17 July, 2024
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Cibo e cultura, un divenire storico che viaggia nel senza tempo.  La tradizione del pane in Sardegna è oggi, come ieri un elemento distintivo dal forte senso identitario sia per il suo valore nutritivo sia per quello rituale legato non sono alla quotidianità ma anche alle ricorrenze individuali e della comunità. L’Anteas Ogliastra in collaborazione con il comune di Ilbono, Anteas Sardegna, Alta Formazione e Sviluppo, Associazione Sinergie, Pro Loco, CISL e FNP Ogliastra si fa fautore di una giornata formativa di promozione della cultura locale ogliastrina che verte sulla preparazione di alcune tipologie di pane sardo. Domani dalle ore 10.00, i locali della “Casa Museo” di Ilbono, ospiteranno un gruppo di donne del territorio, le quali, guidate da alcune esperte prepareranno i prelibati pani Su Pistoccu, Su Moddizzosu e la pizza sarda “S’Anguli ‘e Cibudda“. Il Cooking show sarà coordinato dalla giornalista Marinella Arcidiacono attraverso interviste in diretta sul tema.

«Lo scorso anno abbiamo proposto una giornata formativa sulla preparazione dei Culurgionis  afferma Alessandro Serra, presidente Anteas Ogliastra – che ha avuto come obiettivo sia quello di impararne la preparazione e sia quello diffondere la cultura locale. Anche quest’anno ci proponiamo di promuovere il benessere attraverso la socializzazione e la formazione.»

Formare i giovani per tramandare ai posteri è l’appunto che il primo cittadino di Ilbono Andrea Piroddi, lancia alla comunità. «Purtroppo, sempre più spesso, i nostri ragazzi e giovani non conoscono le nostre tradizioni, non conoscono i nostri prodotti – dice il sindaco – in quanto l’industria alimentare ha cancellato (o meglio ci sta provando) la nostra memoria. E’ doveroso ringraziare la Pro Loco di Ilbono per l’incessante opera di tutela e conservazione di questi antichi saperi, affinché non vadano persi.»

Saranno proprio alcune donne, volontarie della Pro Loco, a elargire ai presenti la loro maestria e sapienza come sottolinea la presidentessa Maria Gina Balzano: «L’obiettivo comune è quello di conservare le nostre tradizioni e far conoscere  i nostri prodotti tipici grazie alle mani esperte di chi prepara oggi come ieri, questi  prodotti in casa».

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Domenica 28 aprile 2019 è prevista a Cagliari una giornata di sensibilizzazione sulla donazione di organi e sulla prevenzione sanitaria organizzata dall’associazione Prometeo AITF ODV con la collaborazione del Centro regionale trapianti (CRT), dell’azienda ospedaliera “G. Brotzu” di Cagliari, del Comitato di Cagliari della Croce rossa italiana e delle associazioni Diabete Zero e Avis regionale. Collaborerà, inoltre, soprattutto per il supporto logistico, lo stabilimento balneare “Il Lido” di Cagliari. L’iniziativa intende proseguire la riflessione avviata lo scorso 14 aprile con la XXII Giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule promossa, sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, dal ministero della Salute insieme al Centro nazionale trapianti e alle associazioni nazionali di settore.

Domenica mattina, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, saranno, quindi, allestiti diversi gazebo nell’area del parcheggio antistante lo stabilimento “Il Lido”, accanto alla zona del Poetto nota come “Il Buco”. In questi gazebo sosteranno i volontari delle associazioni Prometeo, Diabete Zero e Avis, operatori sanitari della Rete regionale dei trapianti e altri operatori sanitari (infermieri, diabetologi, cardiologi, nefrologi, urologi, epatologi…) degli ospedali “San Michele”, oncologico “Businco” e pediatrico microcitemico “Antonio Cao”, che svolgeranno attività informativa sulla donazione di organi e sangue e sulla prevenzione delle malattie ed effettueranno screening, visite e test gratuiti. In particolare, la Croce rossa effettuerà i test HCV per la diagnosi precoce dell’epatite C, mentre gli operatori sanitari a supporto di Diabete Zero eseguiranno screening gratuiti per la prevenzione del diabete e valutazioni antropometriche. Presso il gazebo del CRT, invece, sarà possibile far inserire sul Sistema informativo dei trapianti (SIT) la propria dichiarazione di volontà sulla donazione di organi, tessuti e cellule post-mortem.

