18 July, 2024
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aCòa, letteralmente “in coda”. E’ questo il titolo della nuova rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo. Da domenica 5 maggio al 16 giugno nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di Cagliari sono in programma quattro appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno in autunno) che ogni due domeniche sonderanno, per questa prima edizione, il prezioso patrimonio delle musiche di tradizione orale della Sardegna. Dalle launeddas al canto a tenore, dall’organetto alla chitarra e non solo, gli incontri vedranno protagonisti maestri del calibro di Luigi Lai, Fabio Vargiolu, i Tenores di Orgosolo, Orlando ed Eliseo Mascia, e ancora Totore Chessa e Bruno e Asael Camedda.

Realizzata sotto la direzione artistica dell’etnomusicologo Marco Lutzu, la rassegna vuole omaggiare Giampaolo Lallai, grande studioso e appassionato di launeddas scomparso nel 2014, a cui lo scorso anno la Fondazione Siotto ha intitolato il suo Centro Etnomusicologico. Centro che con questa manifestazione dà ora ufficialmente il via alle sue attività.

Si parte domenica 5 maggio (tutti gli spettacoli cominciano alle 11) con “Mantici danzanti”: Totore Chessa all’organetto, Bruno Camedda alla fisarmonica e Asael Camedda alla chitarra.

Domenica 19 maggio spazio agli strumenti a canna con un matinée dal titolo “Canne Sonore”. Protagonisti saranno i maestri di launeddas Luigi Lai e Fabio Vargiolu.

Le “Voci gutturali” saranno al centro del terzo incontro (il 2 giugno) quando saliranno sul palco i Tenores del Supramonte di Orgosolo. Mattinata dedicata a “Pelli, corde, canne e legni” quella del 16 giugno, che chiuderà il sipario su questa prima parte della manifestazione. Arriveranno per l’occasione Orlando ed Eliseo Mascia con i loro strumenti della tradizione.

aCòa non sarà solo ascolto di musica ma anche possibilità per il pubblico di interagire con i suoi protagonisti che, volta per volta, illustreranno i diversi contesti sacri e profani per i quali le diverse musiche sono state composte. Ciascun incontro sarà introdotto e moderato dallo stesso direttore artistico, Marco Lutzu.

Da sottolineare, ancora, è la veste grafica (realizzata da Alessandro Congiu), un omaggio alle tessitrici della Sardegna, che vuole anche sottolineare lo stretto legame esistente tra la musica e la tessitura, entrambe di tradizione orale nel panorama culturale sardo.

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Sennori ospita la 1ᵃ edizione della Spring School “Temi e figure della ricerca filosofica”, organizzata dall’associazione culturale Inschibboleth, Centro ricerche filosofiche letterarie scienze umane di Sassari e Sezione universitaria di Sassari della Società Filosofica Italiana, con il patrocinio del comune di Sennori.

La Spring School si svolgerà martedì 7 e mercoledì’ 8 maggio nei locali della Casa d’artista di Ica Spanu ed Antonio Salis, un luogo in cui i concetti di abitare, arte e bellezza trovano un connubio ideale. Interverranno, a parlare dei loro temi di ricerca più recenti, i professori: Daniela Calabrò (Università di Salerno), Carmelo Meazza (Università Sassari), Rocco Ronchi (Università dell’Aquila) e Mario Vergani (Università Milano-Bicocca).

