19 July, 2024
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La splendida 26enne modella boema Ivana Mrazova ha tagliato il nastro inaugurale del Porto Cervo Wine & Food Festival: la madrina della manifestazione, ha dato il via alla seconda giornata della rassegna enogastronomica che si è aperta oggi al grande pubblico della Costa Smeralda. Al taglio inaugurale hanno partecipato anche il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda; l’amministratore delegato di Smeralda Holding, Mario Ferraro e Franco Mulas, Area manager di Marriott Costa Smeralda, la catena alberghiera che gestisce gli alberghi Cala di Volpe, Hotel Cervo, Pitrizza e Romazzino, di proprietà di Qatar Holding.

«Ringrazio Smeralda Holding per questa grande manifestazione – ha detto il sindaco Roberto Ragnedda – che rappresenta un importante momento di confronto con i produttori ai quali guardiamo con orgoglio per i grandi risultati ottenuti al Vinitaly.»

Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding, ha dichiarato: «Smeralda Holding da tempo ha attuato una strategia di diversificazione dell’offerta turistica ponendosi due obiettivi: la penetrazione di nuovi segmenti di mercato e l’allungamento della stagione. Con il Porto Cervo Wine & Food Festival abbiamo creato una piattaforma per fare conoscere le eccellenze enogastronomiche e comunicare al mercato che la Sardegna non è solo mare, ma ha anche tante altre attrazioni da vivere tutto l’anno e non solo d’estate».

Franco Mulas, Area manager di Marriott Costa Smeralda, ha ringraziato il team che ha organizzato l’evento e soprattutto i partner dell’iniziativa «che sposano la manifestazione anno dopo anno. Ogni edizione lavoriamo per rinnovare la rassegna: in questi mesi, abbiamo stretto accordi con i festival del vino di Miami e New York per l’internazionalizzazione del Porto Cervo Wine & Food Festival».

Ottima la risposta di pubblico nella vetrina del Conference Center dell’hotel Cervo: i tanti appassionati hanno trascorso un pomeriggio tra gli stand delle migliori produzioni enogastronomiche della Sardegna e del resto dell’Italia, con le degustazioni offerte dalle 50 cantine e dalle 25 aziende alimentari che stanno partecipando alla manifestazione. Sempre maggiore rilevanza stanno ottenendo gli eventi collaterali sviluppati all’interno della rassegna: ieri pomeriggio si è svolto il primo talk show dedicato al mercato americano, mentre stamattina l’argomento trattato da Alessandro Torcoli, editore di Civiltà del Bere, e dai suoi ospiti è stato quello dei cambiamenti climatici e le opportunità offerte dalla Sardegna per gli investimenti nel settore vitivinicolo.

Mike Veseth, giornalista di The Wine Economist, ha illustrato giovedì pomeriggio, nel primo dibattito della giornata introduttiva della rassegna riservata agli operatori,  le caratteristiche del mercato americano, dove l’Italia rappresenta il primo Paese esportatore davanti a Francia e Spagna. Veseth ha svelato le nuove tendenze del settore, pilotate dalle esigenze delle nuove generazioni: «La grande novità del mercato USA è il vino in lattina – ha spiegato Mike Veseth -. Non c’è nulla di romantico nel vino in lattina, ma questa confezione alternativa consente di raggiungere segmenti di mercato a vantaggio dei più giovani». Anche Sandro Sartor, manager della multinazionale Constellation Brands e Ruffino, ha confermato le nuove tendenze: «La lattina viene scelta perché è una novità e si adatta alle esigenze attuali del mercato». L’economista ha mostrato i grafici che disegnano la crescita esponenziale dei vini di media e alta gamma, dagli undici dollari in su, e dei rosati. Qual è il vino più adatto al mercato USA? «Ai giovani americani piace scoprire nuovi vini, quello più rispondente ai loro gusti è il vermentino», ha concluso Veseth.

