17 July, 2024
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Aldi, multinazionale tedesca leader nel settore della grande distribuzione, è alla ricerca di nuovo personale: addetti vendita, assistenti vari reparti, manager, addetti contabilità e tante altre figure diplomate e laureate, proattive, flessibili e responsabili da assumere presso i propri punti vendita in Italia. Il gruppo Aldi crede fortemente nel valore delle persone sostenendo la loro crescita professionale e personale attraverso una formazione specifica e un percorso strutturato e su misura. I collaboratori sono considerati il cuore pulsante dell’azienda i quali, lavorando insieme in modo efficiente e organizzato, creano risultati importanti contribuendo al mantenimento di un’identità collettiva solida e forte. Oggi Aldi è presente in 4 continenti con circa 6.000 punti vendita collocati in 11 Paesi e anche in Italia,
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_aldi_apr_2019.html .

Sì è insediato il nuovo Consiglio regionale, sotto la presidenza provvisoria di Giorgio Oppi, consigliere anziano. Dopo il giuramento del presidente Christian Solinas e di tutti i consiglieri, il neo governatore ha presentato la Giunta, provvisoria, composta da soli 5 assessori su 12, segno evidente dei problemi non ancora superati tra i partiti della coalizione che ha vinto le elezioni per la distribuzione delle deleghe.

I cinque nuovi assessori sono due consiglieri eletti, Alessandra Zedda, di Forza Italia e Gianni Chessa del Partito Sardo d’Azione, rispettivamente al Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale e al Turismo, Artigianato e Commercio; e tre tecnici esterni al Consiglio: Giuseppe Fasolino di Forza Italia alla Programmazione, Bilancio e Assetto del territorio; Mario Nieddu della Lega all’Igiene e Sanità; Gianni Lampis, di Fratelli d’Italia, alla Difesa

Le altre deleghe assessoriali saranno mantenute temporaneamente dal presidente.

Il Consiglio regionale ha poi proceduto alle votazioni per l’elezione del presidente dell’Assemblea ma, in assenza di un accordo, le tre votazioni si sono rivelate inutili. Nella prima, si sono registrate ben 54 schede bianche e sei voti sparsi; nella seconda 51 schede bianche a 9 voti sparsi; nella terza, nella quale era prevista la maggioranza assoluta (31 voti su 60), si è registrata la conta tra i due candidati ancora in corsa per il centrodestra, Michele Pais della Lega ed Antonello Peru di Forza Italia (il consigliere eletto con il maggior numero di voti il 24 febbraio scorso e vicepresidente del Consiglio uscente), anche in questo caso senza risultato, in quanto il primo ha ottenuto 20 voti, il secondo 16.

A quel punto, il presidente provvisorio Giorgio Oppi ha chiuso i lavori e convocato l’Assemblea per martedì 9 aprile, alle 10.00.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219040440349867/

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Orrolese e Valledoria sono le finaliste della Coppa Italia di Promozione regionale. Si sono qualificate espugnando i campi del Carbonia e del Fonni e si affronteranno in finale unica giovedì 25 aprile sul campo del Centro federale di Sa Rodia, a Oristano.

Orrolese e Valledoria hanno capovolto i pronostici della vigilia che davano per favorite Carbonia e Fonni, dopo i pareggi delle gare d’andata, disputate sette giorni fa, con l’identico punteggio di 1 a 1.

La sorpresa più grande è maturata al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, dove la squadra di Nunzio Falco ha battuto quella di Fabio Piras con il netto punteggio di 3 a 0. Dopo un buon avvio del Carbonia che ha avuto una grande occasione con Nicola Lazzaro, sulla cui conclusione ha compiuto una prodezza il portiere dell’Orrolese, e s’è visto annullare un goal di Momo Konatè per posizione irregolare di fuorigioco, al 13′ il brasiliano Rodrigo Nascimento Carvalho (12 goal in campionato)  ha sbloccato il risultato, con un gran calcio di punizione da circa 30 metri che ha sorpreso Daniele Bove, rimasto quasi immobile, alla sua destra, sotto l’incrocio dei pali. Il Carbonia ha fatto fatica ed il primo tempo si è concluso sull’1 a 0.

