18 July, 2024
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La consigliera regionale uscente del Partito Democratico, Daniela Forma, scrive una nota al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e a tutti i capigruppo affinché richiedano alla Giunta regionale di provvedere quanto prima a dare attuazione alla legge regionale n. 2 del 2019 che detta Disposizioni in materia di disturbo da gioco dazzardo.

«I fatti di cronaca avvenuti nel Sassarese in questi ultimi giorni dichiara Daniela Forma ricordano a noi tutti quanto sia urgente dare pronta attuazione alla legge sul Gioco dazzardo approvata dal Consiglio regionale lo scorso mese di Gennaio con lapporto di tutti i Gruppi consiliari. Per queste ragioni, ho richiesto linterlocuzione della massima Assemblea sarda affinché solleciti lattuazione di una Legge per la quale mi onoro aver dato il mio contributo sia in Commissione Sanità che in Aula. Nella nota prosegue Daniela Forma invito, pertanto, a richiedere lapprovazione delle Deliberazioni relative in particolare: 1) alla determinazione delle distanze di cui al comma 2 dellart. 12 (cd. Distanziometro); 2) alla definizione dei dati da rilevare e degli specifici fenomeni da monitorare in capo allOsservatorio regionale del disturbo da gioco dazzardo (comma 1 dellart. 4); 3) alla istituzione della Giornata regionale contro il disturbo da gioco dazzardo (comma 2 dellart. 6); 4) alla definizione delle caratteristiche ideografiche del logo No Slot Regione Sardegnanonché alla approvazione del manuale di utilizzo (comma 2 dellart. 9).»

«Vorrei ricordare conclude Daniela Forma che tale legge ha registrato una larga convergenza tra tutti i gruppi consiliari della passata legislatura e che, peraltro, risultava attesa dal sistema degli Enti locali come pure dalle comunità e dalle famiglie sarde, particolarmente colpite dagli effetti funesti della diffusione del gioco dazzardo patologico nella nostra Regione. Confido, pertanto, in un riscontro positivo da parte della nuova Amministrazione regionale.»

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Quest’anno i giovani aspiranti calciatori delle comunità locali di Arzachena non vedranno l’ora che arrivi giugno per potersi allenare con maestri d’eccezione. Smeralda Holding, in collaborazione con il centro di formazione calcistica Leoni di Potrero di Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso, organizza dal 12 al 15 giugno un campus gratuito di calcio, maschile e femminile (fascia di età dai  7 ai  13 anni).

Il programma di 4 giorni prevede un allenamento intensivo presso il campo sportivo comunale   Andrea Corda, di Abbiadori – Comune di Arzachena – dalle ore 9.30 alle 18.00 – che permetterà ai 50 partecipanti di perfezionare le proprie abilità calcistiche individuali e di gruppo, approfondendo i fondamentali dei diversi ruoli all’interno della squadra. L’approccio didattico utilizzato nella scuola fondata dai calciatori argentini mira, inoltre, a trasferire ai ragazzi competenze indispensabili per confrontarsi e socializzare con altri coetanei, capire cosa vuol dire essere parte di una squadra e rispettare le regole comuni, i propri compagni e, soprattutto, gli avversari.

Dopo i corsi di inglese della Sardinia English Academy (con un totale di oltre 600 persone formate dal 2014) e i corsi di tennis e padel al Cervo Tennis Club, con questa nuova iniziativa Smeralda Holding, la società del Gruppo Qatar Holding, amplia la propria offerta di attività ludiche, sportive e di accrescimento personale destinate alla comunità, nella convinzione che lo sport rappresenti un’occasione unica di crescita e miglioramento soprattutto per le nuove generazioni.

Attraverso il programma di iniziative gratuite “Smeralda Holding per il Territorio”, infatti, la società proprietaria delle principali strutture ricettive della Costa Smeralda, conferma il proprio impegno giocando un ruolo attivo per i giovani e per il territorio in cui opera, collaborando con importanti realtà associative culturali, sociali e sportive.

