18 July, 2024
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Con un concerto di Ben van Oosten, tra i massimi esperti mondiali della musica organistica francese, venerdì 24 maggio, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari prende il via il V Festival organistico internazionale.

Promosso dal Conservatorio di Cagliari, con con la direzione artistica di Angelo Castaldo, il festival quest’anno è sottotitolato “Il secolo giovane”, ed è dedicato alla musica organistica italiana del ‘900.

Oltre al concerto inaugurale di venerdì, l’eccezionale presenza a Cagliari di van Oosten sarà anche l’occasione per proporre, nell’ambito del programma “Erasmus”, due giorni di masterlcass dedicate agli studenti di Organo del “Da Palestrina” ma anche ad esterni. Il concertista olandese la terrà nell’Auditorium del Conservatorio giovedì 23 e venerdì 24 maggio dalle 14,30 alle 19,30.

Pori Organ -festivaalin urkuri hollantilainen Ben van Ooster.

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Non basta riempirsi la bocca con facili slogan, o aderire alle iniziative semplicemente perché “fa figo”. L’ideale sarebbe calarsi profondamente nella tematica da analizzare e viverla in prima persona, aderendo il pensiero a quel concetto base che Agitamus sta divulgando nelle scuole del nord e sud Sardegna: l’empatia.

Ciò non è accaduto nella giornata conclusiva presso l’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari dove degli emozionatissimi alunni non vedevano l’ora di presentare a genitori e compagni i loro bellissimi lavori imperniati, tra le altre cose, sull’abbattimento delle barriere e l’inclusione. E poi erano tanto agitati perché a seguire le loro esposizioni ci sarebbero stati genitori, parenti ma soprattutto la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna, ex atleta paralimpica in carrozzina e quindi esempio lampante di cosa significhi esigere la pienezza di diritti nella libertà di movimento.

Eppure recarsi nell’auditorium di via Piceno non è stato semplice, perché di fianco ai gradini dell’ingresso non c’era uno scivolo e la presidente era impossibilitata ad affrontarli. Allora si è optato per un passaggio alternativo: praticamente Cristina ha attraversato una “selva oscura” lasciata all’incuria più totale dove le ruote hanno calpestato di tutto e di più prima di arrivare a destinazione.

Ora viene il bello, perché Agitamus vuole produrre cambiamenti e non suscitare scandali. Grazie al suo carattere da scorpioncina affabile e simpatica, la presidente ha posto in luce il disagio con il sorriso tra le labbra, anche perché tra gli alunni coinvolti nel progetto era presente una bambina con i suoi stessi problemi. Ha quindi proposto la ripetizione dell’evento in un luogo più consono alle esigenze di tutti. Proposta appoggiata in pieno dall’ideatore di Agitamus Manolo Cattari, anche lui presente in questa giornata comunque meravigliosa perché il pensiero a volte ha bisogno di ulteriori sussulti prima che diventi concretezza.

«La prima cosa che ho pensato – ha confessato Cristina Sanna – è stata quella di annullare il convegno – ma poi ho meditato sul ruolo che ricopro e alla nostra mission che non è certo quella di generare contrasti, semmai di migliorare l’esistente. Ho deciso di non annullare il convegno per rispetto nei confronti degli alunni che si sono impegnati a 360 gradi nel produrre e mostrare i loro lavori. Credo che i disguidi incontrati in questa circostanza saranno senza dubbio sedimentati da chi li ha vissuti in prima persona e questo è senza dubbio un altro successo di Agitamus.»

Le classi primarie e secondarie hanno poi presentato i loro lavori che saranno replicati in data da destinarsi.

Intanto. la coordinatrice territoriale del progetto Oriana Pistidda ha ufficializzato il calendario delle giornate conclusive nelle scuole del sud Sardegna: il 23 maggio 2019 sarà il turno dell’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli di Carbonia (vedere approfondimento in basso), il 28 maggio toccherà all’Istituto Comprensivo Manzoni di Maracalagonis e il 30 maggio al Dante Alighieri Selargius in sintonia con il 1° Circolo Didattico Selargius.

