa tra via Ala Italiana, via Verona e via Fosse Ardeatine.

Come ha precisato l’assessore delle Manutenzioni e della Viabilità Gian Luca Lai, «l’area del centro cittadino risulta dotata di un buon numero di aree di sosta: dai parcheggi gratuiti e senza limite di tempo situati nel sottopiano degli edifici a torre di piazza Marmilla (con duplice ingresso da via Ala Italiana e da via Roma) al parcheggio a pagamento del Multipiano di via Verona, comprendente ben 130 aree di sosta, disponibili ad un costo orario di 40 centesimi, prezzo ridotto rispetto ai 60 centesimi all’ora dei parcheggi a pagamento esterni. A ciò si aggiunge la nuova regolamentazione dei parcheggi di piazza Marmilla con sistema a disco orario, la cui ratio nasce da una serie di accertamenti operati dal personale della Polizia Locale in cui era emersa la staticità di diversi veicoli in sosta permanente. Pertanto risultava opportuno stabilire una regolamentazione della sosta atta a razionalizzare l’utilizzo degli spazi disponibili, favorendo una maggiore rotazione dei veicoli parcheggiati».

Sulla nuova regolamentazione delle soste a disco orario in piazza Marmilla è prevista un’attività di prevenzione e informazione all’utenza da parte della Polizia locale.

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UE: da maggio 2022, i nuovi veicoli dovranno essere dotati di dispositivi di sicurezza come l’assistenza intelligente alla velocità e il sistema avanzato di frenata d’emergenza.

«Questa legge sta spianando la strada per salvare migliaia di vite umane nei prossimi anni. La nostra attenzione è sempre stata rivolta alla sicurezza degli utenti della strada, in particolare di quelli vulnerabili. L’equipaggiamento obbligatorio aggiuntivo per auto, camion e autobus contribuirà a salvare vite umane», ha dichiarato la relatrice Róża Thun (PPE, PL). L’accordo provvisorio con i ministri UE è stato raggiunto il 26 marzo.

I veicoli a motore dovranno essere dotati dei seguenti sistemi avanzati per veicoli: adattamento intelligente della velocità, interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock, avviso della disattenzione e della stanchezza del conducente, avviso avanzato di distrazione del conducente, segnalazione di arresto di emergenza, rilevamento in retromarcia e registratore di dati di evento (“scatola nera”).

Secondo le stime, il sistema di adattamento intelligente della velocità (ISA) potrebbe ridurre del 20% il numero di vittime sulle strade UE.

«L’ISA fornirà al conducente un feedback basato sulle mappe e sull’osservazione dei segnali stradali ogni volta che il limite di velocità verrà superato. Non introduciamo un limitatore di velocità, ma un sistema intelligente che renderà i conducenti pienamente consapevoli del superamento del limite di velocità. Ciò non solo renderà tutti noi più sicuri, ma aiuterà anche gli automobilisti ad evitare multe per eccesso di velocità», ha dichiarato la relatrice Róża Thun.

Per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri sarà inoltre obbligatorio disporre di un sistema di frenata d’emergenza (già obbligatorio per autocarri e autobus), nonché di un sistema di emergenza di mantenimento della corsia.

La maggior parte di queste tecnologie e sistemi dovrebbe diventare obbligatoria a partire dal maggio 2022 per i nuovi modelli e dal maggio 2024 per i modelli esistenti.

Gli autobus e autocarri dovranno essere sono progettati e costruiti in modo da migliorare la visibilità degli utenti vulnerabili dal posto di guida, come i pedoni e i ciclisti (la cosiddetta “visione diretta”). Nel testo si esplicita che questi veicoli dovranno essere dotati di caratteristiche avanzate per ridurre «al massimo gli angoli morti davanti e al lato del conducente».

La tecnologia della visione diretta dovrebbe essere applicata sui nuovi modelli a partire dal novembre 2025 e su quelli esistenti dal novembre 2028.

Le nuove norme miglioreranno anche i requisiti di sicurezza passiva, compresi i crash test (anteriori e laterali) e i parabrezza, per ridurre la gravità delle lesioni per pedoni e ciclisti. Anche l’omologazione dei pneumatici sarà migliorata per testare i pneumatici usurati.

Il regolamento, approvato dal Parlamento con 578 voti favorevoli, 30 voti contrari e 25 astensioni, sarà ora sottoposto all’approvazione formale del Consiglio dei ministri UE per poi entrare in vigore dopo la pubblicazione.

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E’ stata nuovamente rinviata, come previsto alla vigilia, la presentazione dei sette assessori ancora mancanti nella Giunta regionale guidata da Christian Solinas. Il neo governatore, peraltro, stamane non ha partecipato alla terza seduta del Consiglio della XVI legislatura, perché a Roma per partecipare alle 15.00 al vertice sul Porto industriale di Cagliari in programma al ministero dei Trasporti, vertenza che interessa circa settecento posti di lavoro a rischio, 350 portuali più indotto. Sempre al ministero dei Trasporti, il governatore discuterà con il ministro Danilo Toninelli le soluzioni sulla continuità territoriale ad Olbia, soprattutto alla luce delle decisioni che oggi entro le 15 prenderanno Alitalia e Air Italy.

