23 November, 2024
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«I nomi riportati sulla lapide sono quelli dei nostri caduti, i nostri giovani partiti in guerra e non più tornati. Oggi, 2 giugno, ricordiamo la nascita della Repubblica che l’Italia scelse con un suffragio universale. Gli italiani scelsero a maggioranza un processo democratico che portò alla nascita della Costituzione, ai valori della Nazione e del Tricolore, utilizzati come esempio per altre democrazie nate dopo la nostra.»

Così questa mattina il vicesindaco di Stintino, Angelo Schiaffino, nel suo breve discorso al monumento dei caduti, in piazza del Municipio, ha voluto sottolineare il profondo significato della democrazia in occasione della Festa della Repubblica.

Davanti al pubblico, alle autorità militari, ai rappresentanti della Confraternita della Beata Vergine della Difesa con il priore Eugenio Denegri, l’amministrazione comunale ha voluto deporre, anche quest’anno, una corona d’alloro in memoria degli stintinesi caduti in guerra. A benedire monumento e corona quindi è stato il parroco di Stintino, don Andrea Piras.

«Dal 2007ha detto ancora Angelo Schiaffinocelebriamo questa ricorrenza per non dimenticare che la guerra porta morte e dolore ed è anche distruzione della società civile.»

Dopo l’alza bandiera, con la partecipazione dei ragazzi delle scuole medie e dei barracelli, la Banda Luigi Canepa, che ha intonato l’inno di Mameli ed il Silenzio, si è esibita con l’esecuzione di una serie di brani, La Fedelissima, Giocondità, La ritirata, Marcia dell’Aeronautica, 4 Maggio, Parata di eroi, Parata degli arditi, che hanno ottenuto l’apprezzamento del pubblico presente.

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L’Italia ha trionfato al XVII Girotonno, la grande kermesse internazionale che ha coinvolto gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina del tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea che per quattro intensi giorni, dal 30 al 2 giugno, ha trasformato Carloforte, nell’isola di San Pietro, nella “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara dell’isola nei giorni della manifestazione.
Gli chef Stefano De Gregorio e Rocco Pace sono i vincitori assoluti della Tuna Competition, la gara tra chef di quattro paesi Italia, Giappone, Tunisia ed Ecuador, fulcro dell’intera manifestazione che per quattro giorni ha animato l’isola di San Pietro.
Alla fine di un impegnativo girone all’italiana, con la formula del “tutti contro tutti”, gli chef dell’Italia, rappresentata dagli chef Stefano De Gregorio e Rocco Pace, con il piatto “Parma, Modena, Carloforte” a base di tonno fresco e sott’olio, panna fresca di cucina, albumi, zucchero di canna e aceto di mele, ha chiuso con un punteggio complessivo 8.76, ottenuto dalla media dei voti assegnati dalla giuria tecnica dei giornalisti e da quella popolare durante tutte le gare.
Ad aggiudicarsi i prestigiosi premi speciali come “Miglior presentazione” e “Originalità”, assegnati esclusivamente dalla giuria tecnica presieduta dallo chef e attore Andy Luotto, è stato l’ Ecuador con gli chef Alvaro Daniel Quimi Guerron e Filippo Billi con il piatto “Encellado frio” a base di ventresca, radice di tapioca, pomodorini datterino e spezie.
I premi, piatti in ceramica di pregiata fattura, sono stati consegnati ai vincitori dal sindaco Salvatore Puggioni, dall’ammiraglio Enrico Pacioni, comandante del Supporto logistico della Marina militare in Sardegna, e dagli studenti dell’Istituto alberghiero “Galileo Ferraris” di Iglesias e dell’ Istituto alberghiero “Alessandro Volta” di Arbus che, insieme ai sommelier dell’Ais guidati da Tiziana Cossu, hanno contribuito alla riuscita delle gare gastronomiche e dei live cooking.
La classifica generale, oltre al primato dell’Italia, ha visto la Tunisia (con il punteggio di 8.64) piazzarsi al secondo posto con gli chef Nabil Bakous in coppia con Karim Bahba che hanno presentato la ricetta “Annibale e la sua ombra”, un fricassè con ventresca cotta dolcemente e kimchi fermentato all’harissa, filetto mezzo grigliato e mezzo marinato al Karkadè con emulsione di mandorla alla bottarga, mousse di ceci speziati e croccanti. Al terzo si è piazzato l’Ecuador (8.46) e al quarto il Giappone (8.03) con lo chef Taro Shimosaka, che ha portato in gara la ricetta al tonno confit con olio, salsa di pomodoro agrodolce, cavolo rosso, amazu speziato e cialda di riso al vino rosso.
Grande pubblico ieri sera ( sabato 1 giugno) per il concerto di Bianca Atzei, la grande artista dall’anima sarda che ha cantato i maggiori successi della sua carriera. Questa sera per il Girotonno Live Show a salire sul palco del Corso Battellieri sarà la band rock cipriota Minus One. Dal 2009 il gruppo si è esibito in Inghilterra, Stati Uniti, Svezia, Danimarca, Grecia, Italia, Austria e Russia ma anche all’Eurovision Song Contest nel 2016  arrivando alla finale televisiva, seguita da 205 milioni di persone in tutto il mondo.
La rassegna è stata organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, con il patrocinio diSardegna Turismo e della Regione Sardegna e la partnership con il progetto europeo Tuna Route.