Convegno finale il 31 maggio 2019 alle 9.30 presso l’Holiday Inn, in via Umberto Ticca, a Cagliari.

Atleti e studenti in grande sintonia a Carbonia

«Agitamus è stata un’esperienza forte anche per gli atleti coinvolti a Carbonia. A distanza di qualche settimana rimandano la loro felicità per aver partecipato, ci ringraziano per l’occasione di essersi fatti conoscere e aver socializzato con le nuove generazioni di studenti, rimodulando in alcuni casi, alcune vecchie esperienze scolastiche vissute e non del tutto positive.»

Così Marianna Melis, la psicologa che ha seguito l’evolversi dei lavori (vedere intervista in basso) che hanno visto come protagonista l’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli Carbonia con una quinta elementare e una terza media. Con lei, oltre a Oriana Pistidda, hanno contribuito alla buona riuscita dei moduli la dirigente scolastica Gabriella Piras, la maestra Simonetta Avanzato, referente scuola primaria, e la sua collaboratrice Giuseppina Caria; il referente della classe media Gianni Gianeri, è stato supportato da Roberta Aru.

Il progetto concepito dal CIP Sardegna con lo zampino del vice presidente vicario Paolo Poddighe e l’intervento ponderoso della Regione Sardegna ha come sempre coinvolto tre federazioni sportive che orbitano attorno al pianeta paralimpico.

La FITARCO si è proposta con il “fisico” Fabrizio Porrà (ASD Arcieri Uras) accompagnato dai tecnici Marco Busia e Giovanna Gervasi. Nell’ambito del modulo “Pensare e comunicare diversamente” si è dato spazio al bocciofilo Alessio Melis ed al suo allenatore Erenio Matzeu della società Girasole Carbonia, affiliata alla FISDIR. E poi, nel contesto dedicato alla disabilità sensoriale, la parola è andata alla ciclista Ilaria Meloni della società S.C. Monteponi Iglesias che fa capo alla FCI.

A fine moduli la soddisfazione dei protagonisti è sincera. Fabrizio Porrà, dall’alto della sua esperienza trentennale con arco e paglioni, ha potuto impartire anche delle lezioni pratiche ai suoi nuovi amici, in quanto tecnico da 17 anni: dare un assaggio di quello che lui reputa uno sport meraviglioso è stato automatico.

«Tra me e i ragazzi lo scambio reciproco di idee e sensazioni l’ho trovato molto coinvolgente – ha detto Fabrizio – e mi resterà nel cuore. I bambini della classe elementare, oltre ad essere stati più prodighi di domande, mi sono sembrati particolarmente spontanei. Quelli delle medie si sono mostrati più interessati alla pratica della disciplina. Magari qualcuno di loro deciderà di cimentarsi seriamente: i giovani sono il nostro futuro.»

Fresco di medaglia bronzea conseguita nella categoria Elite ai Campionati Italiani di Bocce FISDIR a Loano, Alessio Melis si trova a suo agio con la platea scolastica. «I discenti più piccoli hanno ascoltato, concentrati, il mio particolare vissuto, senza che incontrassi particolari disagi – dice – e con innocenza analizzavano tutte le sfaccettature dei miei interventi mettendoci pure un tocco di simpatia. Ma se sono riuscito a parlare col cuore il merito è del mio tecnico Erenio Matzeu che ha reso più facile l’esposizione. Lui è una spalla importante, da solo non ce l’avrei fatta».

In una scuola del Sulcis non poteva mancare anche una campionessa di lusso autoctona come Ilaria Meloni di Nuraxi Figus. La ciclista ipovedente con il suo tandem ha fatto sognare i suoi tifosi con la maglia rosa al Giro d’Italia, un secondo posto nel campionato italiano di ciclocross e due titoli italiani su pista.

