18 July, 2024
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Martedì 14 maggio si terrà a Cagliari il nono e ultimo incontro del ciclo “Sentieri Inediti”, organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di “cambiaMENTI”, il programma finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020 che promuove idee d’impresa e progetti d’innovazione sociale, culturale e creativa.

Il tema del seminario è “Disegnare il futuro: manifattura 4.0, service design, ecosistemi collaborativi”. Si parlerà dell’innovazione ispirata dal design all’interno di sistemi produttivi locali, di nuovi modelli di produzione e lavoro, di comunità produttive e spazi di condivisione.

Le relazioni saranno svolte dal designer Massimo Bianchini (Polifactory Lab – Politecnico di Milano) e dal regista e produttore televisivo Felipe Goycoolea (Millepiani Coworking, Roma). Introduce e modera l’incontro Alessandro Lutzu (Punto Impresa Digitale, AILUN e “Make in Nuoro”, Nuoro).

L’appuntamento è alle 16.00 alla Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita, 33). La partecipazione è gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it , dove è anche possibile scaricare il programma del seminario e una nota biografica sui relatori.

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Martedì 14 maggio, alle 10.30, nella saletta delle conferenze stampa del Consiglio regionale, l’on. Carla Cuccu illustrerà i contenuti di una mozione del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla mancata attuazione della legge regionale n. 12 del 13 giugno 2014 in materia di prevenzione della “fetopatia alcolica”, “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” (proposta dall’associazione “Amici della Vita Sulcis” presieduta dal dottor Giorgio Madeddu).

I punti qualificanti della L.R. 12/2014 sono i seguenti:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma soprattutto propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di alcoldipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso consultori, Serd, associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

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Forse non è un caso se, tra i quattro affermati professionisti che hanno ricordato la figura di Manlio Brigaglia al Salone del libro di Torino, due siano stati, orgogliosamente suoi allievi. A rendere omaggio alla memoria del grande intellettuale sassarese, per uno degli eventi più attesi del calendario AES al Lingotto, c’erano l’editrice e presidente Simonetta Castia, il giornalista Costantino Cossu, il docente universitario Guido Melis e lo scrittore Flavio Soriga.

Un tributo che suona come un atto non solo dovuto a un anno esatto dalla scomparsa, ma estremamente sentito da parte di tutti gli editori sardi, e celebrarne la memoria nelle testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo attraverso l’esperienza umana e quella professionale.

Il profilo eclettica di Manlio Brigaglia è stato ben tratteggiato dalla presidente Simonetta Castia, che ne ha paragonato la figura a quella di Enrico Costa, del quale con il “professore” aveva curato la biografia per Mediando. La stessa casa editrice per la qualeManlio Brigaglia avrebbe poi accettato di far redigere la biografia, pubblicata postuma. Durante il suo intervento, Simonetta Castia ha annunciato la futura pubblicazione di un nuovo lavoro ispirato alla “Memorie sassaresi”.

Scrittore, docente, storico, giornalista, Manlio Brigaglia amava definirsi “facitore di libri”. Un editor, si direbbe oggi.

Ma anche uomo di grande profondità culturale, al punto che Flavio Soriga, ha espresso rammarico per il fatto che un uomo di tale levatura non fosse abbastanza conosciuto nel resto dell’Italia. Flavio Soriga ne ha ricordato la grande autorevolezza priva di presunzione e inoltre, una grande dote spesso non comune tra i sardi, quell’ironia e dell’autoironia.

Costantino Cossu ha invece manifestato apprezzamento per la posizione di convinto antifascista, specie negli anni difficili di “rivoluzione” culturale in cui era professore all’Azuni. Cossu ha ricordato il tentativo di aggressione subito da Manlio Brigaglia ad opera di un gruppo di estrema destra solo per aver firmato, unico professore del liceo, un appello contro un episodio di violenza fascista. Tentativo per fortuna sventato da un gruppo di studenti.