Nel dibattito di questa mattina sono intervenuti: Vittorio Moretti, patron delle Cantine Sella&Mosca; Giordano Emendatori, titolare delle Cantine Masone Mannu; Giancarlo Demuro, manager di Vigne Surrau; Valentina Argiolas, titolare dell’omonima cantina; Giovanni Pinna, direttore tecnico di Sella&Mosca e Umberto Trombelli, enologo e consulente di varie cantine sarde. Durante il confronto è emersa la necessità da parte degli imprenditori del settore di fare sistema per promuovere il brand Sardegna e con esso anche i vini maggiormente identificativi. In questo senso, l’isola ha mantenuto salde le radici produttive continuando a valorizzare i vitigni autoctoni, la cui forte identità può rappresentare la forza dei vini sardi sui mercati esteri. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, sempre più cantine stanno elaborando sistemi di viticoltura “di precisione”: con modelli legati a stazioni climatiche che elaborano elementi statistici e informazioni in grado di anticipare i fenomeni atmosferici.

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Mentre ancora risuona l’eco per il grande successo sportivo e organizzativo dell’edizione 2018, a Olbia già fervono i preparativi per l’edizione 2019 del BISFed Boccia Regional Open, che si terrà tra il 4 e l’11 giugno prossimi. Lo sport paralimpico, dunque, torna protagonista in Italia con un grande evento internazionale organizzato da ItalyBoccia per conto della Federazione Italiana Bocce nell’esclusiva location del Geovillage.

Quantità e, soprattutto, qualità in crescita esponenziale per l’edizione 2019: a darsi battaglia sui campi di gioco allestiti di tutto punto nell’impianto gallurese saranno circa 100 atleti provenienti da 16 nazioni diverse (tra queste Azerbaigian, Croazia, Germania, Finlandia, Svezia, Norvegia e Olanda). Per un evento che, assieme al Siviglia European Regional Championship, sarà propedeutico all’appuntamento olimpico di Tokyo 2020, saranno presenti alcuni tra i migliori interpreti mondiali della disciplina, come l’olandese Daniel Perez, il russo Mikhail Gutnik ed il portoghese Antònio Marques (rispettivamente numero 2, 6 e 11 nel ranking mondiale della BC1). Non solo: al PalAltoGusto promettono spettacolo gli atleti della BC2, a cominciare dal team lusitano capitanato da Abìlio Valente (numero 5 al mondo) e Cristina Goncalves(11esima nel ranking), che dovranno cercare di arginare la classe del russo Dmitry Kozmin (decimo nella graduatoria BisFed). Nella BC3 sono attesissime le prove di Josè Macedo, Aleksander Legostaev e Christoffer Haghdal, mentre nella BC4 proverà a migliorare il secondo posto ottenuto nella scorsa edizione l’ucraino Artem Kolinko, che però dovrà guardarsi dalla forza della testa di serie numero 9 Sergey Safin.

Le speranze di gloria del movimento italiano passano invece per le abilità dei portacolori azzurri: tra questi Diego Gilli e Mauro Perrone (BC1), Ciro Montanino e Claudia Targa (BC2), Carlotta Visconti e l’atleta di punta Fib Mirco Garavaglia (BC3), quantomai deciso a ripetere la strabiliante prova del 2018.

Il BisFed 2019 Boccia Regional Open fa perno, come detto, sull’organizzazione di ItalyBoccia, che ha ricevuto il timone del comando dalla Federazione Italiana Bocce presieduta da Marco Giunio De Sanctis. «L’Olbia Regional Open rappresenta ormai una delle più importanti manifestazioni internazionali nel mondo della boccia paralimpica – afferma – si tratta di un evento non solo prestigioso ma dall’alto portato valoriale, considerato il carattere inclusivo e sociale di questa disciplina, fortemente voluta e sostenuta da questo Consiglio Federale e che, più di ogni altra, incarna il vero spirito paralimpico. E non è un caso che proprio la Boccia sia una delle discipline protagoniste ai prossimi Giochi di Tokyo. E il nostro auspicio è che l’Italia sia presente e competitiva nella kermesse del Sol Levante».