«Agitamus è un progetto innovativo – commenta Ilaria – che mi ha consentito di vivere un’esperienza bellissima nel modo di vedere le cose. La porterò nel mio cuore e ringrazio lo staff del progetto per questa meravigliosa occasione, sperando di ripeterla al più presto.»

Poi esterna lo slogan che ha trasmesso alle scolaresche: «La vita mi ha chiamato per essere spettinata».

Parla la psicologa Marianna Melis: «La libertà di rompere gli schemi precostituiti è stata una prerogativa degli alunni di Carbonia».

Era presente da semplice spettatrice al convegno finale dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari. Di sicuro neanche la psicologa Marianna Melis si sarebbe aspettata un incidente di percorso di quelle proporzioni, ma tutto serve per crescere e migliorare: «Le riflessioni passano spesso dal toccare con manodice – e, talvolta, si comprende come non sia scontato parlare di accessibilità». Di sicuro sarà molto ferrata nel coordinare l’appuntamento finale al Deledda Pascoli di Carbonia.

Come si sono posti i ragazzi sulcitani di fronte al concetto di inclusione?

A loro non è affatto sconosciuto, l’impressione che da subito ho avuto è quella di poter “trovare spazio”. Gli alunni e i professori di 3ª media, ci hanno dato la conferma che per loro è stato un processo durato nel tempo, hanno lavorato tanto con diverse difficoltà affrontate insieme. A ciò si aggiunga l’attenzione dei professori agli aspetti emotivi e psicologici; ne è seguito un confronto sincero dal quale sono nate delle belle amicizie e una classe coesa.

Le sensazioni venute fuori, invece, dall’interazione con i bambini di quinta elementare?

Ho avuto a che fare con una classe accogliente e piena di ricchezza con bambini spontanei e liberi capaci di riflessioni profonde. Durante le giornate passate insieme abbiamo parlato di empatia, fiducia, rispetto, impegno e per loro non è stato difficile avvicinarsi e provare a mettersi nei panni degli atleti e di chi vive una disabilità. Le domande dei bambini sono arrivate, dirette e puntuali, genuine e commosse solo come chi è libero di emozionarsi sa fare.

Quali effetti sprigionerà la missione Agitamus a Carbonia?

Tutte queste parole non sono rimaste lì, sono state un semino piantato nel profondo che ha iniziato a germogliare. Durante l’ultimo modulo dedicato al curricolo verticale, gestito e organizzato interamente dagli alunni, è capitato un momento inaspettato che voglio raccontare. Dopo le diverse attività proposte, i ragazzi di 3ª hanno gestito anche le riflessioni finali in cerchio, quella che noi adulti chiamiamo la “verifica degli apprendimenti”.

Cosa è emerso?

Alla domanda di una studentessa “cosa significa che vorresti che tutti ci volessimo bene?” i bambini di 5° sono tornati sul tema dell’inclusione e uno di loro ha raccontato il suo stato d’animo nei confronti di una loro compagna straniera presente in quel momento nel cerchio, bersaglio a scuola di “scherzi” e prese in giro. Prendono la parola a turno, ascoltandosi: molti di loro pensavano che lei non fosse consapevole di cosa le capitasse intorno, che forse non capisse bene per via della lingua e invece lei di tutto questo si è sempre accorta in silenzio, un silenzio di chi forse, nella sua giovane vita, ne ha già viste troppe e più terribili per protestare ancora.

In seguito che è accaduto?

Seppure con fatica è voluta restare nel gruppo a sentire le motivazioni di quei “giochi” nei suoi confronti; fra le lacrime cercava un senso e ascoltava i compagni. Hanno visto coi loro occhi quanto le parole possono far male e si sono sentiti responsabili. Parlando con lei in prima persona si sono scusati guardandola finalmente in faccia. Interrompere quei brutti scherzi significava per loro l’esclusione dal gruppo e così preferivano far finta di niente. Qualcuno non ha partecipato ritenendo il tutto molto sgradevole spezzando così la catena. Alcune bambine hanno invece notato la sua gentilezza ed educazione, nonostante tutto.

