25 November, 2024
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«Un risultato importante, che premia tutti coloro che credono nella forza dei Riformatori, a partire dai candidati, che hanno lavorato con grande impegno in ogni territorio di competenza e si sono distinti per serietà, onestà, partecipazione attiva.»
È il commento a caldo del coordinatore regionale dei Riformatori Sardi, Pietrino Fois, che evidenzia la portata delle elezioni amministrative per i Riformatori.

«Oggi – aggiunge Pietrino Fois – raccogliamo i frutti di un lavoro importantissimo. Presenti in ogni Comune al voto, ci siamo presentati con un programma elettorale calibrato sulle esigenze reali dei territori, portando soluzioni a problemi cronici. A Cagliari abbiamo raggiunto un risultato eccezionale, così ad Alghero e in molti altri Comuni della Sardegna. Ma non è tutto: i Riformatori hanno raggiunto risultati ottimi e sono stati trainanti anche nei Comuni dove non ha vinto il candidato appoggiato dalla coalizione. Credo che questo sia un segnale importantissimo, che ci spinge fin da ora a fare sempre meglio e a continuare ad agire con passione e determinazione. Senza mai perdere di vista l’obiettivo, il bene della nostra Isola – conclude Pietrino Fois -, da perseguire ogni giorno nel rispetto delle peculiarità di ogni singolo territorio.»

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Oggi al comune di Berchidda siamo stati parte attiva accanto all’amministrazione comunale e ai rappresentanti del comitato popolare che, durante un incontro con i vertici Terna, hanno sollevato numerose perplessità sul progetto di realizzazione degli elettrodotti  Terna a 150 Kv “Santa Teresa-Tempio” e “Tempio-Buddusò” che, in buona parte, interesseranno un’area di assoluto pregio naturalistico.

«Torniamo a casa fiduciosi. Al di là dei colori politici, è nostro interesse tutelare il territorio e i cittadini», ha commentato il deputato del Movimento 5 Stelle, Nardo Marino. Terna non solo ha accolto le richieste di rivedere la parte del tracciato dell’opera che ricade anche sui terreni adibiti alla coltivazione del vermentino di Gallura DOCG, già rappresentate durante il recente tavolo romano,  ma ha preso in carico anche la richiesta del deputato Nardo Marino e del sindaco Andrea Nieddu, relativa alla realizzazione di uno studio di fattibilità per l’interramento di una porzione del tracciato. L’obiettivo del sindaco e del parlamentare converge su un punto fondamentale: fare in modo che l’opera – di rilevata importanza per la Sardegna – non comporti un sacrificio in termini economici e turistici del territorio e delle aziende che in esso operano. Il problema era stato sollevato in un’interrogazione parlamentare del parlamentare Marino all’indirizzo del ministero dell’Ambiente.

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«È opportuna la verifica dei verbali e ogni atto propedeutico a fare luce sul risultato elettorale di Cagliari a tutela della volontà dei cittadini che viene prima di tutto. Per questo motivo  siamo del parere che sia necessario presentare ricorso per il controllo dei verbali e riconteggio dei voti. Ci sono quasi 1.300 fra schede nulle e contestate ed il ballottaggio non è scattato per soli 80 voti. È chiaro che, alla luce di questo dato, sia necessario un ulteriore approfondimento per fare chiarezza. La partita, a nostro avviso, non è ancora terminata.»

Lo ha dichiarato stamane il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, al termine dello spoglio delle schede che, con il superamento del 50% con uno margine dello 0,12% pari a 80 voti, ha decretato l’elezione di Paolo Truzzu a nuovo sindaco di Cagliari al primo turno.

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Entra in funzione il nuovo tratto di acquedotto in località Pani Loriga a Santadi. Mercoledì 19 giugno 2019 l’impresa incaricata dal Comune procederà con i collegamenti della condotta adduttrice appena realizzata che consentirà di mandare in pensione le vecchie tubature “colabrodo” soggette a continue rotture che negli ultimi anni avevano causato una serie di innumerevoli disservizi. L’investimento è di circa 800mila euro grazie a un accordo tra Comune, Abbanoa ed Ente di Governo d’Ambito.

