24 December, 2024
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Ilbono, pane, tradizione e condivisione. Un fine settimana, quello appena trascorso, all’insegna della promozione culturale e gastronomica sarda. Musica, parole e balli tradizionali, personificati dal gruppo di maschere Janas Amaymonausu, hanno dato il via, sabato scorso, alla giornata di formazione dal titolo “Promozione della cultura alimentare locale ogliastrina” promossa da Anteas Ogliastra e Sardegna in collaborazione con il Comune, Pro Loco, Cisl e Fnp di Ilbono e associazioni del terzo settore. Circa settanta volontari delle associazioni promotrici, si sono ritrovati alle ore 10.00 all’interno della casa museo di via San Giovanni per mettere le mani in pasta e preparare insieme ad alcune donne, esperte panificatrici, tre tipologie di pane sardo. Vestite con abiti tradizionali e ben disposte a condividere con i presenti i “loro segreti del buon  pane”, Maria Marongiu, Anna Ferreli, Bonaria Deiana, Ersilia Marongiu, Gina Manca, Antonietta Lai e Savina Pirarba hanno  preparato, con l’aiuto dei corsisti, i prelibati su pistoccu, su moddizzosu e s’anguli e cibudda.

Teoria, pratica e cottura nel forno rigorosamente in pietra, seguito dall’assaggio. Il cooking show live è stato coordinato dalla giornalista Marinella Arcidiacono attraverso interviste e aneddoti sulla tradizione gastronomica sarda. Il corso di formazione si è protratto sino al tardo pomeriggio in un clima festoso, sano confronto con l’obiettivo di valorizzare e tramandare ai posteri rituali e tradizioni che attestano valori e credenze. Tra i corsisti, anche alcune giovani ragazze che hanno dato prova di saper fare e voler essere testimoni della fruttività che lo scambio intergenerazionale genera per “conoscere e ricordare”.

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Una stagione impegnativa attende Michele Liceri e Salvatore Mendola. I portacolori della Porto Cervo Racing scelgono il programma targato Campionato Italiano Rally Terra Aci Sport che prenderà il via il 3 e 4 maggio al “26° Rally Adriatico”.

L’affiatato e determinato equipaggio tornerà sugli sterrati del CIRT a bordo della confermata Peugeot 208R2 (Julli) con l’obiettivo di sfruttare quanto di positivo realizzato la scorsa stagione e acquisire sempre più esperienza. Sulle strade bianche marchigiane, con il numero 48 sulle fiancate della vettura, Michele Liceri e Salvatore Mendola cercheranno di riprendere subito il ritmo e ben figurare nel primo dei cinque appuntamenti del Campionato Italiano Rally Terra, che si preannuncia di alto livello qualitativo e quantitativo.

«Ci dispiaceva non proseguire il percorso nel CIRT che avevamo intrapreso lo scorso anno – dice il driver 25enne – parteciperemo a tutto il Campionato, la prossima gara sarà il “Rally Italia Sardegna”, poi saremo al via del “Nido dell’Aquila” ed al “Tuscan Rewind”, salteremo solo il “San Marino” per impegni lavorativi. Ringrazio Tore, perché al giorno d’oggi non è semplice avere la possibilità di correre con un navigatore con la sua esperienza, e che ti supporta sotto tutti gli aspetti; inoltre, ringrazio la Scuderia e tutti gli sponsor che ci hanno dato un sostegno per iniziare la stagione sportiva.»

Entusiasta del Campionato ormai alle porte, il co-pilota Salvatore Mendola, che commenta: «Siamo pronti, parteciperemo con la stessa macchina utilizzata lo scorso anno, anche se ci vorrà qualche chilometro per riprendere in mano gli automatismi, in quanto non corriamo da novembre. Il Campionato è solo su terra, Michele può sfruttare tutta l’esperienza che ha acquisito lo scorso anno».

