Comitato Porto Solky: «Il Piano Sulcis tradisce le aspettative di sviluppo del territorio».
[bing_translator]
«Il Piano Sulcis tradisce le aspettative di sviluppo del territorio.» A sostenerlo sono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, portavoce del Comitato Porto Solky, che recentemente ha acquisito il progetto definitivo inerente le bonifiche delle aree Sardamag dal quale emerge la chiara volontà politica del Piano Sulcis di precludere la valorizzazione delle suddette aree a fini turistici – auspicato da decenni da tutta la collettività – destinandole invece a diventare un’area di verde pubblico. «Ovvero non è previsto nessun albergo e nessuna darsena turistica nonostante le volumetrie di 50.000 mc oggi disponibili nelle aree ex Sardamag per la realizzazione di strutture ricettive».
«Nel 2010 veniva presentato il nuovo porto e la riqualificazione delle aree ex Sardamag – sostengono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau –. Il progetto di bonifica evidenzia come già dal 2010 fu fatta la scelta di non valorizzare a finalità turistiche ricettive le aree ex Sardamag contraddicendo quanto previsto dall’Amministrazione Comunale e dalla stessa Regione (del PUC e del PPR). Già dal 2010 gli obiettivi del Piano di Caratterizzazione e della successiva Analisi di Rischio sono stati finalizzati alla realizzazione di un Parco, con buona pace del polo ricettivo e della nautica integrato alla città.»
«La bonifica dei terreni oggetto del presente progetto si pone come obiettivo quello di riqualificare l’intera area in modo da poterla destinare a parco pubblico – aggiungono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. La stessa idea di porto polifunzionale, con prevalente destinazione alla nautica, tale da assurgere a porto di riferimento per la costa sud occidentale della Sardegna, viene abbandonato sostituendolo con una illogica scelta che vede nella stessa area portuale la commistione di attività inconciliabili tra loro come porto industriale, militare, pesca, nautica e cantieristica. Il tutto relegato oltre il ponte completamente staccato dalla città (in castigo). Come se non bastasse,la realizzazione del Nuovo Ponte allontanerebbe ancor più il porto dalla città ed impedirebbe l’utilizzo così come era stato programmato, delle stesse Aree ex Sardamag.»
Il Comitato Porto Solky propone la totale rivisitazione di tutti gli interventi finanziati dal Piano Sulcis riprendendo la programmazione originaria antecedente il 2010, nonché l’attuale Documento Unico di Programmazione 2018-2020 del comune di Sant’Antioco – che sposa in pieno le principali istanze del Comitato stesso – e in coerenza con l’attuale Piano Urbanistico Comunale ed il Piano Paesaggistico Regionale.
NO COMMENTS