Inoltre, alle ore 10.30, prenderà il via una passeggiata cicloturistica non competitiva a velocità controllata che da viale Poetto raggiungerà il Parco naturale regionale Molentargius-Saline. Il raduno dei partecipanti è fissato per le ore 10.20 nel parcheggio del “Lido”. La partecipazione è gratuita e ai primi 30 iscritti sarà regalata una t-shirt dell’evento.

L’iniziativa – realizzata con il patrocinio gratuito del Comune, della Guardia costiera, del CRT e dell’AO “G. Brotzu” – è inclusa nel progetto dell’associazione “Sardegna – Un dono per la vita 2019”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro (L.R. n. 13/1991, art. 72).

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Una sfida tra due squadre molto diverse tra loro ma entrambe molto speciali, per provare a noi stessi che nessuna barriera è insormontabile. È questo il format di “Missione Drag: quei limiti sono superabili” – il nuovo spettacolo ideato e promosso dal poliedrico showman Roberto Manca, direttore artistico dell’Associazione Culturale Music&Movie – che sabato 4 maggio debutta alle 20.30 all’Altro Mondo Club di via San Simplicio a Sassari.

Le due formazioni dovranno superare quattro prove, comuni per entrambe, prove fisiche e di cultura generale, e infine attraversare lo stesso campo di battaglia. La prima squadra è “FUORI DAL COMUNE”, perché composta da persone speciali che vivono il quotidiano,  come l’imprenditore o l’impiegata, l’insegnante di sostegno e altre professionalità. Ne fanno parte Rita Olmeo, Maria Paola Loddo, Pina Ballore, Daniele Piseddu, Barbara Sanna e Roberta Piras.

Dall’altra parte c’è la squadra “DRAG QUEEN”, formata da artiste paladine di una forma d’arte diffusa in tutto il mondo e dall’origine antichissima, utilizzata anche dai giullari di corte per allietare le serate del loro signore. Le concorrenti in questo caso sono Darla Fracci, Sequence’ Knowles, Selene Wood, Gyna Canesten, Alexandra Spacciabelli e Rebecca.

Forte dell’esperienza decennale di “Ballando con le drag”, che chiuderà i battenti con l’edizione finale il prossimo 12 ottobre, Music&Movie ha l’intento di sfiorare le coscienze nelle tematiche più delicate, anche con un pizzico di ironia e provocazione, senza trascurare il valore della solidarietà.

«I nostri progetti sono legati al sociale – ha spiegato Roberto Manca – vista la sempre maggiore mancanza di valori della vita di giovani e non, una vita sempre più esclusiva e non inclusiva, arida di sentimenti, discriminante e in cui l’“Io” la fa da padrone al discapito del “Noi”.»

Non ci sarà una giuria ufficiale. Sarà il pubblico a decretare il superamento delle prove, mentre opinioni, pareri e interventi saranno affidati a quattro persone note per il loro impegno e la loro attività nel territorio, come don Gaetano Galia, l’avvocata Luciana Fancellu, il costumista e scenografo Fabio Loi e l’assessora alla Cultura e Spettacolo del comune di Castelsardo, Maria Speranza Frassetto.

Missione Drag dà inoltre il via a una collaborazione con la sezione Endas di Sassari che, per l’occasione, mette a disposizione un proprio service audio. Alla serata è collegato un buffet di raccolta fondi per l’Associazione di Volontariato Salesiano “Il Sogno” e per l’Associazione Parkinson Sassari Onlus. È necessaria la prenotazione. Per informazioni contattare il numero 340 1846468.

