18 August, 2024
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I carabinieri di Pirri ieri sera hanno arrestato in flagranza un cagliaritano 25enne per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, nel corso di un servizio di pattugliamento nel quartiere CEP. Il giovane, sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di:

  • 4,03 kg di hashish suddivisi in 4 panetti;
  • 485 grammi di hashish suddivisi in 5 panetti e un frammento;
  • 22 grammi di cocaina, contenuti in un involucro termosaldato;
  • 475,00 euro in contanti, in banconote di diverso taglio.

Il giovane arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso in carcere di Uta.

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Sono 1.672 gli alunni delle scuole primarie sarde che hanno partecipato ai 31 percorsi guidati svolti nelle 13 fattorie didattiche accreditate della filiera lattiero-casearia, all’interno del programma ‘Latte nelle scuole – 2018/2019’, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo in cooperazione istituzionale con l’Unioncamere e le Camere di commercio. Questo dato regala alla Sardegna il primato nazionale in termini di adesione, rispetto agli oltre 13mila alunni coinvolti nel territorio italiano. Un importante risultato ottenuto dalla Camera di commercio di Cagliari, che ha curato nell’Isola le attività su incarico di Unioncamere.

Sulle 65 scuole della Sardegna che hanno aderito alla campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e suoi derivati, 28 hanno richiesto la partecipazione ai percorsi didattici in tutte le province. Positiva la collaborazione interistituzionale attuata con l’agenzia agricola regionale Laore Sardegna, la quale ha fornito supporto in tutte le fasi del progetto.

«Attraverso attività divertenti di constatazione diretta e di assaggio del latte e dei prodotti lattiero caseari – sottolinea Efisio Perra, componente Giunta della Camera di commercio di Cagliari – questa iniziativa ha permesso di far capire ai bambini i processi di lavorazione e i principi del corretto consumo e della conservazione del latte e dei prodotti derivati, facendo comprendere il valore della filiera lattiero casearia.»

È ormai noto a tutti che il latte è una fonte preziosa di nutrienti, ciò nonostante i consumi di questo prodotto e dei suoi derivati sono in continuo calo, decisamente al di sotto delle raccomandazioni fornite dalla comunità scientifica. Nelle scuole che hanno aderito al programma sono stati distribuiti gratuitamente latte fresco, yogurt e formaggi, con l’intento di far conoscere ai bambini le caratteristiche nutraceutiche e apprezzare i sapori di questi alimenti che dovrebbero essere inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

«L’entusiasmo mostrato dalle scuole primarie della Sardegna – spiega ancora Efisio Perra – dimostra la bontà di questa iniziativa, che ci piacerebbe ripetere anche nel corso del prossimo anno. I referenti scolastici (insieme ai 222 docenti coinvolti nelle attività) confermano il forte interesse suscitato nei bambini. La Camera di commercio di Cagliari – conclude il rappresentante della Giunta camerale – si dice pronta, sin da ora, a ripetere l’esperienza che ha grandi ricadute oltre che sul piano della salute e quindi di una formazione agroalimentare corretta delle nuove generazioni, sul sistema produttivo. Questo compito rientra in pieno tra le prerogative della Camera di commercio, cerniera tra il settore delle imprese e il tessuto sociale nel suo complesso.»

Il consumo di latte è in calo costante in tutto il territorio italiano (-20 per cento negli ultimi anni) e questa è una diretta conseguenza del cambiamento dello stile di vita e delle nuove tendenze alimentari. In controtendenza gli acquisti di yogurt biologici, formaggi bio e latte fresco biologico (+8 per cento nel 2018, dati Nomisma). Il 52 per cento degli italiani acquista prodotti biologici alla ricerca di maggiori benefici sulla salute, spesso su consiglio del medico curante.

