18 July, 2024
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Dal 5 al 7 luglio, a Santa Margherita ligure, si terrà la 15ª edizione del Premio Bindi, una delle rassegne musicali più prestigiose della musica italiana, per tre serate che omaggeranno passato, presente e futuro della canzone d’autore.

La prima serata del festival vedrà esibirsi presso l’Acoustic Stage (ore 21.30) i Cartabianca, duo vincitore del concorso “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, ed Agnese Valle, vincitrice del Premio Mario Panseri 2018. Agnese Valle si esibirà con la partecipazione di Pino Marino, coautore del brano vincitore del Premio Panseri, “Come la punta del mio dito”. Conduce la serata Enrico Deregibus. Inoltre verrà presentato il volume “I ragazzi che…”, raccolta di riflessioni, poesie e disegni realizzati da persone con disabilità del Centro Anffas Villa Gimelli. Il libro è a cura dei servizi bibliotecari del comune di Santa Margherita Ligure.

La seconda giornata del Premio Bindi inizierà alle 18 con la prima esibizione degli otto finalisti di questa edizione: (in ordine alfabetico) Daniele Aliperti, Lamine, Leanò, Francesco Lettieri, Nevruz, Sale, Micaela Tempesta ed Il Terzo Istante. In serata sarà la volta della seconda esibizione. Conduce la serata Massimo Cotto.

La giuria sarà composta da: Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), presidente di giuria, Roberta Balzotti (Rai), Claudio Cabona (giornalista), Daniela Cappelletti (Radio Italia), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (autore/conduttore), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (critico musicale), Riccardo Loda (Warner Chappell italiana), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Lucia Marchiò (Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Francesco Paracchini (L’Isola che non c’era), Ezio Poli (L’Isola ritrovata).

Sempre sabato verrà assegnato il Premio Bindi New Generation. Quest’anno sarà premiato Venerus, una delle nuove proposte più interessanti dello scenario musicale indipendente. Con il debut EP A Che Punto È La Notte (Asian Fake), una delle sorprese discografiche dello scorso anno, e il recente EP Love Anthem, l’artista milanese ha conquistato pubblico e critica.

Quest’anno la serata conclusiva sarà dedicata a Fabrizio De André, uno dei cantautori fondamentali e più iconici della storia della musica italiana.

Presso l’Acoustic Stage alle 18.30 ci sarà il consueto happening pomeridiano condotto da Enrico Deregibus. In programma la live performance del vincitore del Premio Bindi 2019. Successivamente il pubblico incontrerà il cantautore Federico Sirianni e potrà assistere alla presentazione del libro “Il pianeta della musica”, insieme all’autore Franco Mussida, e “Massimo Riva Vive!”, con l’intervento degli autori Massimo Poggini e Claudia Riva e l’introduzione di Elisabetta Malantrucco.

Alle 21.30 ci si sposterà all’Anfiteatro Bindi, con le esibizioni di Federico Sirianni, Morgan e The André, per una serata unica e imperdibile che ripercorrerà i capitoli della vita musicale di De Andrè. Morgan riceverà il Premio Bindi alla Carriera 2019: spazio anche a Franco Mussida, vincitore del Premio Bindi Artigianato della Canzone 2019. Conduce la serata Massimo Cotto.

Il Premio Bindi è una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi e con la direzione artistica di Zibba, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica, esaltata da giurati di assoluta qualità, provenienti dal mondo dell’industria musicale italiana.

«Il Premio Bindi non è soltanto un appuntamento fisso dell’estate di Santa Margherita Ligure: si è consolidato nel panorama della musica cantautorale italiana diventando un punto di riferimento per tanti giovani artisti. Ed è tuttora un piccolo grande contributo per tener vivo il ricordo di Umberto Bindi, un uomo gentile, buono e un grande artista» (Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure).

Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea Mirò, Frankie Hi NRG, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Paolo Jannacci, Alberto Fortis, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi, Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi.

Il Premio Bindi è sostenuto dal contributo del comune di Santa Margherita Ligure, della Regione Liguria e della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

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Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’evento “Sapori di Casa”, in programma sabato 20 luglio a Carbonia, in zona Sirai, nel piazzale di circa 2.200 metri quadrati di proprietà

«Si tratta di una vera e propria festa con protagoniste le aziende del settore rurale ed agroalimentare, che proporranno le proprie produzioni in una serata all’insegna del divertimento, della spensieratezza, della genuinità, della musica e, soprattutto, della degustazione dei migliori piatti della tradizione della nostra cucina locale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è coinvolgere, sulla scorta di quanto messo in campo lo scorso anno, le attività commerciali del territorio in una fiera in cui produttori, imprenditori, artigiani, partite Iva e hobbisti potranno esporre, all’interno di appositi stand, i loro prodotti tipici, sabato 20 luglio, dalle ore 16.00 fino a tarda notte.