Sarà possibile manifestare il proprio interesse a partecipare al campus contattando la segreteria organizzativa di Smeralda Holding. I 50 posti disponibili saranno assegnati in base all’ordine cronologico con cui sarà presentata la richiesta di partecipazione. Per poter accedere ai corsi sarà necessario presentare un certificato medico di idoneità all’attività sportiva in corso di validità. La partecipazione è completamente gratuita.

 

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Un bunker antiatomico chiuso ermeticamente e tre uomini, due americani e un messicano,  intrappolati da giorni senza la possibilità di uscire e senza scorte di cibo. Questi sono gli ingredienti principali di Tipping Point, la nuova produzione targata Artisti Fuori Posto, che debutterà domenica 26 Maggio al Teatro Sant’Eulalia (Vico Collegio 2, Cagliari) e chiuderà la rassegna Teatro in Castello e Marina.

Lo spettacolo, scritto da Piero Murenu e da lui interpretato insieme a Filippo Salaris e Alessandro Pani, strizza l’occhio al teatro dell’assurdo, facendo suoi temi cari a Eugène Ionesco, Sławomir Mrożek e, precedentemente, ad Alfred Jarry, rielaborandoli e trasportandoli in un luogo-non-luogo che riflette in maniera grottesca l’animo umano e la ciclicità degli eventi.

Negli  Stati Uniti del 1962, in piena crisi dei missili di Cuba, i tre uomini rimasti intrappolati nel rifugio anti-atomico rivelano la loro vera natura quando i viveri cominciano a scarseggiare, lasciando che la fame e la follia li avvolgano e prendano il sopravvento sulle regole costituite, sulle gerarchie e sull’essenza stessa dell’Umanità, sovvertendo così ogni ordine morale e naturale. La regola per sopravvivere sarà la sopraffazione del più debole, e tutto è molto più semplice e legittimabile se il più debole è identificabile come un diverso o una minoranza o, in questo caso specifico, un immigrato clandestino.

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«Questa mattina abbiamo commemorato i moti del maggio 1906 a Gonnesa. Evento questo che richiama le forti radici della storia del nostro paese e del nostro territorio. Nel mio intervento ho sottolineato come quel passato importante sta diventando condizione prepotente per il presente e per il futuro di questo martoriato territorio. Oggi come allora pane, lavoro e dignità sono temi quotidiani. Temi che da amministratori locali viviamo ogni giorno e purtroppo ai quali possiamo fornire qualche magra risposta e palliativa soluzione.»

Inizia così un post pubblicato un’ora fa dal sindaco di Gonnesa, Hanesl Cristian Cabiddu, nel suo profilo facebook.

«Il futuro del polo industriale di Portovesme è oggi più che mai piombato nell’incertezza delle sue prospettive – aggiunge il sindaco di Gonnesa -. Nulla di certo sulla sua proiezione futura si può decisamente affermare. L’unico orizzonte pare essere quello delle riduzioni del personale e della ulteriore precarizzazione del lavoro. Eppure Eurallumina e Sideralloys, se rimesse in produzione secondo le decisioni già conquistate grazie alle lotte dei lavoratori, garantirebbero circa 2.800 lavoratori tra occupati in fabbrica e occupazione indotta nel territori. A questi bisogna aggiungere 420 lavoratori occupati per due anni nella ristrutturazione degli impianti.»
«I programmi già decisi sono oggi rimessi in discussione dal Governo a causa, in particolare, della confusione che regna in materia di politica energetica – sottolinea ancora Hansel Cristian Cabiddu -. Questioni ambientali di assoluta importanza, impongono l’abbandono dell’uso del carbone per la produzione di energia. Questo obiettivo, da perseguire anche nel Sulcis, richiederebbe però che sia assicurato l’approvvigionamento del gas a Portovesme, che si governi il passaggio dal carbone al gas senza contraccolpi sull’industria attuando le misure a suo tempo decise per il riavvio di Eurallumina e Sideralloys, che si preparino gli impianti alimentati a gas per produrre energia elettrica e vapore. Senza questo anche la centrale Enel chiuderà: questa centrale occupa 420 lavoratori tra diretti e contrattisti e genera un’occupazione indotta di oltre 800 unità. Ma anche la Portovesme srl, che ha faticosamente raggiunto l’equilibrio, verrebbe risucchiata nella precarietà.»
«La posta in gioco è dunque molto alta. Dobbiamo agire insieme con le organizzazioni dei lavoratori. Il territorio ha infatti necessità del comparto industriale compresa la metallurgia e l’energia così come ha necessità di agricoltura e turismo. 
Per questa ragione questa mattina ho lanciato la proposta di un’assemblea pubblica nella quale discutere di questi temi. Così come lo furono i moti del 1906 l’ incontro è autoconvocato e spontaneo sul “che fare” su una partita cosi delicata per il territorio. 
L’invito è aperto a tutti a partecipare e intervenire, e in particolare, i colleghi sindaci, tutte le organizzazioni dei lavoratori CGIL; CISL; UIL E CUB, auspicando che le iniziative di informazione e mobilitazione si moltiplichino di comune in comune. 
Per questo motivo – conclude Hansel Cristian Cabiddu –. vediamoci a S’Olivariu il 22 maggio, alle 17.00, a Gonnesa, in Via Don Minzoni. A tutti chiediamo di condividere l’informazione. Ripartiamo dalle idee e dal territorio.»