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Qualche settimana di formazione a Roma, dai tre ai sei mesi di stage presso incubatori di varie parti d’Europa e del mondo: è questo il programma previsto dal Global Startup Program per le 120 startup italiane finite in graduatoria lo scorso sei marzo. E tra tutte, sono solo due le startup sarde ad essere state selezionate. Oltre a Healthy Virtuoso, la prima fascia della graduatoria è occupata a pieno punteggio da un’altra realtà tutta sarda che da anni lavora incessantemente per dare forma e materia al suo progetto innovativo: si tratta di Bautiful Box, una console interattiva pensata per gli animali domestici e i loro padroni, studiata e realizzata da un team di giovani studenti e neolaureati dell’Università di Cagliari. 
Global Startup Program – Una prestigiosa occasione di crescita, sviluppo e formazione per le nascenti realtà imprenditoriali nel panorama nazionale, organizzata e promossa dal ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con l’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), il GSP è un vero e proprio “percorso integrato di sviluppo all’estero riservato a 120 startup innovative italiane, impegnate nello sviluppo d’innovazioni di prodotti o di servizi”. Un’occasione unica, a spese dello Stato, per poter stabilire importanti partnership commerciali o ottenere investimenti, in ambienti molto lontani dall’attuale realtà italiana in materia di sviluppo e tecnologia. 
Cinque ragazzi sardi, ognuno con un percorso universitario e un background differenti, accomunati da un’idea imprenditoriale che a breve troverà il suo spazio nel mercato nazionale e internazionale. I due co-fondatori di Bautiful Box si sono conosciuti nel 2015 durante l’edizione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari: Maurizio Piredda, CEO, è originario di Olbia e laureato in Economia e gestione aziendale. L’altro co-founder nonché CTO, Daniele Lecis, vive a Sisini (Senorbì), studia Ingegneria ed è appassionato di elettronica. Sono loro i pilastri portanti dell’intero progetto. Il resto del team è formato da Manuela Aru, Digital marketing strategist, originaria di Cabras (Oristano) e neolaureata in Filosofia e Teorie della comunicazione; Jacopo Usai, sviluppatore Android, e Alessandro Loi, sviluppatore IOS, entrambi cagliaritani e studenti di Informatica. 

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E’ ripartito dalla Sardegna il grande viaggio della Carovana dello Sport Integrato. Dopo la pausa per le festività pasquali l’Equipaggio 4 si è ritrovato a Sennori (hinterland di Sassari) per iniziare il percorso che consegnerà materialmente la Carta dei Valori dello Sport Integrato alle più alte cariche dello Stato nell’evento di chiusura del prossimo 14 maggio a Roma.

La tappa isolana è stata organizzata di tutto punto dal Csen Sardegna presieduto da Francesco Corgiolu, che ha sottolineato quanto l’Isola sia stata capace di comprendere in anticipo le grandi potenzialità del Football Integrato, ospitando ben due tornei regionali e, addirittura, un campionato europeo: «Organizzare non è mai semplice, ma qui in Sardegna sono bastate poche telefonate – ha raccontato – merito della grande volontà mostrata dal comune di Sennori e dalla dirigente scolastica dell’Istituto Galilei di Macomer. L’esperienza nell’organizzazione dei campionati regionali ci ha dato tanto. La Sardegna è pienamente dentro il progetto Carovana, considerato che 3 dei 4 equipaggi sono stati composti da atleti sardi. A questo proposito mi preme sottolineare il grande delle associazioni affiliate Csen in Sardegna. Desidero infine ringraziare l’onorevole Roberto Desini, che è stato tra i primi artefici di questo lavoro».

Al suo arrivo la Carovana è stata accolta dai canti del coro delle voci bianche di Sennori (che hanno proposto due brani inediti coordinati dal maestro Giuseppe Ruiu) e, ovviamente, dalle istituzioni locali. «Siamo onorati di poter ospitare questo grande evento – ha spiegato il sindaco Nicola Sassu – perché porta con sé i grandi valori dell’inclusione sociale. Siamo già stati nel 2017 città europea del Football Integrato e puntiamo alla conferma. Tutto ciò è stato possibile grazie alla forte sinergia con Csen Sardegna e con il presidente Corgiolu». Concetti, questi, rafforzati dall’assessore dello Sport Tore Piredda: «Il Football Integrato sta avendo dei risultati grandiosi e ci sta insegnando che tutti possono giocare assieme senza distinzioni – ha dichiarato – spero di poter accogliere la Carovana anche il prossimo anno, e mi auguro che la permanenza degli atleti nel nostro paese sia piacevole». Presente anche l’assessore della Cultura Elena Cornalis: «Per il terzo anno nel nostro paese è protagonista il Football Integrato – dichiara – ringrazio i vertici Csen regionali perché credono tantissimo nei valori dello sport integrato. E’ bellissimo osservare quanto in campo si realizzi davvero una forte integrazione».

