25 November, 2024
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Con un appuntamento dal titolo “Pelli, corde, canne e legni” domenica 16 giugno, alle 11.00, a Cagliari, cala il sipario su aCòa, la rassegna che la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedica alle musiche tradizionali del Mediterraneo.

Ospiti di quest’ultimo appuntamento – in programma come sempre negli spazi della Fondazione Siotto di via dei Genovesi 114 – saranno i polistrumentisti Orlando ed Eliseo Mascia, che passeranno in rassegna gli strumenti meno conociuti della tradizione musicale sarda. Dai flauti a canna alle benas (strumenti a fiato simili alle launeddas) sino alla chitarra sarda sarà un viaggio alla riscoperta di un patrimonio musicale non sempre conosciuto. Il pubblico potrà ascoltare le musiche della tradizione ma anche dialogare con i protagonisti del matinèe e avere risposte alle sue curiosità. A coordinare sarà come sempre l’etnomusicologo Marco Lutzu, direttore artistico della manifestazione.

Orlando Mascia, di Maracalagonis, è polistrumentista, costruttore e collezionista di strumenti della tradizione. Chiamato a partecipare a diversi progetti di collaborazione, ha suonato in tutto il mondo. Suo figlio Eliseo ha seguito le sue orme, diventando un eccellente polistrumentista, esperto in particolare in tamburelli.

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Riforma del sistema sanitario regionale, con il superamento del modello di Ats, ed esame delle forti criticità che oggi investono i lavoratori del comparto. Sono alcuni dei temi affrontati ieri pomeriggio nel corso di un incontro tra l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ed i rappresentanti sindacali della Fials Confsal.
«Un confronto positivo – ha detto l’assessore Nieddu – tenuto su posizioni costruttive. Ci sono forti aspettative sulla riforma sanitaria. Ho voluto rassicurare i rappresentanti dei lavoratori ricordando che il piano socio sanitario e la riorganizzazione integrata delle reti, ospedaliera e territoriale, troveranno la massima condivisione attraverso gli Stati generali della Salute, dove ciascuno, per le proprie competenze, sarà chiamato a dare il proprio contributo. Chi parteciperà – ha aggiunto Mario Nieddu – dovrà portare proposte: gli Stati generali dovranno funzionare da distillatore delle soluzioni che poi confluiranno nella nuova riorganizzazione.»
«Accogliamo positivamente l’apertura dell’assessore Mario Nieddu al confronto – ha commentato Loredana Scanu, segretario regionale Fials Confsal – ed alla condivisione delle soluzioni. Rappresentiamo professionalità e competenze che possono dare un contributo concreto in questo senso.»
«Sulla riforma sanitaria – ha detto Giampaolo Cugliara, vice segretario regionale Fials Confsal -, auspichiamo che presto possa essere superato un modello che ha impoverito la sanità della nostra Isola e i cui effetti negativi gravano tanto sui lavoratori quanto sui pazienti.»

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Una mattinata intensa per i bambini della scuola dell’Infanzia di via Dalmazia, a Carbonia, che hanno deliziato la folta platea dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” recitando nel musical “In viaggio con il Piccolo Principe”.

I bambini sono stati protagonisti di un evento coinvolgente in grado di suscitare l’emozione dei genitori, delle insegnanti, del sindaco Paola Massidda e dell’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera.

Il primo cittadino di Carbonia è intervenuto alla presentazione dello spettacolo “In Viaggio con il Piccolo Principe” e si è congratulato, a nome dell’Amministrazione comunale, con i piccoli, i genitori e le maestre per aver dato vita a uno spettacolo di alto livello che per qualche ora ci ha fatto tornare bambini.

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Domani, sabato 15 giugno, alle 18,30 nel museo Magmma di Villacidro, si svolgerà la serata finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare la figura di Dino Marchionni, incisore sopraffino e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro, dove rimase fino alla morte.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso ed il sostegno della Fondazione di Sardegna, intende così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

Quest’anno sono state 750 le opere iscritte al concorso, arrivate da tutto il mondo.  Le 40 finaliste (20 per la sezione Grafica e 20 per la Pittura) saranno esposte sabato e rimarranno visitabili sino al 31 luglio. Insieme a queste saranno in mostra anche le 10 opere finaliste del Premio Rossopassione, concorso multidisciplinare (pittura, grafica, fotografia, scultura) concomitante al Marchionni.