Per consentire il collegamento delle nuove condotte e la dismissione delle vecchie, sarà necessario sospendere temporaneamente l’attività del tratto di acquedotto Sulcis che alimenta non solo Santadi, ma anche Piscinas, Giba e Masainas. L’erogazione all’utenza sarà garantita dalle scorte dei serbatoi che saranno sufficienti per garantire il servizio sino alle 15.00. Successivamente sarà effettuata una chiusura dell’erogazione sino alle 6.00 del mattino successivo per ricostituire le riserve negli stessi serbatoi.

I lavori rientrano nelle cosiddette “Convenzioni a 3” frutto di accordi tra Abbanoa, Comune di Santadi ed Egas che prevedono una suddivisione dei compiti per accelerare i tempi di realizzazione delle opere: il Comune gestisce direttamente gli interventi dei propri territori occupandosi dell’iter di progettazione, gara d’appalto e realizzazione delle opere; Egas mantiene le funzioni di controllo e garantisce la certezza dei tempi di erogazione delle risorse; Abbanoa supervisiona tutte le fasi dell’iter affidato al Comune e, una volta completate le opere previste nell’intervento, le prende in gestione e le mette in esercizio.

 

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Sono giunti al termine, gli eventi formativi organizzati dalla Camera di Commercio di Cagliari nel mese di giugno, in occasione del progetto “Identità digitale e servizi digitali per l’impresa 4.0”.

Gli incontri, dedicati agli imprenditori della provincia, si sono svolti la scorsa settimana, presso i comuni di Dolianova, Sanluri e Carbonia. L’obiettivo è stato quello di fornire un supporto concreto alle aziende, illustrando i numerosi strumenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio, per innovarsi e modernizzarsi.

A spiegare ai partecipanti le potenzialità e i vantaggi di tali servizi, è stato il relatore di InfoCamere Giampiero Simoncelli, che in particolare, si è soffermato sugli strumenti di identità digitale e sicurezza in rete – SPID, CNS, Firma Digitale e sul nuovissimo token wireless Digital DNA.

Un ulteriore argomento trattato durante gli eventi, è stato quello relativo al cosiddetto cassetto digitale dell’imprenditore, la piattaforma impresa.italia.it, attraverso cui il rappresentante legale dell’impresa può accedere a tutti i dati e i documenti ufficiali, in modo semplice, sicuro e gratuito, anche da smartphone e tablet.

Ampio spazio è stato poi riservato alla fatturazione elettronica, servizio gratuito per le piccole e medie imprese grazie al portale messo a disposizione da InfoCamere, e alla tenuta digitale dei libri di impresa.

Inoltre, agli imprenditori che hanno preso parte all’incontro, è stata data la possibilità di ricevere lo SPID e di aprire il cassetto digitale della propria impresa.

Non solo, ai presenti sono state anche illustrate le attività realizzate dal PID, Punto Impresa Digitale, finalizzate a promuovere la cultura e la pratica digitale all’interno delle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici.

Nello specifico, i digital promoter Davide Carnevale e Riccardo Berlucchi, hanno provveduto a far effettuare agli imprenditori il test di autovalutazione della maturità digitale – impresa 4.0 denominato SELFI4.0.

Gli eventi hanno quindi, rappresentato un’occasione importante per ogni imprenditore del territorio, che vuole far crescere la propria impresa dal punto di vista tecnologico, usufruendo del valido apporto della Camera di Commercio di Cagliari, che con propri servizi e attività si pone da sempre, al fianco delle aziende.

Da non perdere perciò, le prossime giornate formative che si svolgeranno nel mese di luglio in altrettanti Comuni della provincia di Cagliari, pronti a collaborare attivamente con la Camera di Commercio, per promuovere lo sviluppo e la crescita delle imprese del territorio, grazie alle potenzialità offerte dalla cultura digitale.

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Una legge rimasta lettera morta per cinque anni, portata all’attenzione della Giunta regionale ad aprile di quest’anno, e che oggi potrà finalmente tradursi in azioni concrete di prevenzione per tutti i cittadini della Sardegna. L’Assessorato della Sanità ha emesso il decreto di Costituzione del Tavolo Permanente di monitoraggio per la prevenzione della fetopatia alcolica e dei problemi alcol correlati.