Non mancano le parole d’elogio per chi si appresta, per il secondo anno consecutivo, a mettere in atto un importante sforzo organizzativo per portare in Italia un evento unico: «E’ un piacere per me riassegnare l’organizzazione all’amico Dario Della Gatta – prosegue il numero uno della Fib – cui desidero rivolgere un caloroso e sincero ringraziamento per l’impegno e la professionalità mostrati nell’edizione 2018”. Il BisFed 2019 Boccia Regional Open non sarebbe possibile senza l’adeguato supporto da parte delle istituzioni locali: “Va reso il giusto tributo alla sia alla Regione Sardegna che al Comune di Olbia, parte in causa fondamentale nell’evento, che sono certo vedranno il loro sforzo ripagato da un indotto turistico tutt’altro che trascurabile. E non dimentico il Geovillage, struttura ricettiva di prim’ordine e totalmente accessibile che rappresenta una assoluta eccellenza nel settore».

«Siamo molto felici di aver ricevuto, anche quest’anno, la fiducia da parte della BISFed – sottolinea invece il presidente di ItalyBoccia Dario Della Gatta – evidentemente l’esperienza dello scorso anno è stata valutata in maniera positiva, e questo non può che inorgoglirci. Per l’edizione 2019 abbiamo voluto fare le cose ancora più in grande aumentando sia il numero che la qualità degli iscritti. Il BisFed 2019 Regional Open di Olbia si farà ricordare per lungo tempo. Desidero ringraziare il presidente De Sanctis, che ha voluto affidarci ancora l’organizzazione di un evento che vorremmo diventasse appuntamento fisso sul calendario internazionale.»

        

 

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha revocato oggi l’ordinanza firmata il 14 maggio con la quale veniva disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili, alimentari e per l’igiene della persona per le abitazioni situate nei quartieri di Serbariu e Medadeddu.

L’Ats (Azienda per la Tutela della Salute) ha inviato oggi al comune di Carbonia le nuove analisi, effettuate su un campione d’acqua nel punto idrico di via Lubiana.

Le analisi certificano che i parametri sono nuovamente conformi agli standard di qualità previsti dal decreto legislativo 31/2001.

Immediatamente è scattata quindi la revoca dell’ordinanza emessa il 14 maggio.
Pertanto, è possibile utilizzare regolarmente l’acqua per gli usi potabili, alimentari e per l’igiene della persona.

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Il consigliere regionale della Lega Michele Ennas, è intervenuto ieri nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Christian Solinas. Diversi i temi trattati.

