17 July, 2024
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Il cambiamento della città, in parallelo al frenetico scambio di informazioni, è il tema di discussione dell’incontro organizzato dall’UCSI Sardegna che si terrà sabato 6 aprile, alle ore 10.45, nella sala interna de Le Plus Bon, in piazza Unione Sarda, a Cagliari. L’analisi del racconto della città attraverso i media locali verrà condotto da Simona De Francisci, vice direttore del TG di Videolina, che intervisterà Gianni Filippini, già direttore responsabile ed editoriale de L’Unione Sarda ed ex assessore della Cultura del comune di Cagliari.

Raccontare la città è anche il tema dell’ultimo numero di Desk, la rivista trimestrale realizzate e promossa a livello nazionale dall’Unione Cattolica della Stampa Italiana, che da anni documenta le nuove realtà delle professioni del giornalismo e della comunicazione, approfondendo i grandi processi sociali del nostro tempo.

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Dalla passione per il Blues e dallo sforzo organizzativo delle associazioni sarde Sweet Music e Good Vibrations giunge alla seconda edizione il ROSSO&BLUES Festival. Dai colori della città di Cagliari il rosso ed il blu ha preso forma e vita questo originale Festival ispirato al rosso passione e al blu che rappresenta l’anima Blues di questo Festival. Obiettivo principale della rassegna: rimettere al centro il Blues nel panorama musicale cagliaritano e soprattutto riportare i più giovani ad ascoltare la musica dal vivo, quella bella, originale e senza fronzoli sia locale che internazionale.

L’idea nasce dal progetto originale volto al coinvolgimento degli appassionati cagliaritani, che sono tanti, e anche dei non appassionati ma semplicemente curiosi di affacciarsi su questo mondo. L’Associazione organizzatrice oltre ad essere profonda conoscitrice del panorama blues sardo, nazionale ed internazionale si è dimostrata, già con le edizioni scorse, pazza quanto basta per cimentarsi in una rassegna locale di questa portata. Ha affrontato la sfida con tutte le difficoltà del caso nell’intento di creare qualcosa che sia davvero “alla portata di tutti” e che riporti la gente e i ragazzi ad apprezzare la buona musica dal vivo, per non lasciare il Blues relegato all’ascolto e all’apprezzamento dei conoscitori più appassionati. L’idea è semplice: apriamo le porte anche a chi, coinvolto in questa atmosfera, possa diventare un futuro appassionato e fruitore di un genere che affonda le radici nella storia ma che riesce sempre a farsi portatore del sentimento comune più moderno. Tante le novità di questa edizione 2019, oltre infatti alle tre bellissime serate al Fabrik che avranno come protagonisti personaggi di spicco del blues nostrano e non solo, abbiamo voluto espandere i nostri orizzonti organizzando attività anche “fuori palco” dinanzi a spettatori di tutta eccezione e di tutte le età. Sono previsti infatti seminari nelle Scuole elementari dove si consentirà ai bambini di conoscere personalmente gli artisti che li faranno, magari per la prima volta nella loro vita, affacciare su questo straordinario mondo musicale. Abbiamo voluti fare di più, è infatti dedicato a chi suona e a chi ha deciso di iniziare è prevista una bella Master-class di armonica guidata da uno degli armonicisti blues più in vista del momento Davide Speranza che con il suo carattere esplosivo e la sua passione per l’armonica tiene concerti in tutta Italia e non solo tanto da diventare il testimonial della Honer, una delle case produttrici di armoniche più importante al mondo. Oltre tutto questo, abbiamo pensato di cogliere l’occasione per inserire in programma due appuntamenti speciali il primo al 7Vizi – Mem dove si terrà la presentazione de libro di Marco Di Grazia “Fra la via Aurelia e il Mississipi” un ‘interessante raccolta di racconti sul blues che ha riscosso discreto successo di vendite , ed il secondo il Blues-Lunch on the Beach presso il Corto Maltese e di fronte alla splendida spiaggia del Poetto abbiamo pensato ad un aperitivo ed un pranzo o un dopo pranzo speciali che per l’occasione si svolgeranno in compagnia di buona musica blues e del nostro meraviglioso mare cui non potevamo mancare di un omaggio

