24 November, 2024
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Venerus

Si avvicina la 15ª edizione del Premio Bindi. Dal 5 al 7 luglio a Santa Margherita Ligure (GE) ritorna il fascino di una delle rassegne musicali più prestigiose della musica italiana, per tre serate che omaggeranno passato, presente e futuro della canzone d’autore.

I finalisti di questa edizione, che si esibiranno sabato 6, saranno (in ordine alfabetico) Daniele Aliperti, Lamine, Leanò, Francesco Lettieri, Nevruz, Sale, Micaela Tempesta e Il Terzo Istante. Ogni finalista si esibirà davanti alla giuria due volte: al pomeriggio, sul palco sul lungomare, proporrà due propri brani in versione acustica, mentre alla sera, sul palco dell’anfiteatro Bindi, toccherà all’interpretazione di un brano di Umberto Bindi e di un proprio brano.

La giuria, proveniente dal mondo dell’industria e del giornalismo musicale italiano sarà composta da: Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), presidente di giuria, Roberta Balzotti (Rai), Claudio Cabona (critico musicale), Daniela Cappelletti (Radio Italia), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (autore/conduttore), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (critico musicale), Riccardo Loda (Warner Chappell italiana), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Lucia Marchiò (Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era), Ezio Poli (L’Isola ritrovata).

Sempre sabato verrà assegnato il Premio Bindi New Generation. Quest’anno sarà premiato Venerus, una delle note più liete tra le nuove proposte dello scenario musicale indipendente. Con il debut EP A Che Punto È La Notte (Asian Fake), una delle sorprese discografiche dello scorso anno, e il recente EP Love Anthem, l’artista milanese ha conquistato pubblico e critica.

Il Bindi è una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica.

«Il Premio Bindi non è soltanto un appuntamento fisso dell’estate di Santa Margherita Ligure: si è consolidato nel panorama della musica cantautorale italiana diventando un punto di riferimento per tanti giovani artisti. Ed è tuttora un piccolo grande contributo per tener vivo il ricordo di Umberto Bindi, un uomo gentile, buono e un grande artista» (Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure).

Nelle prossime settimane saranno annunciati nuovi ospiti: il Premio Bindi sarà ancora una volta capace di illuminare i vari mondi della musica italiana, esaltando eccellenze e novità del suo panorama.

Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea Mirò, Frankie Hi NRG, Ron, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Paolo Jannacci, Alberto Fortis, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi, Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi e Coma_Cose.

 

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L’ufficio di Presidenza del Centro Studi Agricoli, guidato da Tore Piana, si è riunito nei giorni scorsi per analizzare la proposta del nuovo “Piano di regolazione dell’offerta pecorino romano Dop 2019/2022” presentata ed elaborata dallo stesso Consorzio della Dop. Come si ricorderà il piano attuale triennale scade il 31 luglio 2019 ed è pertanto necessario proporre un nuovo piano dell’offerta valevole per il triennio 2019/2022 che contenga norme precise e severe per non ripetersi una nuova crisi del prezzo del latte di pecora, come quella avvenuta nel mese di febbraio di quest’anno, causata da una sovra produzione di formaggio Pecorino Romano Dop rispetto a quanto programmato dallo stesso piano ora in scadenza. Il vecchio piano dell’offerta non conteneva norme severe per i caseifici che non rispettano le quantità di formaggio assegnate, da qui la crisi per sovraproduzioni cui il mercato attuale non è in grado di assorbire.

