19 July, 2024
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Due grandi gruppi, leader in Italia nel mercato dell’abbigliamento per donna, uomo e bambino, cercano diverse figure diplomate e laureate: addetti vendita, magazzinieri, allievi store manager, visual di negozio ed altre. Upim e Oviesse, ormai uniti dalla stessa proprietà, sono alla ricerca di nuove risorse giovani e dinamiche con ottime doti dialettiche e relazionali, capacità di problem solving, attitudine al lavoro in team, creatività, operatività, flessibilità ed altri requisiti disposte a lavorare in un ambiente dinamico e internazionale all’interno del quale è possibile crescere professionalmente e personalmente e dove è possibile esprimere potenzialità e talento. OVS opera attraverso 1.300 negozi nel mondo, Upim è presente in Italia con oltre 400 punti vendita, … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_upim_mag_2019.html .

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Dopo 6mila chilometri, 20 Regioni e altrettante città attraversate, la Carovana dello Sport Integrato ha portato a termine la sua lunga missione d’inclusione sociale. Lunedì pomeriggio la prestigiosa Aula Giulio Cesare, abituale sede delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, è stata la cornice dell’evento conclusivo della kermesse targata Csen. I componenti dei 4 Equipaggi si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio, laddove la lunga avventura era partita, e sono stati accolti con grande calore dalle autorità della capitale oltre che dai vertici nazionali Csen.

Dopo l’esecuzione solenne dell’Inno di Mameli da parte della Banda della Polizia locale di Roma, la comitiva ha preso posto nella sala Giulio Cesare. E qui, a fare gli onori di casa, è stato Enrico Stefàno, vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina: «Siamo orgogliosi di ospitarvi. E sono emozionato, perché iniziative come questa riempiono di gioia. Come Roma Capitale siamo ben felici di condividere con voi questi momenti e di darvi tutto il supporto necessario». Breve ma sentito l’intervento del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Non voglio togliere spazio alle relazioni degli ospiti – ha affermato – dopo aver parlato tanto nel corso della Carovana, mi armo di carta e penna per trarre spunti dalle idee da chi ci ha seguiti». Il presidente Csen Nazionale Francesco Proietti ha invece voluto mettere al centro dell’attenzione il lavoro degli operatori sul campo: «La situazione è nelle mani soprattutto dei comitati periferici, che da anni lavorano in questo settore. Siamo un Ente pieno di risorse e talvolta ce lo dimentichiamo. Queste occasioni, invece, ci consentono di stare tutti insieme e di crescere».

Dopo i primi interventi istituzionali c’è stato spazio per i grandi protagonisti dell’evento, ovvero i quattro Equipaggi, che hanno avuto modo di rivivere le emozioni del loro viaggio e di raccontare quanto la Carovana abbia permesso di realizzare un’inclusione sociale reale grazie anche al supporto degli alunni degli istituti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Assieme a loro hanno preso la parola anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato l’iniziativa della Carovana dello Sport Integrato. A partire da Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, per passare poi a Sergio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, Isabella Lettori, assessore dei Servizi sociali del comune di Brindisi, Eddy Tosi, sindaco di Vigasi, Lorenzo Lucarelli, assessore dello Sport del comune di Narni, Luca Santambrogio, sindaco di Meda e Nicola Sassu, primo cittadino di Sennori.

Il vice presidente nazionale Gianfranco Sartini ha sottolineato i notevoli traguardi raggiunti dal progetto, che ha ottenuto delle medaglie da parte del presidente della Repubblica, della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia: «Dentro questa Carovana c’è un mondo strepitoso e un messaggio importantissimo che abbiamo voluto lanciare tutti assieme – ha dichiarato – il nostro intento è quello di fare rete sul sociale e sul territorio, avvicinando le persone e creando ponti».