In Italia, 4 bambini su 10 sono sovrappeso. Una tendenza che non appartiene soltanto al nostro Paese, non a caso la Commissione Europea sin dal 2009 porta avanti il programma ‘Latte nelle scuole’, mirato ad incentivare il consumo di latte, frutta e verdura nelle scuole e abbandonare merendine e snack che, come è noto, sono ricchi di zuccheri, grassi e sale.

La Camera di commercio è l’istituzione pubblica di interfaccia del sistema delle imprese locali. Il Ministero competente ha individuato il sistema camerale per avvicinare e far conoscere alle nuove generazioni le imprese della filiera, portando gli alunni nei luoghi di produzione e permettendo loro di fare delle esperienze anche manuali nelle fattorie accreditate. Un’iniziativa che sembra promettere bene, se è vero che circa il 30 dei bambini coinvolti nel programma si è adeguato alle indicazioni sul corretto consumo del latte.

Tra le attività svolte dai bambini nei percorsi guidati, vi sono:

  • Accoglienza e presentazione della fattoria
  • Visita guidata della fattoria
  • Visita del caseificio
  • Cenni sull’agricoltura e l’allevamento
  • Mungitura
  • Il percorso del latte
  • La lavorazione del latte
  • Laboratorio caseario con i bambini
  • Degustazione dei prodotti aziendali
  • Visita museale

 

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Pimpa approda in Sardegna. La popolare cagnolina a pois, creata dall’illustratore Altan e che da oltre 40 anni fa affezionare generazioni di giovani lettori, sarà protagonista di una mostra educativa che la Biblioteca di Sardegna presenterà da nord a sud, tra luglio e ottobre, in sei località dell’Isola: Cargeghe (12-19 luglio presso il Centro culturale), Tresnuraghes (21 luglio – 10 agosto al Museo Casa Deriu), Berchidda (7-16 agosto alla Biblioteca Comunale nell’ambito del Festival “Time in Jazz”), Jerzu (23-30 agosto presso Casa Demurtas), Gavoi (14-22 settembre nei locali dell’ex Caserma in via Sant’Antioco) ed in una località del Cagliaritano in via di definizione.

La mostra, promossa da Franco Cosimo Panini Editore e curata dall’associazione culturale Hamelin, propone attraverso pannelli interattivi, giochi e attività un viaggio nel mondo di Pimpa, dei suoi personaggi e delle sue storie a metà tra realtà e fantasia.

La mostra, che ha già riscosso ampio successo di pubblico nella penisola, da Genova a Foggia, approda per la prima volta nell’Isola per volontà della Biblioteca di Sardegna che, in collaborazione con un ampio ventaglio di realtà associative locali (il Comitato SS. Quirico e Giulitta a Cargeghe, il Museo Casa Deriu a Tresnuraghes, il Festival “Time in Jazz” a Berchidda, l’Associazione culturale Calliope a Jerzu e l’Associazione culturale S’Isprone a Gavoi) garantirà l’apertura della mostra ad ingresso gratuito.

«La mostra – spiega Giovanna Santoru, presidente della Biblioteca di Sardegna – vuol essere un evento a misura di famiglia, coinvolgendo giovani e adulti visitatori alla scoperta di un personaggio quanto mai attuale, anzi contemporaneo, capace di parlare con il suo linguaggio universale a tutte le creature animate.»

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Joyce Lussu – La Rivoluzione possibile. E’ il titolo di quattro appuntamenti di studio fra cinema, teatro e musica sulla vita e l’opera di una ribelle, organizzati dal Crogiuolo, sotto la direzione artistica di Rita Atzeri. Joyce Salvadori Lussu: nata a Firenze nel 1912, antifascista, anche per tradizione familiare (i genitori erano intellettuali antifascisti, figli di famiglie marchigiane con origini inglesi), partigiana, capitano nelle brigate Giustizia e Libertà, medaglia d’argento al valor militare, moglie del cavaliere dei Rossomori (così lo definì Giuseppe Fiori nel suo mirabile libro a lui dedicato), del capotribù nuragico (così Francesco Masala nel titolo di un suo famoso radiodramma) Emilio Lussu, mitico capitano della Brigata Sassari nella Grande Guerra, fondatore del Partito Sardo d’Azione e del movimento Giustizia e Libertà. Joyce Lussu: scrittrice, traduttrice (a lei molto devono i versi in italiano del poeta turco Nazim Hikmet) e poetessa. Per ricordarla, approfondire e riflettere, quattro appuntamenti dislocati fra Cagliari, Armungia e Portoscuso, a partire dal 23 giugno fino al 18 luglio.