Persino Guido Melis non ha potuto esimersi dal ricordare quegli anni di profonda trasformazione culturale, in cui Manlio Brigaglia era diventato per gli studenti un punto di riferimento, anche quando si trovava su posizioni opposte. Un punto di riferimento perché aveva saputo infondere ai suoi studenti l’utilizzo della capacità di critica, la capacità di lettura, la capacità di scrittura e la distinzione tra gli autori. Guido Melis ha anche indicato l’Enciclopedia della Sardegna come la sua più grande opera, pubblicata dall’editore Della Torre.

Molto gradita è stata la proiezione di un estratto della video-intervista realizzata dal giornalista Tonino Oppes in occasione degli ottant’anni del compianto intellettuale. Intervista che è stata proiettata integralmente in serata in occasione del secondo momento commemorativo al Padiglione off extra-Lingotto.

Nel pomeriggio lo stand AES è stato al centro di due interessanti presentazioni. La prima dell’autore cagliaritano Giampaolo Manca, che ha proposto al pubblico del Salone “Le cose che sono nell’aria” assieme all’editore Alessandro Cocco di La Zattera. Il romanzo racconta il viaggio interiore di un giudice sulle tracce delle proprie origini, afflitto dalla tormentata ricerca della verità nel suo ultimo processo, e dalla tentazione di usare i poteri del suo ufficio per rendere giustizia a una vittima lontana.

La seconda è “Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda”. Il dialogo dell’autore olbiese Giovanni Sanna Laina con l’editore Dario Maiore della Taphros, ha evidenziato un affascinante quadro dell’isola di fine Settecento, attraverso le vicissitudini del barracello Francisco Sanna che a Cagliari ebbe l’occasione di conoscere il mondo della nobiltà sardo piemontese, per poi divenire testimone dei momenti “rivoluzionari” del 1794.

Per gli eventi al Salone Off extra-Lingotto, il calendario AES ha proposto un interessante appuntamento  nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, lo stesso edificio in cui dimorò Antonio Gramsci dal 1914 al 1922. L’iniziativa, che ha goduto dell’Alto patrocinio del Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare “Printzipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino”, un volume dell’autore corso Jean Christophe Paoli che tratta lo spinoso e complesso tema del pastoralismo in Sardegna. L’appuntamento realizzato da Condaghes con AES e l’associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci, ha accolto gli interventi dell’editore Giovanni Manca, del senatore Gianni Marilotti e del giornalista Anthony Muroni. Il volume accoglie un importante lavoro di ricerca che va a colmare un vuoto di oltre cinquant’anni sull’argomento, a partire dalla pietra miliare che fu la pubblicazione del Maurice Le Lannou del 1941.

Lo Stand AES alle 11.00 ha ospitato Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, ha presentato la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Sono intervenuti gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00 Maria Vittoria Spissu ha introdotto “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice sono intervenuti gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30 allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro), in collaborazione con il comune di Serramanna. Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramana), Enrico Pusceddu (presidente associazione internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Alle 17.00bsarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00 Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

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Ha preso il via anche a Sassari il mese della prevenzione e diagnosi della sindrome dell’occhio secco, promosso dal Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), in collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese, sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Società Italiana di Oftalmologia (SOI). A Sassari sarà la Clinica oculistica dell’Aou di Sassari, diretta dal professore Francesco Boscia, a svolgere screening gratuiti alla popolazione.

Si tratta di una patologia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “tra i più sottovalutati disturbi della società moderna” e in Italia colpisce il 90% delle donne in menopausa e il 25% della popolazione over 50.

Tra le molte cause vi è il drastico cambiamento delle condizioni climatiche del globo. Le ondate di calore, la siccità ormai quasi perenne, la desertificazione di aree sempre più prossime alla città hanno causato un aumento dell’incidenza della secchezza degli occhi e un peggioramento dei suoi sintomi, come hanno certificato molteplici studi scientifici.

