La Cardiologia Pediatrica dell’Aou di Sassari da settembre a giugno visiterà oltre 1.000 piccoli alunni, grazie a un progetto di prevenzione sulla morte cardiaca improvvisa finanziato dalla Fondazione Sardegna.
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Una visita cardiologica e un esame elettrocardiografico per prevenire la morte cardiaca improvvisa che, al giorno d’oggi, rappresenta circa il 45 per cento delle morti di origine cardiovascolare. Se poi la visita viene rivolta ai bambini in età scolare, rappresenta un vero e proprio provvedimento di medicina preventiva. È, in sostanza, quanto prevede il progetto della Cardiologia Pediatrica dell’Aou di Sassari che, nei giorni scorsi, è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna con un importo di 10mila euro.
A partire da settembre prossimo, sino a giugno, il progetto coinvolgerà 1.000 piccoli alunni delle prime classi delle scuole Primarie di Sassari.
«Può considerarsi un vero e proprio screening di massa – afferma Mario Pala, direttore della Cardiologia Pediatrica – perché a sei anni la maggior parte dei bambini non hanno mai fatto una visita e un esame di questo tipo. In Italia soltanto alcuni centri hanno avviato indagini simili mentre in Sardegna non è mai stato fatto su bambini in tenera età ma soltanto su adolescenti.»
Dai dati a disposizione della Cardiologia Pediatrica, in italia la morte cardiaca improvvisa in soggetti sotto i 35 anni si manifesta in apparente buono stato di salute ma ha alla base una patologia cardiaca non nota, come una cardiomiopatia ipertrofica, una displasia aritmogena del ventricolo destro, la sindrome di Brugada, la sindrome del Q-T lungo e la sindrome di Wolff-Parkinson-White.
«La prevenzione di questo evento – aggiunge lo specialista – continua a rappresentare una delle principali sfide della cardiologia moderna. Ecco perché con questo progetto sottoporremo a visita cardiologica e a Ecg tutti i bambini che frequentano la prima classe delle primarie di Sassari, oltre 1.000. In un secondo tempo, se necessario e in presenza di un sospetto diagnostico, potremo procedere con ulteriori accertamenti clinici e strumentali anche nei confronti dei loro familiari.»
Il progetto ha avuto anche il sostegno del Comune di Sassari, con un contributo di 3 mila euro e la collaborazione dell’assessorato Politiche educative e giovanili guidato dall’assessora Alba Canu, dei dirigenti dei vari istituti scolastici cittadini coinvolti, quindi dell’Atp, azienda trasporti pubblici, con il presidente Roberto Mura, che metterà a disposizione gli scuolabus per il trasporto degli alunni dalla scuola alla struttura di viale San Pietro.
Tra gli obiettivi del programma, in prima battuta si punta a individuare eventuali patologie cardiache di cui i soggetti visitati potrebbero non essere a conoscenza, in particolare evidenziare alterazioni del sistema elettrico di conduzione del cuore che costituiscono un fattore di rischio per morte cardiaca improvvisa in soggetti in apparente buono stato di salute.
Il progetto, poi, mira a individuare nei bambini eventuali cardiopatie congenite che non hanno ancora dato segni o sintomi clinicamente significativi.
Infine, si punta ad avviare i bambini affetti da eventuali patologie cardiache, e i loro genitori, ad ulteriori accertamenti clinici e strumentali per poter instaurare i provvedimenti terapeutici opportuni.
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