Nel secondo tempo Fabio Piras ha inserito Giacomo Sanna al posto di Momo Konatè. L’arbitro, Francesco Mulargia di Cagliari, ha annullato un secondo goal al Carbonia, realizzato da Nicola Lazzaro ancora in posizione di fuorigioco. Nel finale il Carbonia ha cercato di aumentare la pressione ma in contropiede l’Orrolese ha trovato il secondo goal con Davide Vitellaro, approfittando di una distrazione della difesa biancoblu e la partita, a quel punto, non ha avuto più storia. In pieno recupero, Daniele Bove ha perso palla sulla trequarti in un contrasto con Rodrigo Nascimento Carvalho che si è involato da solo, vanamente inseguito da Christian Mameli, ed ha realizzato il terzo goal. Daniele Bove ha protestato animatamente, mostrando un taglio riportato al labbro superiore nello scontro con l’attaccante brasiliano, ma l’arbitro ha convalidato.

Nell’altra semifinale, il Valledoria ha espugnato il campo del Fonni con il punteggio di 2 a 1, con reti di Luca Milia e Mario Abozzi, per il Fonni ha segnato il momentaneo 1 a 1 Giovanni Cadau.

Il Carbonia deve ora concentrarsi sul campionato, per le ultime tre partite della stagione regolare, prima della Coppa Primavera.

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Pochi posti disponibili negli asili nido, per lo più offerti da strutture private, e costi che lievitano considerevolmente per le famiglie che hanno bisogno di sistemare i loro bambini (+43% in tre anni). Pur collocandosi in buona posizione rispetto alle altre regioni italiane, la Sardegna non raggiunge gli standard richiesti dall’Europa per i servizi per l’infanzia. E questa carenza di servizi fondamentali per dare una mano alle famiglie, unita all’alto tasso di disoccupazione soprattutto femminile, è una delle principali cause dello slittamento dei progetti di genitorialità delle giovani coppie.

E’ la fotografia fornita da un recente report del centro studi della Cna Sardegna sui servizi per l’infanzia in Sardegna.

Nell’anno scolastico 2016/2017 -evidenzia la ricerca dell’associazione artigiana – sono stati censiti nella nostra regione 386 servizi socio-educativi per l’infanzia, per una offerta complessiva di 9.613 posti, il 58,8% dei quali in strutture private. Con 8.699 posti, gli asili nido costituiscono il 90,5% dell’offerta complessiva, mentre i servizi integrativi (914 posti autorizzati, in netta prevalenza spazi gioco) contribuiscono per il 9,5%.

La dotazione complessiva della Sardegna è di 28,8 posti per 100 bambini di età compresa tra 0 e 2 anni,  superiore al valore medio nazionale (24,0) ma ancora inferiore alla dotazione standard prevista nel Consiglio europeo di Barcellona (2002), che fissava come traguardo per gli stati membri di giungere ad un’offerta pari ad un terzo della domanda potenziale (33 posti ogni cento bambini), quota oggi superata solo da Valle d’Aosta (44,7), Umbria (41), Emilia Romagna (37,1) e Toscana (35,2).

La ricerca della Cna Sardegna rileva che l’aspetto peculiare della nostra regione è la netta prevalenza dell’offerta privata su quella pubblica: 5.654 posti in strutture private, pari al 58,8% dell’offerta complessiva, una quota notevolmente superiore a quella delle regioni settentrionali (46,9%), ma anche al dato nazionale (48,7) e a quello del Mezzogiorno (52,2%).

L’ammontare della spesa complessiva per l’anno scolastico 2016/2017 è stata pari a 21,6 milioni di euro, in netta riduzione rispetto ai livelli del 2012/2013 (-19,2%): questa riduzione ha però riguardato soltanto la componente pubblica (-23,7%), mentre l’ammontare del contributo delle famiglie ha registrato un netto aumento (+9,2%).

La quota di partecipazione delle famiglie, quindi, è passata dal 13,6% al 18,3% della spesa complessiva, registrando un allineamento alla media nazionale, rimasta ferma al 19,3%.

La spesa pubblica media per bambino è passata dai 5.400 euro l’anno del 2012/13, ai 5.715 euro del 2016/17 (+5,8%), ma come detto ad aumentare è stata la spesa sostenuta dalle famiglie: da 733 euro a 1.048 (+43%).

Questo aumento è probabilmente una delle principali cause del considerevole calo degli iscritti che nel periodo in esame si sono ridotti di quasi un quarto (-23,7%), a fronte di un calo meno marcato della domanda potenziale (i bambini di età compresa tra 0 e 2 anni sono diminuiti del -14,3%). Sebbene la spesa sostenuta dalle famiglie sarde resti ancora pari al 70% del valore nazionale (1.048 euro per bambino in Sardegna contro i 1.487 euro dell’Italia), in rapporto al livello dei redditi il carico sostenuto si è allineato, con una incidenza sul reddito medio familiare pari al 4,3% in Sardegna e al 4,8% in Italia.

