E’ morto ieri, all’età di 83 anni, Nanni Balestrini, scrittore, animatore culturale, curatore di antologie e portavoce della contestazione giovanile.
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E’ morto ieri, all’età di 83 anni, Nanni Balestrini, scrittore, animatore culturale, curatore di antologie e portavoce della contestazione giovanile. Era nato il 2 luglio 1935 a Milano, da padre lombardo e madre tedesca. Vveva a Roma.
Agli inizi degli anni ’60 fece parte dei poeti “Novissimi” e del “Gruppo 63”, che riuniva gli scrittori della neoavanguardia.
Nel 1963 compose la prima poesia realizzata con un computer.
E’ autore, tra l’altro, del ciclo di poesie della “signorina Richmond” e di romanzi sulle lotte politiche degli anni Settanta come “Vogliamo tutto” e “Gli invisibili”.
Ha svolto un ruolo determinante nella nascita delle riviste di cultura «Il Verri», «Quindici», «Alfabeta», «Zoooom». Nel campo delle arti visive, ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Nel 1993 è stato presente alla Biennale di Venezia e nel 2012 a Documenta di Kassel.
Nel suo sito ufficiale si è occupato di Carbonia, con un breve articolo che riportiamo integralmente.
Carbonia: eravamo tutti comunisti
Quarta di copertina
Carbonia è una storia di lotte alla luce delle lampade e all’ombra del carbone, è la storia di un minatore e della rabbia che lo unisce ai suoi compagni. Un racconto che inizia sulle navi bombardate nella seconda guerra mondiale e prosegue nei campi di lavoro della Germania nazista, dove a scandire il giorno e la notte ci sono la voglia di sopravvivere, la vergogna del male, la scelta di resistere. Gli anni del ritorno sono il tempo della ricostruzione, dei viaggi fatti e sognati nel miraggio di condizioni di lavoro migliori, della Sardegna e dell’Australia, isole dell’ingiustizia. Nelle miniere di Carbonia la guerra si combatte nei tunnel, nei pozzi, sui nastri che trasportano carbone e vite umane, e gli operai in trincea difendono il lavoro, la casa, persino se stessi.
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