La proposta presentata dal Consorzio del Pecorino romano Dop nei giorni scorsi, secondo gli esperti del Centro Studi Agricoli, non contiene norme sufficienti per prevenire e limitare le sovra produzioni, inoltre per le quote di produzione da assegnare ai caseifici, tiene conto delle produzioni massime degli stessi degli ultimi tre anni, questo comporterà se approvato, che i caseifici che non hanno rispettato le quote assegnate ed hanno prodotto molto di più, si vedranno premiati con l’assegnazione di quote produttive maggiori, anziché essere penalizzati. Mentre viene considerata dal CSA, la quota aggiuntiva di euro 0,64 a kg di formaggio Pecorino Romano Dop, per chi supererà le quote assegnate, molto positiva. La precedente quota aggiuntiva veniva quantificata in euro 0,16 al kg. Ma anche su questo punto il CSA rileva come «la norma proposta sia molto nebulosa e non chiara, non si capisce se questa debba essere successivamente deliberata dal CDA e poi dall’Assemblea dello stesso Consorzio di Tutela, pur essendo indicata nel Piano dell’Offerta. Inoltre sempre per il CSA, sono troppe le deroghe contenute nella proposta, che annullerebbero quasi per intero l’applicazione della quota aggiuntiva per i caseifici che supereranno le quote di produzione assegnate».

«Deve essere chiaro – dichiara Tore Piana – che nessuno dora in poi dovrà più superare le quote produttive assegnate. La Regione dovrà immediatamente approvare un provvedimento che escluda i caseifici, sia essi privati sia essi cooperative, che non rispetteranno le quote produttive assegnate, da tutti i contributi previsti da Leggi Regionali di settore o dal PSR.»

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«La paralisi è praticamente totale: non ci sono fondi per la manutenzione ordinaria, né per quella straordinaria. Neanche un euro da destinare ai pagamenti delle imprese, e addirittura nemmeno le somme necessarie a cambiare le gomme alle auto delle macchine di servizio, per acquistare la cancelleria, e se vogliamo entrare nei dettagli, neanche per comprare la carta igienica. Sono incredibili oltre che ridicole la condizioni economiche in cui è costretto a operare L’Ente Acque della Sardegna. O meglio, a non operare. Dal momento che l’attività è totalmente bloccata poiché le casse dell’ENAS risultano completamente vuote. Per questo chiedo all’assessore regionale dei Lavori pubblici se sia a conoscenza della gravissima situazione denunciata in questi giorni dai dipendenti.»

Questa la richiesta del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, che in qualità di vice presidente della IV Commissione “Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità” ha presentato un’interpellanza urgente sulla paralisi dell’Ente che gestisce i 46 invasi della Sardegna.

«L’8 gennaio di quest’anno – spiega Roberto Li Gioi – è stato autorizzato l’esercizio provvisorio per l’anno 2019 per il periodo dal 1 gennaio sino al 30 aprile. Oggi, giunta la scadenza dei termini, l’ENAS non può materialmente garantire né l’avvio né la prosecuzione dell’attività. Chiedo, pertanto,all’assessore dei Lavori pubblici – conclude Roberto Li Gioi -, quali misure o azioni intenda intraprendere per garantire nuovamente la piena operatività dell’Ente.»

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Nuovo sbarco di migranti, all’alba di oggi, intorno alle ore 5.3, a Porto Pino, dove i carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu, impegnati in un servizio perlustrativo a vigilanza delle aree balneari e di maggior afflusso turistico, hanno individuato 12 migranti di nazionalità algerina, tutti maschi, adulti e in buone condizioni di salute. Sul posto si sono recati anche una volante del commissariato di Carbonia ed i militari della stazione di Teulada. I migranti sono stati bloccati e, terminate le prime formalità di rito, sono stati condotti dai carabinieri della stazione di Teulada a Monastir, dove sono state effettuate le operazioni di identificazione.

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Il Movimento 5 Stelle si mobilita contro la realizzazione del deposito costiero di gasolio ad Arbatax, che dovrebbe sorgere nella fascia dei 300 metri dal mare e senza alcuna procedura di valutazione di impatto ambientale, in una zona di grande pregio naturalistico e tutelata dal Piano paesistico regionale. Con una interrogazione firmata dal deputato Pino Cabras, e sottoscritta anche dai parlamentari Luciano Cadeddu, Emanuela Corda ed Alberto Manca, si chiede infatti al ministro delle Infrastrutture DaniloToninelli e a quello dell’Ambiente della tutela del territorio Costa di rendere più stringente la disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale “soprattutto per quelle opere che dovrebbero sorgere in aree la cui economia è basata principalmente sui settori della pesca e del turismo”.

