27 November, 2024
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Il prefetto di Nuoro, Anna Aida Bruzzese, nei giorni scorsi si è recata in visita istituzionale presso i presidi delle Forze di Polizia del capoluogo.

Nella mattinata del 14 maggio si è recata nel Palazzo di viale Europa n. 3 sede della Questura, ove è stata accolta dal Questore, dott. Massimo Alberto Colucci, insieme ai suoi funzionari. Il rappresentante territoriale del Governo ha espresso loro il proprio apprezzamento per il bilancio nettamente positivo conseguito nell’attività di contrasto e prevenzione dei reati, sulla scorta di mirate strategie messe a segno nella provincia di Nuoro. Il Prefetto ha incontrato anche gli agenti della Sala operativa della Squadra volante e gli operatori del Gabinetto provinciale della Polizia scientifica, i quali hanno illustrato i sistemi di controllo del territorio in uso e le tecnologie avanzate di cui dispongono i suddetti comparti operativi.

Nella stessa mattinata del 14 maggio, il Prefetto ha fatto visita al Comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, dove è stato accolto dal comandante col. Franco di Pietro, che nell’occasione ha fornito una puntuale illustrazione della capillare organizzazione dei presidi dell’Arma sul territorio e dell’attività svolta in seno al Comando, presentandone gli ufficiali. Il Prefetto ha dato pienamente atto dell’insostituibile funzione, ai fini del contrasto e della prevenzione della delittuosità ed anche in termini di prossimità con il territorio, delle 77 stazioni dei Carabinieri dislocate nella provincia.

Nella mattina del 16 maggio, il Prefetto si è recata in visita istituzionale ai Comandi provinciali della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco.

Il Prefetto è stato dapprima accolto nella sede del Comando provinciale della Guardia di finanza dal comandante col. Antonello Urgeghe, accompagnato dai Comandanti dei reparti dipendenti. Durante l’incontro sono stati illustrati gli specifici aspetti organizzativi che connotano l’attività di istituto in questa provincia, non senza soffermarsi sulla positività dei risultati conseguiti nel contrasto ai reati di natura finanziaria e nel concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Provincia.

Il rappresentante del Governo si è recato, infine, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, dove è stato accolto dal Comandante provinciale ing. Fabio Sassu, insieme ai funzionari tecnici e a tutto il personale operativo e amministrativo. Nell’occasione, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco ha relazionato in modo esaustivo sulla variegata tipologia e sul grado di complessità degli interventi assicurati alla popolazione, evidenziando i momenti più delicati. Il Prefetto ha espresso il proprio apprezzamento per l’abnegazione del Corpo dei Vigili del fuoco, lungamente sperimentata anche nei precedenti contesti lavorativi. Ha ringraziando il personale tutto del Comando di Nuoro per l’impegno profuso durante le operazioni di soccorso relative ai più recenti eventi calamitosi.

Tutti gli incontri si sono svolti all’insegna della massima cordialità e sintonia istituzionale.

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Francesca Caria, militante della sezione di Carbonia di CasaPound, rivolge un appello al sindaco Elvira Usai e all’assessore competente del comune di San Giovanni Suergiu, per conoscere quali misure urgenti intendano attuare per porre fine al degrado in cui versa Punta Trettu, sito noto agli appassionati di kite surf di tutto il mondo, in quanto uno dei migliori luoghi dove praticare questo sport non solo nell’isola, ma in tutta Europa e frequentato tutto l’anno.
«Peccato che l’Amministrazione locale – denuncia Francesca Caria – sembri non accorgersi della situazione di crescente anarchia e degrado che sta deturpando questo luogo incantevole.