A “presentare” la spedizione, come sempre, il Responsabile Nazionale Ufficio Progetti Csen Andrea Bruni: «Non abbiamo ancora imparato il sardo, ma qui ci sentiamo a casa – ha esordito – Sennori ci sorprende sempre. Il coro delle voci bianche è coerente rispetto alla carica emotiva della Carovana. Lo sport è un gioco, ma stiamo cercando di declinarlo in modo tale che sia qualcosa di più. Siamo in un territorio che rappresenta un riferimento per le altre regioni e lavoriamo a una legge quadro su questo tipo di attività. In questi giorni, assieme al presidente Corgiolu, abbiamo ragionato sulla possibilità di costruire in Sardegna un camp estivo sul Football Integrato».

Una delle anime della tappa di Sennori sono stati i ragazzi dell’Istituto Galilei di Macomer, protagonisti dell’alternanza scuola-lavoro sotto la guida del dirigente scolastico Gavina Cappai: «La scuola è schierata dalla parte di chi affronta con qualche difficoltà la vita tutti i giorni – ha detto – investire nei giovani vuol dire cambiare la società. Ogni classe che accoglie uno studente diversamente abile cresce in modo diverso, perché impara a sostenere e ad avere una coscienza più matura. I ragazzi hanno mostrato grande disponibilità. Lo sport è un cemento che può avvicinare studenti normodotati e portatori di disabilità».

Importante anche l’intervento di Miloud Benamed, coordinatore quarto equipaggio: «Nel 2013, quando è nato il Football Integrato, non ci saremmo mai immaginati di arrivare a questo punto – ha sottolineato – l’obiettivo dello sport integrato è quello di realizzare l’inclusione, facendo in modo che non ci siano parti di società marginalizzate. Aprirsi al mondo della scuola è decisivo e rappresenta la base dalla quale partire in modo che un domani lo sport integrato rappresenti la normalità».

A chiudere il quadro degli interventi Marco Pecciarolo, consigliere Fisdir, che ha portato i saluti del presidente Marco Borzacchini: «La nostra federazione accoglie circa diecimila atleti che vivono un’attività sportiva normalizzata a tutti gli effetti. Il mondo paralimpico ha sposato in pieno Carovana dello Sport Integrato. Il presidente Pancalli sostiene che attività paralimpica costituisca buona parte di welfare italiano, e credo che abbia pienamente ragione».

Sabato mattina, nella palestra comunale di Sennori, gli atleti dell’Equipaggio 4 sono scesi in campo per una nuova, coinvolgente gara di Football Integrato. A prevalere, nella sfida tra Rossi e Blu, sono stati questi ultimi con il risultato di 9-8. Decisiva la prestazione di Fabrizio, giocatore di ruolo 2 particolarmente prolifico in occasione dei rigori sulle porte laterali.

A margine della gara l’Equipaggio ha potuto godere di un piacevole tour enogastronomico tra le prelibatezze offerte dal Nord Sardegna, con il torrone, in particolare, a farla da padrone.

In serata invece la delegazione sarda del settore Football Integrato si è riunita con il responsabile nazionale progetti CSEN Andrea Bruni nella sala consiliare del comune di Sennori per gettare le basi operative del primo campus estivo di sport integrato che si svolgerà a Stintino dal 23 al 29 settembre prossimo.

Subito dopo la visita nel paese l’Equipaggio 4 si è rimesso in marcia verso Porto Torres, dove si è imbarcato con destinazione Genova. La prossima tappa della Carovana si svolgerà, infatti, a Quiliano (provincia di Savona), dove già si preannuncia una nuova festa in nome dello sport integrato.

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Arte circense, teatro danza, teatro fisico, arte visiva. Domenica 5 maggio nello spazio teatrale T.Off Tersicorea (via Nazario Sauro, 6 – Cagliari) alle 21.00 va in scena “Jakob figlio di nessuno” di e con Jonathan Frau, anteprima della rassegna “Logos, un ponte verso l’Europa” diretta da Simonetta Pusceddu: i linguaggi dell’arte contemporanea tra spettacolo e memoria storica, che anche quest’anno si articolerà da maggio a novembre e di cui a breve verrà presentato il programma completo. Jakob è un personaggio incastrato nella sua marionetta alla ricerca dei limiti delle possibilità del corpo dove equilibri, torsioni, acrobatica, danno vita a quest’oggetto inanimato. Jakob e la sua marionetta ha un segreto da raccontare semplice e diretto, fragile e forte, emotivamente sincero, fisicamente estremo.