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Una serie di tavoli, sedie e poltroncine per garantire un maggior comfort ai pazienti ricoverati nel Spdc, Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, del Santissima Annunziata. Li hanno donati le Curie di Sassari ed Alghero e la famiglia del medico Tsatsaris Apostolis, scomparso prematuramente lo scorso anno.

Nei giorni scorsi, gli arredi sono stati benedetti durante una piccola cerimonia, alla quale hanno partecipato paziente e operatori, l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, il segretario del vescovo di Alghero, Gianpiero Piras, quindi i familiari del medico scomparso, la moglie Antonella Virdis e i due figli Margherita e Nicola.

A ricordarlo con un breve discorso, illustrando la donazione, è stato il direttore del Spdc Donato Posadinu che ne ha sottolineato «le doti di umanità e professionalità che lo hanno sempre distinto». Il medico psichiatra, amato dai colleghi e dai pazienti, ha lasciato un grande vuoto nella struttura ospedaliera nella quale lavorava. «Ha sempre lavorato tanto per i pazienti e merita un ricordo affettuoso»ha aggiunto la dottoressa Franca Piras.

Parole di conforto e di stima sono arrivate anche dall’arcivescovo di Sassari e dal segretario dei vescovo di Alghero. Era presente anche il cappellano dell’ospedale don Luigi Usai.

A portare i saluti della direzione generale dell’Aou di Sassari è stata Chiara Seazzu, direttore dell servizio Risorse umane. 

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Il 3 giugno 2010 una tragedia colpì l’intera comunità di Carbonia, con la prematura scomparsa, a causa di un fatale incidente stradale, della giovane Tiziana Scontus. «Era una ragazza piena di vita e con un’innata passione per le moto», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Domenica mattina i familiari, gli amici e l’intera Amministrazione comunale la ricorderanno con affetto attraverso un evento che si annuncia, come ogni anno, molto partecipato.»

Il 6° Motomemorial Tiziana Scontus è organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Eracle con il patrocinio del comune di Carbonia.

Questo il programma dettagliato dell’evento:
• Ore 9: incontro dei partecipanti in via Manno e prenotazione pranzo;
• Ore 9.30: intrattenimento con Stefano Caredda;
• Ore 11: aperitivo offerto dallo staff;
• Ore 12: partenza per saluto in cimitero;
• Ore 13: pranzo allo Shake Bar presso la Pineta di Rosmarino.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare della via Manno e delle seguenti strade confluenti dalle ore 7.30 alle 13.30 di domenica 2 Giugno:
1) via Roma, tratto compreso tra via Grazia Deledda e la Piazza Roma;
2) via Oberhausen, tratto compreso tra la via Napoli e la Piazza Roma.

