24 November, 2024
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Al termine di Gara2, dominata dalla “sua” Dinamo al Taliercio contro l’Umana Reyer, coach Gianmarco Pozzecco non stava nella pelle per la grande gioia ragalatagli dai suoi ragazzi.

«In quello che devo dire cambia poco – ha detto a fine partita – ringrazio i miei ragazzi, hanno vinto la 23ª partita delle ultime 24. Lo so che vi sembra che non voglia parlare perché sono preparato sulla pallacanestro, ma cosa dovrei dire? Una delle persone che mi hanno un po’ cambiato la vita è stato Charlie Recalcati. Per mille motivi, innanzitutto perché ho avuto la fortuna di giocare con lui e ho potuto usufruire della sua intelligenza ed umanità; e poi se oggi mi ritrovo qui con quel poco di conoscenza legata alla pallacanestro è sicuramente per sua ispirazione. È stato con me un quarto d’ora prima della partita e sono contento di assomigliargli, ecco per la prima volta da quando sono a Sassari mi elogio. Perché il mio obiettivo è assomigliargli, è un grande uomo, davvero un grande allenatore lui.»  

«Non posso che ringraziare i miei ragazzi, che sono quelli che vincono le partite, quelli che che oggi hanno vinto contro una squadra fortissima, perché Venezia è una squadra fortissima, che probabilmente ci potrà fare anche 4 a 1 – ha concluso Gianmarco Pozzecco -. Ma io continuerò a ripetere sempre le stesse cose, sono molto orgoglioso di loro.»

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Dopo gli incontri in Regione e in Prefettura a Sassari l’associazione Più Sardegna presenta al ministero delle Politiche agricole e all’assessore regionale dell’Agricoltura tre proposte operative e chiede di poterne coordinare gli interventi.

Si tratta di tre passaggi, che l’associazione ritiene fondamentali per intervenire in modo incisivo sula vertenza.

1) – L’affidamento a “Più Sardegna” della realizzazione e della gestione del Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino Romano D.o.p.., in sostituzione del Consorzio di Tutela.

2) – Gestione commissariale delle cooperative responsabili degli eccessi di produzione incontrollata del Pecorino Romano per una stagione produttiva, con inserimento delle stesse in un progetto di filiera sperimentale e/o in un contratto di filiera, finanziati con i fondi nazionali destinati all’emergenza: chiediamo l’affidamento della gestione a Più Sardegna e ai gruppi spontanei di allevatori.

«La necessità – spiega Valentina Manca, presidente di Più Sardegna – è quella di riconvertire il sistema produttivo delle cooperative. Serve mettere in rete non  meno di sei stabilimenti caseari, che potranno operare congiuntamente condividendo scelte produttive che mirino, al miglioramento e diversificazione delle produzioni, alla valorizzazione del latte di qualità e dei prodotti derivati, alla commercializzazione unitaria dei prodotti, alla promozione della Sardegna, introducendo modelli di gestione oculata, improntata al risparmio energetico e alla necessità di affrontare i mercati utilizzando marchi regionali identificativi unici.»

3) – Stipula di un contratto di fornitura del latte prima dell’avvio della campagna produttiva con prezzo minimo del latte ovino, non inferiore al costo di produzione stabilito da ISMEA in € 1,12 + IVA, che dovrà essere integrato con quello dei derivati dalla trasformazione ovvero panna, burro e ricotta, equivalente a 0,50 €/ kg.

Più Sardegna chiede di affidare a ICQRF Sardegna (Ispettorato centrale repressione frodi) il compito di determinare le giacenze di Romano nei caseifici.

Si propone inoltre la modifica del disciplinare di produzione del pecorino romano D.o.p., prevedendo che nella produzione possa essere aggiunta una percentuale di latte di capra nella misura massima del 10/15 %. Ciò al fine di migliorarne la qualità ed i profumi.