Che conclusioni trarre da questo episodio?

Mi ha fatto riflettere il pensiero, evidentemente errato, che l’affrontare l’argomento con lei e scusarsi direttamente la facesse soffrire di più rispetto al far finta di niente e cercare una soluzione in sua assenza. Già in classe le insegnanti avevano parlato di questi episodi ma la potenza di averlo elaborato tra loro, con la bambina presente e stimolati da ragazzi di qualche anno più grandi, è stata fortissima. Lei finalmente si è sentita capita e considerata ed è stata parte di quel gruppo.

E gli atleti cosa hanno trasmesso a voi uditori?

La profonda umanità, la voglia di esserci e di poter parlare di sé senza tabù, il far parte di un gruppo e sentirsi apprezzati, il non volersi sentire per forza protetti e trattati come incapaci ma potersi esprimere con le proprie qualità dando valore a ciò che si sa, si vuole e si si può fare, l’avere il tempo, trovare il proprio tempo per prendersi una rivincita con sé, con gli altri, con la vita.

Si sviluppa qualcosa di altamente proficuo..

La ricchezza nasce dalla diversità, dal mettersi in gioco e qualche volta dall’uscire fuori dai propri schemi. In tutto questo esprimo il mio l’orgoglio per gli alunni e i ragazzi che, seppur vicina fisicamente in alcuni momenti, hanno portato avanti la lezione in autonomia e in modo encomiabile.

Concludendo?

Le società sportive vogliono esserci e partecipare, proporsi come riferimento nel territorio anche dopo Agitamus, sicuramente un progetto che mette le sue radici e fa germogliare nuovi frutti.

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«L’emergenza idrogeologica che ha colpito l’Emilia Romagna deve accendere i riflettori anche sulla città di Olbia. E’ indispensabile procedere con gli interventi necessari per mettere in sicurezza la città, l’hinterland e tutti i cittadini.»

Forte preoccupazione viene espressa dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, con il deputato Nardo Marino; regionale, con il consigliere Roberto Li Gioi e locale, con i consiglieri olbiesi Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio che chiedono di conoscere lo stato dell’arte dei lavori per la messa in sicurezza della città. L’interrogazione presentata oggi all’attenzione del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del Presidente del Consiglio, Pier Giovanni Mura, prende spunto dai recenti fatti di cronaca per porre tre quesiti che mirano a individuare le azioni che intende compiere l’amministrazione comunale per proteggere Olbia dal rischio idrogeologico. «In considerazione dell’imprevedibilità degli eventi atmosferici calamitosi che continuano a generare stati di allerta costante anche nella nostra isola, si legge nell’atto ispettivo,  è necessario passare alla fase operativa e risolvere il rischio idraulico che insiste sul territorio comunale con un piano che rispetti gli equilibri del tessuto urbano e metta in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Olbia e gli olbiesi sono già stati pesantemente colpiti dall’alluvione che, nel 2013, ha provocato morte e distruzione. Quanto successo nelle scorse ore in Emilia Romagna – sottolineano gli esponenti del M5s – ci deve indurre ad agire tempestivamente per la sicurezza degli abitanti della Gallura e dell’intera Sardegna. Non è più tempo di tergiversare, non possiamo rischiare che quanto successo si ripeta ancora. Lo scorso mese di gennaio sono stati sbloccati per la Sardegna 98 milioni di euro per il rischio idrogeologico. Si tratta, come rimarcò allora il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di risorse immediatamente spendibili per la realizzazione delle opere indispensabili a garantire un adeguato livello di sicurezza. Quei fondi devono servire per i migliori progetti cantierabili nel minor tempo possibile e con la condivisione dei territori interessati».

L’interrogazione termina con tre quesiti diretti al sindaco Settimo Nizzi. Quali azioni ha avviato l’amministrazione successivamente alla notizia della effettiva disponibilità dei fondi statali e dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale? Qual è l’eventuale contenuto delle informazioni ed interlocuzioni in possesso dell’amministrazione al fine di programmare la messa in sicurezza della città di Olbia? Infine, i consiglieri comunali chiedono di  esporre, approfittando di questa interrogazione, quale sia lo stato dell’arte circa la messa in sicurezza della città di Olbia.