«La malattia dell’occhio secco, dry eye disease o DED, è una delle più frequenti patologie oculari a livello mondiale – afferma il dottor Stefano Dore, della Clinica oculistica di viale San Pietro – e anche in Sardegna è considerata un problema di salute pubblica in aumento che richiede l’attenzione dell’oftalmologo. Soprattutto nelle forme moderate o gravi, la DED ha un forte impatto sulla qualità di vita del paziente, con ripercussioni notevoli sul benessere psico-fisico e sulle attività lavorative.»

«Non sorprende quindi – prosegue lo specialista – che negli ultimi anni la DED sia stata oggetto di grande attenzione da parte dei ricercatori.»

I pazienti con DED generalmente riportano fotofobia, secchezza oculare, bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo o “sabbia negli occhi”, dolore puntorio, talvolta anche iperlacrimazione nelle fasi iniziali. I segni sono spesso aspecifici. Frequentemente si manifestano iperemia, disturbi della visione, intolleranza alle lenti a contatto e, occasionalmente, secrezione mucosa. Si possono notare ispessimenti ed altre anomalie palpebrali, o blefarite.

«Sono molti i fattori di rischio, generali o locali – riprende Stefano Dore – che possono compromettere l’omeostasi del sistema superficie oculare, innescando la cascata di eventi patogenetici tipica della DED.»

Oltre a età, sesso, etnia, e malattie autoimmuni, sono stati costantemente associati al rischio di DED la carenza di androgeni, l’utilizzo di videoterminali, il trapianto di cellule staminali ematopoietiche e condizioni ambientali sfavorevoli.
Secondo lo specialista, infine, «meritano particolare attenzione i fattori di rischio iatrogeni: l’uso di lenti a contatto, la chirurgia del segmento anteriore, la terapia farmacologica sia locale che sistemica. L’iter diagnostico si basa sulla raccolta dei dati anamnestici, sull’esame obiettivo e sull’esecuzione di test diagnostici. La terapia è basata fondamentalmente sull’uso di colliri come  sostituti del film lacrimale».

L’iniziativa prevede, fino al 14 giugno, visite oculistiche gratuite presso diversi Centri di eccellenza universitari e ospedalieri su tutto il territorio nazionale. A Sassari, gli interessati potranno recarsi, a partire lunedì 20 maggio, presso le Cliniche San Pietro dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, in Viale San Pietro, 43. Per usufruire dello screening è necessario prenotare la visita attraverso il sito www.centroitalianoocchiosecco.it .

L’equipe di specialisti guidata dal professor Francesco Boscia sarà a disposizione per diagnosticare la presenza della patologia e suggerire le opportune terapie.

 

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La scorsa notte, intorno alle 2.00, i carabinieri della stazione di Barumini hanno arrestato per i reati di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale un operaio 41enne di Mogoro.
I militari, impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio, hanno notato sulla SS 197, all’altezza del bivio per Furtei, un furgone cassonato fermo in contromano. Fermatisi per effettuare un controllo ed accertare se ci fosse qualcosa che non andava, vista la posizione del furgone, l’autista di quest’ultimo ha avviato la marcia, tentando tra l’altro di andare addosso ad uno dei militari che nel frattempo era sceso dal mezzo. Quest’ultimo, ha esploso un colpo d’arma da fuoco con la pistola d’ordinanza, colpendo la ruota anteriore destra del veicolo, riuscendo così a fermare definitivamente la marcia del mezzo.
Molto probabilmente, la fuga era dovuta allo stato d’ebrezza del soggetto, visto che l’immediato controllo effettuato ha rivelato un tasso alcolemico al di sopra della norma.
Inoltre, a seguito della perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello di genere proibito.
A questo punto, per l’operaio sono scattate le manette, mentre per il mezzo, sprovvisto sia di assicurazione che della revisione, è stato disposto il sequestro.
L’arrestato, condotto presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Sanluri, è stato poi tradotto in mattinata presso il Tribunale di Cagliari, per la celebrazione del rito direttissimo.

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La segreteria FP CGIL Sud Sardegna, la segretario generale CISL FP e la segretaria Territoriale UIL TUCS, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale della RSA Rosa del Marganai di Iglesias ed hanno chiesto l’attivazione delle procedure previste, ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 146/90 e ss.mm.ii..