«Cerco in questa solitudine una complicità tra Jakob e la sua parte inanimata per creare pretesti emotivamente forti, incontri umani, dare vita alla marionetta, animare Jakob, animare il momento! Pretesti che stimolano le emozioni. Arte morta e arte vivente, dare vita all’inanimato, dargli un cuore», spiega Jonathan Frau, affiancato dalla tutor Marie-Céline Daubagna in questo progetto coprodotto da Tersicorea e Zerogrammi di Torino.

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Fede, tradizione, musica e buon cibo. È iniziata oggi a Sant’Antioco la festa più antica dell’Isola, quella in onore di Sant’Antioco Martire, Patrono della città e di tutta la Sardegna. La manifestazione accoglie ogni anno migliaia di fedeli e anche per l’edizione numero 660 accompagnerà sino a lunedì 6 maggio devoti e turisti in un percorso tra fede e storia, cultura e folklore. Come ogni anno è ricchissimo il programma de ‘Sa Festa’ e per l’edizione 2019 l’organizzazione ha voluto inserire due grandi novità. Al via oggi ‘Sulkinfiera’ l’esposizione di prodotti tipici della Sardegna mentre domani l’appuntamento è con le sfilate de “Is Traccas. Due appuntamenti inseriti all’interno dell’evento religioso che ripercorrono le tradizioni del passato, alle quali si aggiungono le processioni e i riti, le mostre fotografiche, le pariglie con i cavalli, i balli sardi e i concerti, fino al momento di chiusura dedicato allo spettacolo pirotecnico di lunedì.

Domenica 5 maggio la festa propone l’apertura della Fiera dalle ore 10.00, e alle 11.00 l’altra grande novità con la sfilata de Is Traccas. Tra le vie della città sfileranno i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare, che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari. Dopo la sfilata le 12 traccas potranno essere visitate in Piazza Umberto. La sfilata sarà preceduta da tre 3 organettisti che accompagneranno l’arrivo delle traccas ed animeranno piazza Umberto con canti e balli popolari fino al pomeriggio. Il corteo partirà dalla zona industriale e inizierà il percorso cittadino in via Nazionale, proseguirà per via Roma, Corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere piazza Umberto. Dalle ore 15.00, poi nel lungomare (Parco Giardino) occhi puntati sulle emozionanti pariglie, con i cavalli provenienti da diverse parti della Sardegna. A seguire (dalle ore 18.00 alle 21.00) si esibiranno i gruppi folk e cori polifonici. Per la chiusura della giornata, si esibiranno (ore 21.00) i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì, noto per alcune importanti collaborazioni con artisti internazionali come Laura Pausini, Adriano Celentano ed Anna Oxa.

La devozione al Santo culminerà nella giornata di lunedì a partire dalla celebrazione solenne in onore a Sant’Antioco (ore 17.30) presieduta da monsignor Giovanni Paolo Zedda (Basilica di Sant’Antioco Martire). Sempre lunedì, dalle ore 18.30, la solenne processione in devozione al Santo Antioco fino a chiudere la giornata con lo spettacolo pirotecnico per l’arrivederci alla prossima edizione.

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Cinque giornate per testimoniare la profondità e il valore dell’editoria libraria sarda, raccontare l’insularità come superamento dei confini ispirandosi a una celebre idea di Maria Lai, e manifestare il ricordo di due grandi intellettuali come Manlio Brigaglia e Paolo Pillonca. La partecipazione degli Editori sardi alla 32esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino sembra calzare a pennello con il tema proposto quest’anno dalla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria.

Dal 9 al 13 maggio l’AES mette in campo una squadra compatta, formata dalle trenta aziende isolane più importanti e titolate – associate e non – forti dell’apporto di ben tremila libri e ottocento titoli. Gli editori troveranno casa nel Padiglione Oval, uno dei più frequentati del Lingotto, al fianco di case come Mondadori, Adelphi, E/O, Sellerio e Feltrinelli e in totale autonomia rispetto allo stand della Regione.