 

 

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La commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, lunedì 1 luglio visiterà i tre ospedali del Sulcis Iglesiente e l’ospedale di San Gavino Monreale. Il “Viaggio” all’interno della Sanità del “Sud Ovest Sardo”, inizierà alle 10.30 all’ospedale Sirai di Carbonia, proseguirà a Iglesias, al CTO e al Santa Barbara e si concluderà nel pomeriggio all’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale.

Le visite della commissione Salute e Politiche sociali, composta dal presidente Domenico Gallus (Udc), il vice Daniele Secondo Cocco (Leu), i segretari Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia) e Carla Cuccu (M5S) e i componenti Francesco Agus (Progressisti), Gianfranco Ganau (PD), Annalisa Mele (Lega), Antonello Peru (Forza Italia), Giorgio Oppi (Udc), Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi), Stefano Schirru (PSd’Az) e Fabio Usai (PSd’Az), arrivano 53 giorni dopo quelle effettuate dall’assessore Mario Nieddu.


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E’ stata presentata nella giornata di lunedì scorso al Consiglio Regionale della Sardegna una proposta di legge riguardante “disposizioni urgenti in materia di interventi ammissibili nei comuni non dotati di Piano Urbanistico Comunale (PUC) adeguato al Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e al Piano di Assetto Idrogeologico (PAI)”.

L’iniziativa, proposta dall’on. Gian Franco Satta, del gruppo dei Progressisti, mira a risolvere alcuni conflitti di interpretazione in materia urbanistica che da anni attanagliano la larga maggioranza dei centri della Sardegna, bloccando di fatto il settore edilizio. Ad oggi, a trovarsi in tale situazione, sono ben 356 comuni sui 377 complessivi della regione, ovvero il 95% circa del numero totale.

Negli anni la normativa ha visto diversi interventi messi in campo con l’intento di semplificare il complesso sistema di regolamentazione.

Da prima, l’articolo 44 della legge regionale n. 8 del 2015, “Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio”, ha proceduto all’abrogazione degli articoli 13 e 13 bis della legge regionale n. 4 del 2009, “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.

Nell’anno in corso, invece, è intervenuta la legge regionale n. 1 dell’11 gennaio 2019, “Legge di semplificazione 2018”.

Di fatto, piuttosto che chiarire e facilitare, si è mantenuto, se non aggravato, uno stato generale di incertezza dovuto alle difficoltà applicative e interpretative di una materia già di per se complessa.

Le procedure per l’approvazione dei PUC risultano tutt’ora farraginose e, soprattutto, nella maggior parte dei casi, non rispettose della tempistica imposta dai procedimenti amministrativi.

Scopo della presente proposta di legge è quello di addivenire ad una vera semplificazione del sistema e farlo senza consumare altro suolo e riservando il massimo rispetto per l’ambiente.

Nel dettaglio, il testo della proposta di legge è il seguente:

«Nei comuni non dotati di piano urbanistico comunale adeguato alle disposizioni di cui al P.P.R. e al P.A.I., possono essere realizzati gli interventi che ricadano nelle aree delimitate dagli strumenti urbanistici come zone territoriali omogenee C, D, G, a condizione che le stesse aree siano incluse nell’ambito urbano ed intercluse da elementi infrastrutturali ed insediativi esistenti che ne delimitino univocamente tutti i confini; costituiscono motivo di interclusione i confini delle aree interessate dall’intervento con elementi infrastrutturali oppure con zone territoriali omogenee classificate dagli strumenti urbanistici come A, B, C, D, F, G, anche non attuate, ovvero S e H interne al centro urbano».

L’intervento normativo, pertanto, da un lato mira a rilanciare il comparto dell’edilizia bloccato da tanto, troppo, tempo. Dall’altro, punta a consentire ai richiedenti, ove possibile, di poter ottenere il permesso a costruire ad oggi compromesso per via dei tortuosi e controversi passaggi burocratici legati ad una normativa complessa e al momento, come detto, di difficile interpretazione.

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La sala conferenze della Miniera di Sa Marchesa, a Nuxis, ha ospitato questa sera la presentazione del libro “Viaggiando Chiesa” (Ediuni edizioni), di don Angelo Pittau, organizzata dall’associazione Speleo Club Nuxis guidato da Roberto Curreli, con il patrocinio dell’associazione minatori Nebida Onlus, del comune di Nuxis e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, con l’autore don Angelo Pittau e uno dei due curatori, Gianfranco Murtas, storico e scrittore (l’altro curatore è Andrea Giulio Pirastu), il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias; Andreano Madeddu, vicepresidente dell’associazione Minatori Nebida onlus e amico di don Angelo Pittau; il professor Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Alberto Secci, scrittore; Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, moderatore della serata.