In conclusione è stato possibile, con la collaborazione del CTM, organizzare dei concerti itineranti per la città di Cagliari, negli stessi giorni del Festival, si! proprio a bordo dei Bus pubblici del CTM! Chissà che sorpresa prendere il bus, in una giornata che sembra uguale a mille altre, ed invece trovarsi ad assistere ad un concerto proprio lì sul bus! quello che ci porta a lavoro e che svogliatamente abbiamo preso mille volte!

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Una Juventus troppo forte, nonostante le numerosissime assenze, per il Cagliari di Rolando Maran, ha violato la Sardegna Arena con i goal di Leonardo Bonucci e Moise Kean, uno per tempo. E’ vero che non è stato il solito Cagliari formato casalingo, ma alla base di una prestazione inferiore alle attese, c’è la forza della capolista, autentica dominatrice del calcio italiano ormai da otto stagioni consecutive.

Della partita di ieri sera restano, soprattutto, le polemiche seguite al secondo goal, per l’esultanza di Moise Kean sotto la curva Nord e la reazione di alcuni tifosi che ha fatto gridare ad un nuovo episodio di razzismo, contestato in casa rossoblu per l’esultanza, giudicata inopportuna, del giovane talento bianconero.

Rolando Maran a fine partita ha riconosciuto i meriti agli avversari: «Proprio perché era decimata e reduce da una sconfitta nell’ultima trasferta, oggi abbiamo trovato una Juventus che ha messo tanta cattiveria e attenzione. Ha concesso poco, rimanendo sempre compatta dietro; sugli esterni abbiamo spinto meno perché ci siamo trovati davanti due giocatori molto forti fisicamente che ricevevano l’aiuto da parte dei centrocampisti centrali. Noi abbiamo provato a mettere in campo l’aggressività delle ultime partite alla Sardegna Arena ma non siamo riusciti a dare il ritmo che volevamo alla gara. Abbiamo sbagliato molto quando eravamo in possesso di palla, cercando di forzare certe situazioni. Non era facile andare a prenderli, con la loro tecnica e gamba spesso ci hanno mandato a vuoto».

«La partita è rimasta in bilico sino a cinque minuti dalla fine, nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione per parte, quella di Joao Pedro è stata nitidissima, avremmo potuto pareggiarla subito – ha aggiunto Rolando Maran -. Siamo stati ingenui sul primo gol di Bonucci, dando troppo spazio alle nostre spalle e permettendo all’avversario di saltare indisturbato. Non abbiamo fatto complessivamente una brutta partita ma contro la Juventus bisogna sperare che loro giochino con meno voglia e concentrazione rispetto a quanto hanno fatto oggi. Potevamo fare meglio se non è successo, lo si deve principalmente della prova della Juventus.»

«Ho provato ad inserire giocatori freschi, con certe caratteristiche, per cercare di recuperare il risultato. Artur Ionita era il giocatore che sino a questo momento aveva accumulato più minuti nelle gambe, sostituirlo dopo 70’ era quasi in preventivo, lo stesso Joao Pedro era affaticato – ha concluso Rolando Maran -. Ho quindi provato a mettere un attaccante al fianco di Leonardo Pavoletti e Simone Padoin in mezzo al campo per avere più spinta».

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Le Alpi Marittime e le Cozie prima, e poi la pedemontana del Friuli faranno da contesto territoriale per due avvenimenti internazionali di volo libero in deltaplano.

Dal 6 al 7 aprile ritorna per la sesta edizione il grande meeting Trofeo Malanotte, organizzato dal Delta Club Mondovì con centro operativo presso l’Aviosuperficie Alpi Marittime di Pianfei (Cuneo).