L’iniziativa è svolta in partenariato con l’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, il festival “Sulla terra leggeri” e la Sardegna Film Commission, e con il patrocinio e parziale sostegno della Fondazione di Sardegna. Numerosi eventi sono in programma nelle sale Ciano e Avorio e negli spazi extra-Lingotto del Salone off, in prestigiose location del capoluogo piemontese.

Se il tema generale della manifestazione ruota intorno a “Il gioco del mondo” (titolo dell’iper-romanzo di Julio Cortàzar) come invito a oltrepassare le barriere e a superare le divisioni, nella proposta dell’AES la Sardegna si inserisce perfettamente in questa direzione, in quanto isola tra più continenti, esito e strumento di meticciati linguistici, identitari e culturali, che si creano e definiscono all’interno della vasta rete di relazioni e legami con il mondo. Un’isola che, nell’offrirsi agli altri, attraversa l’esperienza del mare e dell’ignoto verso e oltre il Mediterraneo, utilizzando i legami tra “Noi e il mondo” in luogo delle divisioni, cogliendo l’ulteriore suggestione proveniente da una delle copertine dell’omonima rivista dei primi del Novecento; dove in cima al pianeta, illuminato dalla luce sfolgorante del Sole, una fila di lettori proietta la propria ombra terrena per disegnare il titolo della testata. Come a dire dei legami che la cultura crea nel mondo.

L’intero programma AES avrà così per filrouge “Noi e il mondo”, traendo spunto da un evento d’arte performativa che intende mettere in relazione il concept del Salone con la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai, l’artista internazionale che condivise con gli abitanti di Ulassai l’azione di legare tra di loro, con un nastro celeste, le case e il monte del paese, quale esortazione a superare le divisioni interne della comunità.

L’idea è quella di replicare questa fortunata esperienza a Torino il 9 maggio, come evento illustrato in sede inaugurale in Sala Avorio, e messo in atto a partire dalla sera, nel Padiglione OVAL. La proposta dell’AES e di Casa Falconieri, cui si aggiunge come partner il Comune di Cagliari, si lega all’idea di un’Isola che si offre al mondo attraverso pagine di stoffa, arricchite e personalizzate da passi letterari. L’operazione di pura creatività artistica e relazionale, potrà così “invadere” così gli spazi del Lingotto, creando contaminazioni inaspettate.

Questa edizione sarà segnata dal ricordo commosso di due grandi personalità del mondo intellettuale sardo, scomparse lo scorso anno. La figura di storico, scrittore, giornalista e “editore” quale è stato Manlio Brigaglia, sarà commemorata il 10 maggio in Sala Avorio, in occasione del primo anniversario dalla morte, attraverso il ricordo di amici, collaboratori e persone a lui vicine. Agli interventi di Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga. La replica serale nel Salone OFF vedrà la proiezione del film-intervista realizzato da Tonino Oppes per Rai Sardegna.

Risalta, nel quadro degli eventi, la presentazione dell’opera “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, sempre il 10 maggio, nel Salone OFF, sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e a cura di Condaghes, AES e Associazione dei sardi in Torino “A. Gramsci”. Sarà occasione di un dibattito animato dai contributi del senatore Gianni Marilotti, dell’autore Jean Christophe Paoli e dell’editore Giovanni Manca.

Domenica sera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”. Attraverso gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi, verranno tracciati i tratti di fine poeta e scrittore, giornalista attento, grande conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Tra gli appuntamenti più interessanti sul piano delle potenzialità delle nuove tecnologie, in Sala Ciano domenica si terrà la presentazione di Books in Sardinia, una piattaforma di interscambio culturale e professionale che ospita un catalogo collettivo di circa seimila titoli, e un’area riservata per gli editori e le agenzie di diritti. È l’esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.

Il ricco patrimonio culturale dell’isola sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la presentazione di volumi che attraversano i più diversi settori, storia paesaggi, società e tradizioni, arte, narrativa e poesia. Sono previsti oltre venti appuntamenti tra presentazioni di libri, dibattiti e incontri.

Programma dettagliato.