«La sotto-dotazione di servizi per la prima infanzia, per la loro fondamentale funzione di sostegno alla genitorialità, assume in Sardegna un significato particolare – evidenziano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna -. Se da un lato un tasso di attività femminile del 53,1% evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro (la media delle regioni settentrionali è del 64,8%), dall’altro gli indicatori demografici mettono in risalto una situazione divenuta ormai critica sul piano della natalità.»

Con un quoziente di natalità di 6 nati per mille abitanti – rileva infatti il report – nel 2018 la Sardegna si è qualificata, insieme alla Liguria come la regione meno prolifica d’Italia, con un bilancio naturale che vede ormai il numero di morti nettamente superiore a quello dei nati (-4,2 per mille abitanti). Altrettanto evidente il divario in termini di fecondità: con un valore medio di 1,06 figli per donna, infatti, la nostra regione detiene il primato negativo tra le regioni italiane, consolidando uno squilibrio generazionale che ormai conta oltre 211 anziani (65 anni e più) ogni 100 giovani minori di 15 anni (il valore più rilevante dopo la Liguria, 255, Friuli e Molise, 217). L’età media al parto delle donne sarde è di 32,5 anni, il valore più alto insieme a Basilicata, Molise e Lazio. Visti questi numeri, concludono Piras e Porcu, «senza dubbio le scarse opportunità di inserimento lavorativo, associate ad una offerta socio-educativa carente e troppo costosa, sono tra le principali cause dello slittamento dei progetti di genitorialità delle giovani coppie».

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Cos’è l’invecchiamento attivo? Come cambia la terza età? Qual è il rapporto con le nuove generazioni? Sono questi alcuni dei quesiti, al centro dell’incontro formativo dal titolo “Diversamente giovani. Il metodo dell’invecchiamento attivo attraverso il dialogo con le nuove generazioni”, su cui si dialogherà questo venerdì 5 aprile, dalle ore 9.00, presso l’aula magna del liceo linguistico “Eleonora d’Arborea” di Cagliari. L’iniziativa sociale, organizzata da Anteas Amica Aps di Cagliari (associazione nazionale tutte età per la solidarietà) in partnership con associazioni di terzo settore, ha come obiettivo quello di creare un momento di informazione, dialogo e confronto tra i giovani studenti e le persone anziane  sui temi sull’anzianità e vecchiaia oggi. Il convegno, moderato dalla giornalista Marinella Arcidiacono, vedrà la presenza di diverse figure professionali che argomenteranno sui temi proposti.

«Riteniamo sia utile e necessario far incontrare le nuove generazioni con gli anziani – dice Francesco Carta, presidente Anteas Amica Aps -. Attraverso inediti format di comunicazione, è possibile far incontrare generazioni che rischiano di parlare lingue diverse e far diventare l’invecchiamento attivo protagonista di un’innovazione che pone le basi sui valori della solidarietà e la relazionalità.»

All’incontro, prenderanno parte gli studenti delle quinte classi.

«Credo nell’importanza di questo tipo incontri – spiega Giuliano Marcheselli, dirigente scolastico della scuola ospitante – il fatto di parlare di problemi attivi e una opportunità per i nostri ragazzi sia da un punto di vista informativo, umano e sia lavorativo perché alcuni di loro in futuro potrebbero essere operatori sanitari.»

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Si è svolto oggi il primo incontro tra il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, gli otto nuovi consiglieri regionali ed il vice segretario Franco Sabatini. Nel corso della riunione, è stata rimarcata quella che sarà una costante di questo percorso politico istituzionale, una grande sinergia tra il Partito Democratico ed il gruppo presente nel nuovo Consiglio regionale. Inoltre, sono state poste le basi per affrontare il percorso che dovrà essere intrapreso nel corso di questa nuova legislatura, cono particolare risalto ed attenzione alle problematiche della Sardegna e dei sardi.

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Il Centro culturale di Sennori si trasforma in un cinematografo per offrire lo spettacolo del grande schermo alle famiglie sennoresi. Venerdì 5 aprile parte la rassegna Cinefamiglie, organizzata dall’associazione di produzione “Feste in Festa”, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del Comune. Quattro serate che offriranno agli spettatori i grandi titoli appena dismessi dal circuito della prima visione nazionale. La formula prevede che una tessera annuale associativa dal costo di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini e ragazzi fino a 14 anni, che dà diritto all’ingresso gratuito per un anno, dal momento della sottoscrizione, a tutte le proiezioni. La manifestazione in accordo con i dirigenti scolastici, prevede anche un progetto scuole dedicato espressamente alle classi elementari e medie del comprensorio di Sennori. Per quanto riguarda gli appuntamenti pomeridiani saranno il 5, 17, 23 aprile e 3 maggio alle ore 17. La manifestazione prevede anche degli appuntamenti serali “Cineaperitivi” abbinati a degustazioni eno-gastronomiche per un pubblico più adulto, che si svolgeranno presso la biblioteca Comunale nei giorni 10, 21 e 31 maggio 2019 alle ore 20.00.