Si volerà tra le Alpi e il mare, un volo molto particolare in una zona altrettanto particolare. La quota elevata del decollo, 1740 metri, fa sì che in primavera inoltrata si spicchi il volo in un paesaggio quasi invernale, mentre giù in basso la pianura è tutta verde. Il mare è a soli 40 km di distanza verso sud. Facilmente i piloti toccano quote attorno a 3.000 metri sfruttando i motori più ecologici inventati dalla natura: l’irraggiamento solare del suolo e l’azione del vento sui rilievi montuosi. D’altronde non sarebbe possibile diversamente perché il volo in deltaplano e in parapendio non ne prevede altri e per questo si chiama “volo libero”.

Dal 25 aprile al 1 maggio, organizzato da Flyve e Aero Club Lega Piloti, terza edizione dello Spring Meeting – Trofeo Friuli Venezia Giulia 2019, una competizione che si svolgerà in una zona ben nota a chi pratica il volo libero. La stessa sarà teatro del XXII Campionato del Mondo di deltaplano il prossimo luglio. Attesi i migliori piloti da tutta Europa che hanno già colmato il numero massimo degli ammessi alla gara.

L’area di volo si sviluppa principalmente nella zona pedemontana del Friuli ma, a seconda delle condizioni atmosferiche, è possibile volare anche nelle Alpi e in pianura. Il decollo principale da cui prenderà il via ogni prova di gara, una al giorno meteo permettendo, è situato sul monte Valinis sopra Meduno (Udine). Tuttavia, sulla base delle condizioni meteorologiche, sarà possibile utilizzare altri punti di decollo situati in territorio italiano e sloveno, cinque in tutto. Atterraggio ufficiale e quartier generale della manifestazione a Travesio (Pordenone).

Molte attività collaterali saranno organizzate per famiglie e visitatori.

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Innovazione e sostenibilità, valorizzazione delle risorse locali ed attenzione ai mercati internazionali. Punti principali del dodicesimo congresso regionale di Legacoop Sardegna (in previsione del quarantesimo congresso nazionale) che ha riconfermato alla guida il presidente uscente Claudio Atzori. Organizzazione che vanta 750 coop affiliate, con 20mila dipendenti e 40mila soci e un fatturato aggregato di circa un miliardo e mezzo.

«Per un mondo sostenibile, la cooperazione immagina il futuro – chiarisce Atzori – non vuole essere solo uno slogan ma dovrà essere la bussola della nostra quotidiana attività di questo mandato.»

Per il presidente della Legacoop la sfida è quella di «costruire una società più equa capace di ricomporre le tante fratture che segnano le comunità».  Non solo, ricordando quindi la necessità di trovare soluzioni dalla Legacoop parte anche una proposta, ossia l’istituzione di un «tavolo per scrivere assieme un Patto per lo Sviluppo della Sardegna che metta al centro il lavoro in un’idea di crescita sostenibile che guardi al futuro». Poi, guardando anche alla politica e al Consiglio regionale «cui spetta il compito di tradurre in norme gli obieattivi» la necessità di un cambiamento culturale. Non meno importante l’aspetto legato all’ambiente in cui la cooperazione può «ricomporre la frattura tra economia e ambiente».  E poi l’innovazione, che deve passare per la fibra ottica e le interconnessioni, ma anche le piattaforme e la valorizzazione dell’agroalimentare. E il senso di comunità che le cooperative possono garantire. A rimarcare il valore della cooperazione il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti che ha ricordato «l’appuntamento del quarantesimo congresso nazionale».

All’assemblea anche il ministro Gianmarco Centinaio che ha parlato di valorizzazione del turismo andando oltre il periodo estivo. Il presidente di Coop Italia Marco Pedroni ha puntato su sostenibilità e innovazione. Il rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo sull’importanza della formazione. Interventi poi del presidente del gruppo Unipol Pierluigi Stefanini, Carla della Volpe di Legacoop Generazioni.
E’ stato poi eletto l’ufficio di presidenza composto da Direzione regionale, collegio garanti, delegati al congresso nazionale.