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La Dinamo c’è! Dopo l’amaro ko di due giorni fa in Gara1 (72 a 70), la squadra di Gianmarco Pozzecco ha reagito da grande squadra ed ha “sbancato” il Taliercio di Mestre, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi sulla sua superiorità: 80 a 66! La Dinamo ha superato l’Umana Reyer nei primi tre quarti: 21 a 17, 20 a 13 e 25 a 22, e pareggiato nell’ultimo: 14 a 14.

Nonostante la grande tensione, la fatica per il gran caldo e la giornata opaca di uno dei uomini più in forma da diversi mesi, Rashawn Thomas, la Dinamo ha concesso pochissimo alla formazione veneta, con la quale aveva un conto in sospeso in campionato, avendo perso tre volte, due nella “regular season” e una due giorni fa in Gara1 della finale scudetto, e vinto solo la quarta sfida, in Coppa Italia, all’esordio in panchina di Gianmarco Pozzecco.

Il coach friulano ha letteralmente trasformato la Dinamo, da squadra incerta qual era nel girone d’andata e in avvio di quello di ritorno, scivolata fino all’11° posto dopo la trasferta di Mestre della 21ª giornata, in squadra vera, forte in tutti i fondamentali, con un carattere di ferro, capace di vincere 22 partite consecutive tra campionato e coppa ed ora di contendere all’Umana Reyer lo scudetto!

La squadra di Walter De Raffaele ha tenuto testa alla Dinamo solo nelle battute iniziali ma pian piano ha sofferto la maggiore aggressività e la precisione della Dinamo, ancora una volta dominatrice ai rimbalzi (45 a 35) con una sola flessione in avvio del terzo quarto, quando la squadra di casa s’è riportata da -16 a -7. La reazione della Dinamo è stata immediata e l’Umana Reyer è tornata lontana, a -14 al 30′: 52 a 66. Gianmarco Pozzecco ha dovuto gestire Rashawn Thomas subito gravato di due falli e tenuto a lungo in panchina (per lui 22′ giocati), sostituito per una manciata di minuti anche da Daniele Magro, bravo in difesa ed autore di due tiri liberi in un momento delicato della partita. I trascinatori sono stati Jack Cooley (16 punti, 10 rimbalzi e 9 falli subiti in 29′ giocati) e Jaime Smith (19 punti, 2 rimbalzi e 6 assist in 32′). In doppia cifra anche Tyrus Mcgee (14 punti con 4 su 7 da 3 punti in 27′) e Rashawn Thomas (11 punti e 6 rimbalzi), positiva anche la prova di Achille Polonara (8 rimbalzi). Meno brillanti del solito Marco Spissu e Stefano Gentile, poco impiegato Justin Carter.

Nell’Umana Reyer ha brillato Austin Daye, unico in doppia cifra  (20 punti, 8 rimbalzi in 26′), a tratti Gasper Vidmar. In ombra l’ex Marquez Haynes.

Non c’è tempo per festeggiare, perché venerdì le due squadre saranno nuovamente in campo, al PalaSeradimigni, per Gara3. Con l’impresa odierna la squadra di Gianmarco Pozzecco s’è ripresa il fattore campo e se riuscisse a rendere inespugnabile il “fortino” del PalaSerradimigni…

Umana Reyer Venezia – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 66 a 80.

Punteggi parziali: 17 a 21, 13 a 20, 22 a 25, 14 a 14.

Punteggi progressivi: 17 a 21, 30 a 41, 52 a 66, 66 a 80.

Umana Reyer Venezia: Haynes 7, Stone 3, Bramos 2, Tonut 7, Daye 20, De Nicolao 3, Vidmar 5, Biligha, Giuri 8, Mazzola 3, Cerella 2, Watt 6. All: Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 2, Smith 19, McGee 14, Carter, Devecchi n.e., Magro 2, Pierre 8, Gentile 4, Thomas 11, Polonara 4, Diop n.e., Cooley 16. All: Gianmarco Pozzecco.

Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Domenica 16 giugno Carbonia ospiterà la seconda giornata della tredicesima edizione della fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo “Il Sulcis Iglesiente Espone”. L’evento, organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, era stato inaugurato il 25 maggio scorso con l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri del Terzo Reggimento di Teulada ed il concerto del cantautore napoletano Tullio De Piscopo. La seconda giornata era stata rinviata a causa del maltempo.

