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Saporito, fragrante e appena sfornato, il pane a lievitazione naturale è ormai indiscutibilmente uno dei grandi protagonisti della Cavalcata Sarda. Un pane antico realizzato con farine di grano duro macinate a pietra, impastato dal vivo per essere cotto nei due forni a legna predisposti all’ombra del grattacielo. A partire da venerdì, con il suo Villaggio del Gusto in Piazza Castello, “Pani ed Eccellenze di Sardegna” è divenuto il cuore pulsante di questa tradizione antica, che amplia i suoi orizzonti a tutte le altre specialità dell’enogastronomia isolana. Un fenomeno capace di attrarre migliaia di visitatori desiderosi di scoprire, gustare e portare a casa un ottimo prodotto, magari con la speranza di carpire qualche segreto della preparazione.
Fin dal primo mattino, donne e uomini della Pro Loco di Olmedo – grande protagonista dell’evento fin dalla prima edizione – hanno impastato le farine di fronte a un pubblico numeroso e incuriosito, dando prova di una maestria che è frutto di un’esperienza ultragenerazionale.
Dopo alcune ore di lievitazione all’interno degli stand, fumanti covatzas (focacce) sono sbucate dai forni incandescenti, infarcite su richiesta di ottima purpuza. Il menù, fra tradizione e innovazione, si è impreziosito delle gustose “carasanzas”, ottime lasagne di carasau e melanzane ideate dallo chef Massimo Meloni, bagnate da buon vino locale.
Oltre ai pani della migliore produzione sarda, tra decine di postazioni sarà possibile acquistare le altre “eccellenze” della tradizione come panadas, seadas, matza frissa, focacce, pasta fresca e secca, pane fratau, birre artigianali, vini, torrone, formaggi, salumi, miele, liquori, dolci ed altro ancora.
Ad intrigare gli appassionati è stata nondimeno la preparazione dal vivo di una pasta unica al mondo come “su filindeu”, una specialità tutta sarda, realizzata in questo caso dalle mani di Gianfranca Dettori. Per tutta la giornata, l’esperta ha curato i laboratori dedicati a grandi e piccoli nello stand centrale della piazza. I partecipanti, soprattutto i bambini, hanno potuto osservare per poi cimentarsi con infinito divertimento, a pochi passi dalla mostra dei pani: una selezione rappresentativa di alcune tipologie tradizionali e cerimoniali sarde, accostata a una miniatura del Castello di Sassari realizzata in pasta di pane dal pizzaiolo Matteo Sanna.
I laboratori sono proseguiti per tutto il pomeriggio, senza trascurare la preparazione della pasta decorata e i dolci tipici. A grande richiesta continueranno oggi a partire dalle 10.00 al mattino e nel pomeriggio a partire dalle 15.00, dedicati in particolare al filindeu e ai papassini. È possibile iscriversi in loco.
All’iniziativa è legato anche il concorso per il Premio per il miglior Pane di Sardegna, conteso tra i gruppi aderenti alla Cavalcata. Domenica, sul Palco di Piazza d’Italia, il prestigioso riconoscimento sarà consegnato dal sindaco e dall’assessora alla Cultura e Turismo, affiancati dalla coordinatrice Sonia Martinelli. Il concorso riveste un ruolo importante in termini di stimolo per la ricerca di una panificazione di alta qualità, sana e fedele alle tradizioni dell’isola. Da alcune settimane, una giuria di esperti guidata da Tommaso Sussarello, si è impegnata in Promocamera ad analizzare i pani provenienti dai diversi territori dell’isola attraverso l’esame visivo, gustativo e organolettico.
Ad aggiudicarsi il primo premio lo scorso anno era stato il civraxiu dell’Associazione culturale “Biddobrana” di Villaurbana, unico paese a svettare per ben due volte alla Cavalcata Sarda sui migliori pani da mensa, eguagliando il risultato del 2014. A trionfare nel 2017 era stato l’ammoddigadu del gruppo folk “Nostra Signora di Talia” prodotto dal panificio Madrigosas di Olmedo, nel 2016 il civraxiu del Gruppo folk Santa Vitalia di Serrenti, e nel 2015 il modditzosu del Gruppo Folk Nuraghe di Settimo San Pietro.
L’iniziativa è organizzata dal team Pani di Sardegna in collaborazione con il comune di Sassari e la Camera di Commercio del Nord Sardegna.