22 November, 2024
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Il segretario generale della CISAL, Francesco Cavallaro, interviene oggi sull’incontro di aggiornamento sulla vertenza Sider Alloys tenutosi ieri al ministero dello Sviluppo economico.

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Il segretario generale della CISAL, Francesco Cavallaro, interviene oggi sull’incontro di aggiornamento sulla vertenza Sider Alloys tenutosi ieri al ministero dello Sviluppo economico.

«I rappresentanti delle sigle sindacali cosiddette più rappresentative hanno rifiutato di sedersi al tavolo con i rappresentanti CISAL chiedendo un incontro separato – scrive in una nota Francesco Cavallaro -. E’ un’ossessione che si ripete, si sottraggono al confronto, timorosi di dover affrontare situazioni di cui non hanno reale conoscenza. Non considerano la drammatica condizione che i lavoratori vivono, preferiscono sferrare attacchi inutili anziché tutelare i diritti di centinaia di persone in difficoltà.»

«Il Governo attuale ha preso corpo alla partita ex Alcoa da poco tempo pertanto non può essere considerato strumentalmente responsabile della situazione di stallo – aggiunge Francesco Cavallaro -. Ha messo in campo azioni finalizzate alla risoluzione del problema dell’alto costo dell’energia, materia prima per la produzione di alluminio. Auspichiamo, anche per il prossimo futuro, che i rappresentanti del ministero proseguano con la stessa determinazione finora mostrata, anche rispetto alla presenza della CISAL ai tavoli di discussione. Durante l’incontro, avuto poi separatamente, la CISAL ha richiesto la massima attenzione da parte del Ministero verso le problematiche ancora irrisolte ritenendo assolutamente prioritario dare corso ad un completo Piano Industriale, da parte della Sider Alloys, attraverso il quale, con altrettanta determinazione e dimostrazione fattiva sul progetto Industriale di riavvio produttivo.»

«I lavoratori devono essere riassunti, cambiare lo status da disoccupati a dipendenti, anche previo il ricorso della cassa integrazione che diverrebbe elemento importante per scongiurare i continui appelli alla mobilità in deroga, praticamente agli sgoccioli, cui si è giunti – conclude Francesco Cavallaro -. Questo fatto, inoltre, consentirebbe maggiore fiducia verso la riapertura della Fabbrica, allontanando sospetti, che ad onor del vero, e con i più numerosi precedenti, risultano abbastanza legittimi.»

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