Dopo i saluti del sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias, Andreano Madeddu e Tarcisio Agus hanno aperto la serata ricordando le esperienze vissute al fianco di don Angelo Pittau, il primo da amico e cofondatore del periodico “Il Confronto”, il secondo da sindaco di Guspini, comune nel quale don Angelo Pittau negli stessi anni guidava la parrocchia principale; è seguito un lungo ed appassionato intervento dello scrittore Alberto Secci che ha recensito il libro. E’ stata poi la volta di Gianfranco Murtas che ha raccontato come è nato il libro-intervista e tanti aneddoti delle esperienze di vita di don Angelo Pittau, «in giro per il mondo»… Dopo due nuovi brevi interventi di Andreano Madeddu e Tarcisio Agus, ha chiuso la serata don Angelo Pittau con un intervento che ha tenuto incollati sulle sedie i numerosi presenti.

La serata è stata allietata dall’esibizione del Coro Collegium Musicum di Santadi, diretto dal maestro Paolo Sanna, che ha proposto tre brani, in apertura di serata, a metà e alla fine della serata. Al termine, Maria Antonietta Pinna, organizzatrice della presentazione, ha ringraziato tutti i presenti e consegnato a don Angelo Pittau una confezione di vini offerta dal presidente della Cantina Santadi, Antonello Pilloni.

Don Angelo Pittau, presbitero villacidrese, classe 1939, ordinato nel 1965, laureatosi in Scienza e Tecnica dell’Opinione Pubblica all’Università Pro Deo (poi LUISS) di Roma con una tesi sull’opera letteraria di Giuseppe Dessì, nel 1967 partì per il Vietnam, al tempo coinvolto in una feroce guerra e vi rimase tre anni, impegnato in attività di docenza alla Pontificia Facoltà Teologica di Dakar, anche da giornalista free lance per diverse testate occidentali.

Rientrato in Europa nel 1970, prete operaio a Lione, poi a Torino, dove con don Piergiorgio Ferrero fondo la Comunità parrocchiale dell’Ascensione.

Rientrò in Sardegna nel 1974, chiamato dal vescovo Antonio Tedde, con l’incarico di dar vita alla nuova parrocchia Madonna del Rosario, in un quartiere molto povero.

I vescovi di Ales lo incaricarono della pastorale del lavoro e della direzione della Caritas diocesana, nel cui ambito diede vita a diversi Centri di Ascolto nelle comunità della Diocesi e si occupò di dare risposta ai più disparati bisogni sociali.

E’ stato tra i promotori del Centro Servizi del Volontariato Sardegna Solidale e presidente regionale del coordinamento delle comunità di recupero, dando a queste attività un respiro internazionale, per le relazioni avviate e sostenute con centri ecclesiali in Africa, Asia e America Latina.

Nel 1987, come Caritas diocesana lanciò la Marcia per la Pace, giunta alla 33ª edizione.

Giornalista pubblicista, laureatosi in Pedagogia all’Università di Sassari, fondò e diresse nel 1977 il mensile “Confronto” e collabora con diverse testate anche nazionali, pubblicò inoltre diversi libri.

Vediamo ora le interviste con don Angelo Pittau, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus ed il presidente dell’associazione Speleo Club di Nuxis Roberto Curreli, realizzate al termine della presentazione del libro.

       

 

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Prosegue la rassegna di danza internazionale “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa” con i giovani artisti emergenti e affermati provenienti da ogni parte del mondo, in arrivo a Cagliari. Sabato 29 giugno, dopo il potente duetto con Leila Ka in “C’est toi qu’on adore” che ha aperto tre giorni fa la prima tranche degli appuntamenti estivi, ritorna al T. Off (ore 21.00), protagonista stavolta da solo, Alexandre Fandard, coreografo e ballerino francese a cui lo scorso anno la commissione artistica di Cortoindanza XI edizione ha assegnato il riconoscimento alla scrittura coreografica (ex aequo con Diego Sinninger). “Some Remain So” (Compagnie AL-FA, Francia), è il titolo della sua creazione che trae ispirazione dalla citazione di Samuel Beckett “Siamo tutti nati pazzi, alcuni rimangono così”. Un pezzo poetico che rivela un uomo impegnato in una strana lotta. Tra luce e oscurità esplora il linguaggio fisico attraverso la follia psicologica e il conflitto di un corpo ostacolato e confinato tra ostacoli di materia e luce, che trascende attraverso il gesto e la danza.