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Una delle più importanti ed apprezzate manifestazioni in Sardegna, “Il Sulcis Iglesiente Espone”, è pronta ad aprire i battenti per la sua tredicesima edizione, che si svolgerà a Carbonia sabato 25 e domenica 26 maggio. Il centro storico cittadino, in particolare l’area compresa tra piazza Roma, via Manno, via Fosse Ardeatine, piazza Marmilla, via Gramsci, piazza Matteotti, piazza del Minatore e via San Ponziano, ospiterà 280 espositori, street food regionali, nazionali e internazionali per due giorni di fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo.
L’evento è organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.
«Si tratta di un evento di rilievo non soltanto locale, ma ad ampio respiro, capace di intercettare un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone della Sardegna. Nel week end del 25 e 26 maggio si prevede nella nostra città la presenza di migliaia di persone che potranno apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini», ha detto il sindaco Paola Massidda.
L’assessore delle Attività produttive Mauro Manca è al lavoro insieme agli organizzatori della Fiera per garantire la buona riuscita dell’iniziativa: «E’ una manifestazione in cui la nostra Amministrazione comunale crede fortemente per le ricadute positive che essa può avere per la notorietà della città di Carbonia e per la capacità di rappresentare un veicolo importante in grado di far conoscere a tutti le eccellenze di un territorio come il nostro, che ha grandi potenzialità, molte delle quali ancora da valorizzare. In quest’ambito, la fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” può costituire una vetrina decisiva per promuovere i nostri prodotti tipici.  L’iniziativa potrà contare anche sulla rete di collaborazione costituita da ristoranti, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che terranno aperte le proprie attività nelle due giornate».
Sono tante – e per tutte le fasce d’età –  le attrazioni caratterizzanti “Il Sulcis Iglesiente Espone”, che quest’anno avrà una formula “Plastic free ed eco-friendly” (con l’utilizzo di posate compostabili): si va dai “Mattoncini Lego a Carbonia” alla parata dei personaggi della Disney, dalla “Caccia al Tesoro” agli splendidi lavori dei maestri dell’arte del ferro, dalla sfilata dei costumi tradizionali, allo spettacolo musicale “Super Incantos”, dall’esibizione del Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu, al concerto di Tullio De Piscopo e la sua band.
Numerosi anche i personaggi noti che arriveranno in città, ospiti della rinomata manifestazione: la giornalista di Mediaset Roberta Floris, l’artista Giuliano Marongiu, lo scrittore Gavino Ledda ed il mago Giucas Casella.

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33 anni fa il 26 aprile 1986 la tragedia di Chernobyl, paragonabile all’esplosione simultanea di più di 100 bombe nucleari analoghe a quelle che nel 1945 avevano sterminato Hiroshima e Nagasaki.

Questo il messaggio dell’Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia

Il 26 aprile ricordiamo con dolore il tragico incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, le cui terribili conseguenze la Belarus ha subito più di altri paesi. Fu la più grande catastrofe tecnologica nella storia dell’energia nucleare, sia in termini di numero di vittime che di danni economici.

L’Ambasciata di Belarus esprime i suoi cordiali ringraziamenti alle persone, organizzazioni e autorità italiane per il sostegno reso al nostro paese per superare la tragica eredità di Chernobyl. La vera solidarietà umana riesce a guarire tutti dolori!

