27 November, 2024
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Sono due le liste presentate per l’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio comunale di Calasetta, in programma il prossimo 16 giugno.

La lista civica “Noi per Calasetta”, espressione della maggioranza uscente, candida a sindaco Remigio Scopelliti, 64 anni, dipendente AIAS, vicesindaco uscente, già sindaco dal 2004 al 2009.

I 12 candidati alla carica di consigliere comunale sono i seguenti: Salvatore Altadonna, Maria Carla Armeni, Giovanni Battista Barabino noto Gianni, Sandro Dessì, Marilisa Granara, Roberto Lusci noto Robi, Giovanna Manunza, Cristiano Mercenaro noto Kicco, Alessandro Murru, Maurizio Sedda, Angelo Serrenti, Antonio Vigo (sindaco uscente).

La lista civica di “Calasetta 250 candida a sindaco Claudia Mura, 35 anni, avvocato, dipendente del comune di Carbonia.

I 12 candidati alla carica di consigliere comunale sono i seguenti: Matteo Cabras, Giuseppe Scopelliti noto Peppino, Ambra Cincotti, Roberto Sinzu, Igor Lobascio, Roberto Casula, Laura Farris, Claudio Mercenaro, Sergio Lai, Anna Cuneo, Simone Baghino, Diego Fisanotti.

 

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«Prendiamo atto della mancanza di visione di questa Giunta e del suo Presidente. In un contesto in cui tutto il mondo tende alle energie rinnovabili ed investe in rinnovabili ed efficientamento delle reti, qui invece, si cerca di incartare la Sardegna in un progetto obsoleto. Nessuno nega che il metano sia necessario, nessuno nega che sia un ottimo vettore energetico per accompagnare la transizione. La parola chiave è “transizione”, spostarsi verso un’energia sostenibile. Questo lo si può ottenere realizzando una rete del gas “flessibile” senza dover squarciare un’intera isola. La Sardegna non ha bisogno di nuove servitù ma di una visione di futuro e di opere che ci accompagnino per i prossimi cento anni.»

Questo il commento del gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale alla luce delle ultime vicende sul tema energia. Per i consiglieri pentastellati, «è prioritario accompagnare la Sardegna al concreto raggiungimento della sostenibilità e della totale indipendenza del sistema energetico».

«La sfida consiste nel puntare sulla produzione, al cento per cento, di energia rinnovabile pulita attraverso una combinazione di tecnologie energetiche distribuite, e che consenta un’uscita da tutte le fonti fossili nel più breve tempo possibile. Sviluppo delle Smart Grid, efficienza energetica e promozione della mobilità sostenibile elettrica e a Idrogeno sono i nostri obiettivi principali per promuovere uno sviluppo economico tecnologico e sociale, che metta la Sardegna al centro del Mediterraneo.»

«Il Movimento 5 Stelle – sottolinea il gruppo – sostiene l’uso in Sardegna del metano esclusivamente come fonte di transizione energetica residuale, ovvero facendovi ricorso, un sistema di trasporto navale mediante gas naturale liquefatto (GNL) e compresso (GNC,) esclusivamente se l’energia prodotta da rinnovabili nel periodo transitorio non fosse sufficiente a garantire il fabbisogno interno regionale. L’obiettivo rimane quello del raggiungimento al 2050 di un sistema energetico che provenga esclusivamente (al 100 per 100) da energia rinnovabile – conclude il gruppo del M5S -. La Sardegna non diventerà mai una piattaforma di produzione energetica da fonti fossili per l’esportazione in Italia o all’estero. Non sarà realizzata la prevista dorsale per il metano, opera dispendiosa e impattante, che richiederebbe anni per essere ammortizzata.»