«Si tratta di una manifestazione di rilevanza non soltanto locale, ma ad ampio respiro, capace di intercettare un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone della Sardegna. Migliaia di persone potranno apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Il Sulcis Iglesiente Espone è una manifestazione in cui la nostra Amministrazione Comunale crede fortemente per le ricadute positive che essa può avere per la notorietà della città di Carbonia e per la capacità di rappresentare un veicolo importante in grado di far conoscere a tutti le eccellenze di un territorio come il nostro, che ha grandi potenzialità, molte delle quali ancora da valorizzare – ha aggiunto l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -. In quest’ambito, la Fiera può costituire una vetrina decisiva per promuovere i nostri prodotti tipici. L’iniziativa potrà contare anche sulla rete di collaborazione costituita da ristoranti, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che terranno aperte le proprie attività nella giornata di domenica.»

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Le località più belle d’Italia si affacciano sul Tirreno. Lo dice la guida di Legambiente e Touring Club Italiano, Il mare più bello 2019, che quest’anno assegna il riconoscimento delle 5 vele a ben sette comprensori turistici bagnati da quelle acque. In testa alla classifica c’è il Cilento Antico guidato da Pollica (Sa), la perla del Cilento e comune capofila tra quelli del comprensorio campano. A seguire il litorale della Maremma Toscana guidato da Castiglione della Pescaia (Gr), quindi la Baronia di Posada (Nu) e il Parco di Tepilora, il Litorale di Chia con Domus De Maria (Sud Sardegna)Baunei (Nu), l’Alto Salento Jonico guidato da Nardò (Le), la Planargia con Bosa (Or), la Costa d’Argento e l’Isola del Giglio (Gr), le Cinque Terre guidate da Vernazza (Sp), l’isola di Pantelleria (Tp), la Gallura Costiera e l’area marina protetta di Capo Testa Punta Falcone guidata da Santa Teresa di Gallura (Ss), la Costa del Mito e l’area marina protetta Coste degli Infreschi e della Masseta guidata da San Giovanni a Piro (Sa), l’Alto Salento Adriatico guidato da Melendugno (Le), la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari guidata da Polignano a Mare (Ba), il Litorale Trapanese Nord guidato da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Ustica (Pa). E nella guida entra un nuovo simbolo: quello dei comuni “plastic free”.

La guida sul “meglio del mare e dei laghi italiani” – dove trascorrere una vacanza attenta all’ambiente, all’insegna di natura e acqua pulita ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d’arte – è stata presentata questa mattina a Roma a villa Celimontana nell’ambito del workshop conclusivo del progetto MedSeaLitter. All’appuntamento – che si è concluso con la premiazione dei sindaci dei comprensori turistici che si aggiudicano quest’anno le “5 vele” ed è stato coordinato dal responsabile mare e turismo di Legambiente, Sebastiano Venneri – sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Salvatore MicilloStefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano.

«Anche quest’anno raccontiamo quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola – ha dichiarato Sebastiano Venneri, responsabile Mare e Turismo Legambiente -. Il mondo del mare, infatti, si trova a dover dare risposte all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria e ha messo su un bel ventaglio di proposte e iniziative: enti locali, imprenditori privati, associazioni e regioni si sono impegnati a proporre soluzioni avanzate per una vacanza amica dell’ambiente. Tante pratiche concrete sulle quali, ne siamo più che mai convinti, cominciare a cambiare le sorti del pianeta.»