La dichiarazione del Consolato onorario bielorusso in Sardegna

Sono passati 33 anni dal grave disastro nucleare che colpì in particolare la Repubblica Belarus dove è ricaduto oltre il 70% del materiale radioattivo fuoriuscito dalla centrale di Chernobyl, che pur trovandosi in Ucraina, è distante solo 16 chilometri dal confine bielorusso. Da una tragedia è nata una encomiabile catena di solidarietà che non potrà non essere ricordata anche nei libri di storia. Centinaia e centinaia di migliaia i bambini bielorussi ospitati in tutto il mondo per un salutare cambio d’aria. L’Italia da sola ne ha ospitato più della metà, la Sardegna è stata protagonista con migliaia di famiglie sarde accoglienti, in un movimento che continua ancora oggi con l’arrivo dei bambini bielorussi previsto anche per la prossima estate.  Grazie Sardegna per la generosità, per la costanza, per l’impegno a favore dell’infanzia bielorussa. Da una tragedia è nato un rapporto di collaborazione e amicizia che oggi è ancora più intenso e forte.

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Forse in nessun altro paese, escluso Bono, Giommaria Angioy ebbe tanti amici come a Santu Lussurgiu, che lo sostennero nella sua azione antifeudale. Non a caso il 28 aprile, in occasione delle celebrazioni per “Sa Die de sa Sardigna”, l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari organizza in questo piccolo e suggestivo centro dell’Oristanese una nuova tappa del circuito “In sos logos de Angioy”, percorso di turismo identitario legato ai luoghi che hanno caratterizzato la sarda rivoluzione di fine Settecento.

Il programma. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Regione Sardegna, prenderà il via alle 10.00, con l’incontro dei partecipanti sul piazzale della basilica di Santa Maria degli Angeli, dove l’Alternos tenne il suo discorso pubblico nel 1796. Alle 10.30 è prevista la passeggiata “narrativa” nel centro storico. Alle 12.00, sosta al museo etnografico. Alle 12.40 trasferta a San Leonardo di Siete Fuentes per il pranzo al Sacco nell’area attrezzata e, alle 15.00, visita alla chiesa di San Leonardo e al borgo circostante.

Un team di studiosi formato dall’archivista Stefano Alberto Tedde, il filosofo Antonello Nasone e l’archeologa Giuseppina Ruggiu, nel corso della giornata illustrerà l’importante ruolo avuto da questa comunità durante i moti antifeudali. In particolare quello dei nobili fratelli Obino, tra i quali il professore di Diritto Canonico all’Università di Sassari, don Michele, fu efficace ideologo e probabile autore de “L’Achille della sarda liberazione”.

Nel suo viaggio verso Sassari, Angioy ebbe modo di fermarsi a Santu Lussurgiu il 17 febbraio 1796, per essere accolto con entusiasmo tra gli applausi dalla popolazione. Vi ritornò ancora dopo lo scontro di Macomer, diretto a Oristano, con al seguito un corteo di circa trecento armati della cavalleria miliziana del Villaggio. Alcuni lussurgesi a lui fedeli furono catturati e imprigionati all’altezza del ponte di Tramatza. Tornato nel borgo, Angioy decise poi di fuggire in Francia.

Dopo una breve sollevazione popolare, il 13 ottobre 1800 il paese subì una dura repressione armata sotto il comando del cavalier Grondona, per volontà del governatore Conte di Moriana. Sospeso dall’insegnamento e perseguitato, Michele Obino scampò alla repressione rifugiandosi prima in Corsica e poi in Francia. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al 079 230268 o al 366 2085483.

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Cultura, ambiente, turismo e impresa. È l’incontro tra questi ambiti a rappresentare la proiezione ideale dell’evento costruito attorno alla figura storica di Giuseppe Garibaldi e alla sua esperienza di economia circolare applicata sulla sua amata isola di Caprera, nelle vesti di agricoltore che amava innovare.

A ospitare il racconto e il confronto – il prossimo 29 aprile, con inizio alle 15.00 – sarà la Biblioteca del Senato di piazza della Minerva, a Roma, in collaborazione con la F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sardi in Italia), l’Associazione “Garibaldi Agricoltore: Ambiente, Paesaggio, Identità” e la Water Right Foundation (WRF).