Commoventi le parole del presidente Csen Lazio Giampiero Cantarini, che ha voluto raccontare un episodio che lo ha riguardato in prima persona: «Una mattina, su invito di Andrea Bruni, mi sono recato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si teneva una manifestazione di Sport Integrato. Dopo la presentazione ufficiale ho tentato qualche approccio in campo. Poi mi si è avvicinata una bimba. Io sono una bambina disabile – ha detto – e mi pare che tu non abbia capito molto di questo gioco. Non ti preoccupare, tanto se sbagli ti applaudiamo lo stesso. L’importante è stare assieme». In quel momento ho capito cosa è l’inclusione sociale. La capitale dello sport siamo noi, e lo abbiamo mostrato a tutta l’Italia”. Henrika Zecchetti, presidente del Csen provinciale di Roma, ha poi voluto accendere un focus sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato: «Il Comitato di Roma ha sostenuto fortemente questa nobile iniziativa che pone in primo piano l’inclusione sociale e che ha avuto un’importante cassa di risonanza nazionale. Ne approfitto per invitare tutti voi alla giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo, che vuole ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema».

Riflettori puntati, ovviamente, anche sul mondo della scuola. Nell’Aula Giulio Cesare c’è stato spazio anche per gli studenti e gli insegnanti che hanno contribuito fattivamente alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato: «I ragazzi sono stati fantastici – ha evidenziato Piera Di Nisio, insegnante dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara – ed hanno tirato fuori tutto ciò che di bello hanno dentro. Inizialmente erano incerti e titubanti, ma poi hanno svolto un lavoro encomiabile. I ragazzi di oggi non sono aridi e non pensano solo alle tecnologie. Sono orgogliosa di loro».

Ha portato la sua preziosa testimonianza anche lo psichiatra Santo Rullo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza con la Nazionale Italiana dei pazienti psichiatrici, che lo scorso maggio a Roma si è laureata Campione del Mondo. Silvia Bracci, responsabile del Distretto Asl Rm 1, ha sottolineato quanto sia importante la pratica sportiva anche per la salute dei più giovani. Presente anche il mondo del pallone professionistico, con una rappresentanza dell’A.C. Chievo Verona e della Virtusvecomp (Serie C): «Stiamo imbastendo un progetto che ha a che fare con il mondo della disabilità – ha detto direttore generale Diego Campedelli – speriamo di poterlo mettere in pratica già dalla prossima stagione agonistica».

Il Vice Presidente Csen Nazionale Giuliano Clinori ha invece sottolineato il grande clima di collaborazione trovato negli istituti scolastici e delle amministrazioni locali per la diffusione dello Sport Integrato: «Questa è una rivoluzione – ha detto – tutti hanno dato la loro massima disponibilità, e solo così è stato possibile dare qualità a questo progetto. Una società che si ferma ad aspettare chi vive una situazione di disagio ci dà fiducia per il futuro. L’Ufficio Progetti Csen ha lanciato un messaggio importante all’Italia intera».

Tra le Regioni che hanno sviluppato meglio il Football Integrato c’è senz’altro la Sardegna, rappresentata nell’Aula Giulio Cesare dal presidente Francesco Corgiolu: «Siamo riusciti a organizzare due campionati regionali e questo grazie alla Regione Sardegna, che su nostra proposta ha finanziato un progetto che per due anni che ha coinvolto circa 140 atleti – ha spiegato – il grosso del lavoro, però, è stato fatto dagli educatori del territorio. Non è finita qui: dal 23 al 29 settembre, a Stintino, si terrà il Campus del Football Integrato. Ciò significa che mentre qualcuno chiede, l’Ente è già avanti e sta pianificando».

C’è stato anche l’intervento, breve ma sentito, di Andrea Borney, considerato il padre del Football Integrato: «Questo è sogno – ha detto – la Carovana rappresenta il successo di chi crede nello sport come strumento di crescita della persona».

La chiosa finale è stata affidata ancora al presidente Francesco Proietti: «Faremo il massimo per dar seguito ai progetti sullo Sport Integrato, anche se il momento è incerto sotto il profilo della politica sportiva. Ad ogni modo faremo tutto ciò che è possibile usando tutte le nostre forze. Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di Sport Integrato. Oggi ci ringraziate, ma non abbiamo nessun merito. Stiamo semplicemente assecondando la vostra passione e il vostro entusiasmo».