Il programma prevede la partenza venerdì 3 maggio, alle 19.00, da Cingoli (Macerata) e la sfida concentrata il giorno successivo con 11 prove speciali e 93,93 chilometri cronometrati (318,06 km complessivi). L’arrivo è fissato sabato 4 maggio, alle 19.30.

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Venerdì 30 aprile 2019, alle ore 11.00, presso il Comprensorio Polisportivo Militare “Generale Rossi”, in via Tramontana a Cagliari, alla presenza del Comandante del Comando Forze Operative SUD (COMFOPSUD) Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, avrà luogo la cerimonia di avvicendamento al vertice del Comando Militare Esercito Sardegna tra il Generale di Corpo D’Armata Giovanni Domenico Pintus (cedente) ed il Generale di Brigata Francesco Olla (subentrante).

 

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(Murale di F. Del Casino a Nuxis sulla latitanza dell’avv. S. Cadeddu – 1812/13)

Per Nuxis, nel Sulcis, e per i democratici sardi, in occasione de Sa Die de sa Sardinia, domenica 5 maggio sarà una giornata importante. Su iniziativa dell’associazione culturale “Le Sorgenti” di Nuxis, alle 10.00, dalla piazza Satta, vicina al Municipio, partirà la carovana lungo il “Cammino della Libertà”, il percorso che dal centro del Paese conduce alla Grotta di Conch’è cerbu, nei luoghi dove fra il novembre del 1812 e la primavera del 1813 fu latitante l’avv. Salvatore Cadeddu, capo della Rivolta di Palabanda.
Da Cagliari un pullman speciale parte domenica 5 maggio alle ore 8,30 dal piazzale degli Uffici comunali di via Sonnino: Per prenotazioni chiamare Giacomo Meloni tel. 331 8553428 (viaggio + pranzo al rinomato Ristorante Letizia euro 30).
Chi vuole recarsi in auto deve prenotare il pranzo, menù fisso 20 euro, al Ristorante Letizia tel. 0781 957021.
La Grotta è in un bel bosco, quindi una gita interessante sotto il profilo culturale, naturalistico e culinario.

A Nuxis due anni fa, a cura della Pro loco, venne realizzato un murale meraviglioso da Francesco Del Casino, dedicato alla latitanza dell’Avv. Salvatore Cadeddu, ora, in occasione de Sa Die de sa Sardinia, si percorre il “Cammino della Libertà” fino alla Grotta dove trovò rifugio Cadeddu.
Verrà evocato un fatto rilevante della storia sarda: nei dintorni di Nuxis, ad inizio Ottocento, il capo di Palabanda ha trovato rifugio per alcuni mesi. Dice Antioco Pabis in un memoriale del 1857, che l’avv. Salvatore Cadeddu, ispiratore della Rivolta di Palabanda, alla fine del 1812 si rifugiò nel Sulcis con l’intento di imbarcarsi nelle coste vicine per raggiungere la Corsica, luogo di primo asilo per gli esuli sardi, perseguitati dai Savoia. Pabis ci dà una descrizione così precisa dei luoghi della latitanza, il “furriadroxiu” di Tatinu, del rifugio, la grotta di Conch’e Cerbu, del capraro che lo accolse, Luigi Impera (i luoghi sono ancora di questa famiglia), da non poter essere messo in discussione, da non suscitare dubbi circa la sua attendibilità. Pabis del resto era di casa presso i Cadeddu in quanto era precettore dei figli dell’avv. Giovanni, fratello di Salvatore Cadeddu.
Sono previsti una relazione su Salvatore Cadeddu ed i fatti di Palabanda, canti e letture di Piero Marcialis e Roberto Deiana.

Andrea Pubusa

 

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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.