«La guida, frutto della storica collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, è un periplo lungo i 7.500 chilometri di coste italiane che stimola la nostra voglia di viaggio e vacanze, ma è anche, anzi soprattutto, un vaglio rigoroso dello stato di salute dei nostri mari – ha affermato Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano -. La rigorosa selezione proposta dalla guida rappresenta bene la nostra missione: valorizzare il paesaggio, il patrimonio artistico culturale e le economie produttive dei territori. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le straordinarie ricchezze dei nostri mari e dei nostri laghi e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere. Un contributo, speriamo, all’anima attiva e green che sempre più spazio sta conquistando nella nostra società. Il tema delle coste ripropone una grande opportunità di sviluppo turistico, laddove si può trovare un rapporto virtuoso tra coste ed entroterra, perché è la condizione ideale per uno sviluppo sostenibile dell’intero territorio e per una pratica turistica che sia esperienziale, personale e sostenibile.»

Sono in tutto 97 i comprensori turistici individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai Circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde.

Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio, dalle 5 vele assegnate ai migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni approfondite. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Così, vi saranno zone naturalisticamente più significative dei premiati con le 5 vele, ma con servizi turistici non eccellenti. Altri comprensori possono contare su località con strutture ricettive impeccabili in aree dove però mare e coste sono state più compromesse.

Comprensori a Cinque vele

La Sardegna è la regione più premiata con 5 comprensori a 5 vele: dalle terre della Baronia di Posada, poco sotto Olbia, all’area, più a nord, che comprende la Gallura costiera; a sud le Cinque vele sventolano invece sul litorale di Baunei e su quello di Chia, la famosa spiaggia del comune di Domus De Maria. Cinque vele anche sulla costa nord occidentale, lungo il litorale della Planargia, che comprende il Comune di Bosa.

Importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Sicilia, Puglia, Campania e Toscana. Nel primo caso la vacanza a Cinque vele è assicurata in ben tre comprensori fra i primi classificati: il Litorale Nord di Trapani, le coste dell’isola di Pantelleria, sempre in provincia di Trapani, e quelle dell’isola di Ustica, in provincia di Palermo. In Puglia è possibile godere di una vacanza a Cinque Vele lungo la costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari, tra le provincie di Bari e Brindisi e, poco più sotto, nell’Alto Salento Adriatico e nell’Alto Salento Jonico, entrambi in provincia di Lecce. La Campania piazza due comprensori al top: il Cilento Antico, vincitore di quest’anno e la Costa del Mito entrambi in provincia di Salerno. Due comprensori a Cinque vele anche per la Toscana, i comuni della Maremma Toscana e, poco più a sud, quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio, tutti in provincia di Grosseto, mentre in Liguria le Cinque vele sventolano sui tre Comuni delle Cinque Terre.

Comprensori a Quattro vele

Anche i comprensori premiati con le Quattro vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Le Quattro vele sventolano in Sardegna su ben 10 comprensori turistici: sul litorale di Pula a sud dell’isola, nel Golfo degli Angeli, lungo la costa sud occidentale e le isole sulcitane, sulla Costa Verde, nel Golfo di Oristano, in quello dell’Asinara, nell’arcipelago de la Maddalena, nel Golfo di Olbia che comprende l’area marina protetta di Tavolara e ancora nel Golfo di Orosei e, poco più a sud, lungo il litorale dell’Ogliastra. Per quanto riguarda la Toscana, le Quattro vele vanno all’isoletta di Capraia, nell’Arcipelago Toscano. Quattro Vele in Puglia al versante Sud del Gargano, alle Isole Tremiti e al Basso Salento Adriatico. In Sicilia a due arcipelaghi, quello delle Egadi e quello delle Pelagie, all’isola di Salina e al Golfo di Noto. Le Quattro vele sventolano anche sul Golfo dei Poeti e lungo la Baia di Levante, in Liguria. In Lazio lungo le coste delle isole Ponziane, la Riviera di Ulisse e la Maremma Laziale; sui comuni della Costiera Amalfitana e l’Isola di Capri e nella Penisola Sorrentina, in Campania, e poi in Basilicata lungo la Costa di Maratea e sulla Costa dei Gelsomini, il tratto meridionale jonico della Calabria. Risalendo il mar Adriatico Quattro vele sono state assegnate quest’anno alla costa dell’Area Marina Protetta del Cerrano in Abruzzo e alla Riviera del Conero, nelle Marche.