Tantissimi veicoli (in gran parte caravans) vi stazionano permanentemente, molti praticano bivacchi e campeggiano in zona per giorni. Il tutto senza la minima struttura a garantire un livello di igiene e pulizia accettabili. I controlli e le sanzioni per i comportamenti incivili sono assenti, per non parlare di un presidio medico o di soccorso che sarebbe necessario viste le caratteristiche di questo sport».
«A parte i soliti cassonetti straboccanti di immondizia ed i sacchi di pattume lasciati ad imputridire sulla strada del litorale, la pineta adiacente, un tempo frequentata da turisti e dalle famiglie di residenti locali per gite e picnic, è ormai un’infrequentabile, maleodorante latrina a cielo aperto. E con l’avvicinarsi della stagione estiva – conclude Francesca Caria – la situazione può solo peggiorare drammaticamente.»

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Tre appuntamenti a Villacidro (Sud Sardegna) all’insegna del “Maggio letterario”: ritorna la consueta iniziativa di primavera promossa dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” (organizzatrice dell’omonimo Premio Letterario, quest’anno alla trentaquattresima edizione, in calendario dal 23 settembre al 2 ottobre prossimi), nella sua sede al civico 65 di via Roma, in quella che fu la casa di famiglia dello scrittore di “Paese d’ombre”.

Si parte questo sabato (18 maggio), alle 18.30, con la presentazione della grammatica “Su Sardu Standard / Il Sardo Standard”, pubblicata di recente da Alfa Editrice. Un comitato scientifico di ricercatori che lavorano quotidianamente con la Lìngua sarda, operatori di sportello, docenti, traduttori e semplici attivisti per i diritti linguistici, propongono una norma ortografica, cioè un solo alfabeto per scrivere tutto il Sardo e uno standard linguistico a doppia norma: una proposta di standard che prende dunque in considerazione il Sardo campidanese e il Sardo logudorese/nuorese, in conformità con quanto già affermato da tempo dalla scienza accademica, e cioè che il Sardo è un’unica lingua, ma espressa in due macrovarietà. A trattare l’argomento e presentare l’opera, dopo i saluti del sindaco di Villacidro Marta Cabriolu e del presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, saranno il coordinatore del comitato scientifico de s’Academia de su Sardu ONLUS Stefano Cherchi e l’assessore della Cultura e della Lingua sarda del comune di Villacidro Giovanni Spano, rispettivamente coordinatore e coautore di “Su Sardu Standard“.

Di lingua, ma in questo caso di quella italiana, si parlerà anche sette sere dopo, sempre alle 18.30, in una conversazione con Giorgio Kadmo Pagano. “Per l’internazionalizzazione della e nella lingua italiana” è il titolo dell’incontro – organizzato in collaborazione con il Lions Club di Villacidro – con il pittore, scultore, architetto, esperto di economia linguistica, da tempo impegnato perché l’arte, la lingua e la cultura italiana non scompaiano; un impegno che nel 2014 l’ha portato a condurre uno sciopero della fame di cinquanta giorni, in auto davanti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, e, due anni dopo, alla pubblicazione del saggio “Come divenire la super potenza culturale che si è”, che presenterà sabato 25 con interventi di Paolo Lusci, del sindaco Marta Cabriolu, e di Franco Gioi (presidente) e Marco Cherchi del Lions Club di Villacidro.

Per il suo terzo e ultimo appuntamento il “Maggio letterario” della Fondazione Dessì sconfina di poco nel mese di giugno: domenica 2, alle 21.00, si accendono i riflettori sulla compagnia teatrale La Maschera, in scena con “Federico García Lorca”, uno spettacolo di Nino Landis dedicato al grande poeta spagnolo (fucilato nel 1936 per le sue idee liberali dalle milizie fedeli a Francisco Franco, durante la guerra civile di Spagna). Sul palco di Casa Dessì, insieme allo stesso Nino Landis, un cast formato da Enzo Parodo, Valentina Trincas (danza), Erminia Contu (canto), Carlo Plumitallo (percussioni) e Carlo Mura (chitarra), con l’assistenza tecnica e video di Peppe Pili.