Sono le succitate associazioni, in collaborazione anche con Slow Food e UNPLI, che si sono attivate per promuovere la riqualificazione dell’agrumeto di Garibaldi, all’interno dell’area degli “Orti di Garibaldi”, al fine di valorizzare quanto realizzato dall’Eroe sull’isola di Caprera. Nella cornice della Biblioteca del Senato sarà rappresentato il contenuto del progetto di recupero dei fondi che mira a massimizzare obiettivi su più ambiti.

Nell’ambito culturale, attraverso la figura storica di Giuseppe Garibaldi, si vuole recuperare il rapporto tra l’uomo e la natura, ricostruito sulla base dei suoi quaderni, rinvenuti presso il Museo del Risorgimento di Milano e gli scritti ritrovati a Roma, dove l’Eroe del Risorgimento annotava scrupolosamente tutto ciò che sperimentava sui propri terreni agricoli. Tale attività come agricoltore gli valse anche dei Premi, tra cui la Medaglia per l’Esposizione agricola di Sassari del 1874.

Dal punto di vista ambientale, si punta sul recupero dell’area rurale utilizzata da Giuseppe Garibaldi e sul ripristino degli spazi destinati alle coltivazioni dei terreni agricoli, oggi abbandonati e coperti dalla vegetazione spontanea.

Strettamente collegata a cultura e ambiente, dal punto di vista turistico, è la promozione dell’isola di Caprera, nell’ottica della valorizzazione del turismo sostenibile. A questo proposito, in connessione col mondo dell’impresa, si pensa all’istituzione di un premio per start-up innovative che operano nel campo agricolo.

L’evento diviso in tre sessioni, avrà un’introduzione storica, un approccio scientifico e si concluderà con interventi miranti a identificare le prospettive per il futuro.

Evento: “Garibaldi. Una esperienza di economia circolare”

Programma

Inizio evento: ore 15.00

Saluti istituzionali: sen. Gianni Marilotti

Saluti introduttivi: Serafina Mascia della F.A.S.I.

Evento diviso in tre sessioni: storico scientifico e prospettiva futura

Sessione storica

Giuseppe Garibaldi (pronipote Giuseppe Garibaldi – Presidente Associazione Garibaldi Agricoltore)

Argomento trattato “Progetto Garibaldi Agricoltore: passato, presente, futuro”

Proiezioni di documenti da parte di Giuseppe Garibaldi durante il suo intervento

Sessione scientifica

Andrea Gennai (docente e membro del Consiglio Didattico Scientifico del Master universitario di II livello “Capitale Naturale ed Aree Protette. Pianificazione, Progettazione e Gestione”, presso l’Università della Sapienza)

Argomento trattato: “Agricoltura e tutela della biodiversità” 

Fabio Salbitano (Docente di Selvicoltura Urbana, Ecologia del Paesaggio, Valutazione e Conservazione del Paesaggio Forestale)

Argomento trattato: “Paesaggio e libertà” 

Sessione prospettiva futura

Mauro Perini (Presidente Water right Foundation)

Argomento trattato: “Futuro Vegetale” in riferimento alla campagna di recupero dei paesaggi storici connessi al progetto 300 “Miliardi di alberi”

Giuseppe Melis (Docente di marketing turistico e territoriale)

Argomento trattato:Lo sviluppo delle risorse agricole nell’ambito del marketing territoriale

Guido Santini (Chief Technical Advisor dell’iniziativa FAO “Food for the Cities”)

Argomento trattato: “Politiche dello sviluppo, agricoltura e città”.

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Sant’Antioco ha dato l’estremo saluto, questa mattina, ad Andrea Siddi, sindaco dal 25 maggio del 1987 al 1 giugno del 1990, scomparso all’età di 70 anni. Era malato da alcuni anni, il giorno di Pasqua le sue condizioni si sono aggravate ed è stato ricoverato all’ospedale Sirai di Carbonia, dove ha cessato di vivere l’altra notte. Il suo ritratto a olio, tra i 19 che compongono la “Galleria dei Sindaci”, lo ricorderà per sempre nella sala Giunta del Palazzo comunale.