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Si sono svolti ad Anagni i campionati Italiani assoluti di Muay Thai, i primi con tutte con le compagini Italiane riunite sotto la stessa sigla la Fikbms. Il Tarantini Fight Club del maestro Angelo Tarantini, con soli 8 atleti in gara, ha riportato nell’isola 4 ori, 2 argenti, e due bronzi, classificandosi al quarto posto nella classifica a squadre e portando la Sardegna ai piedi del podio nazionale.
Il primo risultato di rilievo è arrivato con Jessica Meloni che ha vinto la finale nei 51 Kg contro Michela Trosini e ha conquistato il titolo di campionessa italiana seconda serie. Ottima la prestazione di Michela Demontis nei 48 Kg prima serie. La giovane atleta sassarese si è imposta con autorevolezza negli incontri che l’hanno vista opposta prima alla altoaltesina Magdalena Pircher e poi alla romana Rachele Tidei. Un performance che le ha permesso di ottenere la convocazione ai collegiali dell’8 e 9 giugno per entrare nella Nazionale italiana di Muay Thai che ad agosto volerà a Bangkok per i mondiali  Ifma.
Nei Cadetti spicca la vittoria di Federico Casu nella categoria -57 con tre vittorie, e l’oro di Elisabetta Scanu, quindi argento per Irene Manos e Matteo Chessa nei 57 kg, e per finire bronzo per Matteo Dore nei -63 e Giada Pulina nei -35 kg.
Sabato 8 giugno, in casa, gli atleti sassaresi saranno nuovamente impegnati questa volta nella quarta edizione del Fight club championship.

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Dopo l’apertura dedicata agli Italian Days, a Cagliari, domani 21 maggio, è il giorno d’inizio di Cartoon Digital, il master europeo sull’animazione digitale organizzato dall’associazione europea Cartoon Media, fino al 23 maggio alla Manifattura Tabacchi, grazie all’iniziativa della Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna e Cartoon Italia, l’associazione nazionale dei produttori di animazione.

A chiudere le due sessioni degli Italian Days, dedicate alla formazione di giovani talenti locali e nazionali, il disegnatore, romanziere e regista cagliaritano Igort, uno dei migliori talenti dell’illustrazione che l’isola ha disseminato nel mondo, nonché direttore di Linus, la storica rivista di fumetti fondata nel 1965. “Pensare per immagini nel magico mondo di Oblomov”, il titolo del suo intervento sulla Oblomov Edizioni da lui fondata e diretta, società editrice sarda parte della casa editrice La Nave di Teseo.