«L’esempio concreto di quanto distante dai bisogni reali ci può portare la miopia politica è rappresentato dalla sanità – ha esordito Michele Ennas, al suo primo intervento dopo l’elezione -. La situazione in cui versa oggi il sistema sanitario nella nostra Regione è allarmante. I dati ci riportano un quadro di complessivo declino nel settore, che ci ha portato ad essere una delle regioni peggiori in assoluto. I tempi medi di attesa sono raddoppiati. Siamo tra gli ultimi per livelli di assistenza. I territori sono stati progressivamente privati dei servizi, costretti a confrontarsi con ospedali aperti part-time, come nel caso del Sulcis, e a una lotta giornaliera tra gli stessi ospedali per contendersi questa o quella professionalità, sempre in numero insufficiente, per assenza di un adeguata programmazione. Bisogna integrare l’assistenza medica nei sistemi locali, coinvolgendo pienamente tutti i protagonisti e gli attori e puntando ad una sanità che vuole essere facilmente raggiungibile e costantemente al servizio dell’utenza.»
Sul tema della riforma degli Enti locali e delle Province. Michele Ennas ha detto: «Come da tanti colleghi sostenuto, per ottenere risposte efficaci è necessaria in primo luogo una profonda riforma degli enti locali che ponga al centro i territori e i comuni, i quali devono essere autenticamente dotati delle risorse finanziarie necessarie per svolgere con penetrante efficacia, le loro funzioni. Nell’ottica complessiva di tale riforma-riorganizzazione, risulta indispensabile ripristinare la funzione determinante delle provincie, quali enti intermedi, ponendole al centro dell’attività dell’esecutivo e dotandole di mezzi finanziari adeguati per le azioni e gli interventi che risultano essere quanto mai necessari».
«Parlando di territori e delle loro esigenze, ma anche della loro rappresentanza in questa aula, mi sento in dovere di rilevare che è necessario al più presto mettere mano all’attuale legge elettorale – ha detto ancora il consigliere regionale di Iglesias -. Non è accettabile che alcuni territori non arrivino a eleggere il numero di candidati previsti per il collegio. Riferendomi al territorio da cui provengo, il Sulcis per un’assurda previsione della legge sostenuta da un complicato calcolo esprime soltanto due consiglieri regionali contro i quattro previsti per il collegio. E questo che essi siano di maggioranza o opposizione è un danno per il territorio. Su questo tema auspico ampia convergenza tra tutte le parti politiche di qualsiasi provenienza territoriale superando, per questa discussione e per le altre, quel deleterio campanilismo che, rivendicando una miriade di esigenze, di richieste, utili solo a ottenere piccoli risultati di facciata risulta poco funzionale allo sviluppo e alle esigenze dei cittadini.»
Altra azione determinante sottolineata da Michele Ennas è quella relativa alla «semplificazione burocratica. L’incomunicabilità, la mancanza di trasparenza, l’incertezza giuridica e gli adempimenti troppo onerosi, hanno generato una profonda incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese, i cittadini e i pubblici uffici, che ha provocato l’allontanamento di molti imprenditori italiani e stranieri che, purtroppo, non vogliono più investire in Sardegna anche per l’eccessiva ridondanza e lentezza del nostro sistema burocratico».
«Attraverso due importanti modifiche e con concreti interventi riguardo l’accesso al credito otterremo il risultato di far ripartire la crescita e quindi il lavoro di cui tanto è affamata la nostra isola. Su formazione e turismo. bisogna agire attraverso un concreto appoggio alla scuola e alla formazione al fine sia per invertire i drammatici dati sulla dispersione scolastica sia perché l’investimento sulla conoscenza è sempre la formula vincente da applicare. Solo attraverso un forte legame tra competenze, identità e lavoro, il sistema, complessivamente inteso, sarà in grado di dare risposte alla questione agropastorale, allo sviluppo dell’artigianato, a un turismo sostenibile che diventi effettivamente volano decisivo per la nostra economia – ha rimarcato Michele Ennas -. Occorre valorizzare i nostri prodotti impiegandoli nelle nostre mense, nelle nostre attività ricreative, favorendo quindi la diffusione di alimenti nostrani, sani e prodotti in Sardegna i quali spesso rappresentano eccellenze di livello internazionale. Solo così daremo alla parola identità un significato vero, ricca di contenuti e di valori, una parola in cui credere e che ci protegge. Sarà di fondamentale importanza il sostegno alle nuove tecnologie. La cittadinanza digitale e tutto ciò che ruota intorno ai nuovi e potenti strumenti di impresa che la tecnologia mette a disposizione. La Sardegna e i suoi cittadini, devono essere “collegati” autenticamente col mondo, al fine di favorire l’impresa, lo sviluppo, la creazione di posti di lavoro, determinando inoltre i presupposti affinché altre aziende operanti nel campo delle nuove tecnologie vedano nella nostra isola un luogo “amico”, dove portare investimenti.»
Michele Ennas ha concluso il suo intervento, con alcune considerazioni sul territorio del Sulcis Iglesiente: «L’attuale crisi che interessa la provincia del Sulcis Iglesiente Carbonia Iglesias, e non a caso uso questo termine per definire questo territorio, ha indubbiamente origine nelle recenti difficoltà delle sue realtà industriali, con conseguenze occupazionali devastanti. Il tasso di disoccupazione è altissimo, tra i più alti d’Italia, a cui si somma un utilizzo sempre più accentuato degli ammortizzatori sociali. Purtroppo siamo eredi di una situazione che non ha avuto ancora sbocchi credibili e ci impone un impegno profondo e determinato. Sono mancate scelte di programmazione che fossero indirizzate ad andare oltre modelli di sviluppo in via di declino e talvolta ci siamo fossilizzati in battaglie che guardavano più al passato che al futuro, mentre nel frattempo i nostri fratelli o figli andavano via per cercare un lavoro e un reddito per vivere in maniera dignitosa. E’ evidente che da noi la politica ha perso di vista il principio di responsabilità che impone di agire non solo guardando al bisogno immediato, che qualche volta rischia di tramutarsi in mero tornaconto, ma progettando anche la società che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Dobbiamo quindi pensare a risposte concrete e dare sostegno a chi vuole salvaguardare il tessuto produttivo individuando nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione filiera dell’agro-alimentare, filiera per il risanamento ambientale e alla filiera del turismo, compreso il rilancio del Parco Geominerario.
Gli investimenti indirizzati alla salvaguardia delle imprese del comparto metallurgico (il presidente è coinvolto in prima persona nella vertenza Sider Alloys-Ex Alcoa), rappresentano un importante caposaldo degli interventi destinati a questo territorio, unitamente a una sapiente gestione dell’innovazione, della diversificazione produttiva e del rispetto degli standard ambientali. In tal senso il tema dell’energia e dei relativi costi risulta essere determinante Il presidente Solinas per conto della Regione Sardegna ha espresso la volontà di partecipare attivamente ai tavoli nei quali si sta discutendo il Phase Out previsto per il 2025 che coinvolge la Centrale Grazia Deledda di Portovesme. Come determinante è il tema delle infrastrutture, e delle bonifiche che non dovranno assolutamente essere sottovalutati in un ottica di rinnovamento del sistema di sviluppo del Sulcis. In particolare la programmazione delle bonifiche dovrà essere pazientemente e saggiamente modulata, con indicazioni certe in ordine alle tempistiche necessarie per arrivare alla conclusione delle relative opere. Occorre con coraggio pianificare interventi per messa in sicurezza e risanamento ambientale di aree industriali e aree minerarie dismesse. Elementi, questi ultimi, di vitale importanza in quanto il sistema ambientale del Sulcis Iglesiente costituisce, anch’esso, una risorsa per lo sviluppo del territorio.
Auspico per tutte queste tematiche – ha concluso Michele Ennas – l’istituzione di un tavolo permanente per la gestione delle vertenze principali e per l’urgente rimodulazione del Piano Sulcis».

