20,45, l’ora della rivincita. La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera al PalaSerradimigni contro l’Umana Reyer, per Gara4 della finale scudetto.
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20,45, l’ora della rivincita. La Dinamo Banco di Sardegna torna in campo questa sera al PalaSerradimigni contro l’Umana Reyer, per Gara4 della finale scudetto, 48 ore dopo l’amara sconfitta interna subita con il punteggio di 76 a 73 che ha riportato avanti la squadra di Walter De Raffaele nella serie, sul 2 a 1. La squadra di Gianmarco Pozzecco deve assolutamente vincere, per tornare martedì sera al Taliercio di Mestre con il punteggio in parità e rilanciare la sfida verso lo scudetto.
La sconfitta di venerdì sera fa ancora male ma la squadra e tutto l’ambiente (anche oggi è previsto il tutto esaurito) sono decisi a reagire, per ritrovare la condizione che aveva portato all’incredibile serie di 22 vittorie consecutive tra campionato e Fiba Europe Cup (vinta) e alla bella vittoria di Mestre mercoledì scorso.
Lo spirito del gruppo dopo il ko casalingo di venerdì sera, è stato ben sintetizzato alla vigilia da Stefano Gentile.
«Siamo partiti troppo rilassati, non eravamo concentrati come avremmo dovuto e come invece ha fatto Venezia, che ha iniziato subito molto aggressiva e decisa e ci ha messo in difficoltà. Abbiamo fatto un grande recupero ma, purtroppo, gli errori li paghi a caro prezzo, dopo è 50 e 50 e puoi perdere se Daye fa un super canestro come ha fatto in Gara1, ma noi non possiamo concedere troppi errori per nostra responsabilità.»
«Molti di noi non hanno l’esperienza dei giocatori di Venezia, sono alla prima finale, a parte la Fiba Europe Cup, che però si gioca andata e ritorno – ha aggiunto Stefano Gentile -. Qui ogni partita è fondamentale e si gioca ogni due giorni al meglio delle sette, ripeto non pensiamo al passato, non guardiamo alle 23 vittorie, ritorniamo ad avere quella cattiveria che ci ha contraddistinto, non pensiamo indietro, ora siamo qui, è la finale Scudetto e ci vuole massima concentrazione.»
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