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La Prometeo AITF ODV ha convocato per le 9.30 di domenica 23 giugno 2019 ad Alghero, presso l’hotel Green, un’assemblea straordinaria dei soci per discutere e approvare un nuovo statuto che recepisca le modifiche previste dal Codice del Terzo Settore (D. Lgs. n. 117/2017) e che si adegui alla nuova realtà dell’associazione. In particolare, il nuovo statuto terrà conto del cambio di sede da Cagliari-Pirri a Selargius-Su Planu (nei pressi dell’ospedale “G. Brotzu”) e, soprattutto, della trasformazione da associazione rappresentativa dei soli trapiantati di fegato e pancreas ad associazione di tutti i trapiantati di organi.

La scelta di Alghero come sede per l’assemblea regionale dei soci è per l’associazione un modo per ringraziare i dirigenti e gli altri volontari del suo Coordinamento per la provincia di Sassari che, in poco più di due anni di attività, ha già realizzato numerose manifestazioni di promozione della donazione di organi sul territorio, preso parte a varie iniziative organizzate da altri soggetti e intrattenuto rapporti con le istituzioni locali, anche sanitarie, sia per attività di sensibilizzazione che per migliorare l’assistenza ai trapiantati. Durante l’assemblea, i soci ragioneranno anche su come rendere più efficace l’attività del Coordinamento e dell’associazione tutta, all’interno di un contesto che può sicuramente essere migliorato ma che sul fronte della generosità dei cittadini è già rassicurante: lo scorso anno, le opposizioni alla donazione sono state solo il 15,7% (11 in numero assoluto) contro una media nazionale del 29,9%, mentre i donatori utilizzati sono stati 45 (di cui quasi la metà provenienti dall’ospedale “SS. Annunziata” di Sassari), pari a 27,2 donatori per milione di abitanti contro una media nazionale di 22,6 (dati CRT). Su questo fronte, la Prometeo intende continuare la propria attività di sensibilizzazione al fianco delle istituzioni e in armonia con le altre associazioni di settore affinché la “cultura della donazione” sia nell’Isola sempre più solida e questi dati eccezionali diventino consuetudine. Proseguirà, però, anche l’attività di sprone con la Regione e l’azienda ospedaliera “G. Brotzu” affinché i Centri trapianto siano in grado di dare risposte sempre più pronte ai pazienti in lista di attesa per un nuovo organo e assistenza sempre più efficiente ai trapiantati, in raccordo con le altre strutture sanitarie del territorio regionale.

Per quanto riguarda coloro che un nuovo organo lo hanno già ricevuto, inoltre, la Prometeo non abbandonerà neppure la battaglia per la parificazione dell’intero trattamento dei trapiantati, per far sì, cioè, che a tutti sia riconosciuto non solo – come allo stato attuale – il rimborso delle spese di viaggio ma tutte le agevolazioni già previste per i trapiantati di rene dalla L.R. n. 11/1985. Sarà anche ribadita la necessità di far partire il già previsto progetto per garantire le cure dentarie ai trapiantati e di consentire ai trapiantati non residenti a Cagliari e hinterland di eseguire analisi e accertamenti diagnostici previsti nel follow-up anche in altri ospedali della Sardegna, non solo al “G. Brotzu”, con un criterio di priorità nelle prenotazioni al CUP. Di tali questioni l’associazione intende parlare soprattutto al nuovo assessore regionale alla Sanità, il dott. Mario Nieddu, al quale è già stato chiesto un incontro e che ha già dimostrato interesse ad ascoltare – appena le varie urgenze di cui si sta già occupando glielo consentiranno – le istanze avanzate dalla Prometeo.