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«Le “Gravi e persistenti carenze di organico” con le quali è stata motivata la chiusura dell’Ospedale di Lanusei devono essere risolte al più presto. Un territorio come quello ogliastrino non può essere privato dei servizi a causa di una politica sanitaria carente che, negli ultimi anni, non ha riposto la dovuta attenzione alla formazione degli specialisti necessari a ricoprire i ruoli oggi vacanti. Personalmente sono favorevole al coinvolgimento di medici già in pensione che metterebbero, certamente, esperienza e professionalità a servizio della collettività. Una soluzione adottata in Veneto a marzo di quest’anno, dove è stata approvata una delibera per l’assunzione a tempo determinato di medici in pensione per garantire i livelli essenziali di assistenza in caso di carenza di medici negli ospedali.»

Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della VI commissione Sanità porta la sua solidarietà ai cittadini ogliastrini, ai lavoratori, a tutti i componenti del comitato spontaneo “Giù le mani dall’Ogliastra”, che in sit-in a Cagliari hanno dato voce alle istanze del territorio.

Quello di Carla Cuccu è un intervento che punta a trovare una soluzione tampone per superare questo momento di estrema emergenza: «L’inserimento di professionisti in pensione – aggiunge Carla Cuccu – è inoltre propedeutica ai bandi di concorso. In questo modo inoltre i giovani medici in attesa di assunzione potranno iniziare già in fase di tirocinio a lavorare affianco ai colleghi in pensione, con un conseguente passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione di professionisti che giova all’intera categoria».

La chiusura dell’Ospedale è da scongiurare: «E’ preferibile garantire i servizi sanitari ai cittadini, nonostante le criticità e seppur in stato d’emergenza, che chiudere direttamente i battenti e procedere alla chiusura delle degenze e dell’attività chirurgica – dice Carla Cuccu -. In attesa di soluzioni definitive, che l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha già iniziato a studiare propongo che vengano messe in campo tutte le energie possibili per poter offrire azioni concrete utili a scongiurare la chiusura, anche temporanea, dell’Ospedale di Lanusei».

La priorità per la consigliera del Movimento 5 Stelle resta «la cura delle persone. Finché non sarà risolto a monte il problema, la Regione dovrebbe individuare i vuoti nelle piante organiche e attivarsi per poter conferire incarichi di lavoro autonomo ai professionisti in pensione».

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Dal 3 al 9 giugno, la rotta dei tonni dell’Isola in kayak, tra i comuni di Stintino a nord e Portoscuso e Carloforte a sud, un progetto originale nel suo genere e primo in assoluto in Sardegna, un programma che unisce Sport e inclusione, Benessere, Cultura e Promozione del territorio.

Il luogo di navigazione è la costa occidentale dell’Isola tra i Comuni di Stintino a nord e Portoscuso e Carloforte  a sud; dove, in queste ultime località, sono ancora presenti le tonnare a terra, tra le poche attive nel Mediterraneo e mirabile esempio di pesca ecosostenibile e di Cultura marinara.

In questo scenario, dove il confine tra il mare e l’entroterra è segnato  da un litorale tra i più belli e selvaggi della Sardegna, si navigherà in kayak seguendo la Rotta che i tonni percorrono a primavera nel Mediterraneo, da tempo immemorabile, alla ricerca dei luoghi migliori per riprodursi.

Un viaggio esperienziale di oltre 150 mn – 280 km suddiviso in tappe per complessivi 7 giorni, approdando ogni giorno dove insistono le testimonianze storiche e monumentali delle antiche tonnare.