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Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini è tornato in Sardegna stamane, a distanza di poche settimane dalla precedente visita, alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale della XVI legislatura che segnerà il debutto del gruppo consiliare della Lega, forte di otto eletti, sui banchi dell’Aula di via Roma.

Matteo Salvini ha avuto i primi due incontri all’aeroporto di Elmas: il primo con una delegazione dei lavoratori del Porto Canale, che gli era stato richiesto sabato scorso dalle organizzazioni sindacali di categoria per discutere il futuro del porto industriale di Cagliari; il secondo con una delegazione sindacale dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, oggi Sider Alloys. Successivamente, prima ha incontrato una delegazione di pastori, poi ha partecipato all’assemblea di Coldiretti Sardegna, alla Fiera.

Nel primissimo pomeriggio, Matteo Salvini ha incontrato gli otto consiglieri della Lega che giovedì presteranno giuramento alla prima seduta della legislatura, presenti anche il coordinatore Lega per la Sardegna Eugenio Zoffili ed il ministro dell’Agricoltura Gianmarco Centinaio, anche lui a Cagliari per partecipare al congresso regionale di Legacoop.

 

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Il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, plaude all’iniziativa del comune di Carloforte, il quale con l’ordinanza n. 11/2019 impone l’uso di sacchetti, contenitori e stoviglie monouso confezionati con materiali biodegradabili al posto di quelli realizzati in plastica.
«Si auspica che tutti i comuni della Sardegna ed in particolare i Comuni del Parco Geominerario adottino un provvedimento simile, peraltro in linea con Concorso Nazionale per le Scuole di ogni ordine e grado bandito dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (CNESA2030) “Fuori dalla plastica: un percorso da costruire! – sottolinea Tarcisio Agus -. Con semplici gesti, possiamo dare un concerto contributo alla salvaguardia dell’ambiente.»

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Venerdì 5 aprile, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con Gli “affetti” dell’oboe, un concerto che metterà a confronto i tre stili principali dell’epoca barocca: italiano, francese e tedesco.

L’appuntamento è alle 21.00 nella chiesa di Santa Maria del Monte – in via Corte d’Appello – dove l’ensemble Istante- Period instrument collective (formato da Nicola Barbagli all’oboe, Alex Rolton al violoncello, Francesco Tomasi alla tiorba e alla chitarra barocca e Francesco Corti al clavicembalo) proporrà un viaggio nella musica da camera del primo Settecento attraverso musiche di Johann Sebastian Bach e suo figlio Carl Philipp Emanuel, Georg Philipp Telemann, ma anche Giuseppe Clemente dall’Abaco, Nicolas Chédeville, Francesco Corbetta e Francoise-André Danican Philidor.

Scrive la musicologa Myriam Quaquero nelle note di sala: «Verso la fine del periodo barocco la musica europea è diventata un linguaggio internazionale, con profonde radici italiane, che non esprime i sentimenti individuali di un artista, ma rappresenta gli affetti; questi non vengono comunicati affidandosi al caso oppure all’intuizione soggettiva, ma sono trasmessi mediante un repertorio comune di figurazioni o tecniche musicali. Così i compositori barocchi hanno usato particolari tecniche melodiche, ritmiche, armoniche, stilistiche per illustrare e rafforzare il significato della loro musica, creando un vocabolario sistematico e normativo, universalmente conosciuto e straordinariamente cosmopolita».

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«Rivendichiamo con forza la necessità per il comparto olivicolo, così come per i settori ovicaprino e agrumicolo, di avere ulteriori risposte dalle istituzioni, individuando e stanziando, fra l’altro, maggiori risorse che permettano agli agricoltori di coprire i danni causati dalle recenti emergenze.»

Così Franco Verrascina, coordinatore di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, intervenendo in audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del Ddl di conversione del cosiddetto D.L. emergenze.