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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo continua a correre, batte l’Happy Casa Brindisi anche in Gara2 (106 a 97, primo tempo 49 a 47) ed ora “vede” la semifinale scudetto. Per la squadra di Gianmarco Pozzecco è l’11ª vittoria consecutiva in campionato, la 18ª mettendo insieme il campionato e la Fiba Europe Cup vinta.

La vittoria odierna è maturata al termine di 40′ di durissima battaglia, nella quale la squadra pugliese s’è battuta con grande forza e determinazione fin dalle battute iniziali (9 a 0 nei primi 2′) e proprio per questo il risultato conseguito dalla squadra biancoblu assume il significato di una grande prova di maturità che rafforza le ambizioni per il superamento del turno e per il risultato finale.

La Dinamo è una squadra vera, completa in tutti i reparti, con la panchina lunga che consente tante rotazioni senza scompensi ed in grado di crescere ancora. Non va dimenticato che la squadra è cresciuta dopo l’infortunio che ha messo fuori causa Scott Bamforth, l’uomo in più dalla scorsa stagione e con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco che in poche settimane l’ha letteralmente trasformata.

Oggi la Dinamo fa la differenza sia sul piano tecnico sia su quello fisico, come emerge chiaramente nello strapotere ai rimbalzi contro tutti gli avversari. Oggi sotto canestro, sia in attacco sia in difesa non c’è stata partita, come emerge dai numeri dei rimbalzi: 50 a 24! Brindisi nel primo tempo è stata trascinata da Adrian Banks (20 punti, 27 alla fine, 6 su 10 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione) e Riccardo Moraschini (5 su 11 da 3 punti), ma alla distanza s’è arresa allo strapotere fisico e alla precisione al tiro della Dinamo, trascinata nei momenti decisivi, oltre che da Dyshawn Pierre (15 punti e 15 rimbalzi), dagli italiani Achille Polonara (15 punti), Stefano Gentile (14 punti) e…il sassarese Marco Spissu (16 punti in 20′, 4 su 5 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione). In doppia cifra anche Rashawn Thomas (17 punti), Jaime Smith (10 punti) e Jack Cooley (10 punti).

«Ormai le mie dichiarazioni le leggo e mi sembra di essere ritardato – ha detto a fine partita coach Gianmarco Pozzecco -. Tutti gli allenatori fanno un commento tecnico tattico sulla partita, sono qua per la diciottesima volta a ringraziare i ragazzi, non ho altro da aggiungere. Sono grato per quello che stanno dando ad un’isola intera. Anche oggi sono andati oltre i propri limiti. L’unica cosa che posso aggiungere è che abbiamo di fronte una squadra come Brindisi tostissima che non molla mai e gioca con grande intensità.»

«Chiaramente abbiamo combattuto duramente come leoni fino a quando abbiamo resistito, l’ultimo quarto Sassari è stata quasi perfetta da tre, non ho tantissimo da rimproverare ai miei perché se non siamo arrivati al meglio nei momento cruciali non è certo colpa loro – ha commentato il coach brindisino Francesco Vitucci -. Abbiamo molta voglia di vincere la prossima partita in casa, fino all’ultimo secondo giocheremo al massimo delle nostre possibilità.»

Dinamo Banco di Sardegna 106 – Happy Casa Brindisi 97

Parziali: 25 a 26; 24 a 21; 25 a 23; 32 a 27.
Progressivi: 25 a 26; 49 a 47; 74 a 70; 106 a 97.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Smith 10, McGee, Carter 9, Devecchi, Magro, Pierre 15, Gentile 14, Thomas 17, Polonara 15, Diop, Cooley 10. All. Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 27, Brown 17, Rush 7, Gaffney 6, Zanelli 2, Orlandino, Guido, Moraschini 19, Greene IV 3, Cazzolato, Chappell 16, Taddeo. All. Francesco Vitucci.