Martedì mattina, negli impianti sportivi del Centro Italiano Paralimpico si è tenuta un’ulteriore festa di sport, con i quattro Equipaggi che si sono sfidati in un quadrangolare disputato su due campi. E’ stata, ovviamente, l’occasione per salutarsi con allegria e spiensieratezza, anche se non sono mancati interventi toccanti e spunti di riflessione. A partire da quelli offerti dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Zoccano, che ha raccolto il libro delle sottoscrizioni alla Carta dei Valori dello Sport Integrato (giunto a 1400 firme) e ha preso l’impegno di incontrare il responsabile del progetto al fine di pianificarne la continuità: «L’Italia è il paese delle idee, dei cervelli, ma anche del cuore – ha sottolineato – può insegnare tanto al mondo intero e quello che sta facendo Csen è emblematico, perché rivela l’alto valore sociale che riveste lo Sport Integrato. Mi piace veder esibire la disabilità, perché non è una malattia ma solo condizione. Mi ha colpito la meccanica di assegnazione del ruolo, perché si basa sulle abilità. Si tratta di un esempio che tutti dovrebbero cogliere. Sono le abilità residue che ci rendono uomini e donne dignitosi all’interno di un Paese civile. Dove vive meglio una persona con disabilità viviamo meglio tutti». A cimentarsi in pantaloncini e maglietta all’interno del quadrangolare anche l’assessore dello Sport del comune di Roma Daniele Frongia: «Sono molto contento della presenza del Sottosegretario – ha esordito – ringrazio e faccio i complimenti a Csen per aver costruito un progetto importante per chi è portatore di disabilità, ma anche per i normodotati. Ricordiamoci che senza una crescita culturale da parte di tutti non si arriva da nessuna parte».

A far calare il sipario sulla Carovana dello Sport Integrato le parole del Responsabile Ufficio Progetti Andrea Bruni: «Quando tanta bella gente si incontra non è facile capire dove si andrà a finire – ha detto – il progetto è finito, e ora siamo su una grande piazza. C’è chi terrà emozioni e ricordi per sé e chi continuerà a condividere. Noi siamo tra questi ultimi. Sono molto fiducioso sul futuro di questa pratica sportiva».

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Domani, venerdì 17 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline di Cagliari ospita lo spettacolo “BARONI IN LAGUNA – Appunti sul Medioevo in un angolo d’Italia a metà del XX secolo”. L’appuntamento rientra in 1 €uro festival”. L’edizione 2019 coglie e propone spettacoli accattivanti che rientrano nel solco artistico e del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Appuntamenti ricchi di qualità, arte giovane e con nuove matrici espressive, performance musicali, incursioni nel teatro internazionale e nei classici.

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Mercoledì 15 maggio, la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale di Iglesias ha ospitato il convegno “I servizi e le attività a sostegno delle famiglie”.
Un appuntamento organizzato per iniziativa dell’assessorato delle Politiche sociali del comune di Iglesias, in occasione della Giornata Internazionale delle Famiglie, nel corso del quale si è discusso delle questioni relative alle famiglie al fine di aumentare la conoscenza dei processi sociali, economici e demografici che le riguardano.
Al centro del dibattito le trasformazioni all’interno dell’istituzione familiare negli ultimi decenni, il loro legame inscindibile con qualsiasi modello di sviluppo e l’immutato valore della famiglia come elemento fondamentale e basilare della società.
«Nonostante troppo spesso il termine “famiglia” venga strumentalizzato, il suo significato è semplice e vasto al tempo stesso, può assumere una straordinaria varietà di forme a seconda dei contesti sociali, storici e culturali – ha sottolineato nel suo intervento l’assessore delle Politiche Sociali Angela Scarpa -. La famiglia è una struttura sociale caratterizzata dall’affetto e dalla cura reciproca dei componenti, a prescindere dall’effettivo numero dei membri, dal loro sesso, dal loro grado di parentela.»
Una parte importante del convegno è stata dedicata alla discussione relativa ai servizi comunali e alle politiche a sostegno di famiglia e genitorialità, grazie anche al contributo delle associazioni, che hanno portato proposte e testimonianze relative alle esperienze raccolte nel corso dell’attività quotidiana sul campo.