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L’ennesimo intervento in pochi anni ed una richiesta di incontro col nuovo Governo regionale: così il sindaco di Muros, Federico Tolu, cerca di risolvere lo stato di emergenza ormai costante nella zona industriale alle porte del paese. L’area, che si estende a valle del centro abitato parallelamente alla S.S. 131 sino all’ex cementificio di Scala di Giocca, è costituita da circa 11 comparti sui quali insistono circa 40 aziende e sarà interessata nei prossimi giorni da una serie di operazioni urgenti per 40mila euro: pulizia di canali e pozzetti interrati, realizzazione di banchine e cunette, taglio della porzione di pavimentazione danneggiata e contestuale ricostruzione degli strati superficiali sono solo alcuni degli interventi che serviranno a rendere migliore la viabilità. La situazione in cui si trova la zona, che si affaccia sulla 131, punto strategico d’arrivo e di partenza delle merci del nord Sardegna, non è ormai più tollerabile: «La necessità dei nuovi lavori – spiega il primo cittadino – dimostra da un lato il costante impegno dell’amministrazione nel voler intervenire prontamente per rimediare a situazioni di criticità contingenti, dall’altro l’oggettiva impossibilità di poter programmare interventi strutturali e risolutivi a causa delle esigue risorse finanziarie, su un’area tanto vasta quanto problematica, sulla quale insistono questioni sedimentate nel tempo e, purtroppo, mai opportunamente affrontate».
Ecco perché il sindaco ha preso carta e penna per indirizzare al neopresidente della Giunta regionale Christian Solinas, all’assessora dell’Industria Anita Pili e al presidente del Consiglio regionale Michele Pais una richiesta di aiuto: «A causa della mancanza di un consorzio e di politiche poco lungimiranti che non hanno saputo cogliere le potenzialità insite in questo territorio – scrive Federico Tolu – mancano totalmente le infrastrutture, la viabilità è pericolosamente compromessa dal continuo passaggio di mezzi di ogni genere e stazza, sono assenti i sotto servizi, manca l’acqua pubblica. Ad oggi l’area è sede di numerose aziende ed è solo grazie alla tenacia degli imprenditori che hanno deciso di stare in loco, nonostante le innumerevoli difficoltà, che molte persone hanno potuto trovare un’occupazione stabile e un indotto importante è costantemente tenuto in vita. Ma i tempi sono sempre più difficili – conclude il sindaco -: la crisi generale e la pressoché assenza di interventi seri e costanti stanno gettando le basi per un futuro tutt’altro che roseo», auspicando un incontro per approfondire il tema e trovare soluzioni a lungo termine per rilanciare l’importante area.

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Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno arrestato in flagranza di reato un nigeriano 29enne con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio: aveva ingerito 31 ovuli contenenti eroina per trasportarli dalla Penisola in Sardegna.

Si tratta di un incensurato residente ad Iglesias, identikit perfetto di un anonimo trasportatore, probabilmente ingaggiato proprio per non attirare sospetti: si era recato nella Penisola la scorsa settimana, ha riferito di essere stato a Perugia, dove ha preso possesso della droga che è stata poi confezionata in ovuli ed ingerita. Il piano è andato storto a seguito di un malore avvenuto nella notte tra domenica e lunedì appena passati, quando è stato costretto, insieme alla fidanzata, a richiedere l’aiuto dei carabinieri e del 118; da quel giorno sono partite ininterrottamente le indagini della stazione dei carabinieri di Iglesias che lo hanno monitorato nel decorso ospedaliero, per comprendere meglio i contorni della vicenda. Stamane, per fortuna anche a seguito del miglioramento delle condizioni dell’arrestato che ha versato in stato di coma per tre giorni, sono stati recuperati tutti i 31 ovuli contenenti eroina per un peso complessivo vicino ai 400 grammi; un quantitativo considerevole, considerando che 4 etti possono essere immessi sul mercato con sostanze da taglio ed arrivare a fruttare circa 30 € al grammo, che è sintomo di un mercato florido. I militari di Iglesias, per tali ragioni, hanno già avviato le dovute indagini, anche fuori regione, per comprendere le dinamiche del preoccupante fenomeno. Il nigeriano, al termine delle formalità di rito, è stato arrestato e sarà piantonato in ospedale fino alle complete dimissioni; una volta guarito, sarà trasportato presso la casa circondariale di Uta.

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Sono scaduti alle 12.00 i termini per la presentazione delle liste per le elezioni Amministrative del prossimo 16 giugno. I Comuni sardi interessati al voto sono 29: Cagliari, Monserrato, Sinnai, Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi, Serrenti, Villasimius, Bosa, Magomadas, Sini, Sorradile, Austis, Onanì, Ortueri, Sarule, Tortolì, Villagrande Strisalisi, Alghero, Castelsardo, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Sassari e Sorso.

A Sant’Anna Arresi le liste che concorreranno all’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio comunale sono due.

Lista civica “Arresinus”.

Candidato alla carica di sindaco: Maria Teresa Diana.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Titti Podda, Claudio Mei, Adriana Lobina, Elisabetta Rossu, Francesco Scano, Elisabetta Cosa, Samuele Mei, Antonello Scanu, Luca Culurgioni, Daria Uccheddu, Damiano Cruccu, Cristiana Caredda.