La seduta consiliare si è aperta con il discorso di insediamento del neo presidente del Consiglio, Michele Pais.

Ventitrè minuti di durata (dalle 11.22 alle 11.45); 10 cartelle in Times Roman corpo 16 per 17.683 battute (spazi inclusi); 2.827 parole utilizzate, 4 delle quali in algherese (bon treball a tots) e 3 in sardo (pastores semus tottus); tre citazioni (il premio Nobel, Grazia Deledda, il vescovo di Alghero, Mauro Maria Morfino, e il più giovane malato di Sla d’Europa, Paolo Palumbo); 6 le vertenze industriali ricordate (Porto Canale, Sulcis, Porto Torres, Ottana, Olmedo, Macchiareddu); 2 le “nazioni senza stato” salutate ufficialmente (Catalogna e Corsica): sono questi, in sintesi, i principali numeri  del discorso di insediamento del  26° presidente del Consiglio regionale della Sardegna della XVI legislatura, Michele Pais. Il primo algherese della storia dell’Autonomia  a salire sullo scranno più alto dell’Assemblea sarda ed il primo, espressione del partito della Lega.

Il campanaccio che “si appende al collo degli ovini” al posto della campanella in argento che serve per richiamare all’ordine i consiglieri e le consigliere, è invece il simbolo utilizzato dal presidente Pais per testimoniare l’attenzione e la vicinanza alle battaglie dei pastori. «La sconfitta dei pastori e la scomparsa dei piccoli centri – ha affermato il presidente, riferendosi anche al fenomeno dello spopolamento – significherebbe tranciare i tiranti a cui è agganciata la nostra identità di sardi».

Il rilancio della Specialità è la priorità indicata nel paragrafo riguardante le auspicate riforme costituzionali («invito tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio ad una straordinaria compattezza perché un nuovo Statuto, una nuova legge statutaria e una nuova legge elettorale, non restino, anche in questa Legislatura, nel capitolo dei buoni propositi») mentre la “città metropolitana di Sassari” è il rilancio politico che si evidenzia nella parte dell’intervento riservato agli Enti Locali («serve un riequilibrio degli assetti tra il Sud e il Nord dell’Isola e bisogna far cessare la percezione di una Regione che pensi ad una Sardegna a due velocità e con diverse opportunità a seconda delle latitudini»).

«Una sanità nuova ed efficace che non penalizzi nessun territorio e interventi adeguati a far cessare  disagi e malcontento sempre crescenti tra i pazienti e gli operatori», è l’impegno assunto dal presidente Pais che ha auspicato il varo di provvedimenti legislativi anche per quanto riguarda l’Urbanistica («il giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo urbanistico è l’obiettivo condiviso, ma tradurlo in un provvedimento coerente, snello, comprensibile e sburocratizzato è l’impresa che ci attende nella legislatura che va ad incominciare») e la scuola («serve una grande legge regionale per fare una grande scuola sarda»).

Tra i ringraziamenti alle forze dell’ordine si evidenzia quello alle compagnie barracellari («la nostra istituzione pubblica di polizia locale, urbana e rurale che rappresenta la più antica forza di polizia d’Europa e che è necessario valorizzare sempre più») e non è mancato un riferimento al mondo del volontariato («con la consapevolezza di dover rendere loro il giusto riconoscimento giuridico, professionale ed economico che oggi non hanno»); ai giovani («farò quanto è nelle mie possibilità per stare vicino e ascoltare i ragazzi di tutta la Sardegna») ed alle battaglie delle donne per il riconoscimento della parità («starò al loro fianco perché non sono una “quota” ma una risorsa da valorizzare ad ogni costo»).

«Condurrò il mandato tra la gente e meno nel “palazzo” – ha concluso Michele Pais rivolgendosi ai consiglieri e alle consigliere – meno forma e più sostanza e offro all’assemblea che mi onoro di rappresentare: lealtà, onestà, impegno, passione e amore per la Sardegna.»

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Ieri pomeriggio i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno arrestato una madre ed il figlio, entrambi pluripregiudicati e residenti ad Oristano, poiché sorpresi a trasportare 1 kg di hashish all’interno di un vassoio per pasticcini. I carabinieri, impegnati in un ordinario servizio di pattuglia lungo la SS 195, hanno notato l’automobile dei due che, senza cintura, alla vista dei carabinieri hanno mostrato agitazione, tentando però di passare inosservati. Dopo qualche km sono stati fermati dai militari operanti che avevano notato il loro strano atteggiamento. Controllati i documenti di circolazione del veicolo, il personale ha notato, nelle mani della signora, classe 1977, un vassoio di dolci che sembrava contenere un piccolo pacco all’interno. Insospettiti, i carabinieri hanno chiesto ai due di aprire la confezione, rinvenendo oltre 1 kg di hashish suddiviso in 10 panetti da oltre 100 gr ciascuno. I militari hanno proceduto immediatamente con una perquisizione personale e domiciliare, rinvenendo altre dosi di marijuana e hashish ed oltre 600 €  in banconote, probabilmente provento dello spaccio di stupefacenti. Trattenuti presso le camere di sicurezza del comando provinciale carabinieri di Cagliari, madre e figlio sono stati tradotti in tribunale per la celebrazione del rito direttissimo.