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La RSU Eurallumina ha organizzato un’iniziativa unitaria per giovedì 16 maggio, dalle 7.30 alle 9.30, presso i cancelli della Centrale Enel Grazia Deledda.

«Come più volte comunicato all’assemblea generale dei lavoratori – si legge in una nota della RSU Eurallumina – la scadenza indicata dal Governo Italiano che vede il 2025 come termine ultimo per il processo di decarbonizzazione, in mancanza di certezze e atti ufficiali che garantiscano continuità e stabilità energetica della rete nel periodo transitorio (sino alla disponibilità del gas/metano), mette in grave rischio la realizzazione del progetto di ripresa produttiva di Eurallumina, insieme a tutto il comparto industriale territoriale e regionale. Da tempo siamo fautori di una reazione unitaria a questo che sarebbe uno scenario devastante per migliaia di lavoratori, per le loro famiglie e per l’economia del territorio e della Sardegna».

L’appuntamento è fissato alle 7.30 presso il parcheggio ex Alcoa – Fronte Centrale Enel, al termine del sit-in, nello stesso parcheggio, la RSU Eurallumina svolgerà una breve informativa per i lavoratori Eurallumina.

«Riteniamo che questo sia solo un primo passaggio per arrivare ad un movimento unitario forte e determinato a livello sindacale, con il coinvolgimento del presidente della Regione e della Giunta – conclude la RSU Eurallumina – in modo che mettano in campo ogni iniziativa per evitare un vero e proprio disastro economico sociale ed occupazionale. Solo con l’unità possiamo evitarlo, noi ne siano consapevoli e, com’è sempre stato, faremo la nostra parte.»

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Questa mattina, nello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, si è tenuto un incontro tra la Direzione aziendale e le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB, per esaminare lo stato di avanzamento delle questioni relative alle operazione di prerevamping attraverso le azioni di formazione e chiamata di ulteriori lavoratori all’interno dello stabilimento e, soprattutto, per una valutazione sull’incontro tenutosi al Mise lo scorso 9 maggio.
«In quell’incontro – si legge in una nota delle segreterie sindacali  territoriali – si era concordato con il Mise che il 16 maggio 2019 si sarebbe tenuto un incontro tecnico alla presenza del sottosegretario Davide Crippa per discutere con le parti interessate sulla definizione del costo energetico per la produzione di alluminio primario. Al momento constatiamo nostro malgrado che il Mise non ha ancora convocato la riunione per il 16 maggio 2019. Riteniamo questa situazione molto preoccupante – conclude la nota – giacché allunga i tempi della ripartenza dello stabilimento.»

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Il presidente della Regione Christian Solinas, in qualità di commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico per la Sardegna, ha firmato l’ordinanza con la quale si approva la perizia di variante e suppletiva relativa all’intervento di “sistemazione idrogeologica a protezione dell’abitato e della frazione di Villanova – nel comune di Villagrande Strisaili – compresi gli interventi di delocalizzazione di infrastrutture pubbliche ed edifici privati”. Nonché “opere di sistemazione idrogeologica del Rio Baccu Arthacci”, opere finanziate con l’importo di 872.400 euro.

La perizia – predisposta dal comune di Villagrande al quale è stato delegata l’attuazione dell’intervento – si è resa necessaria per via dell’incremento di rifiuti presenti nell’area di sedime delle opere avvenuto dopo la consegna dei lavori, in conseguenza di continui sversamenti abusivi di materiali derivanti da demolizioni di opere edili.

Il progetto predisposto dal comune di Villagrande al quale è stata delegata l’attuazione dell’intervento, rientra nell’ambito dell’Accordo di programma del 2010 stipulato tra il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Sardegna, finalizzato alla programmazione ed al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

 

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«Grazie all’attività di Abbanoa la Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti nei servizi idrici integrati con 62 euro ad abitante; davanti solo la Toscana dove però la tariffa è superiore di due volte quella sarda, mentre nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord, 11 euro pro-capite al Sud.»