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L’Amministrazione comunale di Sennori ha pubblicato il bando di gara per la concessione in uso del punto ristoro a servizio del compendio della chiesa campestre di San Giovanni, con l’adiacente area olivetata di 4.526 metri quadrati.

La concessione avrà la durata di 9 anni, rinnovabile per altri 6, con un canone annuo, a base d’asta fissato in 12mila euro. A titolo di incentivo per consentire un adeguato avviamento dell’attività, il canone del primo anno sarà scontato del 30% rispetto all’offerta, quello del secondo anno del 20% e quello del terzo anno del 10%.

Le offerte dovranno pervenire tramite il sistema Sardegna Cat e saranno valutate attribuendo un massimo di 30 punti all’offerta economica e massimo 70 punti all’offerta tecnica. Il vincitore della gara dovrà curare la manutenzione ordinaria dell’area e delle attrezzature presenti, e dovrà impegnarsi a alla custodia e alla pulizia dello stabile e dell’oliveto avuto in concessione.

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Domani, sabato 18, e domenica 19 maggio, si svolgerà la seconda edizione della “Festa del Patrimonio”, un evento organizzato dal comune di Carbonia con la collaborazione delle scuole e delle associazioni del territorio. Sarà un ricco programma di eventi che spaziano dallo sport alla musica, dalla cultura al paesaggio, dall’architettura all’arte e alle tradizioni locali. Di particolare rilevanza sono le iniziative organizzate dai musei cittadini, tra cui spicca “La Notte dei Musei”, prevista per sabato 18 maggio al Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu con il seguente programma:

Ore 21.00-22.00-23.00, visite guidate della galleria sotterranea: l’escursione dura circa un’ora e si svolge al buio, solo con l’ausilio di piccole torce da casco.
Biglietto ridotto al prezzo di 6 euro.
È consigliata la prenotazione.

Dalle ore 21.00: proiezione “Memorie dal territorio”,selezione di filmati a cura del C.S.C. Carbonia della Società Umanitaria. Montaggio a cura del Servizio Audiovisivi Coop. Progetto S.C.I.L.A. Ingresso gratuito.

Mostra fotografica “Piccole Meraviglie” di Fabio Corona: un’immersione nel mondo dei fiori alla scoperta delle orchidee spontanee del territorio. Ingresso gratuito.

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Roberto Pili è il nuovo presidente eletto dall’assemblea generale dei soci IERFOP.

L’Istituto Europeo per la Ricerca Formazione Orientamento Professionale Onlus (I.E.R.F.O.P.) riprende così a pieno regime una più che trentennale attività nella formazione professionale.

Insediato il nuovo consiglio di amministrazione, il presidente Roberto Pili ed i componenti del Consiglio di Amministrazione, Pietro Paolo Murru, Aldo Secci, Claudio Murtas, Mario Marinelli hanno provveduto alle nomine del vicepresidente vicario Teodoro Rodin, del vicepresidente Cataldo Idda e alla conferma di Bachisio Zolo quale Direttore dell’attività didattica e formativa, incarico ricoperto fin dalla fondazione dell’ente.

Si chiude quindi la fase conseguente alla scomparsa, avvenuta a giugno 2018, del padre fondatore dell’ente, il compianto onorevole Raffaele Farigu che dal 1988 anno di fondazione, ha sempre ricoperto la massima carica.

