Una Dinamo in serata no è uscita sconfitta dal Taliercio di Mestre, 78 a 65 (primo tempo 38 a 34), in Gara5 della finale scudetto.
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Una Dinamo in serata no è uscita sconfitta dal Taliercio di Mestre, 78 a 65 (primo tempo 38 a 34), in Gara5 della finale scudetto. L’Umana Reyer conduce ora 3 a 2 e la squadra di Gianmarco Pozzecco ora non può più sbagliare, giovedì sera in Gara6 al PalaSerradimigni e, in caso di vittoria, sabato sera in Gara7 al Taliercio.
L’Umana Reyer ha condotto la partita fin dalle battute iniziali ma la Dinamo non ha mai mollato, riuscendo a recuperare nel secondo quarto dal -12 (31 a 19 al 13′) al -4 dell’intervallo lungo. Nella seconda parte di gara la squadra di Walter De Raffaele ha allungato più volte e la Dinamo è sempre riuscita a rientrare, con fiammate improvvise, ma nel finale, dopo essere riuscita a tornare ad un solo possesso di distanza, non ha avuto più le forze per fermare l’Umana Reyer, più determinata nella ricerca della vittoria, trascinata dal solito Austin Daye, miglior realizzatore della partita con 20 punti alla pari con Rashawn Thomas e da uno scatenato Stefano Tonut (15 punti).
Dai numeri del tabellino finale emerge la serata no di quasi tutti i giocatori biancoblu, due soli dei quali hanno terminato in doppia cifra, il già citato Rashawn Thomas e Marco Spissu, scatenato nella seconda parte dell’incontro, quando ha letteralmente preso per mano la squadra nella rimonta. In ombra Dyshawn Pierre (4 punti), Jack Cooley (4 punti), Achille Polonara (5 punti), Tyrus McGee (6 punti) e Stefano Gentile (bloccato anche da un infortunio).
La Dinamo ha vinto ancora una volta la battaglia ai rimbalzi, 43 a 34 (11 Pierre, 10 Thomas, 5 McGee, 4 Spissu, solo 2 Cooley), ma questa volta non è bastato, per le insufficienti percentuali al tiro: 45% da 2 punti, 26% da 3 punti e 59% ai tiri liberi.
Nell’Umana Reyer, in evidenza a fasi alterne anche Marquez Haynes, Michael Bramos ed Andrea De Nicolao.
«Non cambierò certo il mio modo di essere – ha detto con animosità alla fine della partita coach Gianmarco Pozzecco – io non piango. Da quando avevo 4 anni sono in questo mondo e non piango. Abbiamo perso l’unica cosa che che chiedo, che esigo, è che i miei giocatori non si facciano male, perché sono miei figli. E Stefano Gentile è figlio di Nando ma anche mio. Giochiamo in un catino e io non mi lamento ma una cosa è certa, qui dentro non di può giocare a pallacanestro, non si può giocare una finale scudetto. Non mi interessa vincere lo scudetto e mi dispiace fare questa scenata dopo una sconfitta, ho solo il pensiero di andare nello spogliatoio da Stefano Gentile.»
Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 78 a 65.
Punteggi parziali: 21 a 14, 17 a 20, 22 a 19, 18 a 12.
Punteggi progressivi: 21 a 14, 38 a 34, 60 a 53, 78 a 65.
Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone 2, Bramos 11, Tonut 15, Daye 20, De Nicolao 8, Vidmar 5, Biligha, Giuri, Mazzola, Cerella 5, Watt 2. All: Walter De Raffaele.
Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 17, Smith 6, McGee 6, Carter 1, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 4, Gentile, Thomas 20, Polonara 5, Diop n.e., Cooley 4. All: Gianmarco Pozzecco.