«E’ quanto è stato certificato recentemente dal Laboratorio Ref Ricerche – si legge in una nota di Abbanoa -. L’impegno quotidiano del Gestore unico è confermato anche dai dati del rapporto della CNA Sardegna dove risultiamo primi per investimenti pro-capite in manutenzioni straordinarie (sostituzione di interi tratti di rete) e secondi per le manutenzioni ordinarie (lavori di pronto intervento).»

«Sono risorse ingenti necessarie per far fronte a un sistema che Abbanoa ha ereditato al limite del collasso. L’elevato tasso di dispersione idrica è il problema numero uno che si sta aggredendo in maniera determinata con ottimi risultati tramite sistemi innovativi riconosciuti a livello internazionale: Abbanoa ha avviato il piano di ingegnerizzazione delle reti che attualmente sta interessando i 30 principali Comuni della Sardegna e a breve sarà esteso a ulteriori 100 con un nuovo appalto. Tale attività è stata premiata da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici energetici e ambientali, tra le migliori pratiche nei Servizi Pubblici.»

«La Sardegna, dove non esiste acqua potabile in natura, vanta anche il poco invidiabile primato nazionale di dipendenza come fonte di approvvigionamento dalle acque di pessima qualità degli invasi artificiali: l’85 per cento della risorsa idrica immessa nelle reti ha necessità di essere potabilizzata con complessi sistemi industriali di trattamento negli impianti di potabilizzazione. Sono delle vere e proprie fabbriche dell’acqua che, come nel caso dell’area vasta di Cagliari, raggiungono risultati eccezionali: non a caso – conclude la nota di Abbanoa – l’acqua del capoluogo isolano figura tra le migliori d’Italia come certificato dalle indagini dell’associazione dei Consumatori Altroconsumo.»

 

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La Pro Loco di San Giovanni Suergiu sabato 18 maggio, alle ore 10.30, inaugura il primo punto di “Book Sharing” del Comune.
Unendo fantasia e riciclo, un vecchio frigo è stato trasformato in libreria, dalla quale le persone potranno prendere in prestito i libri o scambiarli donandone altri.
Il punto di book sharing sarà posizionato nell’area dei giardinetti di via Porto Botte, a fianco all’ingresso della sede della Pro Loco.

«L’idea – spiega il presidente della Pro Loco, Pietro Armas – è nata insieme alle volontarie del progetto del Servizio Civile Universale, ci auguriamo che quest’iniziativa sia gradita dalla popolazione e che faccia riscoprire il piacere della lettura.»

 

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Il comune di Sennori ha aderito alla rete ecosostenibile promossa dall’azienda sarda Eco@Esco e ha installato in via Brigata Sassari, proprio davanti all’ingresso del Municipio, una colonnina di ricarica da 22 kW, per tutti i tipi veicoli elettrici (monopattini, biciclette, motocicli, auto).

La stazione di ricarica è accessibile a tutti gli utenti e può essere visualizzata attraverso la piattaforma web denominata One Word by ecoesco. Si tratta di una rete che rende visibili e facilmente raggiungibili le stazioni pubbliche e private presenti nei comuni di tutto il territorio nazionale. Il comune di Sennori ha delle pagine web dedicate all’interno della piattaforma, contenenti tutte le informazioni relative al territorio: siti di interesse turistico, eventi pubblici, aziende locali, più una pagina dedicata alla comunicazione e interazione con gli utenti.

«Abbiamo scelto di installare la colonnina di ricarica elettrica al centro di Sennori perché in questo modo, durante la sosta necessaria per la ricarica del veicolo, dai 20 ai 40 minuti, i turisti possono visitare le adiacenti domus de janas e fare una passeggiata nel centro storico per conoscere le bellezze del paese e le attività produttive che vi operano», spiega l’assessore Giovannino Mannu.

Gli utenti che intendono usufruire della colonnina di ricarica devono richiedere la tessera al proprio gestore di fornitura di energia elettrica, e il consumo registrato a ogni ricarica sarà loro addebitato direttamente sulla bolletta della loro utenza.