18 July, 2024
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La nuova legislatura inizierà il 2 luglio 2019 a Strasburgo con l’elezione del nuovo Presidente del Parlamento europeo. Una nomina che dà il via al processo di rinnovamento di tutte le maggiori cariche della UE sulla base, anche, dei risultati delle elezioni europee del 23-26 maggio a cui hanno partecipato più di 200 milioni di cittadini.

La grande notizia delle elezioni è stata l’aumento della partecipazione – dal 42,61% del 2014 al 51% del 2019 – ed una maggiore pluralità e rappresentanza femminile nell’emiciclo: le eurodeputate sono circa il 39% contro il 36% determinato dai precedenti comizi. Ora si apre il momento decisivo in cui questi risultati devono aiutare a determinare la leadership delle principali istituzioni dell’Unione europea.

Questo processo inizierà il 2 luglio con la prima plenaria della legislatura e un tema sul tavolo: l’elezione del Presidente del Parlamento europeo, con un mandato di due anni e mezzo. Fino ad allora, gli eurodeputati eletti non prenderanno possesso del loro seggio, il loro mandato di cinque anni inizierà quindi alle 10.00 del 2 luglio.

Come viene eletto il Presidente del Parlamento europeo?

La prima sessione plenaria sarà presieduta dal Presidente uscente, Antonio Tajani (PPE, IT), che darà il via alla votazione per la nomina del suo successore. Può presentarsi all’investitura di Presidente ogni deputato appoggiato da un gruppo politico o da una ventesima parte della Camera (38 deputati). I membri del Parlamento dovranno depositare in un’urna una scheda con il proprio voto, che è segreto.

Il nuovo Presidente ha bisogno della maggioranza assoluta dei voti per essere eletto, ossia di 376 suffragi, se questa non viene raggiunta si può ripetere il voto con le medesime regole in altre due occasioni. Se dopo il terzo turno nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta, i due candidati più votati nell’ultima votazione si confronteranno in un quarto turno, in cui sarà sufficiente la maggioranza semplice dei presenti.

Una volta eletto, il Presidente potrà fare delle dichiarazioni e quindi presiedere il resto della sessione in cui si dovranno eleggere i 14 vicepresidenti e i 5 questori. In questo caso ogni eurodeputato dovrà consegnare una scheda con un minimo di oltre la metà dei posti da assegnare e come massimo il numero totale degli stessi posti (ossia, al primo voto in cui si assegnano 14 vicepresidenze dovranno essere espresse tra le 8 e le 14 preferenze). I candidati hanno bisogno della maggioranza assoluta per essere eletti, se non tutte le vicepresidenze vengono assegnate al primo turno, si procederà ad un secondo turno e, infine, ad un terzo, in quest’ultima occasione basterà la maggioranza semplice per l’elezione.

Come si formano le commissioni?

Durante questa prima plenaria, il Parlamento europeo dovrà decidere anche il numero dei componenti di ogni commissione. In primo luogo i gruppi politici ed i deputati non inscritti dovranno inviare le proprie proposte, tanto dei nomi come del numero di membri di ogni commissione (nella scorsa legislatura oscillavano tra i 25 ed i 73 eurodeputati).

Queste proposte verranno votate dalla Conferenza dei Presidenti (l’organo formato dai portavoce dei diversi gruppi politici e dal Presidente del Parlamento) e, una volta approvate, saranno sottoposte alla plenaria, che è chiamate a votarle a maggioranza semplice in questa stessa prima sessione del 2-4 luglio. La settimana successiva a Bruxelles le commissioni si riuniranno per eleggere i propri presidenti e vicepresidenti (per un massimo di 4), con mandato sempre di due anni e mezzo.

Il lavoro delle commissioni è fondamentale perché sono gli organi incaricati di approvare i testi legislativi prima del loro arrivo in plenaria, con la possibilità di includere emendamenti e modifiche. Sono inoltre loro a nominare l’equipe negoziatrice del Parlamento per i triloghi con il Consiglio e la Commissione (le riunioni informali in cui Parlamento e Consiglio, con la mediazione della Commissione, si confrontano per raggiungere una posizione comune su una proposta legislativa), a valutare i candidati a commissario europeo, ad organizzare audizioni con esperti, ad adottare rapporti di iniziativa propria ed a supervisionare il lavoro, nel loro ambito di azione, delle altre istituzioni ed organi della UE.

I gruppi politici, formazione e compiti

I gruppi politici sono una delle chiavi di funzionamento del Parlamento europeo nelle sue prime settimane, dalla presentazione delle candidature alla Presidenza alla composizione delle commissioni.

Per potersi formare, un gruppo politico deve essere costituito da almeno 25 eurodeputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri (ossia in sette). La data ultima in cui notificare la creazione di un gruppo, indicando i suoi membri, è il prossimo24 giugno, in modo da poter essere presente alla plenaria inaugurale. La creazione di un nuovo gruppo può comunque essere comunicata in qualsiasi altro momento della legislatura.

Ogni gruppo politico ha a disposizione una dotazione economica, che varia a seconda delle dimensioni del gruppo stesso e che è finanziata dal Parlamento europeo per la contrattazione di assistenti e/o per altre funzioni amministrative. Questi fondi non possono essere usati per coprire spese di campagna elettorale, che siano europee, nazionali, regionali o locali, né per finanziare partiti politici a livello nazionale ed europeo o qualsiasi altro organismo dipendente da questi ultimi.

I gruppi decidono internamente chi sarà il loro portavoce nella plenaria, o capogruppo, che li rappresenterà anche nella Conferenza dei Presidenti. Quest’ultimo è l’organo incaricato di pianificare l’attività legislativa e negoziatrice del Parlamento europeo, le relazioni con le altre istituzioni UE e con i parlamenti nazionali e con quelli dei paesi terzi.

Come si elegge il Presidente della Commissione europea?

La seconda plenaria della legislatura, che si terrà dal 15 al 18 luglio, sarà la prima occasione per nominare il prossimo Presidente della Commissione europea. Previamente gli Stati membri, riuniti nel Consiglio europeo, devono proporre un candidato decidendo a maggioranza qualificata, ma devono farlo tenendo conto dei risultati delle elezioni europee e del fatto che il Presidente della Commissione deve essere eletto a maggioranza assoluta – 376 voti – dal Parlamento europeo.

Se il candidato non supera questa soglia, il Consiglio deve proporre un nuovo candidato entro un mese. Dalle elezioni del 2014 è in vigore il sistema degli Spitzenkandidaten, per cui i principali partiti politici europei hanno indicato un loro candidato a presiedere la Commissione.

E come vengono nominati i commissari?

Per l’elezione dei commissari, il Consiglio, in accordo con il neo-eletto Presidente della Commissione, adotta un elenco di candidati, uno per ogni Stato membro. Questi candidati devono presentarsi dinanzi alle varie commissioni parlamentari, in base alle competenze previste per ciascuno, per delle audizioni (che si terranno presumibilmente ad ottobre).

Dopodiché ogni commissione si riunisce per elaborare una valutazione delle competenze e delle prestazioni del candidato, da trasmettere al Presidente del Parlamento. È già accaduto che una valutazione negativa abbia indotto i candidati a ritirarsi dalla procedura. L’intera Commissione, inclusi il Presidente e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, deve poi essere approvata dal Parlamento europeo.

Una volta che il Presidente della Commissione e i commissari hanno ottenuto l’approvazione del Parlamento, è il Consiglio a nominarli ufficialmente, deliberando a maggioranza qualificata.


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Domani, 12 giugno, intorno alle 8.30, presso il Porto Commerciale di Sant’Antioco, si terrà l’esercitazione semestrale antincendio ed antinquinamento, alla quale prenderanno parte le forze dell’ordine operanti nel territorio, personale del 118 e vigili del fuoco, nonché la Scuola cani di salvataggio, che simulerà, in ausilio all’Unità del Corpo, il recupero di un uomo a mare, con cani brevettati al salvamento.

 

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È un bilancio positivo quello dell’edizione 2019 di Licanìas, festival di parole, arti e paesaggi che si è chiuso a Neoneli domenica scorsa 9 giugno. Un’edizione sperimentale e coraggiosa, per la prima volta realizzata nel mese di giugno, anziché nel consueto periodo di inizio autunno, e scorporata dall’evento enogastronomico Sa Fregulada (che resta invece in calendario per i primi di ottobre).
«Il livello complessivo di partecipazione del pubblico è stato importante – spiega il sindaco di Neoneli Salvatore Cau -. Molte persone sono arrivate da Cagliari e Sassari e hanno alloggiato in paese grazie ai cittadini che hanno messo a disposizione camere e appartamenti, oltre che nei B&B dei centri vicini. Per la prima volta il cento per cento degli spettatori ha raggiunto il Barigadu perché interessato unicamente agli incontri del festival.»
Soddisfatto anche il direttore artistico di Licanìas Alessandro Marongiu: «Ci piace sottolineare la qualità, elevata, di tutti gli appuntamenti in programma, e il coinvolgimento del pubblico, che ha sempre trovato spunti per dialogare con gli ospiti nel corso degli incontri».
Da sempre promosso dall’amministrazione comunale, Licanìas è parte di un progetto culturale più articolato che coinvolge le scuole del territorio, il futuro della biblioteca e l’intera comunità di Neoneli. Un laboratorio ambizioso che individua nella cultura uno strumento per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi della Sardegna.
«L’obiettivo – aggiunge il sindaco Salvatore Cau – è quello di fare del festival la punta dell’iceberg di un discorso culturale attivo tutto l’anno. Stiamo trasferendo la biblioteca in un edificio storico del paese: verrà trasformata in un centro culturale aperto tutti i giorni con il coinvolgimento degli studenti, degli anziani, dei portatori di disabilità, delle scuole e delle altre biblioteche del territorio.»

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Edizione numero ventinove per Narcao Blues: dal 17 al 21 luglio ritorna il più longevo festival blues in Sardegna, e tra i più apprezzati nel panorama nazionale del genere di matrice afroamericana. Un appuntamento immancabile nell’estate musicale isolana, organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione.
Cinque serate, ognuna caratterizzata dal consueto assortimento di stili e di artisti nazionali e internazionali, inseriti in un cartellone come sempre all’insegna della coerenza e della qualità delle proposte. Un programma allestito con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Narcao, che verrà presentato alla stampa venerdì 14 giugno a Cagliari, al Radio X Social Club presso l’EXMA, in via San Lucifero 71.
All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11.00, interverranno il direttore artistico Gianni Melis e Michelle Kramers, attrice, regista e fondatrice (insieme a Puccio Savioli) della cooperativa Theatre en vol, partner dell’associazione culturale Progetto Evoluzione nell’evento Habitat in Blues in programma il 22 giugno nella cava di Sennori, nell’ambito della seconda edizione del progetto artistico interdisciplinare Cavart-Extrazioni Culturali. 

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«Un incontro importante per una collaborazione nell’ottica dell’internazionalizzazione delle imprese sarde, rafforzando il ruolo della Regione nell’attività di coordinamento e di supporto alle aziende.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, che, questa mattina a Villa Devoto, ha incontrato l’ambasciatrice dell’India in Italia, Reenat Sandhu, in Sardegna per l’apertura della “Summer school” di Sotacarbo a Carbonia.

«L’India è uno dei Paesi più popolati al mondo – ha detto l’ambasciatrice Reenat Sandhu – ed una delle economie che crescono più velocemente, offrendo numerose opportunità di investimento in tutti i settori, dall’energia all’Ict. Oltre ad avere un grosso mercato interno, dove sono già presenti più di 700 aziende italiane.»

L’assessore Anita Pili, infine, ha manifestato forte interesse per le opportunità di investimento verso l’India, offrendo ampia collaborazione all’Ambasciatrice per futuri progetti di sviluppo.

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Per il decimo anno l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna propone alcune delle ricerche più rilevanti svolte dai suoi laboratori negli ultimi due anni. Oltre al continuo servizio sul campo – l’assistenza ad allevatori nella sanità animale, ai cittadini con la sorveglianza e prevenzione delle malattie ad origine animale e i continui controlli sulla sicurezza alimentare – l’Istituto è impegnato quotidianamente nello sviluppo di nuove soluzioni e metodi sempre più efficaci nel campo della ricerca.

Nel triennio passato, la mole complessiva di attività e di finanziamenti per la ricerca dell’Istituto è cresciuta considerevolmente, anche in base alla capacità di attrarre finanziamenti che esulano dalla ricerca corrente, come il progetto Helix, progetto per il recupero della sostanza mucosa dalle chiocciole a fini cosmetici e farmaceutici, finanziato dal ministero della Ricerca, un programma di ricerca per l’utilizzo degli scarti di macellazione (progetto PRISMA)e un nuovo progetto relativo alla ricerca sul vaccino per la PSA presentato sui finanziamenti Horizon 2020 e recentemente approvato.

Le ricerche presentate quest’anno sono sette, e vanno da uno studio sulla Leptospirosi, malattia infettiva con ancora alte incidenze soprattutto in Paesi in via di sviluppo e nelle regioni tropicali – ma le cui tracce sono state rinvenute in cinghiali e mammiferi marini anche nella nostra Isola – ai virus su ovini e suini. Numericamente rilevanti le presentazioni delle ricerche sulla sicurezza alimentare, con indagini su molluschi, prodotti caseari e sugli allergeni nei prodotti ittici.

Il convegno è riservato ad operatori sanitari del territorio e aperto alla stampa.

Il programma della giornata:

8,30-09,00: Registrazione dei partecipanti

9,00- 09,15: Presentazione della giornata

Dir. Generale, Alberto Laddomada; Dir. Sanitario, Simonetta Cherchi; Dir. Amministrativo, Giovanni Deriu

9,15- 09,45: La ricerca corrente negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Il ruolo del Ministero della Salute

Dir. Gen. Sanità animale e farmaci veterinari, Silvio Borrello; Marco Ianniello; Pierfrancesco Catarci

9,45-10,20: Isolamento e caratterizzazione di Leptospira spp. da matrici ambientali ed animali in Sardegna

Responsabile scientifico Maria Nicoletta Ponti

Relatrici: Maria Nicoletta Ponti – Ivana Piredda

10,20-11,00: Studio delle varianti genetiche che regolano l’infezione da lentivirus negli ovini di razza sarda

Responsabile scientifico: Ciriaco Ligios

Relatori: Elisabetta Coradduzza – Rosario Scivoli

11,00-11,30 Pausa caffè

11,30-12,10: Modulazione del fenotipo e della funzionalità di sottotipi di macrofagi con ceppi di peste Suina africana a diversa virulenza

Responsabile scientifico: Annalisa Oggiano

Relatrice: Giulia Franzoni

12,10-12,50: Ricerca e caratterizzazione molecolare di Vibrio parahaemolyticus e vibrioni ittici (V. vulnificus, V. splendidus, V. aestuarianus, ecc.) in molluschi bivalvi allevati e commercializzati nella Regione Sardegna

Responsabile scientifico: Fulvio Salati

Relatrici: Daniela Mandas – Pina Lorenzoni

12,50-13,30: Ricerca e caratterizzazione biomolecolare di microrganismi patogeni emergenti del genere Arcobacter in prodotti alimentari

Responsabile scientifico: Sebastiano Virgilio

Relatore: Sebastiano Virgilio

13,30-14,30 Pausa pranzo

14,30-15,10: Allergeni ittici negli alimenti: sviluppo di metodi innovativi per l’individuazione e la quantificazione

Responsabile scientificoBruna Vodret

Relatrice: Simona Cau

15,10-15,50: Gli stafilococchi coagulasi-negativi rappresentano un serio rischio per la salute umana ed animale?

Responsabile scientificoSebastiana Tola

Relatrice: Sebastiana Tola

15,50-16,10: discussione e conclusioni.

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Il 13 giugno, alle 20.30, “Primavera a Teatro” propone, a Sassari, l’ultimo spettacolo del 2019. A chiudere l’ottava edizione della rassegna a Palazzo di Città sarà una prima assoluta della compagnia Danza Estemporada diretta da Livia Lepri: lo spettacolo “Gothica”, realizzato insieme alle allieve del corso di avviamento per danzatori.

Sarà una composizione di forti suggestioni, tra atmosfere dark e musiche contemporanee.

L’opera affronta i temi dell’amore perduto, dei conflitti interiori e del soprannaturale, e nasce da un richiamo al misterioso e al magico, a una dimensione esotica, primitiva e tenebrosa. Ad una ricerca di atmosfera.

Le coreografie divengono la trasposizione in gesto e movimento di un filone narrativo oggi vicino al genere noir, un genere fondato a fine Settecento da Horace Walpole con la pubblicazione de “Il castello di Otranto”.

Con Walpole sono nate le connotazioni più moderne del termine gotico, associato all’orrore, all’oscuro e all’ultraterreno, per divenire la base dell’iconografia utilizzata in seguito nel cinema e nella letteratura horror.

In questo caso l’esperimento con la danza pone l’accento sull’unione fra storie d’amore e di terrore. Tutto ciò che è “gotico” è collegato all’apprezzamento delle gioie date dall’emozione estrema, allo struggimento della paura e alla soggezione inerente il sublime.

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Una borraccia in alluminio di colore blu che, dal prossimo anno scolastico, sostituirà la bottiglietta di plastica negli zaini degli alunni delle elementari di Stintino. Le ha consegnate nei giorni scorsi, in chiusura di anno scolastico, l’assessore della Pubblica istruzione Antonella Mariani. Un’occasione per augurare ai bambini ed alle loro insegnanti buone vacanze quindi per mantenere sempre viva l’attenzione sulla cura del mare e dell’ambiente.

«Si chiude per quest’anno con le scuole la campagna #Plasticfreeha detto Antonella Mariani – ma prosegue il nostro impegno per il rispetto dell’ambiente e la lotta alla plastica monouso. E la consegna di queste borracce vuole essere un modo per mantenere viva l’attenzione, perché #Plasticfree non deve essere soltanto una giornata ma anche uno stile di vita, per un approccio più ecologico al mare.»

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Venerdì 14 giugno, ad Iglesias, alle ore 11.00, presso la Foresteria Monteponi, verrà inaugurato il Centro di Diffusione della Cultura Speleologica.
All’inaugurazione parteciperanno il sindaco di Iglesias Mauro Usai, l’assessore della Cultura Claudia Sanna, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus, il presidente FSS Salvatore Boscheddu, il presidente CISSA Francesco Ballocco ed il direttore del Servizio Tutela della Natura e Politiche Ambientali dell’assessorato all’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna Maria Ledda.

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La sala consiliare del comune di Portoscuso, ieri pomeriggio ha ospitato una riunione tra i sindaci delle Unioni del Comuni del “Sulcis” e “Metalla e il Mare” ed i rappresentanti delle confederazioni sindacali. Al centro del confronto, le iniziative unitarie da intraprendere per contrastare la grave emergenza socio-economica, con particolare riferimento alla vertenza energetica. I programmi del Governo sull’uscita dal carbone, rischiano di portare alla fermata della Centrale Enel Grazia Deledda e, conseguentemente, alla chiusura dell’intero polo industriale di Portovesme, con conseguenze drammatiche sul futuro dell’intero territorio. All’incontro hanno partecipato i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, Masainas Ivo Melis (presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis), Buggerru Laura Cappelli (presidente dell’Unione dei Comuni “Metalla e il Mare”), Iglesias Mauro Usai, Santadi Elio Sundas, Gonnesa Hansel Cristian Cabiddu, San Giovanni Suergiu Elvira Usai e Nuxis Pier Andrea Deias; per le organizzazioni sindacali erano presenti, tra gli altri: Gavino Carta, segretario regionale della Cisl; Roberto Forresu, segretario regionale della Fiom Cgil; Renato Tocco della Uilm Uil; Franco Bardi e Bruno Usai della Fiom Cgil; Rino Barca della Cisl; Emanuele Madeddu della Filctem CGIL.

Dal confronto è emersa la consapevolezza della gravità della situazione e la necessità di azioni forti per convincere il Governo a modificare i programmi sulle scelte di politica energetica.

Nel corso dei lavori abbiamo intervistato i sindaci di Portoscuso e Iglesias e registrato gli interventi di Gavino Carta, Roberto Forresu, Franco Bardi e Renato Tocco, che pubblicheremo a breve.

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