Diversi i provvedimenti approvati dall’esecutivo. Tra questi, la deliberazione proposta dall’assessore regionale del lavoro Alessandra Zedda, che dà il via libera al bilancio dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. «Si tratta di un provvedimento che consente, tra l’altro, di rendere spendibili immediatamente le risorse per realizzare numerosi interventi di politica attiva del lavoro e dare, quindi, risposte per contrastare disoccupazione e creare ulteriori opportunità di lavoro», ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda. La Giunta ha anche deliberato, dopo la relazione dell’assessore regionale della difesa dell’ambiente Gianni Lampis, di non sottoporre alla VIA, valutazione di impatto ambientale, la domanda di autorizzazione alla ricerca mineraria (Acque termali) presentata dal comune di Fordongianus. E’ stato approvato, inoltre, il provvedimento di autorizzazione inerente il bilancio preventivo 2019 dell’Agenzia conservatoria delle coste. 

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Da martedì 7 maggio, alle 8.00, il Policlinico Duilio Casula di Monserrato si arricchisce del Pronto Soccorso oculistico. Al San Giovanni di Dio restano, ovviamente, il reparto di Oculistica e gli ambulatori, ma le urgenze saranno tutte trattate nel grande Pronto Soccorso generale che avrà un ambulatorio dedicato e la sala operatoria sempre pronta.

Tutte le attività oculistiche ambulatoriali e quelle chirurgiche programmate sono e rimangono al San Giovanni di Dio, dunque. In urgenza, invece, il paziente sarà accettato al Pronto Soccorso del Policlinico dove è previsto un percorso di accoglienza e cura particolare.

Il San Giovanni di Dio diventa sempre di più un ospedale di giorno, con il rafforzamento degli ambulatori e dell’arrivo a breve della Clinica Psichiatrica che ora è in via Liguria. Si aggiungerà agli altri reparti e ambulatori presenti nella struttura di via Ospedale: Oculistica, Dermatologia, Radiologia, Centro prelievi, Clinica Odontoiatrica, Diabetologia, Anatomia Patologica, Medicina Legale, Farmacologia clinica, Diabetologia, Centro obesità, Audiofoniatria, Day surgery, Terapia antalgica e Cure palliative.

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Nei primi giorni di marzo aveva “debuttato” a Parigi nel corso della Settimana della moda, tra i più importanti appuntamenti mondiali del fashion, suscitando non poco interesse, così come nella tappa moscovita al Winzavod Center for Contemporary Art lo scorso 30 marzo. Beltimentas il format creativo che presenta un nuovo punto di vista sul patrimonio identitario sardo legato all’abbigliamento e al costume tradizionale approda ora, il 27 e 28 aprile al Mirqab Hotel – Souq Waqif Boutique Hotel di Doha, nel Qatar, con l’obiettivo di dare particolare visibilità al prodotto Made in Sardinia in occasione di eventi che richiamano
un pubblico particolarmente sensibile alle interconnessioni fra cultura, moda e design.

Al centro del progetto la mostra fotografica che porta la firma di due fotografi internazionali, Lucio Aru & Franco Erre, che dopo esperienze lavorative a Bologna e Milano, si sono trasferiti a Berlino nel 2013, dove tuttora vivono e producono, muovendosi dalla ritrattistica alla moda, mescolando i rispettivi background.

Alle immagini fotografiche è affiancata una performance teatrale diretta dalla regista Alice Capitanio nella quale, attraverso un racconto dell’isola, i protagonisti saranno i costumi, i ruoli sociali, la vita quotidiana e gli abiti tradizionali. Al termine della performance il pubblico sarà invitato a toccare e vestire gli abiti tradizionali sardi, approfondendo il rapporto con il patrimonio culturale isolano attraverso un coinvolgimento sensoriale.

L’iniziativa è ideata e organizzata da Compagnia B di Cagliari con la curatela di Micaela Deiana, e realizzata grazie al contributo economico della Regione Autonoma della Sardegna (Programma Operativo Regionale – POR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020), in collaborazione con Sardegna Film Commission.