Tra gli artisti arrivati in finale compaiono i nomi di quattro sardi. Si tratta di Marco Mattei, di Sassari, Andrea Zineddu, di Orani, Diego Vargiu, di Ussana (già vincitore targa Oro Premio Arte Mondadori 2018 sezione grafica) e di Laura Fonsa di Porto Torres.

La giuria composta da Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Belle Arti Urbino (tra le istituzioni artistiche più importanti d’Italia), Vittorio Spampinato, direttore artistico del Museo Cà La Ghironda Zola Pedosa città metropolitana Bologna,  Alessandra Redaelli, storica e giornalista di Arte Mondadori Milano, Adriano Corsi, direttore dell’Archivio Lazzaro di Milano, Giorgio Sorrentino della Galleria Artesanterasmo di Milano, Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati, e Arialdo Ceribelli, direttore antiquario collezionista della Galleria Ceribelli di Bergamo, nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, la Grafica e la Pittura, a cui andrà un premio a scelta tra 2.500 euro o 1.500 euro più la possibilità di esporre la propria opera nell’Archivio Lazzaro di Milano e di avere con la prestigiosa istituzione artistica una collaorazione.

Per il vincitore del Premio Rossopassione ci sarà invece la possibilità di vedere il proprio lavoro esposto in una prestigiosa sede, ancora da definire.

Sino al 31 luglio le 50 opere finaliste dei due premi resteranno al museo Magmma dove sarà possibile visitarle dal giovedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 (o in altri giorni su appuntamento scrivendo a info@premiomarchionni.it o chiamando al numero +393403473320).

Il concorso dedicato a Dino Marchionni ha avuto la sua appendice il 1° giugno a Olbia con la premiazione di “Venti artisti per Manet”, concorso organizzato in occasione della mostra Verba Volant Scripta Manet (visitabile sino al 31 luglio nel Museo Archeologico Molo Brin), realizzata con il contributo del comune di Olbia.

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«Evitato l’addio di Air Italy allo scalo di Olbia, i dubbi sulla volontà della compagnia di voler continuare a operare in Sardegna purtroppo non diminuiscono. Anzi, non possono che aumentare. Se fino a qualche settimana fa era lecito mettere in dubbio la volontà di Air Italy di voler operare in regime di continuità territoriale, oggi veniamo addirittura a sapere che lo smantellamento della base di Olbia pare sia già iniziato: i Cobas hanno denunciato che le manutenzioni degli Aeromobili Sociali sono state affidate a Atitech ed Alitalia, perché per effettuarle nella base olbiese sarebbero necessari adeguati investimenti. Le intenzioni di Air Italy vanno invece in tutt’altra direzione. Nonostante le letterine firmate affettuosamente “Rossen”, sono convinto che l’interesse per Olbia sia scemato del tutto, al punto che ancora oggi manca un piano industriale: dopo mesi di rassicurazioni, non è stato presentato a sindacati e lavoratori. Ad aggravare la situazione, le condizioni dello scalo, per niente promettenti: un hangar è affittato a Eccelsa ad uso di Uzmanoff, l’altro è ridotto quasi a un immondezzaio.»
Anziché affievolirsi, cresce la preoccupazione del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi per il futuro dei lavoratori Air Italy, sempre più precario, alla luce di un nuovo allarme lanciato dai Cobas sull’affidabilità della compagnia. Air Italy, stando a quanto lamentato dal sindacato, avrebbe già provveduto a privare la base olbiese di servizi primari come le manutenzioni.
La riflessione di Roberto Li Gioi parte dai numeri: «I dati sul traffico del Trasporto Aereo diffusi da ENAC ci dicono che nell’anno dell’arrivo della Qatar Airways la performance di Air Italy ha registrato un meno 21,5% di passeggeri rispetto a qualche anno prima, e anche che, nello stesso periodo, l’aeroporto di Olbia ha prodotto un più 6,61%, sfiorando i 3 milioni di passeggeri. Qualcosa vorrà pur dire se, contrariamente ad Air Italy, compagnie come EasyJet, Volotea e Vueling continuano a investire nell’aeroporto Costa Smeralda incrementando il numero di aeromobili e considerando lo scalo di Olbia un nodo fondamentale del loro piano industriale. È arrivato il momento di chiedersi cosa si nasconda dietro tanto lassismo».
A dispiacere sono soprattutto le condizioni in cui ancora oggi versano i dipendenti, «costretti a vivere in completa precarietà, nel timore che da un momento all’altro il management trovi un’altra buona scusa per smantellare».
«A livello regionale è obbligatorio mettersi subito al lavoro per costruire un nuovo bando di continuità territoriale che non sia soggetto ad attacchi strumentali. La situazione va in ogni caso monitorata costantemente. I 600 posti di lavoro – conclude Roberto Li Gioi – devono essere tutelati con un rilancio dell’attività di Air Italy, che sta invece concentrando la sua attenzione sul medio e lungo raggio limitando l’attività su Olbia alla sola continuità territoriale senza uno straccio di piano industriale.»