«Oltre alla mia più sincera gratitudine verso i soci per questa nomina – dichiara Roberto Pili – un sentito ringraziamento lo rivolgo al vicepresidente vicario Pietro Paolo Murru che dalla scomparsa di Raffaele Farigu ha retto l’ente, mantenendolo nel solco tracciato dal suo fondatore. Raccolgo questo testimone con il preciso impegno di mantenere forte la continuità rispetto alle linee e programmi storici quali lo sviluppo della formazione della didattica e la ricerca al servizio del perseguimento della più completa autonomia possibile, qualsiasi siano le abilità delle persone. Intendo semmai rafforzarne la vocazione nazionale e internazionale. Ampio spazio sarà dato a programmi di prevenzione delle disabilità sensoriali in ogni fascia d’età e alla ricerca nel settore degli ausili tecnologici, laddove ne prevediamo l’aumentato bisogno con la crescita delle fasce più anziane della popolazione. In Italia il 50% degli ultra 75enni soffre di compromissione della vista e dell’udito e diventa strategico limitarne le ricadute sulle condizioni di salute, cognitive e  psicoaffettive. Accentueremo l’impegno sociale  dell’ente nei settori dove maggiori appaiono gli squilibri nel campo dell’inclusione sociolavorativa dei giovani con disabilità con particolare attenzione ai ciechi ed ipovedenti.»

Ripercorrendo una tradizione di tre decadi l’IERFOLP conferma una particolare attenzione agli Istituti Scolastici che annoverano alunni con disabilità, dove saranno proposti interventi per migliorare i percorsi educativi e formativi e per facilitare il processo di integrazione scolastica.

E’ proprio in virtù della qualità e dei risultati nella formazione professionale di ciechi, ipovedenti, sordi e invalidi civili che l’ente fondato nell’isola nel 1988 ha nel giro di pochi anni superato i confini regionali e istituito sedi in Abruzzo, Piemonte, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia ed è inserito nell’elenco delle agenzie formative abilitate a proporre e realizzare progetti di formazione professionale della Regione Autonoma della Sardegna, della Regione Siciliana e della Regione Emilia Romagna inoltre è accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

«Durante il mio mandato – conclude il Presidente Pili – farò il possibile per costruire sinergie e collaborazioni con quanti enti, istituzioni, università, scuole, sindacati si propongano una sempre più efficace integrazione e inclusione sociale a favore dei settori più fragili della società. La grande eredità lasciata dal suo fondatore Raffaele Farigu è testimoniata dalle cifre raggiunte dal 1988 al 2018: 133.656 ore formative, 499 corsi professionali fatti, 4.529 allievi tra corsi per disabili e per operatori sociali, 1.794 allievi che al termine delle lezioni hanno trovato occupazione. IERFOP opererà nella piena convinzione che l’istruzione, la formazione professionale e l’integrazione sociale siano il volano che consente ai disabili il conseguimento e della piena cittadinanza sociale.»

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Danza, arte circense, teatro, arte visiva. Riparte il progetto “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”: il luogo che racconta, unisce e coniuga arte, spettacolo e memoria storica come strumento fondamentale per originali percorsi di creazione artistica, attraverso l’interazione tra i linguaggi dell’arte contemporanea e alcuni siti di memoria che rappresentino la cultura e la storia della Sardegna. La dodicesima edizione della rassegna internazionale di danza, promossa e organizzata da Simonetta Pusceddu per Tersicorea, prosegue il dialogo profondo tra i linguaggi artistici, le culture in movimento e i luoghi di straordinaria bellezza della nostra isola.

Come sempre diversi e molto attuali i temi delle creazioni, in cui domina l’indagine sulle relazioni umane, l’isolamento, il dolore e l’amore, la carezza e la violenza; il mito eterno delle donne guerriere pronte a difendere la propria indipendenza a colpi di spada o tiri di freccia; la difficoltà nel prendere decisioni e a restare incastrati nella gabbia dei nostri stessi pensieri in un gioco continuo di perdita e equilibrio; l’ipocrisia che si cela dietro l’immagine pubblicitaria della perfetta casalinga; l’attitudine umana a migrare, cercare frontiere metaforiche, reali o persino virtuali; le molteplicità della relazione con se stessi; la fragilità dell’uomo tra realtà ed il sogno; i conflitti interiori che si proiettano sulle relazioni; la follia che vive in ciascuno di noi; la miseria e la crudeltà umana nelle relazioni; le debolezze, le paure dell’animo umano, lo spazio condiviso come centro della relazione interpersonale.