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Sabato 18 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – ospita lo spettacolo “Iddacuada-Paese nascosto”. L’appuntamento della compagnia Medas-Ilos rientra in “1 €uro festival” ed è firmato da Elena Musio e Gianluca Medas, in scena con Marta Proietti Orzella e Paquito Farina. La rassegna coglie e propone spettacoli accattivanti che rientrano nel solco artistico e del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Appuntamenti ricchi di qualità, arte giovane e con nuove matrici espressive, performance musicali, incursioni nel teatro internazionale e nei classici.

Nell’incontro delle compagnie Ilos Teatro e Figli d’arte Medas che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola, quello identitario, lo spettacolo “Iddacuada” si sviluppa come un format sempre diverso secondo il luogo di esecuzione. Lo spettacolo utilizza, oltre la lingua italiana, due varianti di sardo, barbaricino e campidanese. I temi trattati sono quelli relativi alla vita, in tutte le sue semplici sfaccettature. I due autori-attori diventano simbolo di una storia che è stata, e che, in realtà, un po’ è ancora oggi, la nostra storia, fatta di sorprese, di dolori, ma anche di stupore e di bellezza. A Iddacuada il mondo si riappropria di un tempo dimenticato, quasi perduto, dove vive gente che guarda al futuro come ad una cosa normalmente nascosta, senza esaltarlo ma anche senza maledirlo, perché i saggi sanno, che un giorno finisce con il tramonto del sole, e ricomincia con l’alba. Lo spettacolo utilizza molteplici linguaggi; Teatro, Musica, Cinema, etc. Nella drammaturgia e nel cast, che comprende sempre i due interpreti ed autori, Elena Musio e Gianluca Medas, ci si avvarrà della collaborazione di musicisti e di altri interpreti dal vivo. Un Format che, pur proponendosi con una cornice ed un canovaccio unitari, sarà sempre diverso e sorprendente, sottolineando le specificità e le diverse eccellenze, presenti nelle località interessate.

Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica. Il teatro delle Saline con “1 € festival”, dà vita a una rassegna che vanta il convinto apprezzamento di pubblico e critica. Il festival – oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo – prevede dieci serate con tredici spettacoli su due turni, dal 3 maggio al 5 giugno. Al centro del successo, il riuscito connubio di arte teatrale multidisciplinare, comicità, musica e danza con compagnie di profilo locale e nazionale. La Compagnia Akròama ha un ringraziamento particolare per i partner del progetto: dal ministero per i Beni e le attività culturali turistiche a Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

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Tutelare il nostro patrimonio significa anche preservare le nostre tradizioni orali. Per questo motivo, in occasione della seconda edizione della “Festa del Patrimonio”, ci sarà grande spazio per l’improvvisazione poetica dei cantori sardi, i Dianthus di Carbonia, che si esibiranno sabato 18 e domenica 19 maggio, dalle ore 17.30 alle ore 20.00, nella splendida location del Parco Archeologico di Cannas di Sotto-Medau Sa Grutta.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Sistema Museale di Carbonia (SiMuc).

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In occasione della seconda edizione della “Festa del Patrimonio”, sabato 18 e domenica 19 maggio, turisti e residenti potranno ammirare la città a bordo di un caratteristico trenino gommato, che percorrerà in lungo e in largo le aree di rilievo storico-culturale-architettonico di Carbonia.

In particolare, via Roma, piazza Pietro Cocco (rotonda del Centro Intermodale), Grande Miniera di Serbariu, via Giovanni Maria Lai, via Mazzini, via Manzoni, via Santa Caterina, via Cesare Battisti, via Nazario Sauro, via Filzi, via San Giuseppe, via Santa Caterina, viale Trento, via della Vittoria, viale Arsia, via Matteotti, via Fosse Ardeatine, via Manno.

Il percorso del trenino gommato avrà come punto di partenza e di arrivo lo slargo di piazza Roma.

Nella giornata di sabato 18 maggio, la partenza è prevista a partire dalle ore 16.00. Il tour avrà una durata di circa un’ora.

Domenica 19 maggio il trenino sarà a disposizione di cittadini e turisti la mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e, il pomeriggio, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

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Il presidente della Fidal Sardegna, Sergio Lai, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito, generale Francesco Olla, ha presentato stamane nella sala conferenze del Comando Militare Esercito la manifestazione sportiva di atletica leggera denominata “Joint Run 2019”.

A pochi giorni dall’inizio della manifestazione “Joint Run” in corsa per “La Lega del Filo d’Oro”, che si svolgerà simultaneamente a Roma, Cagliari, Teulada e Perdasdefogu, fervono i preparativi per la manifestazione sportiva di atletica organizzata dalla Fidal Sardegna in collaborazione con Comando Operativo di Vertice Interforze, le Forze Armate, il comune di Cagliari e l’Associazione Sarda Nefropatici emodializzati e trapiantati Onlus (Asnet).