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Dall’Iglesiente al Cagliaritano, le condizioni della Sanità in Sardegna sono al limite del collasso. Anche oggi la stampa ci dà notizia di carichi di lavoro insostenibili per i medici dell’ospedale cagliaritano Santissima Trinità, in parte dovuti alla chiusura del reparto Urgenze all’ospedale Marino.

Resta altissima l’attenzione della consigliera del M5S Carla Cuccu in materia emergenza sanitaria: «Le eccellenze sanitarie cittadine del capoluogo sardo – denuncia Carla Cuccu – non possono reggersi esclusivamente sulle elevate capacità del personale medico, paramedico e infermieristico che ogni giorno viene demotivato da scelte aziendali totalmente sconnesse dalle reali esigenze dell’Isola e incapaci di garantire una sanità adeguata e efficace. Questo è un chiaro sintomo di come dalla sanità debba essere esclusa la politica per riportare l’attenzione sulle professionalità, sugli operatori che, in prima linea, svolgono il proprio lavoro con zelo e attenzione al malato. Operatori che a inizio giungo stanno già facendo i salti mortali per sopperire alle innumerevoli carenze in termini di personale e strumentazione».

«A Cagliari – aggiunge Carla Cuccu – apprendiamo che dopo la chiusura del Marino alle urgenze è stata istituita la week surgery. Ciò significa che la chirurgia dell’ospedale funziona soltanto in orari prestabiliti, con l’inevitabile risultato di far piombare nel caos gli altri ospedali cittadini. Mi chiedo con quale criterio sia stata presa questa scelta. Continuerò a vigilare a oltranza affinché l’assessore alla Sanità Mario Nieddu e la Giunta lavorino al ripristino della nostra rete sanitaria, ridotta oggi a un colabrodo da scelte aziendali scellerate.»

Un occhio di riguardo è rivolto alle patologie mentali, «trascurate da sempre. Purtroppo, nel nostro Paese le patologie psichiatriche non vengono ancora considerate con la dovuta attenzione. La sanità mentale rappresenta un tassello della sanità pubblica anche e soprattutto in termini di prevenzione, perché solo attraverso il supporto agli operatori, ai malati e ai familiari finora abbandonati al loro destino, sarà finalmente possibile garantire una qualità della vita soddisfacente alle persone che soffrono e allo stesso tempo razionalizzare i costi della spesa sanitaria regionale».

«La Sanità cagliaritana – sottolinea ancora la consigliera pentastellata – deve essere ricostruita dalle fondamenta rimettendo il cittadino al centro della sua programmazione. I pazienti non possono essere considerati alla stregua di numeri utili solo al conteggio quando si tratta di raggiungere budget aziendali.»

Infine, il richiamo all’annuncio dello sblocco del turn over da parte del ministro della Salute Giulia Grillo: «Grazie a un’intesa Stato-Regioni è stato raggiunto lo sblocco del turn over, atteso da 15 anni, che permetterà alle aziende sanitarie di investire sulla salute dei cittadini. Il diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione, non può più restare un mero slogan ma deve tradursi in azioni concrete, in programmazione e finanziamenti, e deve farlo al più presto possibile».

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Taglio netto ai tempi con l’obiettivo di velocizzare la realizzazione delle opere pubbliche. Sblocco immediato dei cantieri e accelerazione di quelli i cui tempi risultano incagliati nelle maglie della burocrazia. Parte da questi presupposti la decisione dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia di chiedere al Governo il commissariamento delle principali infrastrutture sarde, a partire da quelle viarie.