«Le ragioni che, in mancanza di accordo – sostengono i segretari Giovanni Zedde, Claudio Nuscis e Samuele Piga -, porteranno alla dichiarazione dello sciopero risiedono in particolare:

In un organico insufficiente che comporta carichi di lavoro non più umanamente sostenibili;

poca trasparenza nell’informazione del saldo ferie, recupero festivi e ROL, non comunicato in forma scritta ad ogni dipendente.»

Il personale si atterrà strettamente alle mansioni del proprio profilo professionale.

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Tore Piana (Centro Studi Agricoli) commenta positivamente la nomina del nuovo assessore regionale dell’Agricoltura.

«Non conosciamo Gabriella Murgia, dalle informazioni che abbiamo ricevuto sappiamo che è una persona per bene e che si è sempre impegnata con caparbietà sul lavoro e nelle attività svolte, questo per noi è sufficiente per dare piena fiducia nella persona, giudicheremo solamente ed esclusivamente  sul lavoro svolto – dichiara Tore Piana a nome del Centro Studi Agricoli -. Oggi stesso invieremo una nostra lettera al nuovo assessore dell’Agricoltura, con la quale gli offriamo la nostra collaborazione, sincera e fattiva, siamo pronti a fornire  suggerimenti, idee e proposte costruttive.

Per il Centro Studi Agricoli, il comparto agricolo in Sardegna rappresenta non solo un fattore economico-produttivo, ma un fattore sociale, di mantenimento e conservazione delle tradizioni della cultura Sarda, un fattore di conservazione dell’ambiente e una utile attività contro l’inarrestabile spopolamento dei paesi e delle zone interne della Sardegna.»

 

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«In politica alle parole devono necessariamente seguire i fatti, concreti: il governatore Christian Solinas e l’assessore competente per materia, Mario Nieddu, rispondano e intervengano riguardo la loro proclamata volontà di destituire l’ATS ed il contemporaneo agire del dottor Fulvio Moirano, direttore generale ATS, che va invece in tutt’altra direzione, a livello politico e di indirizzo.»

Desirè Manca, capogruppo in Consiglio regionale del Movimento Cinque Stelle, pesate sul piatto della bilancia le dichiarazioni sul tema della sanità rilasciate dal nuovo Governo regionale e le azioni poste in essere dal dirigente a capo dell’ATS, pone il problema e ne chiede repentina soluzione: «Nelle linee programmatiche del Governatore Solinas, più volte ostentate fra conferenze stampa e dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu, è stata espressa la chiara volontà politica di destituire quello che ad oggi rappresenta l’ATS, con il dichiarato intento di ridare competenza ai territori andando a riconfermare le ASL territoriali».

Alle parole, però, non corrispondono i fatti: «Stando così le cose, ci chiediamo come mai però contemporaneamente il dottor Fulvio Moirano, direttore generale ATS, continui a procedere con delibere e atti di approvazione di conferimento di incarichi funzionali – afferma Desirè Manca -. Come è possibile, chiediamo al governatore Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu, che l’espressione della volontà di una parte politica continui a portare avanti un disegno politico riferibile alla vecchia legislatura nel momento in cui al timone della Regione Sardegna c’è una nuova maggioranza? Come è possibile che la Regione permetta e consenta tutto questo senza bloccare definitivamente i processi in atto alla luce della tanto decantata intenzione di destituire l’ATS? Servono fatti, non parole».

 

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Il forte vento che nei giorni scorsi ha tempestato il nord ovest della Sardegna ha causato ingenti danni alle aziende vitivinicole del territorio compreso fra Alghero, Olmedo, Ittiri, Uri, Usini e Sassari. In particolare, oltre ai danni fisici provocati nei vigneti dalle raffiche di vento, le folate hanno trasportato grandi quantità di sale marino che, depositandosi sulle piante, ha causato la necrosi totale o parziale dei germogli.