Il programma delle due giornate sarà aperto dalla performance teatrale “The dress of memory” cui farà seguito la proiezione del film “Le favole iniziano a Cabras” di Raffaello Fusaro (in italiano sottotitolato in lingua inglese), mentre il 28 sarà proiettato il docufilm Janas – Storie di donne telai e tesori di Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, Stefano Massari.

«Nella cultura della Sardegna, l’abito della tradizione acquistava la forma di uno scrigno che racchiudeva nella sua tessitura i segni della storia e della vita di ciascuno. Ogni abito era capace di essere la fotografia del vissuto di colui che lo indossava. Taluni segni, talvolta imperscrutabili, si possono rinvenire nella comunicazione contemporanea legata alla moda, dove indossare un abito è diventato un modo per raccontare di sé attraverso veri e propri segni culturali differenziati.

Ancora oggi c’è un lungo filo che unisce ogni trama dei nostri corpi. Un filo tessile che accoglie e avvolge. Contiene il corpo del bambino appena nato, il suo sviluppo in età adulta e lo accompagna fino alla morte. Essere vestiti, abbigliati, significa essere a contatto con gli altri, vestirsi è stato, ed è ancora, espressione di comunicazione non verbale, espressione del sotteso bisogno umano di empatia, di essere guardati, ascoltati, capiti   finanche da uno sconosciuto che incontriamo per la strada.

Un filo tessile univa le comunità della Sardegna antica ed è lo stesso che unisce gli uomini di oggi, avvolti nel bisogno di sentirsi meno soli» (Alice Capitanio – Direttrice artistica progetto Beltimentas).

La Sardegna è una terra ricca di storia e tradizioni. Oltre alle sue bellezze naturali, che la rendono famosa in tutto il mondo, presenta numerosi aspetti folklorici con radici lontane nei secoli. Tra le usanze isolane uno degli elementi più tipici è sicuramente la varietà dei costumi locali, diversi da paese a paese. I costumi sardi, di cui colori e disegni si tramandano quasi inalterati da almeno 500 anni, sono particolarmente elaborati e variopinti: ricchi e a colori vivaci quelli delle donne, più severi quelli degli uomini. L’antica tradizione del costume e degli abiti tradizionali in Sardegna continua a affascinare sia per il rilievo storico delle creazioni, sia per l’originalità e la varietà dei modi di vestire.

I costumi dell’isola sono diversissimi tra loro, praticamente ognuno dei 370 comuni dell’isola ne conserva memoria storica e li difende con orgoglio, perché l’antico modo di vestire nasconde l’identità stessa di ciascun paese, rappresenta la testimonianza vivente della sua cultura e del modo di intendere il divertimento, il lavoro, il dolore. L’abito, nei tempi passati, sottolineava i diversi momenti del ciclo della vita: semplice nella vita quotidiana, sfarzoso nei giorni della festa, sobrio e composto nei momenti del lutto. Oggi quasi nessuno indossa più gli antichi costumi nella vita quotidiana, anche se ci sono molti centri dell’interno nei quali gli anziani continuano a vestire gli abiti della tradizione.

Compagnia B nasce nel 2004, su iniziativa di Alice Capitanio e Luca Sorrentino, e si configura come un gruppo di lavoro aperto alle più diversificate forme artistiche, che lavora in un’ottica di assoluta contaminazione fra codici espressivi. Produce eventi culturali dall’anima sperimentale, performance sensoriali, spettacoli e laboratori in cui le arti incontrano l’innovazione sociale.

Micaela Deiana è project manager nel settore delle arti contemporanee. lavora come curatrice di eventi e di mostre d’arte, sviluppando progetti per enti pubblici e privati, ed è social media strategist per iniziative culturali. Collabora con riviste di settore (Flash art, il Giornale dell’arte) e scrive per la pagina Cultura & Spettacolo dell’Unione Sarda.