Laghi

La guida dedica anche una sezione alle località del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi dei sette a Cinque vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque vele anche per il lago dell’Accesa, in Toscana, quello di Avigliana Grande, in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del Lago di Garda.

Tra le azioni messe in campo per migliorare la sostenibilità ambientale delle nostre località turistiche, sono state le isole Tremiti le prime, un anno fa, ad adottare un provvedimento per bandire la plastica monouso sul proprio territorio, seguite poi dai comuni plastic free a cominciare proprio dai Comuni presenti sulla Guida di Legambiente e Touring Club Italiano e premiati con le 5 Vele. Ma negli ultimi mesi, c’è stata anche la bandiera Tartalove per gli stabilimenti che adottano per la propria attività sull’arenile criteri rispettosi di eventuali siti di nidificazione di tartarughe marine. E l’etichetta Ecospiagge per tutti, il marchio coniato da Legambiente e Village for All per gli stabilimenti che abbiano saputo mettere in atto misure di sostenibilità e di inclusività che consentano un accesso al mare anche ai meno abili. Infine la decisione di alcuni comuni adriatici di vietare il fumo di sigaretta sulle loro spiagge e l’iniziativa della Regione Puglia che bandisce la plastica monouso su tutti suoi lidi.

Quest’anno entra nella guida un nuovo simbolo: è quello dei comuni “plastic free”, cioè che hanno adottato misure per ridurre la plastica monouso sul proprio territorio.

Sono 32 quelli presenti nella guida Il mare più bello 2019: San Vito Chietino (Ch), Maratea (Pz), Castellabate (Sa), Pollica (Sa), Capri (Na), Ischia (Na), Sperlonga (Lt), Riomaggiore (Sp), Vernazza (Sp), Bordighera (Im), Otranto (Le), Isole Tremiti (Fg), Carloforte (Sud Sardegna), Domus de Maria (Sud Sardegna), Realmonte (Ag), Capo d’Orlando (Me), Taormina (Me), Favignana (Tp), Noto (Sr), Malfa (Me), Santa Marina Salina (Me), Lampedusa e Linosa (Ag), San Vito lo Capo (Tp), Pantelleria (Tp), Campo nell’Elba (Li), Capoliveri(Li), Marciana Marina (Li), Porto Azzurro (Li), Castiglione della Pescaia (Gr), Follonica(Gr), Scarlino (Gr), Chioggia (Ve).

Queste realtà all’avanguardia nella lotta alla plastica dimostrano come sia tanto urgente quanto possibile vietare l’uso delle stoviglie di plastica, stimolando all’utilizzo del riutilizzabile sui propri territori e anticipando e anticipando i tempi prevista dalla direttiva europea sul monouso approvata a fine marzo.

La presentazione della guida ha visto anche l’intervento dell’artista delle Cinque Terre Margot Bertonati, che ha consegnato a Legambiente il suo “pesce spazzino”, dal ventre squarciato e carico di bottiglie di plastica, affinché faccia il giro della Penisola a bordo della Goletta Verde, per sensibilizzare i cittadini sui danni dell’inquinamento da plastica nei nostri mari e sottolineare l’importanza di ogni buona pratica.

Non a caso la presentazione di Il mare più bello 2019 e la premiazione dei comuni dei comprensori a 5 vele hanno chiuso il workshop conclusivo di MedSeaLitter, un progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Interreg Med) e guidato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, per sviluppare e validare all’interno del bacino del Mediterraneo un protocollo per il monitoraggio dei macro rifiuti galleggianti e dei rifiuti ingeriti nel biota, valutando anche il rischio di esposizione delle specie marine inserite nelle direttive europee.

L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per aprire il bando per le candidature di quest’anno al
Premio Angelo Vassallo, promosso da ANCI e Legambiente – insieme a Libera, Slowfood e Federparchi ed al comune di Pollica – per premiare ogni anno la realtà amministrativa che meglio ha saputo cogliere l’eredità morale e politica del Sindaco pescatore, barbaramente ucciso nel settembre del 2010.

