Michele Ciusa (M5S): «Esenzione del bollo auto per i cittadini sardi aventi un reddito inferiore a quello medio pro capite 2017»
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«Appena quattro giorni fa una sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto. Una notizia che il Gruppo M5S accoglie con estremo piacere. In una regione come la Sardegna, stretta tra crisi economica e alto tasso di disoccupazione, chiedo pertanto al presidente della Regione Christian Solinas e alla Giunta la possibilità di individuare al più presto una forma di esenzione del bollo auto in favore dei cittadini sardi aventi un reddito inferiore a quello medio pro capite stabilito dall’Istat per il 2017. Di studiare quindi una manovra che, se attuata, eliminerà una tassa ingiusta e darà una boccata d’ossigeno a tutte quelle famiglie sarde in gravi difficoltà economiche.»
Queste le richieste del consigliere regionale del Gruppo M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione presentata ieri in Consiglio regionale, alla luce della recentissima sentenza della Corte Costituzionale in materia bollo auto. La Consulta si è pronunciata in merito a un contenzioso tra la Commissione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna sul pagamento della tassa automobilistica regionale per autoveicoli e motoveicoli d’interesse storico o collezionistico.
Ma questa sentenza, potenzialmente può riguardare tutti i veicoli, ed è la n° 122 del 20 maggio 2019 – relatore Luca Antonini – attraverso la quale i giudici Costituzionali hanno stabilito che: le peculiarità attribuite alla tassa automobilistica impongono alle Regioni soltanto di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti stabiliti dalle leggi statali e, inoltre, che le Regioni possono introdurre esenzioni anche se non previste dal legislatore statale.
«Secondo i calcoli effettuati su dati Istat dalla Uecoop – conclude Michele Ciusa – il bollo auto si traduce in una stangata su famiglie e imprese da 6,7 miliardi di euro, cifra che indica un balzo del +17,7% in cinque anni. Credo sia doveroso quindi, nei limiti imposti dalla legge, fare tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale nell’Isola, con l’auspicio che Presidente e Giunta della Regione si impegnino a fare altrettanto.»
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