22 November, 2024
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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cagliari, ieri pomeriggio hanno arrestato per i reati di traffico di sostanze stupefacenti nonché porto di armi ed oggetti atti ad offendere, un giovane cagliaritano classe 1989, invalido, incensurato. Verosimilmente credendo di non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, il giovane, a bordo del suo triciclo elettrico, al quale aveva poco prima accuratamente vincolato la propria carrozzina, mentre percorreva via Tevere è stato intercettato da un equipaggio della sezione radiomobile che, incuriosito dal suo atteggiamento, ha proceduto al suo controllo, durante il quale il ragazzo appariva particolarmente nervoso.  Nel corso delle successive perquisizioni personale e domiciliare, sono stati rinvenuti nella sua disponibilità due coltelli, due panetti di hashish, 12 dosi di hashish pronte per lo spaccio (per un peso complessivo di stupefacente di circa 130gr), materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione. Quanto rinvenuto è stato sequestrato ed il soggetto sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione sino alla celebrazione del rito direttissimo.

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“Dall’ENEL alla CARBOSULCIS”, cinquant’anni di lotte operaie sindacali e politiche per un progetto minerario tradito o inattuabile. E’ il nuovo libro di Carlo Panio, 40 anni, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Sassari, passionato di storia mineraria della Sardegna.  Carlo Delfino Editore.

Il libro verrà presentato venerdì 5 aprile, alle 17.00, presso il salone della Società Umanitaria Ex-Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive“.

Dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, sono previsti gli interventi di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera” di Carbonia; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia“; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali della società Umanitaria di Carbionia; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, già professore di Arte Mineraria presso l’Università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la Pastorale del Lavoro della Diocesi di Iglesias; Enrico Manca, già presidente ed amministratore delegato della Carvosulcis; Sabriba Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna.

Coordinerà i lavori Luca Gentile, giornalista di Videolina e La7 che curerà anche le conclusioni, con l’autore Carlo Panio.

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I carabinieri della Compagnia di Iglesias nella tarda serata di ieri, mercoledì 3 aprile, hanno arrestato un minorenne, deferito un maggiorenne e segnalato come assuntore un altro minorenne, tutti coinvolti in una vicenda di spaccio di droga. Sono stati i militari della stazione di Decimomannu ad attuare un servizio antidroga in quella via Tevere: il primo passo è stato il controllo di un acquirente, un minorenne incensurato del luogo, che aveva appena acquistato una dose di hashish. Il passo successivo è stata la perquisizione a casa dello spacciatore, maggiorenne di Decimomannu, dove i carabinieri hanno rinvenuto circa 10 dosi di marijuana; avendo però l’acquirente comprato hashish, i militari hanno esteso i controlli ad un terzo giovane, minorenne, che si aggirava sospettosamente in quella via Tevere.

Al termine della perquisizione, i militari hanno rinvenuto numerose dosi di hashish, ma soprattutto la somma contante di circa 750 €, non giustificabile altrimenti se non con l’attività di spaccio.

Al termine delle operazioni, sono stati sequestrati circa 20 grammi di stupefacente ed i contanti verosimilmente provento di spaccio; il minorenne che è stato accertato aver ceduto la dose è stato accompagnato presso l’abitazione a seguito di flagranza (arresto domiciliare per minorenni), il maggiorenne deferito in stato di libertà, mentre l’assuntore è stato segnalato in Prefettura per i provvedimenti di competenza.

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Il Parlamento europeo ha approvato il primo piano di gestione delle opportunità di pesca e di gestione degli stock nel Mediterraneo occidentale per le specie demersali.

Il nuovo piano che copre gli stock ittici demersali, come i gamberetti e gli scampi, mira a garantire il loro sfruttamento, pur mantenendone la capacità riproduttiva. Il piano dovrà essere valutato dopo i primi 5 anni e, successivamente, ogni 3 anni.

Il testo, già concordato in via informale con i ministri UE, è stato approvato con 461 voti favorevoli, 62 contrari e 101 astensioni.

Nel primo anno di attuazione del piano (2020), la capacità di pesca massima consentita sarà ridotta del 10% rispetto ai giorni di pesca autorizzati tra il 2012 e il 2017. Nei successivi quattro anni la capacità massima sarà ulteriormente ridotta del 30%.

Nel testo si richiede inoltre d’emendare il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), per permettere di sostenere finanziariamente le aziende di pesca che dovranno cessare le attività, in seguito alle nuove norme.