«Le iniziative proseguiranno anche d’estate, con il cinema all’aperto nei vari quartieri del paese – spiega l’assessora Elena Cornalis -. Il cinema è un importante vettore socio culturale e siamo ben felici di poter fare le proiezioni per i nostri concittadini

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Ripetendo la piacevole esperienza dello scorso anno, venerdì 5 aprile 2019 la Prometeo AITF ODV organizzerà un nuovo incontro al Liceo scientifico “Pitagora” di Selargius, nell’ambito del proprio progetto di sensibilizzazione “Sardegna – Un dono per la vita 2019”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro (L.R. n. 13/1991, art. 72).

L’incontro avrà inizio alle ore 11.15, con un filmato a tema cui seguirà un dibattito tra studenti, docenti e operatori sanitari. A illustrare il processo che dalla donazione porta al trapianto, anche rispondendo a quesiti del pubblico, saranno, in particolare, la dott.ssa Francesca Zorcolo, vicecoordinatrice del Centro regionale trapianti (CRT), la dott.ssa Fabrizia Salvago, psicologa dell’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari, il dott. Maurizio Sini, rianimatore della Cardioanestesia del “G. Brotzu”, e il dott. Stefano Dedola, chirurgo con esperienza nel follow up dei trapiantati di fegato e pancreas al “G. Brotzu”. Interverranno, inoltre, alcuni trapiantati della Prometeo per raccontare la propria esperienza di rinascita.

 

 

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Enel X Mobility, la Società del Gruppo Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali che promuove la mobilità elettrica in un’ottica di sostenibilità ambientale, ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Sant’Antioco per installare dieci infrastrutture di ricarica (IDR) per veicoli elettrici nel territorio comunale.

Le dieci IDR che saranno installate sono della nuova tipologia JuicePole dall’esclusivo design, ognuna dotata di due prese trifase per consentire la ricarica di due veicoli in contemporanea con una potenza complessiva a pieno carico di 44 kW e sono idonee alla ricarica di tutti i tipi di veicoli elettrici senza vincoli di operatore; i tempi per una ricarica completa variano tra 1 e 2 ore a seconda del veicolo e dello stato della batteria.

Il protocollo d’intesa, i cui aspetti commerciali e tecnici sono stati gestiti rispettivamente dal key account manager Milena Manis e dal tecnico direzione lavori Enrico Malduca per Enel X Mobility e dal responsabile Tecnico Paolo Pinna per il comune di Sant’Antioco, prevede che quattro IDR saranno installate nel Piazzale Pertini, due nel piazzale antistante il Lungomare C. Colombo, due in località Maladroxia e altre due in prossimità del posteggio antistante il Museo nei pressi della via Insula Plumbaria.

Non vi sarà alcun costo per i cittadini di Sant’Antioco, Enel X Mobility si farà infatti carico di tutti gli oneri connessi alla fornitura e posa delle stazioni di ricarica, inclusi i progetti, le autorizzazioni necessarie, la realizzazione della segnaletica orizzontale e la manutenzione della rete per un periodo di 8 anni al termine del quale, salvo diversa volontà delle parti, Enel X Mobility rimuoverà le stazioni di ricarica ripristinando lo stato originario dei luoghi.

«Per Sant’Antioco – commenta il sindaco Ignazio Locci – la mobilità elettrica rappresenta una grande opportunità che, oltre ai vantaggi di natura ambientale, ci consentirà di intercettare un turismo sostenibile e a impatto zero: le statistiche, infatti, ci dicono che in futuro sempre più cittadini sceglieranno questi mezzi. La sottoscrizione del protocollo, dunque, è un traguardo importante: consentirà alla nostra città di entrare nel piano nazionale della mobilità elettrica.»

«Siamo lieti che il Comune di Sant’Antioco abbia aderito con interesse alla nostra proposta – ha dichiarato Carlo Dessì, responsabile Zona Sardegna di Enel X -. Il piano Italia di Enel X, che prevede la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale, ad oggi conta in Sardegna circa 130 infrastrutture installate, parte delle quali già operative. Sant’Antioco rappresenta un’importante realtà sia per la sua vocazione turistica che per la posizione strategica nel sud Sardegna.»