Un risultato storico, raggiunto grazie al lavoro della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della VI Commissione Sanità. La consigliera, sin dal suo insediamento sui banchi di via Roma ha presentato una mozione (sottoscritta da tutto il Gruppo del Movimento 5 Stelle e approvata con 47 voti a favore 2 astenuti) sulla mancata attuazione della legge regionale n° 12 del 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”, la più grave disabilità permanente che si manifesta nel feto esposto all’assunzione di alcol durante la gravidanza.

La fetopatia alcolica (FAS – Fetal Alcohol Syndrome) è una malattia che determina molteplici anomalie strutturali e disturbi dello sviluppo neurologico dei bambini, oltre che una serie di problematiche ricomprese nel termine FASD. Un fenomeno che in Sardegna non tende a diminuire: secondo i dati Istat e Istituto superiore di Sanità, aggiornati al 2017, i sardi under 30 sono in testa nella classifica nazionale del cosiddetto “Binge drinking”. Il fenomeno in voga tra i giovanissimi che prevede l’utilizzo smodato di alcolici e superalcolici in un intervallo di tempo breve, con il solo intento di raggiungere l’ubriacatura per sballarsi. Una vera intossicazione da alcol.

Il Tavolo permanente di monitoraggio sarà costituito da: direttore del Servizio promozione della salute e osservatorio epidemiologico o suo delegato; Direttore del Servizio Promozione e governo delle reti di cura o suo delegato; dr.ssa Graziella Boi, direttore del Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici Alcol-Correlati – ATS; dr.ssa Alessandra Aste, responsabile Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche del Presidio Ospedaliero SS Trinità – ATS; prof.ssa Anna Maria Paoletti, Dipartimento Materno Infantile – AOU Cagliari; dr.ssa Chiara Mannazzu – TIN Sassari; dr. Gianfranco Pitzalis, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze; dr. Guido Sanna, Medico di Assistenza Primaria; dr.ssa Margherita Serra, Ginecologa Consultoriale – ATS; un rappresentante Associazione regionale club alcologici territoriali (ARCAT); un rappresentante dell’Associazione Centro di accoglienza don Vito Sguotti; un rappresentante dell’Associazione amici della vita; un rappresentante dell’Associazione Alcolisti anonimi; un rappresentante dell’Associazione Cui Prodest Onlus.

«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto. Garantendo l’applicazione della legge per la prevenzione della fetopatia alcolica – commenta Carla Cuccu – abbiamo restituito autorevolezza al Parlamento sardo e, soprattutto, abbiamo finalmente potuto contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Prevenire la fetopatia alcolica significa aiutare tutte quelle donne in difficoltà che spesso non hanno la possibilità di poter accedere ad adeguate cure, aiutare i loro figli a crescere in salute e razionalizzare la spesa pubblica sanitaria. Siamo davvero soddisfatti. Adesso, raggiunto un primo traguardo, faremo in modo che l’attenzione per il problema resti alta, e auspichiamo che il Tavolo Permanente di monitoraggio della Fas inizi a lavorare al più presto.»

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Da oltre un anno le professioni infermieristiche sono riunite non più in un Collegio ma in un vero e proprio Ordine, a maggiore tutela dei cittadini e degli stessi operatori che da sempre ricoprono un ruolo fondamentale nel sistema sanitario nazionale. Per fare il punto sulla legge 3/2018 a diciotto mesi dalla sua approvazione, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cagliari ha organizzato il convegno “Professione infermiere”. Appuntamento mercoledì 19 giugno, all’Hotel Panorama di viale Diaz, a Cagliari.

«La legge ha riconosciuto che la nostra professione si è evoluta – spiega il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cagliari Pierpaolo Pateri -. Agli infermieri è infatti richiesta la laurea e l’Ordine ne garantisce la deontologia, mantenendo e aggiornando un albo a cui oggi sono iscritti a Cagliari ben 4.800 professionisti.»