 

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Domenica 30 giugno, nel Parco di Molentargius, a Cagliari, serata nel segno di musica, danza, poesia, multimedialità e giochi di luci sull’acqua alla riscoperta di una delle aree più affascinanti di Cagliari e del suo hinterland Sul palco: Cristian Marcia, Caterina Murino, Elodie Sicard e l’ensemble Meras Notas.

Il progetto nasce da un’idea di Cristian Marcia, autore anche delle musiche. Regia e testi sono di Orlando Forioso.

Una serata ricca di suggestioni ispirate dagli scritti del Premio Nobel per la Letteratura, Grazia Deledda, e dal fascino senza pari di un compendio naturalistico come il Parco di Molentargius.

Domenica 30 giugno, alle 21.00, nello specchio d’acqua antistante l’edificio dei Sali scelti del Parco di viale La Palma, l’appuntamento è con Bentu de notas, spettacolo che fonde musica, recitazione, danza, multimedialità e giochi di luci sull’acqua.

Su una piattaforma ultratecnologica galleggiante si esibiranno artisti del calibro dell’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, dell’attrice Caterina Murino, della danzatrice francese Elodie Sicard, sino all’ensemble di sole chitarre Meras Notas (composto da Cristian Marcia, Nicola Demontis, Gabriele Lippolis, Riccardo Granata).

Ideato dallo stesso Cristian Marcia, che ha composto tutte le musiche, e con la regia e i testi di Orlando Forioso, liberamente ispirati agli scritti della Deledda, Bentu de notas nasce all’interno di “Arte e natura parlano innovativo. Alla scoperta del Parco di Molentargius”, progetto per la valorizzazione dell’area finanziato con fondi europei.

Un’idea originale che trae la sua forza dalla sinergia tra Artinnova Sardegna (un gruppo di professionisti specializzati nella promozione artistica, di cui è responsabile Gianluca Marcia), il Consorzio del Parco naturale del Molentargius, la Regione Sardegna e la cooperativa ETS, responsabile dell’infopoint del Parco.

Lo spettacolo ruota attorno a Bentu de notas, composizione scritta qualche anno fa da Cristian Marcia, fonte di ispirazione dell’intera linea melodica, e si sviluppa attraverso una suite mediterranea. Questa, attraverso sette brani – “I quadri di un ambiente” – rende l’idea di una musica ipnotica e contemplativa, capace di catturare l’ascoltatore. Allo stesso tempo incedono, in una commistione di arti ed innovazione, le letture affidate a Caterina Murino, le danze di Elodie Sicard, gli incantevoli effetti speciali.

La naturale bellezza del parco si intreccia con il fascino della parola, in un percorso che vede al centro due personaggi: Grazia Deledda ed il fenicottero rosa (che del parco è simbolo), accomunati dal fatto di nascere in Sardegna, dover emigrare e poi, ritornare nella loro terra.

Spiega Cristian Marcia, ideatore e direttore artistico dello spettacolo: «Bentu de notas segue la linea della interdisciplinarità, con una commistione di arti e innovazione. Lo sviluppo della suite mediterranea condurrà lo spettatore in un viaggio nell’ambiente del parco, caratterizzato da bellezza e armonia, con alcune parentesi come “Fuoco Ritmico”, ispirato al sole della Sardegna, il cui virtuosismo e ritmo ricorda le danze etniche e tribali».

Gianluca Marcia, che è anche responsabile dell’organizzazione dell’evento, riflette invece sugli obiettivi dell’intero progetto: «Il Parco rappresenta una realtà ambientale di valore inestimabile. Ecco perché un team di professionisti operanti nel settore artistico e della promozione artistica stessa, in stretta sinergia e collaborazione con il Consorzio Parco Naturale Regionale Molentargius, la Cooperativa Sociale ETS e la Regione Autonoma della Sardegna, hanno deciso di porre in essere azioni culturali dal carattere innovativo che valorizzino l’importante patrimonio culturale, storico e ambientale rappresentato dal Parco».