«Sono onorato di partecipare alla presentazione di una manifestazione così importante, soprattutto dal punto di vista sociale a favore di coloro che da 55 anni assistono, educano, riabilitano e reinseriscono nelle famiglie e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali …» con queste parole il Generale Olla ha introdotto la presentazione della “Joint Run”.

A seguire Sergio Lai, presidente Fidal Sardegna ha illustrato nel dettaglio la prima edizione della gara che si svilupperà in una distanza di 9 km (competitiva e non Competitiva Family), che vedrà la partecipazione di atleti provenienti dall’isola unitamente alla partecipazione di numerosi militari provenienti da diverse nazioni.

Al termine dell’intervento ha preso la parola il presidente dell’Associazione Sarda Nefropatici Emodializzati e Trapiantati (Asnet), Giuseppe Canu, ringraziando gli organizzatori dell’evento per la solidarietà dimostrata a favore di coloro che in solitudine, affrontano un particolare momento della loro vita.

La Manifestazione sportiva si svolgerà domenica, 19 maggio con partenza alle 09.30 dal piazzale Calamosca di Cagliari, attraverserà la suggestiva cornice dell’area del Poetto e dell’area protetta del Parco Regionale del Molentargius si concluderà presso il Comprensorio Polisportivo Militare “Gen. Rossi” di Cagliari.

Le start list, che resteranno aperte fino alle ore 9,20 di domenica, registrano già numerose iscrizioni di atleti che hanno scelto ancora Cagliari, riconoscendone il grande valore aggiunto come campo di gara, consolidando così la sua vocazione di destinazione sportiva delle gare atletica, in un percorso suggestivo, che si presenta come un vero e proprio circuito, contornato da uno scenario di particolare pregio ambientale e paesaggistico.

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E’ in programma mercoledì prossimo, 22 maggio, a Masullas, la seconda gara di semifinale (ritorno) del 2° Trofeo “Mario Madau” per rappresentative provinciali Giovanissimi (nati dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 20105), tra le rappresentative Oristano Medio Campidano e Cagliari Carbonia.

Il responsabile della selezione Cagliari Carbonia ha convocato i seguenti calciatori: Loris Pedricelli (AC Cortoghiana), Riccardo Brai e Nicolas Pilloni (Atletico Calcio 2014), Christian Fidanza (Atletico Narcao), Giovanni Aste (Carloforte), Giacomo Pirroni (Decimo ’07), Lorenzo Brogi e Matteo Floris (F.C. Academy FP14), Simone Pisano (Gioventù Assemini), Pietro Ceccatelli (Oratorio Poggio dei Pini), Mattia Loi ed Alessandro Serrau (Pol. Sestu), Fabio Celestini (Pula), Stefano Palimodde ed Alberto Mele (Sant’Elena Quartu), Fabio Piras e Pietro Vacca (Santos), Andrea Mura (Sinnai Calcio a 11), Riccardo Pulcrano (S.V. Capoterra), Stefano Piras (Su Planu Calcio).

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Cos’è l’invecchiamento attivo? Quali sono i fattori che determinano una buona qualità della vita? Quali sono i bisogni e le opportunità nella terza età? Se ne è parlato ieri mattina a Sassari, nel corso del convegno dal titolo “Diversamente giovani” organizzato da Anteas Sassari in sinergia con enti del terzo settore, la Fnp e la Cisl di Sassari. Una tavola rotonda composta da esperti, coordinata dalla giornalista Marinella Arcidiacono, ha argomentato sui temi proposti interagendo attivamente con i presenti, chiamati a partecipare al dialogo attraverso la modalità del brainstorming, ovvero, una tecnica di conferenza con la quale un gruppo cerca di trovare una soluzione per un problema specifico. Questo aspetto è stato coordinato e gestito dallo psicologo, psicoterapeuta Stefano Porcu, il quale ha anche delineato la vision e la mission del progetto ideato da Anteas Sassari.  Hanno relazionato sui contenuti Pina Ballore, assessore alle politiche sociali, Marinella Costa segretaria  Ust  Cisl Sassari, Vanna Spanu, segretaria Fnp Sassari, il geriatra Antonio Nieddu e don Michele Murgia , direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’arcidiocesi di Sassari.

