22 December, 2024
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Arriva oggi in Sardegna il primo gruppo dei bambini bielorussi del Progetto Chernobyl.

Il Progetto Chernobyl di accoglienza dei bambini bielorussi presso le famiglie sarde è sicuramente fra i programmi di solidarietà, accoglienza e conoscenza interculturale più longevi che vede protagoniste da oltre trent’anni tantissime famiglie della nostra Isola che aprono le loro case all’ospitalità dei bambini provenienti dalla Belarus. Il primo gruppo che arriverà oggi all’aeroporto di Cagliari proveniente da Minsk dopo uno scalo a Roma, sarà ospitato per ben 3 mesi sino alla fine di agosto, gli ulteriori gruppi arriveranno agni inizi di luglio e agli inizi di agosto per trattenersi chi 1 mese chi 2 mesi sulla base della disponibilità delle famiglie aderenti al progetto di accoglienza. Complessivamente si prevede di gestire nel corso del 2019 comprese le ospitalità del periodo invernale non meno di 100 accoglienze. Nel corso dell’estate arriveranno, attraverso i programmi collaterali al progetto Chernobyl anche tantissimi ex “bambini” che ormai cresciuti mantengono forte il loro legame con le famiglie sarde accoglienti e quindi continuano a trascorrere le loro vacanze presso quelle che sono diventante le loro seconde famiglie e non di rado sono le famiglie sarde che vanno in Belarus in occasione dei matrimoni dei loro piccoli ospiti divenuti adulti. Ad accogliere i bambini oltre le famiglie accoglienti, i volontari dell’Associazione Cittadini del Mondo promotrice del progetto e il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna Giuseppe Carboni. Un grande ringraziamento va alle famiglie della Sardegna aderenti all’Associazione Cittadini del Mondo Onlus di Cagliari che anche quest’anno rinnovano l’appuntamento con la solidarietà aprendo le proprie case ai bambini bielorussi. Il Progetto Chernobyl nasce a seguito dell’incidente alla centrale Nucleare di Chernobyl del 26/04/1986 (pur trovandosi la centrale in Ucraina, ha riversato in Belarus oltre i 2/3 terzi del materiale radioattivo fuoriuscito, poiché si trova a soli 5 chilometri dalla frontiera bielorussa e, purtroppo, il giorno dell’incidente i venti soffiavano in direzione del territorio bielorusso). Un grande movimento di solidarietà internazionale ha portato all’accoglienza di centinaia di migliaia di bambini bielorussi in quanto un periodo di permanenza lontano dalle zone contaminate con una dieta ricca di proteine e vitamine consente di eliminare fra il 50% e il 70% degli isotopi radioattivi, con particolare riferimento al cesio 137 che si accumula dell’organismo dei bambini. L’Italia ha una posizione di leader in questa gara di solidarietà avendo ospitato da sola più bambini di tutti gli altri paesi del mondo sommati insieme. E la Sardegna non ha fatto mancare il suo apporto che oggi vede la nostra regione non solo continuare le ospitalità solidali, ma forte di questi legami forti ed intensi essere anche protagonista di innumerevoli progetti e programmi di collaborazione e cooperazione con la Belarus in innumerevole settori di reciproco interesse, in particolare l’istruzione universitaria, la ricerca scientifica, la formazione professionale, il turismo.

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