Nel corso del convegno si parlerà poi anche di formazione continua. «Come tutti gli iscritti ad un Ordine, anche gli infermieri hanno infatti l’obbligo di aggiornare le loro competenze -aggiunge Pierpaolo Pateri -. In questo 2019 si chiuderà il triennio formativo e nel corso del convegno illustreremo le novità che caratterizzeranno il prossimo».

Il convegno rappresenta inoltre il preludio all’appuntamento annuale con l’evento “Infermieri che navigano verso il futuro”, la cui quinta edizione si terrà il 20 e 21 settembre e durante il quale la presidente nazionale Barbara Mangiacavalli ed i membri del comitato centrale della Fnopi approfondiranno maggiormente i diversi argomenti.

Il convegno “Professione infermiere” si aprirà alle 9.00 con i saluti e l’intervento presidente Pierpaolo Pateri, cui seguiranno le relazioni, moderate dal vicepresidente dell’Opi di Cagliari Raffaele Fanunza.

“Legge 3/2018 e trasformazione da Collegi a Ordini: il percorso dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cagliari” sarà il tema trattato dal segretario dell’Opi di Cagliari Luciano Serra, mentre Eugenio D’Amico, commissario straordinario dell’Enpapi, illustrerà l’azione dell’ente di previdenza degli infermieri.

Di aggiornamento continuo in Ecm (Educazione continua in Medicina) parlerà invece il presidente Pierpaolo Pateri, tesoriere della Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie e componente del Commissione Nazionale Formazione Continua.

Dopo il coffee break, l’appuntamento si chiuderà con la simulazione a gruppi sui servizi in rete presentati nelle relazioni e con il dibattito.

Per partecipare all’evento, aperto gratuitamente a 75 fra infermieri e infermieri pediatrici iscritti all’Opi di Cagliari, è necessario iscriversi on line all’indirizzo opicaeventi@outlook.it .

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Sono 56 i posti da coprire con il concorso pubblico unificato, per titoli ed esami, che prevede l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti «Umberto i – G.M. Lancisi – G. Salesi» di Ancona. I profili richiesti sono di collaboratore amministrativo professionale, categoria D, presso varie aziende ospedaliere.

Per presentare le domande il termine è il 30 giugno.

Ecco i titoli di studio richiesti:

  • Diploma di laurea (DL) conseguita secondo l’ordinamento previgente al DM 509/1999 in Giurisprudenza o in Economia e Commercio o in Scienze Politiche, o diploma di laurea equipollente, ovvero Laurea Specialistica, conseguita ai sensi del D.M. 509/1999, ovvero Laurea Magistrale, conseguita ai sensi del D.M. 270/2004, equiparate ai diplomi di laurea del vecchio ordinamento sopra indicati.

Ovvero laurea I livello (triennale) appartenente alle seguenti classi:

  • Classe di Laurea 2 exD.M. 509/1999 o L-14 ex D.M. 270/2004
  • Classe di Laurea 15 ex D.M. 509/1999 o L-36 ex D.M. 270/2004
  • Classe di Laurea 17 ex D.M. 509/1999 o L-18 ex D.M. 270/2004
  • Classe di Laurea 19 ex D.M. 509/1999 o L-16 ex D.M. 270/2004
  • Classe di Laurea 28 ex D.M. 509/1999 o L-33 ex D.M. 270/2004
  • Classe di Laurea 31 ex D.M. 509/1999 o L-14 ex D.M. 270/2004.

E’ prevista una preselezione, una prova scritta, cioè la Redazione di un tema o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica riguardante argomenti di Diritto Costituzionale, Diritto Amministrativo, Elementi di Diritto Civile, Diritto Penale (limitatamente ai reati contro la Pubblica Amministrazione) e di normativa nazionale e regionale in tema di Legislazione Sanitaria; una prova pratica: esecuzione di tecniche specifiche relative al profilo a concorso o predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale richiesta; una prova orale: colloquio sulle materie oggetto della prova scritta e pratica. La prova comprenderà, oltre ad elementi di informatica, anche la verifica della conoscenza della lingua inglese.