«Attraverso questo incontro, inserito all’interno di un progetto sociale articolato in più fasi – ha detto Francesco Frisciano – presidente Anteas Sardegna – abbiamo voluto analizzare i bisogni degli anziani e raccogliere idee e suggerimenti su possibili iniziative che l’Anteas Sassari può mettere in atto in un prossimo futuro. Il responso di quest’oggi è stato positivo e ci dà il giusto piglio per proseguire negli step successivi.»

Il dibattito informativo e formativo ha preso inizio con una analisi demografica nella regione Sardegna con particolare riferimento nella provincia di Sassari. A darne il quadro è stata Marinella Costa: «La nostra Regione non è un paese per anziani – ha detto – ci troviamo di fronte all’urgente bisogno di adeguarci ai nuovi bisogni manifestati da una parte sempre più consistente della popolazione. Nell’ottica di aiuto e sostegno ai diversamente giovani la Cisl di Sassari sostiene il progetto presentato dall’Anteas garantendo collaborazione in tutte le fasi di realizzazione e delle nuove attività che verranno messe in campo».

Un’attenta disamina sulle rivendicazioni sindacali, è stata portata in luce da Vanna Spanu: «Mi piace chiamare gli anziani Vecchi perché segno di saggezza, di esperienza di vita, sono coloro che detengono valori di democrazia. Come Fnp Cisl – ha sottolineato – rivendichiamo, pensioni adeguate, la separazione tra assistenza e previdenza, meno tasse sulle pensioni, difesa e rilancio di una legge sulla non autosufficienza, investimenti sulla prevenzione, sulla cura ed una sanità pubblica  nazionale efficiente».

In che modo è possibile creare una città a misura di anziani? «Se penso cosa fa ilcomune di Sassari per gli anziani – ha evidenziato l’assessore Ballore – mi viene in mente “casa Serena”,un centro  di eccellenza in cui vengono svolte attività di aggregazione come laboratori teatrali, di  cinema e di musica. Altri due progetti inclusivi tra persone anziane e ragazzi appartenenti a diversi Cas,  riguarda gli orti urbani e un altro dal titolo “Viva gli anziani”, attraverso cui si eroga un servizio domiciliare alla persona non autosufficiente».

Nel corso dell’incontro  sono stati  analizzati diversi aspetti legati anzianità. Tra questi, pure quello religioso. «Anche la fonte biblica racconta di come le “prerogative dell’anzianità” – ha spiegato don Michele Murgia – siano un patrimonio cui le nuove generazioni hanno una naturale necessità di attingere come risorsa per l’edificazione di un futuro solido. Oggi, nella ricerca di un equilibrio sociale che sia realmente favorevole allo sviluppo di tutte le potenzialità, si rende opportuno riscoprire un’integrazione tra le componenti anagrafiche del tessuto sociale».

In chiusura, il geriatra Antonio Nieddu ha posto l’attenzione sull’approccio bio-psico-sociale come possibile modalità di cura, individuando nella crisi delle convivenze, dei nuclei familiari e delle comunità più ampie, uno di dei fattori più rilevanti nella genesi del problema della solitudine.

«La valutazione multidimensionale, cardine della metodologia geriatrica – ha evidenziato Antonio Nieddu – consente di avvicinarsi all’anziano valutando la globalità dei suoi bisogni e di dare una risposta esaustiva prendendosi cura di tutte le problematiche.»