Giovedì 9 maggio

Alle 12 nella Sala Avorio si terrà “Noi e il mondo” come evento inaugurale della partecipazione della Sardegna al Salone di Torino, a cura di AES e Casa Falconieri, al quale presenzieranno la presidente Simonetta Castia con Efisio Carbone (Direttore del MACC di Calasetta), Gabriella Locci e Dario Piludu (Casa Falconieri). L’iniziativa vera e propria si terrà a partire dalle 17.00, nello stand AES, all’interno del Padiglione Oval.

Alle 19 nel Salone off, l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” presenta il volume “La valle delle anime” (Europa ed.) di Danilo Scanu, che dialogherà con Enzo Cugusi. Un libro nel quale storie di straziante violenza e di amore sensuale si fondono in una Sardegna afflitta dalla tragedia del fascismo.

Venerdì 10 maggio

Alle 11 nello stand AES va in replica la performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri. Alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone, “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, è per le 17.00, allo stand AES in compagnia di Giampaolo Manca, che presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.) assieme ad Alessandro Cocco. È un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES e Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20 sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

Sabato 11 maggio

Lo Stand AES, alle 11.00, ospita Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, presenta la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Intervengono gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00, Maria Vittoria Spissu introdurrà “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice interverranno gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30, allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro). Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramanna), Enrico Pusceddu (presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo) e Paola Gambero (curatrice della mostra).

Alle 17.00, sarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00, Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni, Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Domenica 12 maggio

La Sala Ciano alle 10.30 accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” alle 11 propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Intervengono Bachisio Bandinu, Franco Siddi e Pier Paolo Pillonca.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

Case editrici presenti a Torino

ABBÀ Edizioni – Cagliari

AIPSA Edizioni – Cagliari

ALFA Editrice – Quartu Sant’Elena (Ca)

AM&D Edizioni – Cagliari

ARKADIA Editore – Cagliari

CARLO DELFINO Editore – Sassari

CATARTICA Edizioni

CONDAGHES Edizioni – Cagliari

CUEC Editrice – Cagliari

DOMUS DE JANAS Editore – Sestu

EDES – Sassari

EDIZIONI DELLA TORRE – Cagliari

EDIZIONI ENRICO SPANU – Cagliari

GC Edizioni – Quartu S. Elena (Ca)

GRAFICA DEL PARTEOLLA – Dolianova (Ca)

ILISSO Edizioni – Nuoro

IMAGO MULTIMEDIA – Nuoro

Edizioni IL MAESTRALE – Nuoro

ISKRA Edizioni – Ghilarza

LA ZATTERA Edizioni – Cagliari

LOGUS MONDI INTERATTIVI – Cagliari

MAGNUM Edizioni – Sassari

MEDIANDO Edizioni – Sassari

Edizioni NOR – Ghilarza (Or)

PAOLO SORBA Editore – La Maddalena (OT)

PAPIROS – Nuoro

POLIEDRO Edizioni – Nuoro

PTM – Mogoro (Or)

SOTER Editrice – Villanova Monteleone (SS)

Editrice TAPHROS – Olbia.

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Dai tempi dello Zecchino D’Oro 2015 ne ha fatta di strada. Mario Donato Vinci vola ancora una volta oltre i confini dell’isola, scritturato dal noto produttore Lorenzo Vitali per interpretare il personaggio chiave del musical “A Bronx Tale”. Uno spettacolo che arriva per la prima volta in Italia direttamente da Broadway, per andare in scena dal 10 al 19 maggio al Teatro Nuovo di Milano, uno dei più importanti d’Italia.

Dieci anni, portamento spigliato, voce intrigante e un curriculum con tanti successi internazionali, dopo aver partecipato come ospite allo show “Students got talent” di Roberto Manca, il giovane cantante sassarese è stato notato e voluto dal regista Claudio Insegno e dal direttore artistico di origini sarde Giulio Pangi, per interpretare il ruolo del protagonista di una storia coinvolgente di lealtà e famiglia.

Ambientato nella New York degli anni Sessanta, il musical racconta le vicende del piccolo Calogero, figlio di immigrati italiani, che dopo aver assistito ad un omicidio da parte di Sonny, il boss del suo quartiere, decide di non denunciarlo e comincia a stringere con lui un rapporto quasi paterno.