Il team è composto da Stefano Grassi, specialista ed esperto nella navigazione sulle lunghe distanze in acque nazionali ed internazionali; Lino Cianciotto, appassionato canoista e fotografo; Daniele Strano e Carlo Coni, entrambi canoisti di provata esperienza con al loro attivo anche il periplo della Sardegna.   

In tutto quattro persone, un gruppo di amici nuovi o di vecchia data, differenti per età e capacità psicofisiche, storie personali diverse e significative.

Il progetto si caratterizza per il fermo messaggio verso la protezione dell’ambiente marino e costiero, e, in più, per la forte impronta all’inclusione e alla disAbilità, avendo Lino subito una amputazione della gamba destra nel 2013 che però non gli ha impedito di continuare e a ripartire ancora più motivato già dopo pochi mesi dal fato.

 

 

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Si è tenuta ieri mattina, nei locali della Prefettura di Sassari, la riunione del tavolo governativo sulla vertenza del settore lattiero-caseario, alla presenza del Prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro, del capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche agricole, consigliere luigi fiorentino, e dell’assessore regionale regionale dell’agricoltura, Gabriella Murgia.

In apertura dell’incontro, il capo di Gabinetto ha espresso il proprio apprezzamento per gli obiettivi raggiunti, grazie al lavoro svolto nei mesi scorsi, con particolare riferimento alle misure contenute nel decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, c. d. emergenze, recentemente convertito in legge 21 maggio 2019, n. 44, recante, tra le altre, disposizioni urgenti per il rilancio del settore lattiero-caseario del comparto del latte ovi-caprino.

In un clima di collaborazione interistituzionale, le parti hanno convenuto sulla necessità di procedere al monitoraggio delle intese raggiunte nel corso degli incontri tenutisi a febbraio-marzo 2019 e sull’importanza dell’attuazione delle disposizioni contenute nel suddetto decreto legge.

A tal proposito, il Prefetto e il capo di Gabinetto hanno rappresentato l’importanza di una partecipazione propositiva, e il più possibile condivisa, da parte dei vari attori della filiera, soprattutto con riferimento alla redazione dei previsti decreti ministeriali.

Al riguardo, è stata richiesta alle rappresentanze del comparto e dei pastori di formulare per iscritto delle proposte puntuali, da trasmettere al ministero dell’Agricoltura, sia in ordine ai decreti attuativi, sia sulle modalità di attuazione della norma relativa al c.d. fondo indigenti.

Il Prefetto e il capo di Gabinetto, d’intesa con l’assessore regionale Gabriella Murgia, hanno concordato sulla prosecuzione del tavolo governativo, soprattutto con riguardo alla fase di attuazione dei decreti ministeriali e, più in generale, al monitoraggio della filiera.

L’esponente dell’esecutivo Solinas, ha inoltre assicurato l’attivazione, per quanto di competenza, di appositi tavoli regionali di analisi, approfondimento e per la formulazione di proposte migliorative. La riconvocazione del tavolo governativo avverrà una volta pervenute le proposte concernenti le questioni trattate nel corso della seduta.

I rappresentanti delle organizzazioni professionali, datoriali e dei pastori hanno condiviso l’impostazione seguita ed espresso apprezzamento per quanto fin qui fatto, richiedendo, al contempo, l’attivazione del tavolo di filiera nazionale. E’ stata, inoltre, rappresentata l’esigenza di procedere ad attivare appositi tavoli con la grande distruzione organizzata, con l’Istituto per commercio estero, relativamente all’internazionalizzazione della produzione, e, infine, con le forze armate e altre amministrazioni con riguardo alla possibilità di utilizzo del pecorino.

Nel corso del pomeriggio si è tenuto un incontro con i rappresentati del Consorzio per la tutela del pecorino romano in ordine alle modifiche statutarie e del disciplinare nonché alla revisione del nuovo piano di regolamentazione dell’offerta. Si è trattato soltanto di un primo momento di confronto che proseguirà nell’ambito dell’assemblea del consorzio.