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E’ complessivamente buono lo stato della Sanità sarda che emerge dall’inchiesta condotta dal Sole24Ore nelle 107 province italiane. Nella classifica scaturita dalle classifiche dei vari indicatori, la provincia di Nuoro occupa la terza posizione, alle spalle di Bolzano e Pescara, davanti a Sassari, Firenze e Cagliari. La provincia del Sud Sardegna si trova in 28ª posizione, quella di Oristano, infine, al 73°.

Ma vediamo le singole classifiche.

Tasso di mortalità (standardizzato per 10mila abitanti)

1ª Pordenone, 2ª Trento, 3ª Rimini… 14ª Cagliari… 27ª Oristano… 33ª Sud Sardegna… 76ª Nuoro… 88ª Sassari.

Mortalità per infarto miocardico acuto (morti ogni 1.000 abitanti 2012-2016)

1ª Sassari valore 1,28491 punti 1.000, 2ª Taranto, 3ª Bari… 8ª Nuoro… 15ª Cagliari… 31ª Sud Sardegna… 74ª Oristano.

Aumento speranza di vita (incremento dell’età attesa alla nascita 2002-2017)

1ª Gorizia, 2ª Trieste, 3ª Biella… 29ª Nuoro, 29ª Oristano…35ª Cagliari…72ª Sud Sardegna…44ª Sassari.

Consumo di farmaci per diabete (unità minime pro-capite consumate)

1ª Bolzano, 2ª Sud Sardegna, 3ª Sondrio… 10ª Sassari… 16ª Oristano, 17ª Nuoro… 87ª Cagliari.

Consumo di farmaci per ipertensione (unità minime pro-capite consumate)

1ª Sud Sardegna valore 94.5349 punti 1.000, 2ª Bolzano, 3ª Sondrio… 6ª Sassari… 11ª Nuoro… 63ª Oristano… 91ª Cagliari.

Pediatri (professionisti attivi ogni 1.000 abitanti 0-15 anni)

1ª Cagliari valore 4.85572 punti 1.000, 2ª Siena, 3ª Messina…8ª Nuoro… 16ª Sassari… 50ª Oristano… 104ª Sud Sardegna.

Geriatri (professionisti attivi ogni 1.000 abitanti over 65 anni)

1ª Cremona, 2ª La Spezia, 3ª Genova…7ª Cagliari…22ª Nuoro… 49ª Sassari… 101ª Oristano… 104ª Sud Sardegna.

Emigrazione ospedaliera (dimissioni di residenti avvenute fuori regione in %)

1ª Bergamo, 2ª Sondrio, 3ª Lecco… 13ª Sud Sardegna, 14ª Cagliari… 18ª Oristano… 37ª Nuoro… 40ª Sassari.

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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha visitato oggi l’ospedale civile e l’ospedale marino di Alghero, il presidio dell’elisoccorso del 118 all’interno dello scalo militare di Fertilia, gli ospedali dell’AOU di Sassari e l’ospedale Antonio Segni di Ozieri.

«Proseguiremo con le visite ai presidi sanitari della Sardegna – spiega l’assessore – per confrontarci con gli operatori sanitari e toccare con mano le criticità. Ogni elemento raccolto è utile e servirà a trovare le soluzioni migliori alle specifiche problematiche dei territori.»

Erano presenti, oltre all’assessore Mario Nieddu, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e i consiglieri Domenico Gallus, Dario Giagoni, Piero Maieli ed il deputato sardo Guido De Martini, membro della commissione Sanità della Camera.

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A distanza di 48 dall’esordio vittorioso di sabato sera (89 a 73), la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo alle 20.45 al PalaSerradimigni di Sassari, per Gara2 dei quarti di finale dei playoff scudetto, contro l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci.