«Per l’olivicoltura, falcidiata dall’epidemia di Xylella e dal maltempo che hanno causato danni stimati in oltre 500 milioni di euro, serve un piano di durata pluriennale che consenta di affrontare anche la questione abbattimenti e reimpianti; allo stesso scopo, è necessario lavorare per una reale sburocratizzazione delle procedure per gli espianti e i reimpianti all’interno dell’area infetta, garantendo un concreto sostegno al reddito delle imprese agricole, dei frantoi e dei vivai», ha sottolineato Agrinsieme.

«Quanto al settore ovicaprino, vanno approfonditi tutti i meccanismi di intervento per riequilibrare il mercato del formaggio Pecorino Romano DOP, così come vanno precisate le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo latte, che devono tenere conto delle specificità territoriali, della consistenza numerica dei capi bestiame, dell’adozione di iniziative volte a favorire l’imprenditoria giovanile e della promozione della qualità dei prodotti made in Italy», ha proseguito il coordinamento.

«In merito al settore agrumicolo invece, del quale il D.L. si occupa solo parzialmente, sottolineiamo la necessità di interventi strutturali che mirino a garantire ai produttori un prezzo remunerativo che valorizzi l’elevata qualità del prodotto nazionale, in linea con quanto previsto dal Fondo nazionale agrumicolo inserito nella Legge di bilancio 2017; a tal proposito si chiede di estendere la copertura dei costi per interessi dovuti nel 2019 sui mutui bancari a tutte le forme di indebitamento, prolungandola anche per il 2020», ha aggiunto Agrinsieme.

Per Agrinsieme, «desta preoccupazione la diffusione sul territorio nazionale di altri focolai di crisi riguardanti alcuni comparti produttivi strategici, così come è opportuno segnalare che sono state molte le regioni ad essere drammaticamente colpite delle avversità atmosferiche di fine inverno 2018; in entrambi i casi, il decreto emergenze non introduce misure o interventi e l’auspicio è che anche tali istanze possano trovare risposte durante l’iter di conversione parlamentare».

In conclusione, il coordinamento ha ribadito che «il D.L. emergenze, nel quale sono state accolte molte delle nostre ripetute sollecitazioni e che reca importanti misure per gli olivicoltori pugliesi, per gli allevatori sardi e per il comparto agrumicolo, è una buona base di partenza per rilanciare i comparti in crisi e va pertanto convertito quanto prima».

 

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Anche i lavoratori delle aree di crisi complessa di Portovesme e Porto Torres potranno continuare a beneficiare degli ammortizzatori sociali e questo grazie alle risorse sbloccate dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. «Si tratta di un risultato frutto di un lungo impegno, a dimostrazione che il Movimento 5 Stelle è vicino ai lavoratori dell’industria sarda», commenta il deputato del Movimento Pino Cabras.

Il decreto assegna risorse che consentiranno di riattivare gli ammortizzatori sociali per quei lavoratori le cui imprese sono in crisi da tempo. «Ora, restituita la serenità ai lavoratori e alle loro famiglie, è venuto il momento di impegnarsi con il massimo slancio perché a Porto Torres e a Portovesme si progetti l’industria del futuro – continua Cabras -. Soprattutto il Sud Ovest della Sardegna ha bisogno di voltare pagina perché il Piano Sulcis si è mostrato inadeguato alle esigenze di rinascita del territorio». 

«Serve un nuovo modello di sviluppo in grado di coinvolgere diversamente da quanto fatto finora i principali soggetti economici, le amministrazioni e le comunità locali, e capace di aprirsi all’apporto di idee e capitali internazionali. La riqualificazione del territorio deve infatti avvenire partendo da una idea più complessiva di sviluppo e non affrontando singolarmente le crisi delle varie industrie – conclude Pino Cabras -, questi ammortizzatori sociali ridanno fiato ai lavoratori ma non possono sostituire quelle politiche di rilancio dell’industria che devono necessariamente passare attraverso scelte coraggiose e che non possono più essere procrastinate.»