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Il Corpo forestale sale in cattedra per insegnare alle forze armate e di polizia del Libano come affrontare la lotta agli incendi. «La scrupolosa organizzazione e pianificazione con cui la Regione Sardegna porta avanti e affronta il problema degli incendi boschivi  attraverso la professionalità del Corpo forestale e di vigilanza ambientale è un esempio per le forze di polizia degli altri Paesi», commenta l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, che ha delegato il comandante del Corpo forestale, Antonio Casula, a partecipare a un primo scambio di esperienze e di condivisione sulla pianificazione antincendio e investigazione all’interno di un corso intitolato “Arson and FireInvestigation”, nell’ambito del Master universitario di 2° livello “ForensicMedicalInvestigation and Disaster and Crime Scene Management”, che si è tenuto a Beirut dal 20 al 23 maggio scorsi.

Il corso, indirizzato a personale appartenente alle forze armate libanesi (40 uomini tra cui una rappresentate proveniente dall’Australia) «ha suscitato molto interesse – spiega Gianni Lampis – e ha dimostrato l’alta professionalità degli uomini e delle donne sarde impegnate ogni anno a contrastare nell’Isola la piaga degli incendi boschivi».

«L’attenzione mia particolare, ma di tutta la Regione – assicura Gianni Lampis – è massima su questo tema. Gli incendi sono una minaccia crescente per i valori umani ed ecologici in tutto il mondo, in particolare nelle aree a rischio del bacino del Mediterraneo. Ed è quindi motivo d’orgoglio – conclude l’assessore – che il Corpo forestale venga riconosciuto anche all’estero come una forza d’élite nella prevenzione, nella lotta sul campo e nell’investigazione antincendio.»

 

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Campagne di informazione, ricerca, sensibilizzazione e azioni concrete per liberare il mare dalla plastica. Il messaggio, lanciato da Greenpeace Italia per il “Mayday Sos plastica tour”, recepito dalla Regione Sardegna e inserito nel “Festival dello Sviluppo Sostenibile”, ha trovato nell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo un partner valido e convinto. Il pianeta senza plastica non è solo un appello che viene divulgato attraverso specifiche campagne anti inquinamento dei mari, ma è un’esigenza, una necessità impellente che il mondo non può più ignorare. In Gallura, con l’Amp di Tavolara a fungere da cassa di risonanza, il progetto “plastica zero” ha riscosso un ampio consenso sia da parte del pubblico che del privato.

Se ne è parlato venerdì sera, nella sede dell’Amp, durante la presentazione del programma di monitoraggio delle acque, che unisce Greenpeace Italia, The Blue Dream Project, Cnr-Ias e Università Politecnica delle Marche nell’obiettivo comune di stabilire l’incidenza delle microplastiche sull’ecosistema marino. La situazione è preoccupante. “Abbiamo deciso di raccogliere il grido d’allarme che arriva dal pianeta – ha spiegato Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia -. Ogni minuto nel mondo un camion di plastica viene riversato in mare, riciclare non basta più, è necessario diminuire la produzione”. Immagini drammatiche che hanno trovato conferma nelle parole di Stefania Gorbi, ricercatrice dell’Università Politecnica delle Marche: «Lo studio delle microplastiche consente di vedere ciò che ad occhio nudo non si scorge. I dati che abbiamo raccolto certificano che una percentuale elevatissima di pesci, tra il 70 e il 90 per cento di quelli analizzati, ingeriscono la plastica. Il danno ambientale è evidente». A quantificarlo sono gli studi del Cnr-Ias: «I campionamenti dell’acqua, dei sedimenti marini e dei microrganismi – ha spiegato la ricercatrice Francesca Garaventa – dimostrano la preoccupante evoluzione delle microplastiche e delle nanoplastiche nell’ambiente e nello specifico nelle foci dei fiumi e nelle Aree protette».