Il giovane frequenta gli ambienti malavitosi gestiti dal gangster e ben presto, in età adulta, si scontra con il volere del padre e si ritrova a lottare per la sua amata, una ragazza afro-americana, contro i pregiudizi della sua comunità.

Lo spettacolo, che andrà in scena con un cast formidabile, nasce dalla storia di Chazz Palminteri e ha debuttato a Broadway nel 2007 per la regia di Robert De Niro e del pluripremiato ai Tony Awards, Jerry Zaks, con le musiche di Alan Menken (cantautore di Beauty and the Beast), i testi di Glenn Slater e le coreografie di Sergio Trujillo.

Nel cast sono presenti importanti volti del panorama del teatro e dello spettacolo italiano, a partire da Marco Stabile nei panni di Calogero adulto; Roberto Rossetti che interpreta il papà di Calogero e Valentina Gullace nei panni della mamma; Andrea Carli in quelli di Sonny; Giulio Pangi nel ruolo di Rudy the Voice, proprietario del bar e socio di Sonny; Umberto Noto nei panni di Tony 10e10 solo per citarne alcuni. Mario Donato è già al lavoro da fine aprile nel capoluogo lombardo, dove ha iniziato a prendere confidenza con il ruolo e con gli altri membri del cast durante le prove dello spettacolo.

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Dopo la conferenza della musicologa Aurora Cogliandro sulle figure dei maestri Renato Fasano, Oscar Crepas ed Ennio Porrino, il IX Festival pianistico del Conservatorio, che quest’anno omaggia gli ottant’anni dell’istituzione musicale, entra nel vivo con il primo dei suoi concerti.

Lunedì 6 maggio, alle 20,30, nell’Auditorium del “Da Palestrina”,è in programma una serata dedicata alla memoria di Renato Fasano, direttore negli anni Venti dell’Istituto musicale cagliaritano (l’odierno Conservatorio di Cagliari).

Protagonisti del concerto saranno la pianista Angela Oliviero, solista nel Concerto in re minore BVW 1052 per pianoforte ed archi di Johann Sebastian Bach ed il violinista Attilio Motzo, alla guida dell’Ensemble Palestrina, composta dai violinisti Corrado Lepore e Marco Ligas, dal violista Dimitri Mattu, dal violoncellista Oscar Piastrelloni, dal contrabbassista Alessio Povolo e dal clavicembalista Michele Nurchis, in veste di solista e direttore nelle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

Nato da un’idea di Stefano Figliola, pianista e docente al “Da Palestrina”, il festival quest’anno ha per sottotitolo “…80 ma non li dimostra…”. Dopo quello di lunedì, il prossimo appuntamento sarà il 13 maggio, sempre alle 20,30, nell’Auditorium, col concerto in ricordo del maestro Oscar Crepas.

 

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Anche i presidi ospedalieri della Sardegna aderiscono alla giornata mondiale per la promozione dell’igiene delle mani in programma domani, domenica 5 maggio. Quest’anno lo slogan dell’iniziativa, lanciata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2005, è “Salva le vite: pulisci le tue mani”.

Per l’occasione la Regione Sardegna ha ideato un manifesto informativo a disposizione di tutti i presidi della rete sanitaria dell’isola. Un messaggio, rivolto a operatori e pazienti, dove sono stati riportati 5 semplici, ma fondamentali, passaggi per una pratica considerata il cardine della prevenzione delle infezioni associate all’assistenza.

Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, in Europa, oltre 4 milioni di pazienti (7% dei ricoveri ospedalieri) contraggono ogni anno un’infezione correlata all’assistenza. Circa il 30% di queste infezioni sono considerate prevenibili da programmi di igiene e controllo intensivo.

I cinque momenti fondamentali per l’igiene delle mani ricordati dall’Oms – non a caso si è scelto il 5 di maggio per la celebrazione della giornata mondiale, così come 5 sono le dita della mano – sono nell’ordine:

– prima del contatto con i paziente; – prima di una manovra asettica; – dopo l’esposizione a un liquido biologico; – dopo il contatto con il paziente; – dopo il contatto con ciò che è intorno al paziente.

L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di questa semplice procedura non solo nella prevenzione della diffusione delle malattie infettive, ma anche nella lotta all’allarmante fenomeno dell’antibiotico-resistenza.