Classifica dei laghi

Posizione Regione Comune PR Lago Vele 2019
1 Trentino Alto Adige MOLVENO Tn Lago di Molveno 5
2 Veneto SOSPIROLO Bl Lago del Mis 5
3 Lombardia GARDONE RIVIERA Bs Lago di Garda – Riva occidentale 5
3 Lombardia GARGNANO Bs
3 Lombardia LIMONE SUL GARDA Bs
3 Trentino Alto Adige RIVA DEL GARDA Tn
3 Lombardia TIGNALE Bs
4 Trentino Alto Adige FIE’ ALLO SCILIAR Bz Lago di Fiè 5
5 Trentino Alto Adige APPIANO SULLA STRADA DEL VINO Bz Lago di Monticolo 5
6 Toscana MASSA MARITTIMA Gr Lago dell’Accesa 5
7 Piemonte AVIGLIANA To Lago di Avigliana Grande 5

 

Classifica dei comprensori 5 Vele

1 Cilento Antico (Sa) 5 Pollica, Acciaroli e Pioppi – Castellabate – San Mauro Cilento – Montecorice
2 Maremma Toscana (Gr) 5 Castiglione della Pescaia – Scarlino – Marina di grosseto – Follonica
3 Baronia di Posada e Parco di Tepilora (Nu) 5 Posada – Siniscola
4 Litorale di Chia (Sud Sardegna) 5 Domus de Maria
5 Baunei (Nu) 5 Baunei
6 Alto Salento Jonico (Le) 5 Nardò – Gallipoli – Porto Cesareo – Racale
7 Planargia (Or) 5 Bosa
8 Costa d’Argento e Isola del Giglio (Gr) 5 Isola del Giglio – Capalbio – Orbetello – Magliano in Toscana – Monte Argentario
9 Cinqueterre (Sp) 5 Vernazza – Riomaggiore – Monterosso al mare
10 Pantelleria (Tp) 5 Pantelleria
11 Gallura costiera e AMP Capo Testa (Ss) 5 Santa Teresa di Gallura – Palau – Arzachena
12 Costa del Mito e AMP Costa degli Infreschi e Masseta (Sa) 5 San Giovanni a Piro –Camerota – Palinuro – Pisciotta
13 Alto Salento Adriatico (Le) 5 Melendugno – Otranto – Vernole
14 Parco agrario degli Ulivi secolari (Ba e Br) 5 Polignano a mare – Ostuni – Monopoli – Fasano – Carovigno
15 Litorale Trapanese Nord (Tp) 5 San Vito lo Capo – Custonaci – Erice
16 Ustica (Pa) 5 Ustica

 

Classifica delle regioni

1) Sardegna

2) Sicilia

3) Puglia

4) Campania

5) Toscana

6) Liguria

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Sabato 15 giugno, a Cagliari, penultimo appuntamento per Echi lontani, il festival impegnato a far conoscere il prezioso repertorio della musica antica attraverso concerti proposti nei luoghi più suggestivi della città.

Alle 21.00, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, arriva l’Ensemble Terra d’Otranto (formato da Cristina Fanelli, soprano; Angelo De Leonardis, basso; Luca Tarantino, chitarra spagnola, tiorba; Pierluigi Ostuni, tiorba; e Doriano Longo, violino) che proporrà un concerto dal titolo “Hieronymus Montisardui. Viaggio nelle opere di Gerolamo Melcarne,  Il Montesardo tra Firenze, Napoli e Terra d’Otranto”.

Sarà una serata alla riscoperta della figura e dell’opera di Gerolamo Melcarne, detto il “Montesardo”, musicista che, come scrive l’ensemble protagonista della serata nelle note di sala «contribuì notevolmente a quello scambio di conoscenze tra i più importanti centri musicali italiani».

Nato probabilmente intorno agli anni Ottanta del XVI secolo a Montesardo, piccolo centro di origine Messapica del Capo di Leuca (in Salento), Melcarne per poter intraprendere l’attività musicale divenne chierico, e in seguito apprese l’arte del contrappunto. Divenne anche abile suonatore di chitarra spagnola. Nel 1606 frequentò i più importanti centri musicali italiani ed entrò in contatto con i maggiori esponenti di quel rinnovamento culturale e artistico che faceva capo alla Camerata dei bardi.