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Migliorare la qualità della vita dell’intera collettività urbana, valorizzando scuole, biblioteche e opere pubbliche rimaste incompiute.
Il Piano Cultura Futuro Urbano, un progetto del MiBAC, nasce con questa prospettiva. Lo scopo è promuovere iniziative culturali nelle periferie delle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di tutta Italia.

Il bando “Progetto biblioteca casa di quartiere” scade il 5 luglio 2019, ore 12.00.
E’ promosso dal ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, si prefigge i seguenti obiettivi generali:
Incrementare e diversificare l’offerta culturale attraverso progetti innovativi che valorizzino il ruolo delle biblioteche come presidi culturali, istituzionali e sociali in aree normalmente non raggiunte da questo tipo di attività;

  • Riconoscere e stimolare l’esercizio del diritto di agire e partecipare degli abitanti di quartieri complessi nella realizzazione e fruizione di progetti, attività culturali e creative innovative;
  • Integrare l’offerta di servizi pubblici in quartieri complessi stimolando l’offerta di servizi di quartiere anche da parte delle comunità di abitanti, attraverso la fruizione delle biblioteche in orari pomeridiani, serali e festivi;
  • Favorire il riuso da parte degli abitanti di spazi inutilizzati o sottoutilizzati a disposizione della biblioteca o presenti nei quartieri dove ha sede la biblioteca;
  • Costruire opportunità per il miglioramento sociale ed economico dei quartieri complessi, anche attraverso l’incubazione di forme di imprese culturali e creative/innovative di quartiere o di comunità urbane, creando dinamiche collaborative tra abitanti dei medesimi quartieri, istituzioni pubbliche, soggetti privati locali, istituzioni cognitive, società civile organizzata, artisti e creativi e altre figure professionali.

I progetti possono avere una durata compresa tra 6 e 8 mesi fra settembre 2019 e maggio 2020.

Possono presentare proposte in forma singola o associata le biblioteche civiche gestite in maniera non profit da enti pubblici e privati.

I partenariati costituiti o costituendi devono essere composti da:

  • ente pubblico
  • un’istituzione culturale
  • un ente del Terzo Settore
  • un’associazione, comitato o gruppo informale costituiti ai sensi del codice civile da abitanti dei quartieri
  • almeno uno delle seguenti tipologie di soggetti in qualità di cofinanziatore: un esercizio commerciale o artigianale di vicinato e di quartiere anche con riferimento a mestieri antichi e/o tradizionali; oppure una fondazione di origine bancaria, un soggetto della filantropia istituzionale (privata, familiare, d’impresa, di comunità); un’impresa culturale e creativa e altro soggetto di natura imprenditoriale operante nel settore culturale; professionisti, singoli o associati, e/o esperti di progettazione culturale e/o per la creatività e/o urbana.

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Sono millecinquecentoquindici i posti per allievi agenti della Polizia di Stato, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale, da coprire con il concorso pubblico della Polizia di Stato presso il ministero dell’Interno. C’è tempo fino al 4 luglio per inviare le domande.

I requisiti richiesti ai candidati per partecipare al concorso, sono i seguenti:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • diploma di scuola secondaria di primo grado o equipollente;
  • aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver compiuto il ventiseiesimo anno di età. Quest’ultimo limite è elevato, fino ad un massimo di tre anni, in relazione all’effettivo servizio militare prestato dai candidati;
  • 35, comma 6, del decreto legislativo n. 165/2001;
  • idoneità fisica, psichica ed attitudinale all’espletamento dei compiti connessi alla qualifica, da accertare in conformità alle disposizioni contenute nel decreto ministeriale n. 198/2003 e nel decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2015.

I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso.

L’amministrazione provvede d’ufficio ad accertare i requisiti della condotta e delle qualità morali e quelli dell’efficienza fisica e dell’idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio, le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego e la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dai candidati.

Il concorso prevede le seguenti prove: 1) prova scritta d’esame; 2) accertamento dell’efficienza fisica; 3) accertamenti psico-fisici; 4) accertamenti attitudinali; 5) valutazione dei titoli.