Gianmarco Pozzecco ha a disposizione tutti i giocatori, anche Tyrus Mcgee, le cui condizioni fisiche, comunque, non sono ancora ottimali (in Gara1 è rimasto 40′ in panchina)

In casa Dinamo il morale è molto alto. La squadra vince ininterrottamente da oltre due mesi (10 vittorie consecutive in campionato, 17 se si sommano le sette dell’ultima parte della vittoriosa Fiba Europe Cup) e gioca un basket di alto livello. L’obiettivo è continuare a vincere, per portarsi sul 2 a 0 ed affrontare le due trasferte in terra pugliese in una condizione ideale per puntare a chiudere i conti della serie prima dell’eventuale bella che si giocherebbe a Sassari.

Al PalaSerradimigni ancora una volta ci sarà il tutto esaurito, con un clima caldissimo che promette di trascinare la Dinamo ad una nuova vittoria. I cancelli verranno aperti alle 19.45.

Alle 20.30, al Forum di Assago, si gioca Gara2 di Olimpia Milano-Sidigas Avellino. La squadra di Simone Pianigiani cerca l’immediato riscatto dopo l’inatteso ko maturato nell’esordio della serie, due giorni fa.

Stefano Gentile. Fonte: www.dinamobasket.com .

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La Confesercenti provinciale di Cagliari, in collaborazione con il comune di Pula, ha organizzato per mercoledì 22 maggio, alle ore 15.30, presso la Sala riunioni dello Sportello Impresa, nell’Ex Pretura in via Nora, un seminario informativo gratuito dal titolo “La corretta gestione del Manuale di Autocontrollo nelle attività di somministrazione di vendita di alimentari”.

Durante il seminario, organizzato nell’ambito dello Sportello Impresa (voluto fortemente e creato dalla collaborazione tra il comune di Pula e la Confesercenti), verranno spiegate agli operatori quali sono le tecniche per la corretta gestione della parte riguardante la normativa igienico sanitaria, la corretta compilazione del manuale di HACCP e, soprattutto, quali siano i punto nodali dei controlli degli organi preposti. Infatti, parteciperà in qualità di relatore il Comandante provinciale dei NAS Maggiore Davide Colajanni, che porterà la sua esperienza e la sua competenza in materia a tutela delle attività di impresa.

«Proseguiamo la nostra attività con i seminari gratuiti che lo Sportello Impresa dedicherà al territorio di Pula e al suo tessuto economico – commenta Marco Medda, presidente della Confesercenti Provinciale di Cagliari -. Apprezziamo molto lo sforzo dell’Amministrazione Comunale di Pula, convinti del fatto che per aiutare le imprese sia necessario essere presenti nel territorio e queste iniziative sono fondamentali per non lasciare soli gli imprenditori in momenti difficili come questo», conclude Marco Medda.

Il seminario è aperto a tutti ed è gratuito.

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La Banca d’Italia indice i seguenti concorsi pubblici per l’assunzione di:

  • 2 Laureati (Esperti – profilo tecnico) con esperienza nel campo della progettazione architettonica, restauro e direzione lavori
  • 1 Laureato (Esperto – profilo tecnico) con esperienza nel campo dell’ingegneria edile e direzione lavori
  • 2 Laureati (Esperti – profilo tecnico) con esperienza nel campo della progettazione di impianti meccanici e direzione lavori
  • 1 Diplomato (Assistente – profilo tecnico) con esperienza nel campo edile
  • 1 Diplomato (Assistente – profilo tecnico) con esperienza nel campo dell’impiantistica meccanica.

I vincitori lavoreranno presso il Servizio Immobili della Banca d’Italia, a Roma o a Frascati (Centro Donato Menichella).

Sono richiesti i seguenti requisiti.
Per il concorso per due laureati in progettazione architettonica:

  • abilitazione alla professione di architetto (Sezione A del relativo Albo professionale);
  • laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
  • esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione architettonica e direzione lavori di interventi di ristrutturazione, restauro, manutenzione e arredamento di edifici del terziario avanzato.