 

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Alle 20.45 Umana Reyer e Dinamo nuovamente in campo, sul parquet del Taliercio di Mestre, per gara2 della finale scudetto. Archiviato l’amaro finale di Gara1, la squadra di Gianmarco Pozzecco è fermamente decisa a riscattare subito la sconfitta che ha interrotto la lunga serie positiva di 22 vittorie consecutive (15 di campionato, 7 di Fiba Europe Cup) e a riportare in parità la serie, alla vigilia del ritorno in Sardegna, per Gara3 e Gara4 sul parquet del PalaSerradimigni.

«Non siamo per niente abbattuti e vogliamo rifarci, scenderemo in campo con lo spirito di sempre», ha detto alla vigilia il coach della Dinamo.

Rashawn Thomas, Dyshawn Pierre, Jack Cooley, Justin Carter, Jaime Smith. Fonte: www.dinamobasket.com .

Rashawn Thomas e Tyrus Mcgee. Fonte: www.dinamobasket.com .

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«La Sanità di Iglesias, che grazie ai suoi tre nosocomi (Preventorio, C.T.O. e Santa Barbara) vantava una lunga storia di eccellenza regionale e nazionale, deve essere messa in grado di poter nuovamente garantire i servizi di un tempo, e di poter soddisfare le esigenze di un territorio vasto e complesso. Il Preventorio, nonostante fosse stato concepito con criteri d’avanguardia, sia per quanto riguarda la struttura, la posizione e le professionalità in campo, oggi è purtroppo, sede della Forestale anziché eccellenza sanitaria. Nonostante i soldi pubblici spesi per la ristrutturazione del C.T.O. inoltre, questa non è stata ancora portata a termine. Ad aggravare la situazione si aggiungono le rovinose condizioni dell’Ospedale Santa Barbara, in decadenza e smantellamento. Auspico che alla Sanità dell’Iglesiente venga restituita al più presto la dovuta dignità, e porto la mia solidarietà a tutti gli operatori del settore che quotidianamente si sacrificano per lavorare al meglio nonostante le innumerevoli criticità da affrontare.»

Carla Cuccu, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della VI Commissione Sanità, interviene così alla luce delle ultime notizie in merito.

«Oggi più che mai è necessario garantire i servizi e le prestazioni sanitarie come DEA di primo livello, già indicate dalla legge – aggiunge Carla Cuccu -. La Sanità regionale deve essere riprogrammata tenendo conto delle esigenze del territorio. I presidi sanitari di Iglesias sono indispensabili sia per gli iglesienti che per i cittadini dei paesi limitrofi, i quali riescono a raggiungere più agevolmente la cittadina rispetto al capoluogo. Non dobbiamo inoltre dimenticare la vocazione turistica della zona. Siamo alle porte della stagione estiva e occorrono soluzioni per poter garantire un livello di prestazioni soddisfacente.»

«Anche oggi – sottolinea ancora la segretaria della Commissione Sanità – la stampa ci ricorda che a Iglesias è ancora in vigore il week surgery con sospensione di ricoveri e interventi nel fine settimana, che il numero di medici e infermieri è esiguo e la strumentazione datata. Tutto ciò è inaccettabile.»

In attesa che il tour della Commissione presieduta da Domenico Gallus faccia tappa anche a Iglesias, Carla Cuccu confida nell’esito positivo dell’incontro con l’assessore Mario Nieddu in programma per la prossima settimana, «dal quale si potranno apprendere tutte le informazioni utili a fotografare il quadro attuale. Un quadro a tinte fosche da cancellare e ridisegnare a tutti gli effetti».

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«Nessun euro in più ai consiglieri regionali. La proposta di legge che arriva all’esame della Prima commissione è la riproposizione letterale del testo che deriva dall’accordo Stato-Regioni in attuazione della Legge di Bilancio dello Stato e dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais precisa che il suo ruolo comporta il rispetto rigoroso delle leggi a cui, anche in questo caso si è attenuto scrupolosamente.