Andrea Siddi era stato eletto sindaco dopo Antonello Cabras, con il quale ha condiviso un lungo percorso politico. Da alcuni anni aveva lasciato la politica attiva ed aveva concluso il suo percorso lavorativo, vissuto al comune di Tratalias, con il collocamento in pensione.

Il sindaco, Ignazio Locci, lo ha ricordato nel corso della seduta del Consiglio comunale svoltasi ieri sera e nel sito internet del comune di Sant’Antioco.

Personalmente ho seguito per diversi anni l’attività politico-amministrativa di Andrea Siddi, soprattutto ai tempi di Telegamma, e con lui ho avuto sempre un rapporto di stima reciproca.

Ciao Andrea

Giampaolo Cirronis

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E’ in programma venerdì mattina, a mezzogiorno, l’inaugurazione della rotatoria all’ingresso di Villamassargia. La riapertura al traffico veicolare dell’incrocio tra la S.P. 2 e la S.P. 86, è stata disposta dalla provincia del Sud Sardegna, con ordinanza n. 3 di ieri, 24/04/2019.
«Saranno necessari dei lavori preparatori dalla prima mattina, per poi procedere all’apertura ufficiale alle ore 12.00 per il ripristino della viabilità ordinaria – spiega il sindaco Debora Porrà -. Insieme alla rotatoria sarà riaperta via Stazione.»
«Al fine di facilitare queste operazioni – aggiunge Debora Porrà -, chiediamo la collaborazione dei cittadini nel lasciare libere via Dante e via Stazione dagli automezzi in sosta e ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per il buon esito di questa importante opera pubblica che migliora il nostro paese, gli uffici comunali e provinciali per l’impegno, i cittadini e gli automobilisti per la pazienza.»

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In Europa è in atto la saldatura tra le componenti di una destra sciovinista, xenofoba e retrograda che mette a rischio il futuro dell’Unione e colpisce i valori umanistici propri della civiltà europea. La responsabilità di chi ha un’altra idea di Europa rispetto a quella della destra nazionalista è assai grande.

Bisogna reagire innanzitutto sul piano culturale. Infatti, il rafforzamento politico, in una prospettiva federale, dell’Unione europea non ha alternative, se non negative. A dimostrarlo stanno il lungo periodo di pace mai conosciuto prima in Europa, i progressi nell’affermazione e nella tutela dei diritti fondamentali, la formazione in atto di un’identità transnazionale permeata di valori umanistici e solidali.

La crisi attuale dell’Unione Europea può essere superata soltanto con il suo rafforzamento politico, nella prospettiva di una costituzione federale. La battaglia da fare anche in Sardegna, dunque, non è contro l’Unione, ma per una Europa unita, che ponga al primo punto il lavoro e l’equità sociale.

Su questi temi si svolgerà una pubblica assemblea sabato 27 aprile 2019, ore 17,30, a Iglesias, nel Centro culturale Casa del Cinema di via Cattaneo.

L’assemblea è promossa da persone del campo democratico e della sinistra che si riconoscono nei principi dell’autonomia e del federalismo e che propongono un modo non rituale di partecipare a “Sa Die de sa Sardigna”. Il dibattito, coordinato da Emilio Gariazzo, già sindaco di Iglesias, e da Ilaria Portas, vicesindaco di Masainas, sarà introdotto da Italo Birocchi e Giangiacomo Ortu, intellettuali di grande impegno civile. Seguirà il dibattito cui parteciperanno, tra gli altri, lo scrittore Flavio Soriga, Debora Porrà, sindaco di Villamassargia e Daniela Piras, segretaria nazionale del sindacato UILTEC.