Protagonisti anche quest’anno un’equipe di oltre 50 artisti provenienti da tutta Europa e dal mondo, in un percorso di oltre venti progetti coreografici tra danza, rappresentazione teatrale, video-arte, fotografia e luce, tra i quali anche alcuni selezionati tra i finalisti del Cortoindanza 2018. Il festival anche quest’anno si snoderà fino a novembre tra nove luoghi di archeologia industriale, di fede e di storia, tra i più belli suggestivi di Cagliari e dintorni (Ex Lazzaretto; Spazio teatrale T.Off; Fucina Teatro La Vetreria di Pirri; Ex Art Cagliari; Orto Botanico di Cagliari; Teatro Si ‘e Boi ed Ex distilleria a Vapore a Selargius; Teatro Romano di Nora; Chiesa San Giuliano).

«Si tratta di un progetto originale che ha il duplice scopo di raccontare e contaminare i linguaggi dell’arte contemporanea attraverso il patrimonio storico/culturale e lo spettacolo dal vivo e di consolidare il sistema della cooperazione, integrata, collegata, decentrata, partecipata, concertata e di qualità, sia di natura locale, nazionale che internazionale», spiega Simonetta Pusceddu, direttrice artistica.

 

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“Se non son gigli”: è il titolo dell’esito conclusivo del laboratorio “Con-passione”, condotto da Pierpaolo Piludu, che va in scena domani, sabato 18 maggio, alle 21.00, al Teatro La Vetreria di Pirri. A salire sul palco, sotto la regia dello stesso Piludu, gli allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria di Cada Die Teatro: Luisella Cherchi, Alessandro Congeddu, Carla Demuro, Fulvio Gennamari, Sergio Massenti, Cinzia Mocci, Patrizia Mura, Rosalba Pillai, Barbara Piras, Maria Zedda (disegno luci: Giovanni Schirru; suono: Matteo Sanna). Che interpretano i ruoli di donne e uomini non particolarmente gentili ed arguti, che di sicuro non son gigli, ma pur sempre figli, vittime di questo mondo.

«Forse la colpa è dei raggi del sole del buon Dio che non riescono a scaldare a sufficienza i cuori degli abitanti delle palazzine di Piazzetta Sirboni», è scritto nelle note sullo spettacolo. «Dicono che il loro motto sia sempre stato ‘Ma frigarindi! Ma ita ti nd’impo’!’. Dicono che ultimamente stiano sdoganando anche i pensieri più beceri ed egoisti: sembra non possano fare a meno di avere qualcuno da combattere o da sbeffeggiare, soprattutto quando sono in gruppo, ‘chi deaici si spassiaus de prus!’».

«Questo laboratorio è stato per me e per gli allievi della nostra Scuola di Arti Sceniche una importante opportunità di ricerca e riflessione sulle follie dei nostri giorni – sottolinea Pierpaolo Piludu -. Abbiamo cercato di non limitarci a legittimi giudizi di denuncia e condanna… So che può apparire ingenuo, eppure, forse per via di un’adolescenza vissuta a San Michele o dell’esperienza di alcuni anni fa coi detenuti della sezione Alta Sicurezza del carcere di Buoncammino, sono convinto che anche nell’essere umano più infido e insensibile possa esserci un’opportunità di rinascita

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È uno degli elementi cardine della “Festa del Patrimonio”, il nostro paesaggio, così ricco di peculiarità, di aspetti identitari, ambientali, urbanistici, architettonici, culturali e sociali di assoluto e indiscusso valore. Una serie di caratteristiche che fanno della città di Carbonia la sede ideale per l’apertura di un Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio e per l’istituzione di un Master di II livello in Architettura del Paesaggio in stretta collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Civile e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari.

Due importanti progetti che stanno per diventare realtà e verranno presentati sabato 18 maggio alle ore 17.oo, nella sala polifunzionale, nell’ambito della seconda edizione della “Festa del Patrimonio”, organizzata dal Comune di Carbonia per le date di sabato 18 e domenica 19 Maggio.