Sulla stessa linea sono anche Paolo Passino e Claudio Papoff, presidente e direttore dell’ente Parco, che dicono: «Questo magnifico ambiente protetto e controllato sta conducendo una battaglia, con i suoi dipendenti, il Corpo Forestale e le associazioni ambientaliste, per portare tutti alla piena conoscenza del parco, alla consapevolezza del suo valore e alla cultura dell’ambiente».

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Il “Sardinia Film Festival – XIV edizione” riparte con una seconda anteprima sassarese ricca di proiezioni, prime visioni e tanti eventi collaterali. Dopo l’Accademia delle Belle arti, ad accogliere il Premio internazionale dedicato al cortometraggio, dal 24 al 26 giugno sarà il meraviglioso scrigno di Palazzo di Città.

Al Civico, il festival organizzato dal Cineclub Sassari ripartirà lunedì pomeriggio, alle 15.00, con le proiezioni delle opere in concorso: il primo lavoro è “Rwanda” del regista italiano Riccardo Salvetti (Fiction), il secondo “Grrl!” dello spagnolo Daniel Suberviola (Documentary) ed il terzo “In her shoes” dell’italiana Maria Iovine (Fiction).

Alle 18, un appuntamento dedicato all’universo femminile, sarà la tavola rotonda “Focus Donna”, realizzata in collaborazione con l’associazione “noiDonne2005”. Al fine di esplorare storie universali al femminile da più punti di vista, interverranno Carla Bassu, docente associata di Diritto Pubblico comparato nell’Università di Sassari, Romina Deriu, sociologa e docente dell’Accademia turritana ed Elisabetta Sedda, curatrice del libro “Post pink”, antologia del fumetto al femminile che raccoglie nove “versioni” di donna, ognuna illustrata da una diversa fumettista. A moderare sarà invece Giusi Marrosu, presidente dell’associazione noiDonne2005.

Alle 19.30 riprendono le proiezioni con il film “My name is Julita” del regista polacco Filip Dzierżawski (Fiction), quindi i due lavori italiani “[a-live] – da una storia vera” di Alice Rotiroti (Fiction) e “Sottovuoto” di Elena Fiorenzani (Fiction).

Martedì 25 giugno si parte dal mattino con la masterclass in Sceneggiatura a cura di Filippo Kalomenidis, sceneggiatore cinematografico e televisivo, autore di serie TV e head writer, nonché di spot pubblicitari e di romanzi.

Le proiezioni riprendono nel pomeriggio. A partire dalle 16 arrivano i lavori “The sun on the skin” di Massimo Bondelli (Documentary) e “Italia 70 – 10 anni di piombo” di Omar Pesenti (Documentary).

Molto atteso è “L’ultimo pizzaiolo” di Sergio Naitza, che sarà presentato alle 20 dallo stesso autore in prima visione assoluta. È un Viaggio nelle sale cinematografiche della Sardegna chiuse, abbandonate e decadenti, per raccontare un pezzo di memoria collettiva dei sogni di celluloide e immortalare questi luoghi prima che vengano cancellati dal profilo urbano di città e paesi. Con i ricordi e gli aneddoti di tre anziani proiezionisti (un mestiere soppresso dalla tecnologia) e dello storico distributore di “pizze”, le bobine dei film in pellicola. Appunto “l’ultimo pizzaiolo“.

Subito dopo un’altra proiezione in anteprima, anche questa attesissima, quella del film “Restiamo amici”, del regista sassarese Antonello Grimaldi, una fiction con Violante Placido e Michele Riondino, tratta dal romanzo “Si può essere amici per sempre” di Bruno Burbi. A presentare l’opera lo stesso Grimaldi, accompagnato dal noto attore Vincenzo Marescotti.

Il 26 giugno a partire dalle 18.00, la terza e ultima serata di proiezioni vedrà succedersi nell’ordine, per la Vetrina Sardegna, “Still here” di Chiara Porcheddu, “Peeping Nicholas” di Emanuel Cossu, “Are your thoughts your own?” di Matteo Zara (girato nel Regno Unito) e “Klepsydra” di Adriana Perra.

All’interno della carrellata sarà inserito  lo Speciale Cineclub Sassari “Ricordando Nando”, dedicato alla figura di Nando Scanu, figura fondamentale del Sardinia film festival scomparsa lo scorso anno.

Alle 20.30 un’altra prima visione molto attesa, quella della pellicola restaurata di “Altura”, primo film girato in Sardegna nel dopoguerra, precisamente nel lontano 1949, dal regista Mario Sequi. Sono protagonisti gli attori Eleonora Rossi Drago, Massimo Girotti e Roldano Lupi, con musiche di Ennio Porrino. Sarà presente il presidente de Il Gremio dei Sardi di Roma, Antonio Maria Masia.

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«È la prima volta che risorse così consistenti vengono stanziate anche per i presidi territoriali.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta così il Programma di investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021, approvato ieri in via definitiva dalla Giunta, che prevede la destinazione complessiva di circa 136 milioni di euro, di cui 27 milioni destinati ai presidi territoriali.

«Il piano risponde all’esigenza di adeguare le strutture di tutta l’Isola – sottolinea l’assessore Mario Nieddu – attraverso interventi che migliorino la sicurezza a beneficio dei pazienti e degli operatori. Le risorse destinate all’acquisto di nuovi macchinari daranno la possibilità di sostituire quelli obsoleti o non più funzionanti, consentendo di erogare servizi migliori per i cittadini. Gli ospedali non saranno i soli destinatari delle risorse: l’inclusione nella misura dei presidi territoriali, come i poliambulatori – conclude Mario Nieddu -, è un riconoscimento dell’importanza che questi presidi svolgono sul territorio.»