A decidere che l’opera potesse essere realizzata senza la procedura di valutazione di impatto ambientale era stata, a pochi giorni dalla fine del suo mandato, la Giunta Pigliaru con la delibera n. 6/44 del 5 febbraio 2019.

Il progetto, presentato dalla società New.G S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio di gasolio della capienza di 31mila metri nell’area dell’ex centrale elettrica della cartiera di Arbatax, su una superficie complessiva di circa 22mila metri quadrati, a circa 260 metri dal mare e a 600 metri dalle abitazioni di Arbatax.

Nello specifico, il progetto prevede il ripristino dei due serbatoi esistenti per lo stoccaggio di gasolio, la costruzione di tre nuovi serbatoi di cui uno con funzione di accumulo ed erogazione di gasolio per autotrazione, e due destinati alla procedura di colorazione del gasolio, per generare gasolio agricolo e per riscaldamento, nonché la realizzazione di una nuova condotta per il trasporto del combustibile, in un’area in cui sono presenti beni paesaggistici ed ambientali sottoposti a vincolo dal Codice Urbani. Inoltre una porzione della fascia costiera verrebbe attraversata dalla condotta di collegamento tra la banchina e i serbatoi.

«Comitati e amministratori locali hanno posto in rilievo i potenziali rischi ambientali e sanitari relativi alla realizzazione di un tale impianto a poca distanza dal mare e dai centri abitati, nonché in prossimità di beni paesaggistici e ambientali sottoposti a vincolo, oltre ai potenziali danni emergenti per gli impianti ittici presenti nella zona», si legge nell’interrogazione. Per questo i parlamentari 5 Stelle chiedono ora al governo di intervenire, per «garantire una più efficace tutela e salvaguardia delle ricchezze ambientali, nonché una maggiore rispondenza ai principi di prevenzione e precauzione previsti dalla normativa comunitaria».

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Il gruppo dei Progressisti ha presentato Consiglio regionale un’interrogazione sui ritardi nella pubblicazione dei bandi regionali per i finanziamenti delle società sportive isolane.

L’iniziativa, prima firmataria Laura Caddeo, è finalizzata a sollecitare la Giunta regionale alla pubblicazione dei bandi per il finanziamento alle società sportive per la partecipazione a campionati nazionali federali a squadre, per lo sport giovanile, per l’impiantistica dell’associazionismo e tutti gli interventi di supporto all’attività sportiva in generale.

«Il forte ritardo nell’approvazione del nuovo piano triennale dello sport – spiegano gli esponenti del centrosinistra in Consiglio regionale – impedisce la  programmazione delle azioni a sostegno delle società sportive. Senza i bandi per l’erogazione delle risorse regionali si mette a rischio la sopravvivenza delle numerose società che costituiscono il panorama sportivo regionale. Sollecitiamo la Giunta a compiere un cambio di passo e sbloccare celermente la situazione.»

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Si annuncia nel segno di una doppia ricorrenza la ventunesima edizione del festival Dromos: i cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna e dal festival di Woodstock, memorabili eventi datati 1969.
Casta Diva” è il titolo scelto per caratterizzare l’appuntamento in programma tra Oristano e altri dodici centri nel consueto periodo della prima metà di agosto: un titolo che rimanda alla celebre aria della “Norma” di Vincenzo Bellini, una preghiera che la protagonista dell’opera eleva alla Luna, la “Casta Diva”, appunto.
 Il festival ricorderà il 1969 con la consueta formula itinerante a base di musica, spaziando tra i generi, dal jazz alle musiche del mondo, ma non senza l’immancabile spazio per mostre, incontri, proiezioni di film ed altri appuntamenti: un fitto e variegato cartellone che coinvolgerà dodici comuni dell’Oristanese – Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Fordongianus, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, oltre al capoluogo, Oristano – con uno “sconfinamento” nella Provincia di Nuoro, a Ortueri.