Per il concorso per laureati in ingegneria edile e direzione lavori:

  • abilitazione alla professione di ingegnere (Sezione A, settore Civile-ambientale del relativo Albo professionale);
  • laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
  • esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione e direzione lavori per l’esecuzione di opere civili di costruzione, riqualificazione e manutenzione di edifici del terziario avanzato.

Per il concorso per esperti di progettazione di impianti meccanici e direzione lavori :

  • abilitazione alla professione di ingegnere (Sezione A, settore Industriale del relativo Albo professionale);
  • laurea magistrale/specialistica richiesta per l’abilitazione di cui al punto precedente, conseguita con un voto di almeno 105/110 o 96/100;
  • esperienza lavorativa, documentabile e successiva alla laurea, della durata di almeno 2 anni, maturata in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo della progettazione, direzione lavori e manutenzione di impianti meccanici in edifici del terziario avanzato.

Per il concorso per un diplomato con esperienza nel campo edile:

  •  diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, con indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, conseguito con un voto di almeno 80/100 o titolo di studio equipollente, con votazione equivalente o, in alternativa, diploma di istruzione secondaria di secondo grado, conseguito con un voto di almeno 80/100 o 48/60 e iscrizione all’Albo dei Geometri e Geometri laureati;
  • esperienza lavorativa documentabile della durata di almeno 2 anni, maturata dopo il conseguimento del diploma di cui al punto precedente e comunque successivamente al 31 dicembre 2013, in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo del supporto alla progettazione e alla direzione lavori per l’esecuzione di opere civili in edifici del terziario avanzato o industriali, incluse le pratiche estimative e il rilievo di beni immobili.

Per il concorso per un diplomato con esperienza nel campo dell’impiantistica meccanica:

  • diploma di istituto tecnico, settore tecnologico, con indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia”, conseguito con un voto di almeno 80/100 o titolo di studio equipollente, con votazione equivalente;
  • esperienza lavorativa documentabile della durata di almeno 2 anni, maturata dopo il conseguimento del diploma di cui al punto precedente e comunque successivamente al 31 dicembre 2013, in attività di lavoro dipendente o autonomo nel campo del supporto alla progettazione, installazione e gestione di impianti meccanici (riscaldamento, condizionamento, idrico, antincendio) in edifici del terziario avanzato o industriali.

​La domanda deve essere presentata  utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito Internet della Banca d’Italia.

Non sono ammesse altre forme di presentazione della domanda di partecipazione al concorso.
È consentita la partecipazione a uno solo dei concorsi di cui all’art. 1. Se un candidato avanza domanda di partecipazione per più di un concorso, la Banca d’Italia prende in considerazione l’ultima candidatura presentata in ordine di tempo. A tal fine, fa fede la data di presentazione della domanda registrata dal sistema informatico.

Fonte: http://www.informa-giovani.net .

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«Quello che emerge dall’indagine è un quadro che, pur non avendo la pretesa di dare una valutazione sul sistema sanitario, offre diversi spunti di riflessione.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta la fotografia della Sardegna scattata dal quotidiano Il Sole 24 ore che ha stilato l’indice della salute, classifica che ha tenuto conto di dodici parametri su cui si è sviluppata un’indagine strutturata su tre filoni: fenomeni socio-demografici; malattie croniche; accesso ai servizi sanitari. Classifica che premia la Sardegna come regione fra le più in salute.

«Un’indagine che offre un punto di vista diverso rispetto all’immagine impietosa della sanità sarda dei record negativi. Questo a sottolineare la complessità della realtà isolana. La Sardegna può contare su strutture adeguate e professionalità sanitarie di alto livello, su cui oggi ricade il peso delle gravi carenze dell’isola ed è grazie alla responsabilità e allo spirito di servizio di queste figure che la nostra sanità è andata avanti in questi anni. Ora lavoriamo per dare risposte e riallineare tutti i parametri verso l’alto – conclude Mario Nieddu -, con soluzioni che portino a risultati come l’abbattimento delle liste d’attesa e la copertura degli specialisti nelle strutture del territorio.»