L’allarme è reale e l’Amp di Tavolara ha deciso di schierarsi in prima linea per affrontare il problema con programmi di educazione ambientale e di sensibilizzazione rivolti alla popolazione. Hanno trovato il convinto sostegno dell’opinione pubblica, come sottolineato da Augusto Navone ed Alessandro Casella – rispettivamente direttore dell’Amp e presidente del Consorzio di Gestione dell’Amp di Tavolara – le ordinanze emesse dai sindaci galluresi che hanno imposto i divieti di fumo e di utilizzo di plastiche monouso nelle spiagge. E’ il caso dei primi cittadini di Olbia, Settimo Nizzi; di San Teodoro, Domenico Mannironi e di Francesco Lai, sindaco di Loiri Porto San Paolo. Tutti hanno firmato dei provvedimenti che, nelle differenti misure e ambiti di applicazione, guardano con decisione alla lotta all’inquinamento e alla protezione dell’ambiente. I primi cittadini lo hanno sottolineato durante i loro interventi all’interno della serata di venerdì. «A breve i sindaci saranno chiamati a comporre la cabina di regia della strategia di Sviluppo Sostenibile – ha poi chiarito Emanuela Manca, del Servizio Sasi dell’assessorato regionale all’Ambiente -. La Regione sta definendo nei particolari un modello che vedrà il coinvolgimento anche della popolazione».

Il programma dell’evento è proseguito sabato mattina con l’iniziativa “Verso un’isola senza plastica” con la pulizia della spiaggia Spalmatore di Terra a Tavolara da parte degli studenti delle scuole e la liberazione di una tartaruga Caretta caretta. Questa specie, ha rivelato Andrea De Lucia dello Iamc-Cnr di Oristano, è considerata un indicatore di salute dei nostri mari: «Ultimamente le casistiche ci dicono che la plastica – ha rivelato Andrea De Lucia – è il primo problema che affligge questi animali. Il 100 per cento degli esemplari recuperati ingeriscono microplastiche».

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Ha espresso soddisfazione l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, per la delibera n. 20/27 «Progetto di politiche attive del lavoro in favore del personale sanitario del Policlinico Sassarese volto alla realizzazione di misure finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa», approvata in Giunta su proposta dello stesso assessore del Lavoro Alessandra Zedda, d’intesa con l’assessore della Sanità.

«Una misura che ci permette di raggiungere due obiettivi, salvaguardare i lavoratori del policlinico sassarese e abbattere le liste d’attesa.»

«Si tratta – ha spiegato l’assessore del Lavoro – di misure individuate per far fronte alla grave situazione in cui versa il personale sanitario dipendente del Policlinico sassarese, evitando il rischio di uno stato di disoccupazione.»

È il risultato dell’accordo sindacale, sottoscritto lo scorso 15 maggio, tra gli Assessorati regionali del Lavoro e della Sanità e le sigle sindacali Cgil e Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl, che ha il duplice obiettivo di realizzare un progetto di politiche attive del lavoro e di scongiurare la richiesta di attivazione della procedura di licenziamento collettivo.

Alla fine di giugno sono circa un centinaio gli operatori sanitari che usciranno dalla copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi. Il progetto, che sarà attivato da Aspal e per cui sono state stanziate risorse per 738.000 euro, «consentirà agli operatori sanitari del Policlinico – spiega l’assessore Mario Nieddu – di prestare servizio negli altri presidi sanitari del sassarese, rafforzandone gli organici, e di ricevere un’integrazione salariale sino al 31 dicembre».

«Il lavoro di concerto fra Sanità e Lavoro – conclude l’assessore Alessandra Zedda – ha permesso di dare una risposta rapida all’appello dei lavoratori e sindacati, dando vita a un progetto di politiche attive che tutelerà il lavoro, impedirà la dispersione delle professionalità, con ricadute sui cittadini, grazie all’abbattimento delle liste d’attesa.»