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Da martedì 25 a domenica 30 giugno 2019, la dodicesima edizione di Mare e Miniere entrerà nel vivo con i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare. Ad accompagnare l’offerta formativa sarà il consueto e ricchissimo programma di spettacoli serali che si aprirà martedì 25 giugno alle ore 21,30 con il concerto dei Liguriani, vero e proprio supergruppo composto da Michel Balatti (flauti), Fabio Biale (voce, violino, percussioni), Claudio De Angeli (chitarra), Filippo Gambetta (organetto, mandolino) e Fabio Rinaudo (cornamuse) che proporrà sul palco i brani tratti dal loro ultimo album “Stundai”. Dopo il pregevole “Suoni dai mondi liguri” del 2011, la formazione ligure torna ancora una volta alla musica della propria terra dipingendo un affresco musicale affasciante ed originale, dal sound inconfondibile, nel quale si intrecciano canzoni in dialetto rivierasco, antichi balli delle Quattro Province, i canti di guerra ed estratti dai manoscritti musicali del Duomo di Genova. Nel corso della serata non mancheranno le sorprese con le incursioni del funambolico cantautore calabrese Peppe Voltarelli e le marionette (Is Mascareddas) di Tonino Murru.
Il giorno seguente, mercoledì 26 giugno alle ore 21.30, il porto turistico di Portoscuso si prepara al tutto esaurito con “Làntias” di Elena Ledda, recital che ruota intorno ai brani del suo ultimo album e che la vedrà affiancata sul palco da Mauro Palmas (mandola e mandoloncello), Simonetta Soro (voce), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso) e Andrea Ruggeri (batteria). Frutto di preziose sinergie e collaborazioni, il disco sintetizza il percorso artistico compiuto dalla cantante sarda negli ultimi anni e raccoglie dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Al termine del concerto, seguirà la consegna ad Elena Ledda del Premio Blogfoolk Choiche Disco dell’Anno 2018 per “Làntias”.
Giovedì 27 giugno, alle ore 21.30, la Vecchia Tonnara tornerà a riempirsi con il doppio concerto di Peppe Voltarelli e Luca Ciarla con il progetto SolOrkestra. Il cantautore calabrese, in solo, darà vita al suo imperdibile ed imprevedibile concerto ne quale passerà in rassegna la sua produzione artistica per soffermarsi sul recente progetto dedicato a Domenico Modugno. A seguire, salirà sul palco Luca Ciarla (violino, voce, live loops, elettronica) che proporrà un originale set che ridisegna i confini del violino in ambito jazz. Servendosi di un pedale loop, della sua voce e dell’elettronica, esegue dal vivo tutte le parti, suonando il suo strumento come una chitarra, un basso, uno strumento a percussione, aggiungendo nuove improvvisazioni e passaggi creativi. In questo affascinante mondo musicale Luca canta, fischia, suona altri piccoli strumenti; la musica si evolve continuamente trasformandosi in un irresistibile solOrkestra tra composizioni originali ed insoliti arrangiamenti di standard del jazz.
La serata di venerdì 28 giugnosi aprirà alle 21.30 con la presentazione del libro “La Chiave dello Zucchero”, nuovo romanzo di Giacomo Mameli, edito da Feltrinelli. I giornalisti Ottavio Nieddu e Felice Liperi dialogheranno con l’autore conducendo gli spettatori alla scoperta di questa nuova opera.
Alle ore 22,30 andrà in scena “Agorà, la piazza cantata” progetto inedito che vedrà protagonisti la cantante romana Gabriella Aiello, le corde di Mauro Palmas ed il pianoforte di Alessandro Foresti. L’Agorà per le città greche era la piazza del mercato, il punto di riunione di una comunità, dove le voci dei venditori ordinavano melodie di vita quotidiana. Il concerto è dedicato alla piazza, alla strada, al luogo di incontro di culture. Un luogo di festa, di amore dichiarati e non sempre ricambiati, un luogo di scandalo e di protesta, in cui di voce in voce, da secoli, le storie si sono popolate di volti, di suoni e di antichi rituali.
Sabato 29 giugno, alle ore 21.30, la chiesa della Vecchia Tonnara ospiterà l’atteso concerto di Tenore e Cuncordu de Orosei (Massimo Roych: Voche del Cuncordu, trunfa, pipiolos, benas; Mario Siotto: Bassu, trunfa; Gian Nicola Appeddu: contra; Piero Pala: Voche, Mesu voche; Tonino Carta: Voche del Tenore), custodi della tradizione vocale di Orosei che abbraccia il canto sacro con i Gotzos e quello profano con balli tradizionali e serenate d’amore. Alle ore 22.30, le sonorità del gipsy power di Baro Drom Orkestar invaderanno la Vecchia Tonnara con i brani tratti da “Nisba”, il loro terzo album che cristallizza il percorso compiuto negli ultimi anni, spaziando dalle ritmiche infuocate dell’est Europa alle melodie del Mediterraneo. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi Farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.
La rassegna si chiuderà domenica 30 giugno, alle ore 21.30, con l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere, dopo i concerti, Piazza Parrocchia si animerà con “Spassi di danza” con i suonatori e i danzatori dei seminari.
Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, gli stage vedranno protagonisti corsisti provenienti da tutta Europa ai quali sarà offerta la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e dallo straordinario successo che quest’anno si rinnova con Peppe Voltarelli che “salirà in cattedra” per il laboratorio “Piccolo Manuale del cantautore: tra identità, dialetto e canzone”, mentre a Tenore e Cuncordu de Orosei sarà affidato il focus su “Canto a tenore e a Cuncordu”. L’offerta formativa vedrà protagonisti artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione come Luigi Lai (launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Nicolò Bottasso (violino), Gigi Biolcati (body percussions), Marcello Peghin (chitarra) e Mauro Palmas (mandola). Non mancherà il corso di musica d’insieme con Alessandro Foresti, Nicolò Bottasso e Silvano Lobina.
Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.