«Promuovere la Sardegna nel mondo dell’industria audiovisiva e dell’animazione significa anche stimolare la creatività dei nostri giovani talenti e il lavoro dei produttori emergenti. Questa iniziativa rappresenta perciò un importante momento di confronto dedicato a chi per lavoro o passione è in contatto col mondo del cinema d’animazione», ha dichiarato Christian Solinas, Presidente della Regione Sardegna, regione impegnata in prima fila nella formazione di una nuova generazione di professionisti dell’audiovisivo attenti alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

36 i relatori tra i 220 partecipanti provenienti da 22 paesi di questa tre giorni sull’animazione digitale e contenuti per gli schermi connessi, a partire dai responsabili delle tv pubbliche europee, che si confronteranno sulle sfide che devono affrontare rispetto alle grandi piattaforme OTT (Over-The-Top) – cioè le imprese che forniscono, attraverso la rete Internet, servizi, contenuti e applicazioni, senza passare dai canali tradizionali, operando quindi unicamente tramite la rete – sulla competizione nei servizi su abbonamento con canone periodico e su come connettere i propri programmi con il loro pubblico, ovunque esso si trovi, a complemento della loro offerta digitale. Nel 2023 si prevede che circa il 70% delle famiglie avrà un abbonamento a un servizio OTT generando ricavi per gli OTT in Europa fino a 23 miliardi di dollari nel 2023, ovvero più del doppio del 2017. Il Regno Unito è il più grande consumatore di questi servizi, seguito da Germania e Francia. In totale gli abbonamenti ai servizi SVoD sono esplosi con quasi 100 milioni di abbonati in Europa (rispetto ai 50 milioni del 2017).

Proprio dal successo su un OTT arriva “Warriors”, serie di romanzi d’avventura fantasy per ragazzi dagli 8 ai 13 anni con 400 milioni di visualizzazioni su YouTube, oggetto del case study di domani con Jeremy Banks di Coolabi, uno dei principali gruppi internazionali indipendenti e proprietari di diritti, con oltre 40 milioni di libri venduti fino ad oggi, con licenza in più di 30 lingue, che sta portando il marchio “Warriors” oltre i libri: lo sviluppo del brand prevede adesso un lungometraggio. A David Heyman, il produttore della saga “Harry Potter” e “Paddington” l’opzione sul film da realizzarsi. Un passo divenuto inevitabile, visto che dal lancio della serie di libri, i fan di tutto il mondo hanno creato fan art, animazioni e contenuti che ricevono collettivamente oltre 400 milioni di visualizzazioni su YouTube. Senza contare gli oltre 500 canali YouTube dedicati ai Warriors. Jeremy Banks e Maurice Wheerel di Kids Industries spiegheranno come il marchio è stato ridisegnato per crescere esponenzialmente.

Cartoon Digital, improntato all’ecosostenibilità, è organizzato con il supporto di Creative Europe Media, Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Cartoon Italia, Rai Ragazzi, in collaborazione con Mondo TV Iberoamerica. Partner dell’evento: CTM Spa, Accademia Casa Puddu, Oleificio Masoni Becciu, le cantine Santa Maria la Palma Alghero e Su Entu, la collaborazione del Centro Nazionale del Fumetto e di Sardegna Ricerche e la media partnership di Fred Radio e Radio X.

