M5S: «Sulla vertenza CICT si attivi subito un tavolo regionale, la concessione degli ammortizzatori sociali equivale ad una sconfitta».
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«Siamo convinti che la concessione degli ammortizzatori sociali equivalga a una sconfitta. È questo lo scenario che si prospetta per i lavoratori del porto di Cagliari? È questo il massimo sforzo che può fare il Presidente Solinas davanti alla mobilitazione di circa 300 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro? Davanti alle azioni di protesta, ai sit in, alle bandiere che sventolano a pochi metri dal palazzo del Consiglio regionale, cosa fa il Governatore? Incrocia le braccia e si volta dall’altra parte. Chiediamo al Presidente di avere il coraggio di guardare in faccia il problema, degnare i lavoratori della sua attenzione, e di istituire con estrema urgenza un Tavolo tecnico regionale sulla vertenza CICT.»
Questo l’affondo del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che, sin dagli inizi della vertenza, ha seguito da vicino la drammatica vicenda dei circa 300 portuali di Cagliari, di cui 210 dipendenti della CICT, la società del Gruppo Contship, che ieri ha ratifico la delibera del Cda della società che gestisce lo scalo in merito al licenziamento collettivo per 210 dipendenti.
La preoccupazione ha raggiunto livelli di guardia: «Chiediamo a gran voce che venga istituito subito un tavolo tecnico a livello regionale. Il nostro timore è che non ci sia l’interesse a trovare una soluzione dal momento che un’iniziativa importantissima come il tavolo tecnico nazionale è stata snobbata. Il presidente Solinas non si è nemmeno presentato, delegando l’assessore Zedda. Davanti a questo menefreghismo il Gruppo M5S non resterà a guardare. Vogliamo capire sin da ora se l’obiettivo della Regione si limita alla concessione degli ammortizzatori sociali, o se c’è la volontà di attivarsi per trovare il modo di non perdere queste professionalità».
«Presidente e Giunta devono agire per sopperire alla mancanza di istituti giuridici di vantaggio che ci permettano di essere competitivi. Il porto di Cagliari ha tutte le caratteristiche per diventare Zes (Zona economica speciale) e godere delle agevolazioni economiche previste dalla normativa. La Zes favorirebbe processi di investimento e prospettive di crescita economica collegate. Nuove imprese, nuovi posti di lavoro.»
Queste le priorità nel lungo termine per la capogruppo del M5S Desirè Manca e per il consigliere Michele Ciusa, che in queste ore hanno ricevuto una delegazione CICT per fare il punto della situazione alla luce dell’immobilismo regionale e preparare una mozione sulla vicenda.
«La situazione che si è venuta a creare non è dovuta alle leggi di mercato ma in primo luogo è da addebitare alla scorrettezza della società che ha utilizzato lo scalo sardo come un limone da spremere, traendo profitti da reinvestire esclusivamente a Tangeri. La Regione Sardegna ha quindi pieno dovere di intervenire in difesa dei lavoratori sardi.»
Nell’immediato, invece, per il Gruppo M5S occorre scongiurare i licenziamenti: «Vogliamo evitare a tutti i costi che l’azione della Giunta si riduca al mero assistenzialismo. Dobbiamo andare in direzione opposta: investire sul Porto, sulle nostre maestranze, sul territorio, prendere in considerazione soluzioni valide per tenere in vita la CICT sino all’arrivo di un altro operatore. Pensiamo a sfruttare la nuova normativa IMO 2020 che darà vigore ai porti di transhipment, a una gestione temporanea della società mediante una cooperativa di lavoratori sostenuta da fondi pubblici, o alla regionalizzazione dell’impresa, che in una situazione di temporanea inattività non dovrebbe pregiudicare le regole sul rispetto della libera concorrenza. Questi sono solo spunti sui quali confidiamo di poterci confrontare al più presto con il Presidente e la Giunta».
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