Le norme concordate:

  • si applicheranno alla pesca commerciale, a quella ricreativa e al pesce catturato involontariamente (stock da cattura accessoria);
  • implementeranno i regimi di cogestione di pesca tra Stati membri, pescatori e altre parti interessate;
  • faciliteranno l’attuazione dell’obbligo di sbarco;
  • limiteranno le attività di pesca ricreativa quando il loro impatto sulla mortalità per pesca è troppo elevato;
  • limiteranno la pesca a un massimo di 15 ore per giorno di pesca (o 18 ore, tenendo conto del tempo di transito tra il porto e la zona di pesca).

Sarà vietato utilizzare reti da traino entro le 6 miglia nautiche dalla costa, ad eccezione delle zone a più di 100 metri di profondità dell’isobata, per tre mesi all’anno. Ogni Stato membro determinerà i tre mesi di chiusura annuale, sulla base dei migliori pareri scientifici disponibili così da garantire una riduzione di almeno il 20% delle catture di novellame di nasello.

Dopo l’adozione definitiva da parte del Consiglio, le nuove norme si applicheranno il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (fine 2019).

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Il Parlamento europeo chiede limiti temporali e condizioni più stringenti per i controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen.

Il Codice Frontiere Schengen, attualmente in fase di revisione, consente agli Stati membri di effettuare, in caso di grave minaccia per l’ordine pubblico o per la sicurezza interna, controlli temporanei alle frontiere interne dello spazio Scehngen.

Il Parlamento ed il Consiglio hanno avviato la discussione sulla revisione delle norme all’inizio di quest’anno, ma hanno deciso di sospendere i negoziati dopo che è risultato evidente che un compromesso non era raggiungibile.

Con la votazione di giovedì, il Parlamento ha confermato la sua posizione in merito alla revisione delle norme attuali, che consiste nel ridurre il periodo iniziale dei controlli alle frontiere da sei mesi (come avviene attualmente) a due mesi e nel limitare l’eventuale proroga a un periodo massimo di un anno, anziché a due anni.

In caso di estensione dei controlli temporanei alle frontiere oltre i primi due mesi, i deputati vogliono che i paesi Schengen forniscano una valutazione dettagliata dei rischi. Oltre a ciò, ogni ulteriore estensione dei controlli alle frontiere oltre i sei mesi dovrà essere valutata dalla Commissione, per verificare che la richiesta sia conforme ai requisiti giuridici, ed essere autorizzata dal Consiglio UE. Infine, il Parlamento dovrebbe essere maggiormente coinvolto nel processo.

 

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Sul sito istituzionale dell’INPS è stato pubblicato il bando Home Care Premium 2019. Il progetto avrà durata di 36 mesi a decorrere dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2022. La procedura per l’acquisizione della domanda sarà attiva dalle ore 12.00 del 4 aprile 2019 alle ore 12.00 del 30 aprile 2019.

«Si tratta di un progetto che mira a supportare l’assistenza domiciliare per le persone disabili e non autosufficienti con un contributo mensile finalizzato a coprire i costi per l’assunzione di una badante», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera, «l’Home Care Premium si concretizza anche attraverso l’erogazione di prestazioni integrative da parte degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) convenzionati con l’Inps».

Il bando pubblico per il progetto Home Care Premium-Assistenza domiciliare è destinato ai dipendenti e pensionati pubblici, ai loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti.

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente per via telematica entro le ore 12.00 del 30 aprile 2019. Gli interessati possono presentare l’istanza rivolgendosi al Contact Center dell’INPS o agli uffici dei Patronati.

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Nell’ambito della politica ambientale di valorizzazione del verde pubblico, nei giorni scorsi è stato eseguito in Piazza Sella, a Iglesias, l’intervento di piantumazione di 7 piante di carrubo ed il riposizionamento nella Piazza delle 7 piante di ficus retusa.

«Oltre a questi interventi, si è provveduto alla sistemazione del tappeto verde delle aiuole ed al ripristino dell’impianto di irrigazione – spiegano gli assessori della Pianificazione del verde pubblico Giorgiana Cherchi, dell’Ambiente Francesco Melis e dell’Arredo urbano Ubaldo Scanu -. Questo sarà il primo dei numerosi interventi previsti dall’Amministrazione, per una nuova politica del verde e del decoro urbano, studiato per far si che lo stesso si integri completamente con il paesaggio urbano, e con esso conviva per migliorare la vita dei cittadini.»