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Il consigliere regionale Nanni Lancioni (PSd’Az) interviene sulla polemica sollevata dai rappresentanti del consorzio industriale di Cagliari (CACIP), in seguito all’intervento del presidente della Regione Christian Solinas, in materia di consorzi industriali. Nanni Lancioni evidenzia come «a detti rappresentanti, rimasti in silenzio per lungo tempo, sfugga che l’enorme ritardo nell’avvio della zona franca di Cagliari, il cui piano operativo, rammenta, risale al giugno del 2001 (art.7 D.P.C.M. 7 giugno 2001) non sia certo da imputare al presidente Christian Solinas, appena eletto, bensì a chi, in questi anni, ha governato il comune di Cagliari, competente al rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie per l’avvio delle attività».

«Basti pensare che solo per convocare la Conferenza di servizi sono stati necessari oltre quattro anni autorizzando, peraltro, solo le opere di urbanizzazione, e non la costruzione delle strutture necessarie per l’avvio della zona franca per le quali ancora non esiste nemmeno il progetto – aggiunge Nanni Lancioni -. È stato proprio il CACIP, congiuntamente all’Autorità Portuale, a tergiversare sulla concessione delle aree a beneficio della Zona Franca Doganale, in quanto proprietario delle aree a ridosso del porto canale; tanto che, a tutt’oggi, non esiste alcun provvedimento concreto finalizzato in tale senso. Anzi, si continua a “pensare” che siano sufficienti sei ettari, peraltro non ancora infrastrutturati, per competere con le altre zone franche presenti nell’area del Mediterraneo.»

«Negli ultimi cinque anni Regione, Provincia, CACIP e comune di Cagliari sono stati governati dalle stesse persone, appartenenti al medesimo schieramento politico – conclude Nanni Lancioni -. Pertanto, è assai bizzarro che i rappresentanti del CACIP, dopo un lungo torpore, abbiano la pretesa di attribuire la responsabilità della mancata operatività della ZFD al Governo regionale appena insediato e per di più, ad una direttiva regionale che nulla ha a che vedere con le procedure per l’avvio della Zona Franca.»

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Con oltre 300.000 euro al boxoffice con solo 10 copie uscite in anteprima nelle sale della Sardegna e una media copia eccezionale (4.343 euro in questo weekend), “L’uomo che comprò la Luna” il nuovo film di Paolo Zucca con Jacopo Cullin, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Stefano Fresi, Lazar Ristovski ed Angela Molina, sbarca nelle sale cinematografiche della penisola da giovedì 2 maggio. Il film è una commedia surreale e poetica scritta dal regista insieme con Barbara Alberti e Geppi Cucciari, ed è prodotta da La Luna, Indigo Film e Rai Cinema. La distribuzione è a cura di Indigo Film, grazie anche al supporto della Sardegna Film Commission.

L’uscita nelle sale cinematografiche della penisola sarà accompagnata da presentazioni alla presenza del cast, del regista e delle sceneggiatrici. Si parte il 2 maggio da Roma (Cinema Caravaggio e Quattro Fontane), Milano (Cinema Anteo), Bologna (il 3 maggio, al Cinema Jolly) e Torino (il 4 maggio al Cinema Centrale), per proseguire nel resto del territorio nazionale.

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Dopo le due conferenze introduttive dei musicologi Felice Todde ed Antonio Trudu, il IX Festival pianistico del Conservatorio, quest’anno dedicato agli 80 anni del “Da Palestrina”, si prepara a entrare nel vivo. Venerdì 3 maggio, alle 18.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale (in piazza Porrino) la musicologa e pianista Aurora Cogliandro introdurrà al concerto in programma lunedì 6 maggio grazie a un incontro dal titolo “Invito al Concerto”. Sarà l’occasione per tracciare un ricordo dei maestri Renato Fasano, Oscar Crepas ed Ennio Porrino, figure di spicco nella storia del Conservatorio.

Proprio a Renato Fasano è dedicato, il 6 maggio, il concerto in programma alle 20,30, negli spazi dell’Auditorium.