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I risultati delle attività svolte in Sardegna dalla Camera di Commercio di Cagliari, nell’ambito del programma ‘Latte nelle scuole – 2018/2019’, saranno illustrati venerdì 21 giugno, alle 10.00, nel corso di una conferenza stampa che si terrà alla sala riunioni della Camera di commercio (largo Carlo Felice 72, Cagliari – primo piano).

Interverranno il componente della Giunta camerale Efisio Perra, il presidente del Centro servizi della Camera di commercio di Cagliari Gianluigi Molinari, il direttore generale dell’agenzia agricola regionale LAORE Maria Ibba. Sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia ed i rappresentanti delle scuole partecipanti e delle fattorie didattiche nelle quali si sono tenuti i percorsi guidati.

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Sabato 22 e domenica 23 giugno, a Carbonia, si svolgerà il 3° Memorial Renzo Senni, in ricordo del ciclista originario di Carbonia, deceduto il 26 maggio 2013, all’età di 60 anni, in seguito a un incidente stradale verificatosi sulla Strada provinciale n. 2, tra Carbonia e Villamassargia.

L’iniziativa è organizzata dall’ASD Dimonios Bike Team Carbonia – presieduta da Fabrizio Piras – con il patrocinio del comune di Carbonia.

«Si tratta di un evento meritorio in ricordo del compianto nostro concittadino Renzo Senni. Un’iniziativa in cui Carbonia conferma ancora una volta il suo stretto legame con il mondo del ciclismo. Lo dimostra anche il gran numero di appassionati delle due ruote presenti nel territorio comunale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

La terza edizione del Memorial Renzo Senni si strutturerà nell’arco di due giornate e prevede sabato 22 giugno una gara in linea su strada con partenza alle ore 16.30 dalla Grande Miniera di Serbariu ed arrivo in prossimità degli scavi archeologici di Sirai, per un percorso totale di 50 km. All’iniziativa prenderanno parte circa 80 corridori.

Domenica 23 giugno, alle ore 10.00, si svolgerà il campionato regionale cronometro a squadre con partenza dal ristorante Tanit. I ciclisti percorreranno la Strada provinciale n° 2 dal km 57 al km 70 e taglieranno il traguardo sempre al ristorante Tanit al termine di un giro della lunghezza di 26 km.

Soddisfazione per l’organizzazione di questo evento è stata espressa anche dall’assessore allo Sport Valerio Piria, secondo cui «il 3° Memorial Renzo Senni rappresenta un vero e proprio punto di incontro per gli amanti della bicicletta. Il ciclismo è uno sport che intendiamo valorizzare per la sua funzione di aggregazione sociale e, soprattutto, perché si tratta di un mezzo di trasporto a impatto zero, che rispetta pienamente gli standard ambientali, favorendo così la mobilità sostenibile».

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Sarà in vendita a partire da oggi mercoledì 19 giugno, l’esclusiva Magnum di Torbato Brut con un’etichetta dedicata alla squadra cestistica sassarese. La bottiglia sarà distribuita all’interno della cantina delle tenute Sella&Mosca e nello store della Dinamo a Sassari al costo di 25 euro a bottiglia.

Si tratta di una limited edition con un’etichetta dedicata alla Dinamo e autografata dai suoi giocatori che l’azienda di Alghero, storico sponsor, ha deciso di realizzare per celebrare gli sforzi e le imprese  dei “giganti” durante il campionato.

«Abbiamo realizzato una Magnum di Torbato Brut in edizione limitata  confezionata con la front label dedicata alla squadra: il nostro logo e quello della Dinamo, più le firme di tutti i giocatori, il coach Gianmarco Pozzecco ed il presidente Stefano Sardara – afferma Francesca Moretti, AD del prestigioso Gruppo Terra Moretti Vino, di cui Sella&Mosca è entrata a far parte nel 2016 -. Siamo entusiasti dei risultati ottenuti da Dinamo e crediamo che la comunicazione di un territorio possa esprimersi attraverso ogni ambito, incluso quello sportivo, a cui siamo da sempre legati non solo con l’azienda Sella & Mosca ma anche con altre nostre nostre realtà.»