Lista civica “Insieme per Sant’Anna Arresi”.
Candidato alla carica di sindaco: Antonio Costantino Granella noto “Tonino”.
Candidati alla carica di consigliere comunale: Renzo Argiolas, Filippo Atzori, Valter Caschili, Alessandro Gallus, Valerio Lecca, Armando Linzas, Maura Piras, Mariella Pistis, Susanna Potettu, Angelo Romano, Nando Uccheddu, Simona Zanda.
Non sono andati a buon fine tutti i tentativi fatti da diversi gruppi di formare una terza lista.

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Scadono alle 12.00 i termini per la presentazione delle liste per le Amministrative del prossimo 16 giugno. I Comuni sardi interessati al voto sono 29: Cagliari, Monserrato, Sinnai, Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi, Serrenti, Villasimius, Bosa, Magomadas, Sini, Sorradile, Austis, Onanì, Ortueri, Sarule, Tortolì, Villagrande Strisalisi, Alghero, Castelsardo, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Sassari e Sorso.

A Sant’Anna Arresi, al momento, le liste dovrebbero essere due: “Insieme per Sant’Anna Arresi” e “Arresinus”. All’ultimo momento potrebbe inserirsi una terza lista, anche se i tempi sono ristrettissimi… Anche a Calasetta le liste dovrebbero essere due.

In entrambi i Comuni sulcitani il 16 giugno verrà eletto un nuovo sindaco, perché i sindaci uscenti Teresa Pintus (sindaco fino allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale) ed Antonio Vigo (sindaco negli ultimi 10 anni) non saranno ricandidati alla carica di primo cittadino.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha scritto al Governo riaffermando la volontà di ascoltare le ragioni all’origine della protesta dei pastori sardi e di essere presente alla prossima riunione del cosiddetto “Tavolo del Latte”, in corso di convocazione da parte del prefetto di Sassari per la fine del mese di maggio.

A questo proposito, Gabriella Murgia ha chiesto alla direzione generale dell’assessorato di acquisire la documentazione e i verbali dei tavoli precedenti per procedere speditamente all’esame delle proposte avanzate dalle organizzazioni di categoria, dal consorzio del Pecorino romano e dai rappresentanti dei pastori, relativamente alla modifica dello statuto del consorzio, del disciplinare della DOP e del rinnovo del piano dell’offerta produttiva (ovvero dell’accordo tra i produttori di latte ovino e i trasformatori per prestabilire la quantità di Pecorino romano da immettere sul mercato e quindi governare le fluttuazioni  del prezzo). E’ intenzione dell’assessore concordare, con il prefetto e con i rappresentanti del Governo, il rientro del coordinamento del tavolo sotto l’egida dell’assessorato dell’Agricoltura e della presidenza della Regione.

L’assessore Gabriella Murgia ha inoltre chiesto alla struttura tecnica dell’assessorato di verificare lo stato dell’istruttoria  delle numerose pratiche relative agli indennizzi dei danni subìti dagli agricoltori a seguito dei numerosi eventi calamitosi degli ultimi anni, che risultano ancora non liquidate dall’organismo pagatore Argea, in modo tale da accelerare i tempi di erogazione dei fondi che, peraltro, risultano già disponibili. Gabriella Murgia ha inoltre chiesto alla direzione dell’assessorato di accelerare la spesa con riferimento alle misure strutturali del PSR 2014-2020 ed in particolare di quelle relative agli interventi finanziati dalla Misura 4, che finanzia gli investimenti nelle aziende agricole per acquisto di beni  strumentali, dalla Misura 6.1 (cosiddetta misura Giovani) che prevede per i giovani Under 40 la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto, pari a 35mila euro, destinato a sostenere  l’avvio di una nuova azienda, e dai progetti integrati di filiera (PIF)  che prevedono il finanziamento di tutti i soggetti appartenenti ad una filiera riconosciuta, quindi trasformatori e produttori associati e i loro conferitori.

E’ ferma intenzione dell’assessore proseguire nelle azioni relative al benessere animale e in quelle di contrasto alla peste suina africana. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, l’esponente dell’Esecutivo ricorda che a fine mese è previsto l’audit della Commissione europea sullo stato di attuazione del piano di eradicazione. L’auspicio è che, considerando i risultati finora raggiunti nella lotta alla malattia, sia possibile arrivare, dopo ben 42 anni di presenza della stessa nell’isola, alla sua completa eliminazione ed alla revoca dell’embargo sui prodotti a base carne suina sarda.