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Dopo una prima fase svolta nei mesi scorsi con il coinvolgimento di classi di studenti del Liceo Classico Dettori, le iniziative della Comunità Mondiale della Longevità inserite nel progetto Nutri-Action, proseguono a pieno ritmo con la partecipazione anche degli alunni del Liceo Scientifico Statale “Michelangelo” di Cagliari.

Approfondire i temi della promozione della salute e della prevenzione attraverso corretti stili di vita dell’alfabetizzazione alimentare, riscoperta del valore e dei sapori della Dieta Sardo – Mediterranea ed ancora promuovere il rapporto tra generazioni, il ruolo dei giovani, l’importanza di imparare a vivere bene in tutte le fasce d’età, sono le opportunità ora offerte agli studenti del Liceo Scientifico cagliaritano.

Questa partecipazione, inquadrata in un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro è frutto di un protocollo di ricerca siglato tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e dell’Istituto Europeo di Ricerca e Formazione ed Orientamento Professionale (IERFOP) e Raffaele Rossi Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Michelangelo”. L’iniziativa si avvale inoltre del tutoraggio di Elisabetta Ulargiu e Paolo Pireddu, docenti del Liceo cittadino e sostenitori dell’ispirazione scientifica e sperimentale della proposta che ha coinvolto i ragazzi dell’indirizzo sportivo.

«L’alfabetizzazione alimentare basata sulla dieta mediterranea è il fulcro del progetto Nutri-Action – spiega Roberto Pili – che intende formare i giovani alla conoscenza del giusto rapporto tra nutrizione, salute e benessere. Chi meglio dei giovani studenti di un percorso scolastico ad indirizzo sportivo può essere latore di un messaggio che vede nella gestione della quotidianità, degli stili di vita, i passi fondamentali per promuovere benessere e salute. Quindi gli studenti dell’indirizzo sportivo del Michelangelo saranno protagonisti di un percorso di riflessione e ricerca su scelte alimentari e sul loro legame con benessere e longevità. Tutto questo inoltre, avverrà in un vero e proprio confronto dinamico tra i giovani di oggi e un gruppo di Longevi di due Comuni della Sardegna, ovvero i giovani di ieri.»

Nel corso della ricerca saranno raccolte importanti informazioni sulle diete prevalenti e le loro ricadute sulle condizioni di salute, sulla reale conoscenza della dieta sardo mediterranea sugli stili di vita adottati con particolari attenzioni sulla attività fisica e le capacità relazionali familiari e di comunità. Le ricerche saranno anticipate da una fase formativa con lezioni in aula ospitate da IERFOP e attività di laboratorio con professionisti del settore sportivo, nutrizionale e psicopedagogico.

Il progetto prosegue con la visita presso i Comuni della Sardegna e l’incontro con un gruppo di over settantenni. Dopo lo step di Laconi, è la volta dell’Amministrazione di Fluminimaggiore che accoglierà i ragazzi per una visita, coordinata dall’assessore delle Politiche Sociali e della Pubblica Istruzione Elisabetta Zanda e che vedrà il coinvolgimento di altri enti ed istituzioni del territorio.

L’iniziativa “Nutri-Action” si inserisce nell’ambito del più complesso progetto “Cronos Valetudo” siglato dalla Comunità Mondiale della Longevità e la Uil Pensionati della Sardegna. I dati e i risultati ottenuti saranno in seguito analizzati dal Centro Studi Nutraceutici sulla alimentazione dei Centenari, diretto sempre da Roberto Pili e nel quale collaborano Donatella Petretto (Università degli Studi di Cagliari) e i ricercatori Luca Gaviano, Gian Pietro Carrogu, Ignazio Argiolas e Clara Mulas.