 

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In Sardegna più di un terzo della popolazione adulta (33,6%) è a rischio sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (10,5%). A  dirlo è il rapporto  Osservasalute 2017, che fa riferimento ai risultati dell’Indagine Multiscoop dell’Istat Fonte sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana. anno 2017”.  Pur non essendo in cima alle classifiche delle regioni italiane, si tratta di un dato in costante  crescita. Una vera e propria epidemia di fronte alla quale non si può più considerare l’obesità un problema “estetico” ma una vera e propria malattia da affrontare come tale. Questa condizione, infatti, rappresenta un fattore di rischio per molte patologie croniche, cardiologiche, respiratorie, ortopediche, diabete di tipo 2, ipertensione, infertilità e persino per alcune forme di cancro.

Per sensibilizzare e informare su questa patologia, sulle opzioni terapeutiche oggi disponibili e sull’importanza di assistere il paziente in tutto il suo percorso di cura, il 5-6 aprile, a Sassari, presso il Poliambulatorio “Fisiokons” situato in Via Risorgimento 14ª si terrà una giornata di prevenzione dell’obesità  con uno Screenig Gratuito dal titolo “Obesity Free Day” tenuta dal prof. Stefano Olmi e dalla sua equipe multidisciplinare (dietologo-psicologo), il prof. Olmi è un esperto in Chirurgia Generale, Oncologica e dell’obesità patologica con utilizzo della laparoscopia in tutte le tecniche chirurgiche.
Attualmente ricopre la carica di Direttore presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale e Oncologica, il Centro di Chirurgia Laparoscopica Avanzata e il Centro di Chirurgia dell’Obesità presso il Policlinico San Marco di Zingonia. Il centro è stato riconosciuto come CENTRO DI ECCELLENZA dalla SICOB (Società  Italiana di  Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche per l’anno 2018. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su Riviste nazionali e internazionali, il Prof. Olmi è esperto in chirurgia dello stomaco, chirurgia colon-rettale, chirurgia dell’obesità, chirurgia del pancreas, chirurgia del reflusso gastro-esofageo, chirurgia delle ernie e dei laparoceli e chirurgia laparoscopica. Ha eseguito come 1° operatore oltre 8,000 interventi laparoscopici e laparotomici in elezione ed in urgenza.

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Il Consiglio comunale di Carbonia è convocato in seduta straordinaria ai sensi dell’art. 39 del D. Lgvo 18.8.2000 n. 267 e ai sensi dell’art. 38 del Regolamento del Consiglio comunale, presso la sala consiliare del Centro polifunzionale in Piazza Roma, per le ore 17,30 di lunedì 8/04/2019, con il seguente ordine del giorno:

  1. Surroga consigliere dimissionario Fabio Usai con il primo dei non eletti nella Lista “Partito dei Sardi”, Nino Spanu. Convalida del neo eletto.
  1. Comunicazioni del Sindaco;
  2. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;
  3. Approvazione modifica Statuto Associazione ATRIUM;
  4. Modifica Regolamento Comitati di Quartiere. Approvazione;

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Francesca Incudine, vincitrice Premio d'Aponte 2018 - foto di Giorgio Bulgarelli

È il regno della canzone d’autore al femminile il Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia riservato a cantautrici.

Le finali della 15ª edizione si terranno il 25 e 26 ottobre ad Aversa al Teatro Cimarosa, diventato ormai uno dei palchi più importanti per la canzone di qualità in Italia. Ma la macchina dell’organizzazione, che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, è già avviata: le protagoniste saranno, ovviamente, le artiste provenienti da ogni parte d’Italia, senza distinzioni di genere, che saliranno sul palco del Cimarosa.

Per partecipare alla selezione basta iscriversi seguendo le modalità del bando disponibile su: www.premiobiancadaponte.it e www.biancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019.

Intanto sulla pagina Youtube del Premio, all’indirizzo www.youtube.com/user/Sonounisola , sono in corso di pubblicazione i video delle finaliste dello scorso anno.

Come già annunciato, in questa nuova edizione sarà Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) a ricoprire il fondamentale ruolo di madrina, a cui è affidato come sempre il compito di presiedere la giuria e quello di interpretare e incidere un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui il Premio è dedicato.

A precedere Tosca sono state altre importanti protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.