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«Il ritardo accumulato in dieci anni non ci consente di attendere neanche un giorno in più. I lavori di completamento della Nuova Sulcitana devono essere ultimati, una volta per tutte, e al più presto. Dal lontano 2009, da quando l’A.T.I. Grandi Lavori Fincosit si è aggiudicata la gara d’appalto per un importo di circa 110 milioni di euro, siamo in attesa. Nel frattempo, gli automobilisti sardi sono costretti a percorrere la vecchia Statale 195 per raggiungere il capoluogo, da Pula, Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro. Una strada che definire inadeguata e pericolosa è un eufemismo. Il rischio incidente per chi la percorre quotidianamente è reale, e puntualmente alle porte dell’estate con l’aumento del traffico si decuplica. Gravissimi inoltre i disagi arrecati a lavoratori, turisti, residenti, esercenti commerciali della zona. Il presidente Solinas e la Giunta devono attivarsi con urgenza affinché l’Anas, secondo gli impegni assunti nel giugno 2018, proceda al riavvio dei lavori della Nuova Sulcitana e al loro rapido completamento.»

E’ la richiesta del consigliere Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione sull’argomento presentata in Consiglio regionale dal Gruppo del Movimento 5 Stelle.

«È necessario inoltre – aggiunge Michele Ciusa – individuare le soluzioni più opportune a garantire la sicurezza degli automobilisti in vista della stagione estiva che porterà migliaia di auto in più su una delle arterie stradali più importanti della zona costiera a Sud di Cagliari.»

La storia della Nuova Statale 195 è lunga e travagliata. La consegna dei lavori da parte della ditta vincitrice della gara d’appalto era prevista per il mese di agosto 2016. Una scadenza che non è stata rispettata. Inoltre, dopo due anni, la grave insofferenza finanziaria in cui versava l’impresa ha portato alla rescissione del contratto.

«Superate le vicende che hanno riguardato la prima impresa costruttrice, dal 21 giugno 2018 l’Anas – conclude il consigliere del M5S – si è impegnata a scorrere la graduatoria e individuare un’altra ditta a cui affidare i lavori, possibilmente utilizzando gli stessi operai che hanno già lavorato nel cantiere. È trascorso quasi un anno da allora, ogni ulteriore ritardo non è più tollerabile.»

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Marina di Porto Cervo – società del Gruppo Smeralda Holding gestita da IGY Marinas – organizza, sabato 18 maggio 2019, “Smeralda Holding Day”, una giornata ecologica dedicata alla pulizia dei fondali marini  del porto di Porto Cervo sotto la supervisione della Guardia Costiera e grazie al contributo volontario di sub professionisti. Il progetto si inserisce nel calendario “Agenda BLU 2019”, l’iniziativa promossa per il secondo anno dal comune di Arzachena. L’appuntamento è parte dell’ampio programma di attività “Smeralda Holding per il Territorio”, che testimonia l’impegno del Gruppo per l’ambiente, il paesaggio e lo sviluppo sostenibile dell’area.

L’evento verrà svolto con la collaborazione della Guardia Costiera, del personale dei Nucleo Sub della Guardia Costiera, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Sommozzatori della ditta privata DILAMAR, della Ditta SEA SERVICE di Cesare DESTRO, Ditta STEMAR di PIGA Piero & Pier Paolo, Associazione apneisti UNA CAPOVOLTA NEL BLU, dalla società G&P MULTI SERVICE per la raccolta rifiuti, dell’associazione Arzachena AGOSTO89 che mette a disposizione un’autoambulanza e volontari.

L’appuntamento è alle 8.00 presso la piazza antistante lo scivolo del Cantiere Navale Porto Cervo per un briefing operativo pre-immersione tenuto dal Comandante del Porto e dal Responsabile della Marina di Porto Cervo. L’area da perlustrare alla ricerca di eventuali rifiuti è stata suddivisa in sette zone di competenza, ciascuna affidata a un gruppo di sub. È stata emanata dalla Guardia Costiera un’apposita ordinanza di interdizione e regolamentazione dello specchio acqueo interessato dalla pulizia.