All’incontro saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica Luca Caschili, l’assessore della Cultura, dello Spettacolo e del Turismo Sabrina Sabiu, il prof. Giorgio Peghin, Direttore del Master e del Centro Studi, il prof. Maurizio Memoli, docente dell’Università di Cagliari e del nuovo Master in Architettura del Paesaggio, il prof. Ivan Blecic, anch’egli docente dell’Università di Cagliari e del Master.

La nascita di queste due importanti nuove iniziative, aventi sede presso la Grande Miniera di Serbariu, è stata resa possibile anche grazie alla stipula, nell’ottobre del 2017, di un protocollo di intesa tra Fondazione di Sardegna e comune di Carbonia, che prevede un finanziamento complessivo di 240mila euro a favore della nostra città.

«Carbonia si candida così a diventare uno dei principali poli della cultura e dell’architettura del paesaggio in Italia con l’avvio di due progetti di ampio respiro nel settore culturale, paesaggistico e turistico. Ciò consentirà alla nostra città di aumentare la sua capacità attrattiva in particolare nei confronti di studenti, docenti e studiosi del settore», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«La presenza di un Master e di un Centro Studi – ha detto l’assessore della Cultura Sabruna Sabiu – ci permetterà anche di valorizzare un’area di importanza strategica in chiave turistico-culturale, la Grande Miniera di Serbariu, un sito che ha ampi margini di crescita e di espansione.»

Nel dettaglio, ha precisato l’assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica Luca Caschili, «il Master internazionale consisterà in un programma formativo molto ricco e stimolante curato dall’Università degli Studi di Cagliari, con la partecipazione di prestigiosi docenti e architetti del paesaggio provenienti da varie scuole di architettura internazionali (Barcellona, Marsiglia, Mendrisio, Parigi, Lisbona). L’istituzione del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio, in collaborazione con Università e Centri di ricerca europei e nord africani, si occuperà, invece, di svolgere ricerche, studi, pubblicazioni, programmi di sviluppo e consulenze di livello internazionale, mirate alla gestione di politiche di sostenibilità ambientale, territoriale e urbana. In questo contesto, il nostro obiettivo è quello di valorizzare il paesaggio urbano, architettonico, territoriale ed ambientale con ampie ricadute per la città, che ospiterà studenti, docenti ed eventi capaci di attrarre persone e iniziative da tutta Europa e dai paesi del Mediterraneo. Inoltre, i lavori e le attività del Master e del Centro consentiranno di collocare la nostra città come un luogo internazionale dell’innovazione, che promuove modelli di sviluppo territoriali attenti alle culture locali e sostenibili e incide sulla formazione e l’educazione all’ambiente e al paesaggio, imprimendo un’ulteriore accelerazione al percorso iniziato nel 2011 quando il Consiglio d’Europa ha insignito il Comune di Carbonia quale vincitore del Premio Europeo del Paesaggio».

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Potenziare le realtà imprenditoriali attraverso la valorizzazione del turismo in chiave sostenibile: questo l’obiettivo che ha guidato per due anni ItinERA (Itinerari Ecoturistici in Rete per Accrescere la competitività delle PMI e la qualità dei servizi), il progetto di cooperazione transfrontaliera a valere sul Programma Interreg. PO Italia/Francia Marittimo.

Giunto all’evento conclusivo, ha visto protagonisti 5 regioni – Sardegna, Toscana, Liguria, Corsica e Var – e 8 soggetti promotori – CCIAA di Cagliari, capofila del progetto, l’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, la Camera di Commercio e d’Industria del Var (Tolone), la CCIAA della Maremma e del Tirreno, la CCIAA di Genova, GIP FIPAN (Nizza), il Centralabs (Cagliari) e la Camera di Commercio e d’Industria di Bastia e dell’Alta-Corsica.