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È tra le più grandi occasioni che la Storia ci abbia messo davanti, non ce ne sarà un’altra capace di sortire gli stessi effetti perché dal riconoscimento del principio di insularità dipende lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. I tempi questa volta dipendono da noi: se il Nord accelera verso la riforma autonomistica che darà loro più poteri e risorse, la Sardegna deve correre ancora più veloce.
«Si tratta di una battaglia forte, autentica e identitaria, convalidata dalle firme di 100mila sardi e riconosciuta da tuti i partiti, ma per portarla a termine è necessario e urgente dimostrarci uniti e fare quadrato. Noi Riformatori non arretreremo di un centimetro, siamo arrivati fino al Senato e abbiamo il dovere di proseguire una battaglia che non è nostra ma di tutti i sardi», hanno ribadito gli esponenti dei Riformatori sardi Michele Cossa (presidente del gruppo in Consiglio), Roberto Frongia (presidente dei Riformatori sardi ed assessore dei Lavori pubblici), Pietrino Fois (coordinatore regionale) che hanno incontrato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. 
Per i Riformatori sardi quello che sta accadendo a livello nazionale avrà ricadute importanti sulla Sardegna se i sardi non si muoveranno uniti come stanno facendo Veneto e Lombardia, i cui presidenti già hanno incontrato le commissioni parlamentari per spiegare le ragioni della loro richiesta di maggiore autonomia e di maggiori risorse economiche.
«Anche noi – hanno evidenziato Cossa, Frongia e Fois – dobbiamo pretendere di avere la possibilità di spiegare l’unicità assoluta e peculiare della nostra condizione di insularità e di perifericità e chiedere che, attraverso l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, l’intera comunità nazionale si faccia garante del nostro diritto ad avere uguali diritti di tutti gli altri cittadini italiani.»
Impegno comune che guarda a Roma. Gli esponenti dei Riformatori sardi hanno condiviso con il presidente Pais tutte le nuove iniziative sull’insularità, prime fra tutte un incontro urgente con il presidente della Commissione Affari Costituzionali in Senato  e con i capigruppo del Senato con l’obiettivo di accelerare l’iter della legge, al momento ferma proprio in Commissione. 
 

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«Ci sono forti responsabilità dell’amministrazione Regionale se la situazione in cui versano i cieli sardi è quella gravissima in cui ci troviamo. È inaccettabile far ricadere sui lavoratori gli effetti di scelte politiche che si sono rivelate sbagliate. Crediamo che la Regione debba riportare omogeneità ed equità nella gestione delle rotte operate sui tre aeroporti dell’Isola con Linate e Fiumicino. Occorre revocare il bando sulle rotte da e per Olbia e ripristinare provvisoriamente il vecchio bando, nelle more della definizione della nuova continuità territoriale che porterà alla pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione delle rotte.»

Questo il contenuto della mozione urgente presentata dal Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, di cui è primo firmatario il consigliere Roberto Li Gioi.

«Auspico – sottolinea Roberto Li Gioi – che il presidente della Regione e l’assessore dei Trasporti riescano, in un anno, a trovare una soluzione adeguata per una continuità territoriale che garantisca il diritto alla mobilità dei sardi senza sperequazioni tra territori.»

La mozione impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale «a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per garantire il diritto alla mobilità dei sardi senza sperequazioni tra i territori, non solamente verso le rotte da e per Milano-Linate e Roma-Fiumicino ma anche verso gli altri principali scali italiani, e  a mettere in atto le azioni necessarie atte a salvaguardare l’occupazione dei dipendenti Air Italy di stanza nello scalo di Olbia».

 

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Il gruppo consiliare “Rinnova Iglesias”, espressione del movimento civico costituito in occasione delle elezioni amministrative del 2018, ha aderito all’iniziativa promossa dal comitato “Stavolta voto”, nato in maniera spontanea ad Assemini, per sensibilizzare i cittadini in occasione delle prossime elezioni europee del 26 maggio.

Un’iniziativa che vuole promuovere la partecipazione dei cittadini ad un appuntamento cruciale come quello delle elezioni europee, senza il sostegno diretto di partiti politici, ma con un appello alla società civile, alla cittadinanza attiva ed all’impegno dei singoli cittadini, invitati a prendere parte alla consultazione elettorale e ad esporre alle finestre delle proprie abitazioni la bandiera dell’Europa.

Un gesto simbolico, attraverso il quale spingere l’opinione pubblica a riflettere sull’importanza della partecipazione democratica e sul profondo significato delle Istituzioni europee, in un momento storico in cui prendono forza i movimenti legati al sovranismo, al nazionalismo ed all’antieuropeismo.