La legislazione statale impone che anche il Consiglio regionale della Sardegna approvi entro il 30 giugno la legge che riaffermi il principio di diritto in base al quale qualunque lavoratore, dall’operaio al professionista, e quindi anche il politico, debba ricevere un trattamento previdenziale in funzione a quanto versato.

L’applicazione di tale principio contributivo porta alla riduzione dei vitalizi, finora sganciati da quanto effettivamente versato e che grazie a tale provvedimento verranno anche drasticamente ridotti.

Il Presidente afferma che questo obiettivo di “equità sociale”, che tende ad eliminare sacche di privilegio, è prioritario e rappresenterà uno dei punti qualificanti di questa legislatura.

«L’unico rammarico – afferma il presidente Michele Pais – è arrivare in ritardo a tale prioritario obiettivo ben conseguibile già dalla scorsa legislatura. Ovviamente il Consiglio regionale, che è sovrano, è libero di condividere o meno apportando alla proposta di legge le modifiche che riterrà opportune.»

La proposta di legge “Disposizioni in materia di status di consigliere regionale”, che si ribadisce essere la riproposizione del testo elaborato dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, è stata trasmessa alla commissione competente come prevede il Regolamento.

«Attribuire la paternità di questa proposta di legge al presidente del Consiglio, oltre ad essere falso,  è scorretto ed è teso solamente ad utilizzare – conclude Michele Pais – normali procedure consiliari per fini squisitamente elettorali. Tali “trucchetti dialettici” non funzionano e li rimando al mittente. L’unico mio obiettivo, al di là delle sterili polemiche, è quello di riaffermare un principio di moralità e di etica politica anche nell’espletamento del mandato consiliare.»

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“La Costituzione ed il contributo delle donne” è il tema del convegno in programma sabato 15 giugno a partire dalle 10.00 nella Sala San Domenico in via La Marmora a Oristano. L’iniziativa, promossa dal Centro Italiano Femminile in partenariato con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, vuole sottolineare l’importanza della Costituzione a distanza di oltre settant’anni dalla sua entrata in vigore e il ruolo fondamentale, allora come oggi, delle donne nella nostra vita politica.

«L’inizio del cammino democratico lo si deve anche a ad un piccolo gruppo di ventuno donne elette all’Assemblea Costituente – e tra queste Maria Federici, prima presidente del Cif nazionale -, che ha posto le basi per una cittadinanza femminile attiva, partendo dall’acquisizione del diritto di voto», spiega la presidente regionale del Cif Mattia Pericu.

«La Costituzione è la pietra miliare irrinunciabile perché ci ha fatto da scudo in tanti momenti complessi della nostra vita civile e la invochiamo tutte le volte in cui ci sentiamo minacciati o vediamo a rischio le nostre certezze e i nostri valori. Anche il Cif, associazione femminile di ispirazione cristiana, impegnata nel sociale fin dal 1944, ha molto a cuore questo tema, perché rappresenta il suo certificato di nascita, la sua carta d’identità, il passaporto col quale ha compiuto un percorso che dura da oltre settant’anni, un percorso reso attivo, dinamico, pregnante di valori, di contenuti e di azioni, da parte delle donne in tutte le sue tappe.»

Dopo l’accoglienza dei partecipanti ed i saluti istituzionali, i lavori del convegno saranno aperti alle 10.30 dalla presidente del Cif regionale Sardegna Mattia Pericu, cui seguiranno le relazioni della presidente nazionale Cif Renata Natili Micheli su “La coscienza civile come impegno storico delle donne”, Luisa Sassu del Comitato regionale dell’Anpi su “Il percorso democratico delle donne: dal diritto di voto alla doppia preferenza di genere” e dell’assessore regionale all’Industria, Anita Pili sul tema “Amministrare oggi: quale sfida per una donna?”. I lavori saranno moderati da Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna.