18 July, 2024
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«Il Consiglio regionale ha istituito una Commissione d’inchiesta sul perdurare dello stato di insolvenza economica da parte dell’AIAS verso i propri dipendenti. Adesso attendiamo di poter acquisire i bilanci AIAS degli ultimi anni. Auspico che questa vicenda possa concludersi in tempi brevi a favore dei lavoratori che da oltre nove mesi non ricevono lo stipendio.»

Lo ha detto la consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, dopo l’istituzione della Commissione d’inchiesta che punta a far chiarezza sul perdurare dello stato di insolvenza economica nei confronti dei dipendenti AIAS, sulla qualità dei servizi e la tutela dei diritti dei lavoratori.

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«Nominerò immediatamente i componenti della Commissione d’inchiesta sull’AIAS»

Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Michele Pais subito dopo l’approvazione in Aula dell’ordine del giorno unitario in cui è stato delegato dall’Assemblea a nominare i componenti del parlamentino sul perdurare sullo stato di insolvenza economica dell’AIAS nei confronti dei propri dipendenti, sulla qualità dei servizi e la tutela dei diritti dei lavoratori.

«Sono già al lavoro per accorciare i tempi di insediamento – ha aggiunto Michele Pais – designati i componenti nel rispetto della proporzione dei Gruppi consiliari, il parlamentino potrà presto cominciare a lavorare. Sono sicuro che, di concerto con l’assessorato alla Sanità, riusciremo a chiarire una vertenza che si trascina da decenni con grave danno per i lavoratori, gli assistiti e per la sanità della nostra Isola.»

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Dopo Bastia e Cagliari, GRRinPORT (Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti), finanziato dal Programma Interreg Marittimo Italia – Francia, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea (CTE), sarà a Livorno per l’ultimo appuntamento del ciclo di seminari, promosso per tracciare un bilancio dell’attività svolta finora e descrivere le attività future.

Il progetto GRRinPORT: seminario a Livorno. 14 mesi di lavoro per il progetto transnazionale finalizzato a migliorare la qualità delle acque marine nei porti, limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. Il seminario a Livorno è l’ultima tappa del tour, che pone l’accento sulle attività svolte e sui risultati attesi. Il convegno si svolgerà il 28 giugno, a partire dalle ore 9.15, presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, presso il Polo della Logistica e delle Alte Tecnologie, Complesso Dogana d’Acqua – via del Cedro 38.

Risultati e obiettivi di GRRinPORT. L’attività dei partner di GRRinPORT, le interviste, le immagini degli impianti per il trattamento di residui, reflui e sedimenti sono al centro del video di progetto, realizzato per raccontare oltre un anno di ricerche e studi. I principali risultati sono legati alle attività condotte da ISPRA (STS Livorno) e dal DESTEC dell’Università di Pisa. Dopo una prima fase di campionamenti, i due partner del progetto hanno iniziato a lavorare alla separazione granulometrica e al trattamento dei sedimenti con tecnica di soil-washing. Lo scopo di questa attività è di concentrare gli inquinanti in volumi ristretti in modo tale da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento. Altro fronte di indagine, è quello che partirà a breve sotto il coordinamento dell’UCPP che attraverso un questionario andrà a studiare le preferenze individuali in merito alla gestione dei rifiuti solidi (e in particolare del loro stoccaggio) a bordo delle navi e al conseguente conferimento in porto. Attraverso un questionario destinato agli utilizzatori del porto basato sulla metodologia del “Choice Experiment”, si misura la disponibilità a pagare per una determinata tipologia di raccolta, che rappresenta l’equivalente monetario del costo esterno sostenuto dagli intervistati, associato a quella determinata tipologia di conferimento di rifiuti. Altre attività sono in svolgimento sotto il coordinamento di UNICA, RAS-ADIS, OTC. Le attività di comunicazione portate avanti dalla Fondazione MEDSEA sui social network, sul sito Internet o attraverso la newsletter permettono di seguire le attività di progetto.

Il programma del seminario. L’evento si aprirà alle 9.15, con l’incontro alla Fortezza del Porto e, a seguire, alle 9.30, con la visita all’impianto pilota di ISPRA per la caratterizzazione dei sedimenti dragati. Alle 10.30, ci sarà il trasferimento presso la sede di ISPRA: lì avverrà la registrazione dei partecipanti al convegno.

Alle 11.00 i saluti istituzionali, che spetteranno a David Pellegrini, responsabile della Sezione sperimentale Valutazione Rischio Ecologico nelle aree marine e costiere, e Stefania Balzamo, direttrice del Centro nazionale per la Rete nazionale dei Laboratori.

Alle 11.30 Alessandra Carucci, ordinario di Ingegneria sanitaria e ambientale, pro rettore per l’Internazionalizzazione dell’ateneo di Cagliari, capofila del progetto, introdurrà le tematiche del seminario con la relazione “Progetto GRRinPORT: obiettivi ed attività”.

Alle 11.50 Elena Tamburini (UNICA) interverrà sul “Risanamento delle acque marine: il ruolo dei microrganismi nella degradazione degli idrocarburi e nel monitoraggio ambientale”. Nei porti, la contaminazione da idrocarburi petroliferi conseguente all’attività antropica determina un’alterazione delle naturali condizioni dell’ecosistema. Saranno descritte le tecnologie biologiche basate sull’uso di microrganismi autoctoni degradatori di idrocarburi che durante il progetto GRRinPORT saranno impiegate per far fronte a questa tipologia di inquinamento e quindi limitarne l’impatto. Verranno utilizzati degli enzimi, batteri o funghi per far “digerire” le sostanze inquinanti, oppure saranno applicate delle correnti elettriche per “muovere” i metalli pesanti nelle sabbie e concentrarli in una porzione delle stesse. Al centro delle relazioni di Carla Mancosu ed Antonello Corda (Regione Autonoma della Sardegna) la ”Gestione della qualità delle acque portuali ai sensi della Direttiva 2000/60/CE: prospettive” (ore 12.10).

Alle 12.30 l’intervento di Claudio Detotto (UCPP) avrà come argomento la “Realizzazione di un’indagine sulle pratiche di separazione dei rifiuti a bordo delle navi”

Alle 13.00 light lunch con la proiezione del video del progetto.

Alle 14.30 Renato Iannelli e Simona Di Gregorio (UNIPI) illustreranno i “Test a scala di laboratorio propedeutici all’allestimento di prove pilota di landfarming ed elettrocinesi di sedimenti portuali”.

Alle 14.50 le relazioni di Andrea La Camera e Fabiano Pilato (ISPRA) su “Remediation Technologies, end of waste, monitoraggi ambientali e armonizzazione delle mormative transfrontaliere: l’operato previsto da ISPRA per il progetto GRRinPORT”

Seguirà alle 15.10 il punto sull’impianto pilota di ISPRA, sempre a cura di Andrea La Camera e Fabiano Pilato (ISPRA).

Alle 15.30 la sessione di domande e risposte chiuderà il seminario.

Il partenariato del progetto. Partner di GRRinPORT sono l’Università degli Studi di Cagliari – come capofila – con il Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) edil Disb (Dipartimento Scienze biomediche), la Regione Autonoma della Sardegna (Agenzia regionale distretto idrografico della Sardegna, RAS-ADIS), la Fondazione MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation), l’Université de Corse Pasquale Paoli (Laboratoire Lisa – Umr CnrS6240 Lieux, Identités, eSpaces et Activité), l’Office des Transports de la Corse, l’Università di Pisa (Dipartimento ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Struttura Tecnico Scientifica, Livorno).

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Il comune di Padova ha pubblicato un bando per la selezione di 28 unità nel ruolo di Educatore Asilo Nido, di cui 24 unità a tempo pieno e 4 unità a tempo parziale (categoria C).
Oltre ai requisiti ordinari di legge per la partecipazione ai concorsi pubblici occorre essere in possesso dei seguenti requisiti specifici:

  • Diploma di Puericultrice o di Maestra di scuola materna o di Vigilatrice d’infanzia o di Assistente per l’infanzia o di Dirigente di comunità o Diploma di Laurea in Scienze della formazione primaria o Scienze dell’educazione o comunque di un diploma di scuola media superiore o di un Diploma di Laurea idonei allo svolgimento dell’attività socio-psico-pedagogica;
  • Diploma di Istituto Magistrale o Diploma di Maturità rilasciato dal liceo socio-psico-pedagogico o Diploma di maturità di Assistente di comunità infantile o Diploma di maturità per Tecnico dei servizi sociali o Diploma di dirigente di comunità o Diploma di liceo Pedagogico-sociale o Diploma di liceo socio-psico-pedagogico Brocca o Diploma di liceo delle Scienze sociali o Diploma di liceo delle scienze umane o Diploma “progetto Egeria” o Diploma di liceo della Comunicazione-opzione sociale o Diploma di laurea in pedagogia (vecchio ordinamento) o Diploma di laurea in Scienze dell’educazione (vecchio ordinamento) o Diploma di laurea in Scienze della formazione primaria (vecchio ordinamento) o Diploma di laurea in Psicologia (vecchio ordinamento) o Lauree di I e II livello rilasciate dalla Facoltà di Psicologia e dalla Facoltà di Scienze della Formazione (nuovo ordinamento).

Tutte le informazioni e la copia del bando sono consultabili sulla pagina dedicata del sito istituzionale.​
​La domanda di partecipazione deve essere redatta solo in via telematica, entro le ore 24:00 del 10 luglio 2019, collegandosi al portale Istanze online.

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C’è tempo fino al 29 luglio per presentare le richieste ed ottenere una delle 4 borse di studio proposte dalla Commissione Fulbright della durata di 9 mesi. Il progetto rientra nell’ambito del Foreign Language Teaching Assistant Program.

Obiettivo del Programma è offrire a giovani insegnanti di lingua inglese o a giovani laureati che stanno lavorando per essere insegnanti di lingua inglese, l’opportunità di sviluppare e migliorare le proprie competenze e rafforzare l’insegnamento della lingua e della cultura italiana presso le università e college statunitensi. Al centro il miglioramento della conoscenza della lingua inglese e della società e cultura statunitensi in previsione di un futuro proseguimento della carriera didattica come insegnanti di lingua e cultura statunitense nel proprio Paese.

Sono richiesti i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia o, eventualmente, in un paese europeo
  • titolo di laurea triennale, specialistica o magistrale in lingue e letterature straniere (con inglese come prima o seconda lingua)
  • esperienza di insegnamento certificabile
  • ottima conoscenza della lingua inglese comprovata preferibilmente da TOEFL con punteggio non inferiore a 79/120 o da IELTS con punteggio complessivo non inferiore a 6.0/9.0, modalità Academic.

Il soggiorno previsto per le borse di studio negli Stati Uniti si terrà nel corso dell’anno accademico 2019/20 e avrà una durata di 9 mesi. I beneficiari assisteranno il docente statunitense nell’insegnamento della lingua italiana ovvero dovranno insegnare un proprio corso fino ad un massimo di 20 ore settimanali e dovranno frequentare almeno due corsi universitari per semestre, uno dei quali in U.S. Studies e gli altri in materie inerenti l’insegnamento della lingua inglese. Il borsista Fulbright FLTA svolgerà l’attività didattica presso campus statunitensi individuati dall’Institute of International Education e che richiedono espressamente un assistente di lingua e cultura italiana.
Le borse di studio prevedono:

  •  maintenance allowance di 5.400 dollari corrisposto dalla Commissione Fulbright quale contributo per le spese di soggiorno
  •  stipendio mensile di 500-600 dollari corrisposto dall’università statunitense
  •  esonero dal pagamento delle tasse universitarie per la frequenza di due corsi universitari a semestre
  •  vitto e alloggio offerti dall’università statunitense.
  •  travel allowance di 1.100 euro corrisposto dalla Commissione Fulbright quale rimborso per il pagamento del biglietto aereo di andata e ritorno tra l’Italia e gli Stati Uniti
  •  assicurazione medica finanziata dal Governo statunitense
  •  copertura spese per visto di ingresso.

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Tre incendi hanno richiesto oggi l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio con il coordinamento del Corpo forestale.

Si sono verificate due riaccensioni dell’incendio sviluppatosi ieri nelle campagne del comune di Ollolai, in località “C. Cottu”, dove è intervenuto, in entrambi i casi, un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Sorgono.

Sia nella riaccensione del mattino che in quella pomeridiana, le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Gavoi, coadiuvato da una squadra di Foresta (Teti).

L’incendio ha interessato macchia mediterranea, per complessivi 5/6 ettari. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15:00. Le squadre rimangono sul posto per assicurare il perimetro dell’incendio al fine di evitare eventuali ulteriori riaccensioni.

Il secondo intervento è stato effettuato per un incendio nelle campagne del comune di Maracalagonis, in località “N.Ghe Sa Guardia”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Villasalto.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Castiadas, coadiuvato dai Volontari Villasimius (C.R.O.V.) e dai Volontari Quartu Sant’Elena (PAFF),

L’incendio ha interessato una limitata area a macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.45.

Il terzo incendio si è sviluppato nelle campagne del comune di Sindia, in località “N.ghe Su Ludrau”, dove il tempestivo intervento dell’elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Bosa, che si trovava già in volo in attività di ricognizione, ha consentito di contenere prontamente le fiamme evitandone la propagazione.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Macomer, coadiuvato dalla squadra di Forestas Borore (Vivaio Macomer).

L’incendio ha interessato circa 200 mq di aree agricole. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.30.

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La biologa Elisabetta Caredda, responsabile del gruppo storico fb “Biologi e non medici sanitari specializzandi: legge per i contratti”, che già nel 2009 si era adoperato per l’istituzione di una legge regionale che ne disciplinasse il riconoscimento e l’assegnazione anche per queste categorie di professionisti, ha chiesto un’audizione alla commissione Sanità del Consiglio regionale della Sardegna per discutere sull’annoso problema delle borse di studio per gli specializzandi non medici di area sanitaria.

«Si parla di biologi, veterinari, farmacisti, odontoiatri, fisici, chimici, frequentanti una scuola di specializzazione di area sanitaria – rileva Elisabetta Caredda – e riconosciuti dal Ministero della Salute professioni sanitarie così come lo è lo specializzando in medicina. A tal proposito si ricorda che l’assegnazione di suddette borse di studio è disciplinato dalla normativa regionale al comma 10, dell’articolo 8, della legge regionale 7 agosto 2009, n.3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale). Questa legge era stata approvata con sensibilità bipartisan per mettere FINE alla discriminazione immorale e ingiustificabile che vedeva escludere i laureati biologi, farmacisti, veterinari, odontoiatri, chimici, fisici sanitari iscritti ad una scuola di specializzazione di area sanitaria, dalla destinazione di un contratto di formazione specialistica o anche solo di una semplice borsa di studio, contrariamente a tutti gli specializzandi medici nelle scuole di specializzazione di medicina.»

«Questi ultimi – sottolinea la biologa – hanno, infatti, assicurate per i contratti di formazione specialistica risorse ministeriale e in aggiunta risorse finanziarie regionali. Il loro posto in Scuola è legato alla stipula di un contratto di formazione specialistica di 25mila euro l’anno per i primi due anni accademici, e di 26mila euro per gli ultimi tre anni di frequenza. I significativi emolumenti dei medici specializzandi percepiti attraverso il contratto di formazione specialistica sono esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e non imponibili Irap.»

«Premesso che i concorsi per le scuole di specializzazione per i laureati non medici afferenti all’area sanitaria sono stati per tre anni bloccati – aggiunge Elisabetta Caredda – , nel momento in cui si è deciso di riattivarli, le borse di studio regionali sono state drasticamente tagliate, quasi annullate potremo dire, poiché gli specializzandi non medici, sino al 2014, erano tutti coperti di una borsa di studio. Questo ha comportato la chiusura di alcuni corsi di specializzazione non attivati proprio per mancanza di borse studio. Il problema era sorto per assenza di sensibilità e di interesse alla problematica da parte di Istituzioni Consiliari dell’allora maggioranza in ruolo nelle commissioni competenti, che non hanno dato seguito a risolvere nelle voci di bilancio. Vorremmo, dunque, discutere del problema – conclude Elisabetta Caredda -, per il quale avremmo pensato anche a delle proposte ragionate ed è perciò che chiediamo sensibilmente al presidente Domenico Gallus e a tutti i componenti della commissione consiliare Sanità, un’urgente audizione, fiduciosi della considerazione in un proficuo e produttivo riscontro.»

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Dopo alcuni anni di assenza in Sardegna, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno ripropone al pubblico isolano l’artista Alex Acosta con lo spettacolo “Grancaribe”, per due imperdibili date che animeranno questo weekend tra musica, danza ed estemporanee performances.

Si parte venerdì 28 giugno, dalle ore 21.00, con i concerti itineranti sull’Ape Calessino Cagliari Touring. Un “format mobile” pensato per raggiungere capillarmente quartieri e luoghi cittadini che solitamente non rientrano nella consueta circuitazione degli eventi. Un modo quindi per diffondere la cultura in una declinazione inclusiva delle realtà urbane più svantaggiate, a favore di una fruizione equa delle manifestazioni e opportunità di svago in città.

Si prosegue poi sabato 29 giugno, presso il Palm Beach del Lungomare Poetto di Cagliari, location in cui Alex Acosta si esibirà a partire dalle ore 22.00.

“GranCaribe” è uno show esplosivo, carico di energia, una maratona musicale in cui Alex Acosta, con il suo nuovo e ricchissimo repertorio affinato in anni di ricerca, coinvolge attivamente il pubblico di ogni età, in un’indimenticabile esperienza culturale, attraverso l’aspetto ludico.

Il potere trascinante del temperamento cubano e la grande professionalità dell’artista, esprime infatti una potente forza comunicativa, in grado di trasformare suoni e movimento in una vera e propria festa. L’universo musicale latino mescola in modo allegro e gioioso ritmo, vivacità e sensualità, in particolar modo nei balli che spontaneamente creano condivisione, divertimento, senso di aggregazione, socializzazione, aiutando a rilassare corpo e mente.

Alex Acosta, talento naturale originario di Santa Clara, ha iniziato a cantare sin da bambino nei Festival della sua città. Successivamente, dopo aver studiato alla scuola professionale d’arte Olga Alonso e specializzato presso la National School of Art, si è affermato professionalmente come cantante e chitarrista nel gruppo “Panorama”.  Un’esperienza fondamentale, riconosciuta da pubblico e critica, che ha segnato positivamente la sua successiva evoluzione artistica. Collaborazioni con grandi nomi dell’universo sonoro latino, come l’orchestra Sombros Somos di Guillermo Gutiérrez, ricerche personali trasversali ad altri generi, tournée internazionali, incisioni discografiche, costanti partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici, tratteggiano un personaggio eclettico e sempre in movimento sui territori della cultura musicale, della sperimentazione e della danza.

In particolare, nelle serate cagliaritane, Alex Acosta presenterà il suo nuovo gioiello discografico “Desafío”, un album prodotto dal maestro Manolito Simonet, che ha anche lavorato agli arrangiamenti di più di dieci brani dalle irresistibili atmosfere latine.

Gli eventi si inseriscono nel più ampio progetto dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno “Sardegna e Cuba si incontrano”, realizzato sotto l’egida della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.

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«Per garantire nel medio termine la stabile occupazione dei lavoratori del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, nell’ambito dei cantieri previsti dal ‘Piano per la ricollocazione occupazionale’, sono previste attività lavorative integrate con interventi di politica attiva del lavoro.»

Lo ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, presentando la delibera, predisposta d’intesa con l’assessore dell’Industria Anita Pili, ed approvata durante la seduta odierna della Giunta regionale, che ha affidato all’Aspal le procedure per l’attuazione del Piano riguardante i 377 lavoratori già impegnati negli interventi del Parco Geominerario.

L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, quindi, procederà con una gara ad evidenza pubblica per affidare l’esecuzione del “Piano per i lavoratori del Parco Geominerario”, da realizzarsi nel biennio 2020-21: «E’ necessario – ha aggiunto l’assessore Anita Pili – individuare percorsi che possano portare alla valorizzazione, tutela e sviluppo degli enti e alla conseguente autonomia economica e gestionale del Parco Geominerario, attraverso un’attività di analisi delle prospettive di sviluppo futuro dei progetti messi in atto dagli enti e dal territorio. Attività nella quale la realizzazione dell’affidamento esterno rappresenta un’ulteriore opportunità in termini di collaborazioni progettuali e di salvaguardia dell’occupazione».

Gli interventi, che partiranno il 1° gennaio 2020 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021, coinvolgeranno i lavoratori individuati con un monitoraggio eseguito dall’Assessorato del Lavoro, grazie ad uno stanziamento di 39.660.966 euro. Le attività correlate ai cantieri cosiddetti ‘a catalogo’ e gli interventi in svolgimento a cura dell’Igea, invece, saranno conclusi entro l’anno in corso: complessivamente gli importi disponibili per l’esecuzione del Piano ammontano a 45.380.000 euro.

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Sabato 29 giugno nella sala conferenze San Nicola, a Ozieri, dalle ore 10.00 si svolgerà il convegno provinciale della Confederazione italiana agricoltori Nord Sardegna, “Prospettive e alternative del settore ovicaprino”.

L’appuntamento sarà moderato dal direttore nazionale Caa della Cia, Fabio Chessa, e vedrà l’apporto dei maggiori studiosi ed esperti del comparto. L’apertura dei lavori sarà affidata a Francesco Erbi, presidente regionale Cia, al quale seguiranno gli interventi di Salvatore Pier Giacomo Rassu, professore associato di Zootecnia del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, con la relazione “Strategie di miglioramento dell’efficienza produttiva ed economica dell’allevamento ovino”. Quindi sarà il turno della relazione “La guerra del latte: crisi o declino del settore ovino?”, di Roberto Furesi, professore ordinario di Economia ed estimo rurale del Dipartimento di Agraria dell’ateneo sassarese, poi il consulente e tecnico caseario Bastianino Piredda illustrerà il rapporto “Diversificare, parola chiave per ampliare offerta e mercato. Presentazione Progetto Shardana”. Ci sarà anche l’intervento di Giuseppe Pirisi del Banco di Sardegna, con “Interventi e prodotti a favore delle imprese agricole”.

Le conclusioni del convegno saranno affidate a Piero Maieli, presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, e a Dino Scanavino, presidente nazionale Cia Agricoltori Italiani.