Dopo i diversi sopralluoghi che hanno visto protagonista l’assessore dei Lavori pubblici, finalizzati a «toccare con mano lo stato delle infrastrutture sarde», Roberto Frongia ha messo a punto la scala delle priorità da affrontare, per le quali – è l’auspicio – la Sardegna potrà ottenere ulteriori poteri. Le strade interessate dalla richiesta di commissariamento sono quelle considerate più “sensibili”, a partire dalla direttrice che da Sassari porta a Olbia e prosegue per Arzachena fino a Palau; Strada Statale 195 Sulcitana; Strada Statale 130 Iglesiente; Strada Statale 554 Cagliaritana; Strada Statale 131 Carlo Felice (interventi volti alla messa in sicurezza della Strada Statale); Strada Statale Sassari-Alghero; Strada Statale 127 di collegamento per Tempio e circonvallazione di Olbia.

«Non possiamo continuare a essere isolati anche in casa, dobbiamo al contrario fare in modo che il sistema viario sia improntato sull’efficienza: chi attraversa le nostre strade deve sapere di potersi spostare agevolmente da un capo all’altro dell’Isola. Per fare questo non possiamo più affidarci alla logica del chilometro completato e/o inaugurato, ma dobbiamo puntare alla chiusura di tutto il cantiere, per portare a casa l’opera oggetto di finanziamento – spiega l’assessore Roberto Frongia -. Gli anelli di congiunzione della Sardegna e le arterie che consentono il collegamento delle persone e il trasporto delle merci non possono attendere i tempi biblici per vedere chiusi i cantieri.»

Da qui la decisione di procedere con la richiesta immediata di commissariamento. Con una novità fortemente voluta dall’Assessore, i “cantieri h24”: «La priorità deve essere l’adeguamento infrastrutturale della Sardegna – continua Frongia – solo così si può inaugurare una stagione virtuosa con ricadute importanti in ogni comparto della nostra economia. Accendere i cantieri anche la notte significa incidere realmente sui tempi dei lavori: non ci possono essere soluzioni efficaci ai problemi senza strumenti che garantiscano efficienza e celerità. In questo senso – concldue l’assessore dei Lavori pubblici -, i cantieri h 24 sono il primo passo verso l’efficienza».

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato una nuova seduta dell’assemblea pubblica cittadina per giovedì 20 giugno, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Il Consiglio comunale discuterà i seguenti punti all’ordine del giorno della seduta: 1. comunicazioni del presidente del Consiglio comunale; 2. comunicazioni del sindaco; 3. Interrogazioni, interpellanze e mozioni; 4. variazione al Programma triennale dei Lavori pubblici 2019-2021, al documento unico di programmazione DUP 2019-2021; 5. approvazione del regolamento per la realizzazione di murales e per l’esercizio di Spray Art su spazi pubblici e privati. 6. adesione all’associazione Live@at Carbonia.

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Si avviano a completamento le opere di difesa e banchinamento interno del porto Marina di Stintino. È stata pubblicata, martedì sulla Gazzetta ufficiale ed oggi sui quotidiani regionali, la gara d’appalto dal valore di 1.730.000 euro che consentirà di creare una serie di servizi utili all’area portuale di Tanca Manna.

La somma a disposizione per questi lavori fa parte dei fondi FSC 2014-2020, circa 4,4 milioni di euro, stanziati appositamente dalla Regione. Quest’ultima ha infatti individuato il Comune quale ente attuatore dell’opera, grazie a una convenzione, perché i lavori sono di competenza della Regione che ha anche approvato il progetto esecutivo.

I lavori sono stati inseriti quindi nel programma triennale delle opere pubbliche del Comune, approvato lo scorso aprile. La gara quindi prevede a base d’asta un importo di 1.730.000 e  una volta aggiudicata, consentirà la realizzazione di un nuovo piazzale, un cavedio impiantistico tecnico per l’installazione di un impianto di erogazione carburanti, una serie di cunicoli di collegamento, serbatoi e cisterne per l’acqua piovana.

La restante somme dei 4,4 milioni di euro, circa 2,7 milioni, invece saranno utilizzati dal Comune per il nuovo waterfront. Quest’ultimo progetto, che mira alla riqualificazione del porto di Stintino, ha l’obiettivo di ridefinire i contorni del borgo, del porto minore, del lungomare Colombo sino all’imboccatura del porto Mannu, per arrivare poi alla Marina di Stintino.

Per questo  progetto il Comune lo scorso anno ha promosso un concorso internazionale di idee che è stato aggiudicato  a un raggruppamento temporaneo di impresa, formato da RE:Landscape, SpazioZeroAtelier eCriteria srl.