«Il fenomeno ha interessato il 100% delle imprese vitivinicole del territorio, fra le quali anche la Cantina di Santa Maria La Palma, che ha registrato danni notevoli, tanto da vedere ormai compromessa la stagione agricola», spiega il presidente della Cia Nord Sardegna, Michele Orecchioni, che rivolge un invito alla neo assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia: «L’assessora venga qui nel nord Sardegna e visiti di persona queste aziende, in moda da rendersi conto coi propri occhi dei disastri causati dal vento e della necessità che la Regione intervenga al più presto per supportare queste imprese. Il settore vitivinicolo è una porzione di importanza assoluta nel tessuto produttivo di quest’area dell’Isola, e merita la massima attenzione e sostegno da parte delle istituzioni, specialmente in frangenti di assoluta emergenza, come quello che le imprese stanno attraversando in questi giorni», conclude Michele Orecchioni.

Per determinare i danni causati dal vento eccezionale dei giorni scorsi, la direttrice di Cia Nord Sardegna, Rossana Piredda, invita le aziende interessate a presentare prima possibile agli uffici comunali preposti le segnalazioni dei danni subiti, per poter accedere a misure di tipo compensativo.

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Stintino avrà la nuova tribuna coperta al campo sportivo Rocca Ruja e la rotatoria per la spiaggia di Ezzi Mannu. Nei giorni scorsi infatti sono state aggiudicate le gare per le due opere che rivestono carattere di importanza per l’amministrazione comunale stintinese.

Sarà la Dado costruzioni di Oristano a realizzare la tribuna coperta del nuovo campo sportivo a Rocca Ruja. L’impresa oristanese, infatti, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita a dicembre 2018 dal Comune.

Circa 500 i posti previsti per la struttura completa di bagni, servizi, infermeria, magazzini e area palestra che andrà ad arricchire il campo sportivo fortemente voluto negli scorsi anni dall’amministrazione comunale stintinese. La tribuna è stata progettata dall’architetto Nicolò Pittalis. Spetterà appunto alla Dado costruzioni adesso realizzare l’impianto con un costo per l’amministrazione di poco superiore ai 556mila euro.

Qualche novità importante anche per il manto in sintetico del campo di Rocca Ruja, altra opera che riguarda l’impianto sportivo stintinese, i cui lavori si erano arenati a metà strada nell’inverno 2017-18 a causa del fallimento della ditta appaltatrice. Gli uffici sono all’opera per affidare i lavori alla nuova impresa, con l’obiettivo di chiudere le opere entro la fine dell’anno.

«L’auspicioafferma l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani, che segue l’ opera da vicino insieme al vicesindaco Angelo Schiaffinoè che i lavori si concludano in tempi brevi così che la squadra di calcio locale, dopo due anni di attività sportiva svolta in “trasferta”, possa tornare subito a giocare e allenarsi nel proprio territorio. I tifosi e appassionati sportivi, dopo questi anni di sacrificio, potranno vedere i propri beniamini giocare sul terreno “amico”, ma soprattutto la località di Stintino avrà a disposizione un’opera importante per il fitness e la salute, da vivere tutti i giorni, utile anche per grandi manifestazioni di spettacolo.»

La nuova rotatoria invece sarà realizzata sulla strada provinciale 34 che congiunge Stintino con Pozzo San Nicola, all’altezza dell’intersezione con lo svincolo di Ezzi Mannu. «Si tratta di un tratto di strada ad alta densità di trafficoprecisa l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani -, soprattutto nel periodo estivo, sul quale era necessario garantire una maggiore sicurezza per gli automobilisti». In prossimità, inoltre, vi è anche l’ingresso per la strada che conduce alla località Unia. Ecco, allora, che la nuova rotatoria consentirà di regolarizzare al meglio il traffico veicolare.

Ad aggiudicarsi la gara è stata l’impresa Omer srl di Fonni che svolgerà i lavori con un importo di 272.086,41 euro. I lavori dovrebbero partire in autunno.