L’evento sarà supportato dallo YCCS e dalla Fondazione One Ocean che insieme al Nelson Pub offriranno a tutti i volontari coinvolti nell’operazione un buffet in Piazza Azzurra a chiusura dei lavori, alle ore 12.30, con l’utilizzo di piatti e stoviglie compostabili, in anticipo rispetto a quanto disposto dalle ordinanze sul divieto di uso di plastiche monouso sui litorali in vigore dal 1 giugno 2019.

«La salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente rappresenta da sempre un impegno primario di Smeralda Holding – commenta l’amministratore delegato Mario Ferraro – si tratta di un obiettivo che ci vede tutti coinvolti, istituzioni, cittadini e operatori turistici, ciascuno per la sua parte. Iniziative come questa sono importanti proprio perché il mare e le nostre coste sono risorse preziose che vanno tutelate e preservate, non solo per garantire lo sviluppo turistico dell’area in chiave sostenibile, ma anche e soprattutto per il benessere del pianeta e delle generazioni future.»

L’iniziativa di sabato, inoltre, è pienamente in linea con la strategia adottata da IGY Marinas, che è oggi impegnata in un’attenta fase di ridefinizione delle proprie pratiche nel segno di un sempre maggiore rispetto e una più ferma assunzione di responsabilità nei confronti dell’ecosistema, attraverso l’adozione di un decalogo comportamentale per tutti i dipendenti e l’implementazione di una logica plastic free in tutti i propri uffici: vietate le bottiglie usa e getta, sostituite da bottiglie brandizzate riutilizzabili,  niente più bicchieri in plastica, sostituiti da quelli in  materiali riciclati, ecc.

«La strategia di IGY Marinas prevede l’adozione di abitudini e procedure che garantiscano un sempre minore impatto delle nostre attività sull’ambiente e in particolare sul mare – afferma Simon Bryan, direttore generale della Marina – si tratta di un impegno che siamo convinti porterà ottimi risultati, poiché notiamo che anche le abitudini dei nostri clienti stanno cambiando nel segno di una sempre maggiore attenzione nei confronti dell’ecosistema.»

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L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato una mozione per l’incremento delle risorse del Fondo Unico destinato al finanziamento e funzionamento degli Enti locali. Il documento vede firmatari dell’iniziativa anche i seguenti consiglieri: ZEDDA Massimo, AGUS, ORRU’, CADDEO, PIU, STARA, LOI, GANAU, DERIU, COMANDINI, PISCEDDA, CORRIAS, MELONI, PIANO, LAI, COCCO.

La proposta nasce dal fatto che gli Enti locali svolgono un ruolo di primaria importanza come avamposto del sistema della pubblica amministrazione ma che gli stessi, specie i Comuni, mostrano serie difficoltà ad affrontare i compiti da svolgere a causa di una ormai cronica carenza di risorse finanziarie.

Il sistema delle autonomie locali sarde è finanziato attraverso i trasferimenti del Fondo unico di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2. La stessa legge pone in correlazione l’incremento annuale di suddetto Fondo con le entrate tributarie della Regione. Purtroppo, nonostante queste entrate abbiano registrato negli anni notevoli crescite, la Regione continua a erogare agli Enti locali risorse pressoché simili a quelle del 2007. Secondo recenti stime da parte del Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna e di Anci Sardegna, per effetto della non corretta applicazione della normativa, in questi anni sono venuti a mancare agli Enti locali oltre 1 miliardo e 350 milioni di euro.

In questo scenario, gli Enti sono costretti loro malgrado ad ampi tagli o a rinunce per la realizzazione di opere e servizi. Di conseguenza, per via di questa bassa capacità di spendita, si rende impossibile anche solo intervenire per le classiche manutenzioni ordinarie. Questa situazione finisce inevitabilmente per compromettere la qualità dei servizi offerti ai cittadini, la sicurezza, le opportunità e i livelli di sviluppo economico-sociali, nonché le condizioni e la qualità della vita degli stessi abitanti.

Per tutte queste ragioni, i consiglieri firmatari della mozione chiedono al Presidente della Regione e alla Giunta di porre in essere ogni azione necessaria per l’immediato incremento del Fondo relativo all’anno 2019, e a prevedere un piano di restituzione di quanto dovuto per gli anni precedenti.

L’auspicio dei firmatari è che vi sia una forte convergenza in seno al Consiglio regionale, quindi a prescindere dalle diverse appartenenze politiche, poiché la questione riveste carattere trasversale e coinvolge in via diretta o indiretta ogni singolo cittadino sardo, nessuno escluso.