Beneficiari del progetto sono stati le PMI, i tour operator e le compagnie di crociera operanti nell’area di cooperazione, ma anche gli altri soggetti che a vario titolo operano nell’area interessata dai percorsi esperienziali.

Il principale destinatario di ItinERA è il turista luxury, con focus sul crocierista di lusso: a partire dallo studio del suo identikit, della sua capacità di spesa e delle sue scelte in viaggio, si è lavorato su aspetti tecnici come la durata massima delle escursioni a lui dedicate e gli orari in cui proporle, per ottimizzare le risorse e consentire al turista una migliore esperienza di viaggio. «Naturalmente gli itinerari pensati e realizzati per i crocieristi sono fruibili a tutti i viaggiatori che nutrano interesse per la cultura del mare, del mangiare e del vivere in maniera sostenibile – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale – nell’ottica di creare un turismo di qualità e un’opportunità di sviluppo per l’Isola e per gli altri territori partner».

A contraddistinguere il lavoro svolto dal 2017 a oggi è stato lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di 4 importanti attività complementari fra loro al fine di garantire un’offerta turistica con approccio sistemico, ovvero non solo come sequenza di escursioni ma come modalità attraverso la quale veicolare settori importanti come quello trasportistico e territoriale.

Elaborazione di linee guida (LG) per costruire progetti di promozione del territorio con un fine altamente ecosostenibile (es. prodotti locali e filiera corta, uso di materiali a minimo impatto ambientale);

• progettazione di macro itinerari ecoturistici conformi ai requisiti previsti nelle LG e relativi all’esperienza enogastronomica e storico-culturale en plein air. Nel caso dell’itinerario enogastronomico, per esempio, significa che il visitatore non solo potrà visitare i luoghi della filiera e degustare i piatti, ma partecipare attivamente alla loro preparazione, dal campo al tavolo;

• sviluppo di attività di formazione in e-learning, in lingua italiana e in lingua francese, rivolte agli operatori con l’obiettivo di insegnare loro le LG da applicare nella formulazione dei percorsi turistici;

• realizzazione di una piattaforma web che include sia la parte relativa all’e-learning sia il sito vetrina dove vengono presentati territori ed escursioni ma anche LG da rispettare.

Sono inoltre stati attivati dei focus group e degli educational tour che hanno visto il coinvolgimento attivo di diverse aziende operanti nei territori del progetto.

Con questo incontro si conclude il progetto, ma si dà inizio al turismo esperienziale secondo le LG di ItinERA, con l’auspicio di un prossimo ItinERA 2 «perché per la disponibilità eccezionale dei territori coinvolti e l’ottimo lavoro svolto da tutti i partner, il progetto dovrà assolutamente proseguire», ha concluso nel suo intervento Gianfranco Fancello, responsabile scientifico ItinERA.

Uno di questi si svolgerà tra oggi e domani, con visita alle saline Conti Vecchi di Cagliari e del centro urbano col suo Mercato e i laboratori ad esso legati, escursione al villaggio minerario di Montevecchio, illustrato dagli ex minatori, al Birrificio 4 Mori, al museo Casa Zapata e al nuraghe di Barumini.

«L’Europa è la principale meta turistica mondiale, eppure il turismo non ha un programma europeo. Lo hanno gli altri settori ma non quello turistico, considerato trasversale, e costretto pertanto al ruolo di sussidiarietà in rapporto alle altre tematiche». Lo ha affermato Marco Celi, esperto di programmazione e progettazione europea, che ha illustrato i trend del turismo soprattutto in vista degli obiettivi Onu per il 2030: saranno sempre più strategici i collegamenti fra turismo e sport, fra cultura e turismo (affinché il motore mobile sia l’aspetto culturale), il silver tourism (turismo rivolto alle terza età), il turismo per famiglie (con incentivi per famiglie più numerose di 6 componenti) e il turismo scolastico, oltre al blue tourism (legato ai mari e ai porti).