Alessandro Pilurzu, capogruppo di “Rinnova Iglesias” in Consiglio comunale, ha sottolineato l’importanza dell’adesione ad un’iniziativa nata nella società, senza sovrastrutture partitiche, ed in grado di far riscoprire il senso dell’Europa unita come comunità di persone e di popoli, e non solamente come istituzione burocratica: «Abbiamo aderito all’iniziativa promossa dal comitato “Stavolta voto” con entusiasmo e con grande convinzione, come movimento civico che guarda all’Europa con fiducia, e che fa della sua vocazione democratica, progressista ed europeista uno dei cardini della sua proposta. Un’iniziativa per la quale auspichiamo l’adesione di altri soggetti, sia della politica che dell’associazionismo, al fine di far crescere un movimento che rappresenta un’importante risposta alla sfiducia diffusa in tante persone ed alle speculazioni diffuse sul web e sui mezzi di comunicazione».

«Il nostro è il gruppo consiliare con l’età media più bassa – aggiunge il consigliere comunale Matteo Demartis ed è nostro dovere dunque rivolgerci sopratutto ai più giovani per far capire loro l’importanza di ogni singolo voto. Ogni tornata elettorale è importante per ciò che rappresenta ed è fondamentale che ognuno di noi in base alle proprie idee partecipi al diritto/dovere che il voto rappresenta. Viviamo un epoca dove la disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni sta lasciando spazio a movimenti nazionalisti ed antieuropeisti che non rendono il  giusto merito alle reali possibilità che l’Europa ha messo e metterà in piedi soprattutto per la nostra generazione.»

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Si aprirà giovedì 23 maggio, ad Alghero, l’appuntamento annuale dedicato alla Psichiatria forense. Tre giorni durante i quali i maggiori esponenti del settore si ritroveranno per fare il punto sulla Psichiatria forense, tra passato, presente e futuro.

L’occasione dell’incontro la offrirà il ventiduesimo congresso nazionale della Società italiana di Psichiatria forense, Ieri, oggi e domani in psichiatria forense, che prenderà il via il 23 maggio alle 9 all’Hotel Catalunya di Alghero. Organizzato in collaborazione con la Clinica di Psichiatria dell’Aou di Sassari, sino al 25 maggio rappresenterà un sicuro momento di condivisione tra le categorie di operatori del settore.

«La psichiatria forense – spiega Liliana Lorettu, direttore della Clinica di Psichiatria e organizzatrice del congresso – non può esimersi dal porre domande di approfondimento e chiarificazione alla psichiatria clinica. Non rispondere o dare risposte evasive o ambigue e, soprattutto, non consapevoli delle loro possibile decodificazione e travisamento forense significa che domani risponderanno a queste domande altre persone, tutte accomunate dal fatto di non essere medici specialisti psichiatri qualificati con esperienze pluriennali di assistenza e responsabilità psichiatrica in istituzioni pubbliche.»

Obiettivo del congresso sarà, allora, quello di affrontare le varie tematiche nell’ambito di un confronto multidisciplinare, per migliorare la formazione in ambito psichiatrico forense e clinico.

Tra gli argomenti al centro del congresso ci saranno le psicoterapie “Smart”, sfide e responsabilità tra nuovi pazienti e nuove patologie, la qualificazione di chi valuta la responsabilità professionale dello psichiatra, il danno psichico e gli aspetti clinici e forensi, l’implicazione della famiglia nel trattamento del paziente suicidario e la maternità difficile e le implicazioni forensi. Quindi ancora, si parlerà del futuro della psichiatria, dei problemi clinici e forensi nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), delle misure di sicurezza, dei profili di responsabilità professionale nelle Rems, del recupero funzionale nel paziente depresso, le nuove evidenze a supporto. Spazio poi alla discussione sullo psichiatra oggi tra cura e custodia, al ruolo del magistrato tra difesa sociale e bisogno di cure, quindi un focus sulla malattia mentale e al comportamento violento e sulle criticità attuali della psichiatria clinica.

Il congresso sarà preceduto da un simposio, dal titolo “La responsabilità professionale in psichiatria” che – nelle intenzioni degli organizzatori – vuole proporre differenti prospettive inerenti la responsabilità professionale nell’ambito di una visione multidisciplinare al fine di arricchire la formazione degli operatori.