Alexandre Fandard è un danzatore di hip-hop di stile libero e membro dell’Académie Internationale de la Danse a Parigi. Scritturato da La Cie de Soi si è esibito in “Eroi” al Pantheon. A settembre 2016 è stato selezionato come residente di “Laboratoire des culture urbaines” al Centquatre-Parigi.

Logos, diretta da Simonetta Pusceddu per Tersicorea, ospita e sostiene gli artisti del Cortoindanza dell’anno precedente, canalizzando i loro progetti in un sistema strutturato attraverso la rete Med’Arte, con un progetto di programmazione, formazione, residenze artistiche, supportati nella produzione di opere finite attraverso il tutoraggio di compagnie affermate e coreografi professionisti. Un’occasione unica di scambio e confronto internazionale per gli stessi giovani coreografi e danzatori in alcuni dei luoghi di memoria storica più suggestivi di Cagliari e dintorni.

Med’Arte è la rete internazionale e no-profit di dialogo artistico e culturale che riunisce diverse compagnie del territorio nazionale e internazionale ed extra EU che mira ad avviare la mobilità e la collaborazione tra diversi membri, istituti/compagnie di danza contemporanea.

 

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Su proposta dell’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, la Giunta guidata da Christian Solinas ha dato il via libera al rendiconto 2018 dell’Agenzia sarda delle Entrate.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta ha deliberato gli indirizzi per la realizzazione di uno studio, affidato all’agenzia Agris, sull’interazione dei cetacei, in particolare i delfini, con le attività di pesca.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha dato l’approvazione definitiva, dopo il parere espresso dalla II Commissione consiliare, alla programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2019/2020.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, l’Esecutivo ha autorizzato un gemellaggio fra volontari sardi e volontari di protezione civile provenienti dal resto d’Italia. Scopo dell’intesa è quello di consentire, con l’inserimento del contingente in arrivo dalla Penisola, un significativo potenziamento delle fila del personale assegnato alle strutture operative antincendio del territorio di Muravera-Castiadas, fortemente compromesso dall’alluvione dell’ottobre scorso e soggetto ad alta presenza turistica nel periodo estivo.

Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis, la Giunta ha concesso il nulla osta alla deliberazione dell’amministratore unico dell’agenzia FORESTAS sul bilancio pluriennale 2019/2021.

Via libera, infine, al finanziamento di 1 milione e 82mila euro a favore del Consorzio industriale provinciale Nord Est Sardegna-Gallura (CIPNES) per la realizzazione degli interventi di adeguamento dell’impianto di compostaggio di Siritu Santu, a Olbia.

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Marco Cossu, 53 anni, è il nuovo allenatore della Monteponi. Il presidente rossoblu Giorgio Ciccu ha annunciato il suo ingaggio questa sera. Marco Cossu subentra ad Andrea Marongiu, protagonista della straordinaria seconda parte della stagione del campionato 2018/2019, con la squadra presa all’ultimo posto e portata fino al quarto posto finale. Andrea Marongiu per il quale solo qualche ora fa è stato ufficializzato il suo ritorno alla guida del Carbonia, in Eccellenza regionale.

«L’A.S.D. FC Monteponi Iglesias 1923 – si legge nel breve comunicato della società rossoblu – è lieta di annunciare di aver trovato l’accordo con il Mr Marco Cossu che guiderà il club nel prossimo campionato di Promozione Regionale. A Marco Cossu ed allo staff che lo affiancherà e verrà presentato nei prossimi giorni I migliori auguri di un proficuo lavoro che possa perseguire gli ambiziosi programmi societari.»

Marco Cossu è reduce da una lunga esperienza nel Cagliari, come assistente tecnico della prima squadra e tecnico della Under 17. In precedenza ha guidato il Porto Corallo, con il quale ha vinto il campionato di Promozione, il Sanluri e l’Assemini.

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Sarà Andrea Marongiu a guidare il Carbonia nel prossimo campionato di Eccellenza regionale. Il 50enne tecnico di Gonnesa ritorna così alla guida della squadra biancoblu dopo una sola stagione che l’ha visto protagonista alla guida della Monteponi, dopo un ciclo triennale assai brillante, caratterizzato da un secondo ed un terzo posto e due finali di Coppa Italia, perse entrambe ai calci di rigore, contro Bosa e Dorgalese.

«Il Carbonia calcio comunica di aver trovato l’accordo con l’allenatore della prima squadra Andrea Marongiu e di aver contrattualizzato il Direttore Sportivo Sebastian Puddu – si legge nel comunicato della società biancoblu –. Col mister di Gonnesa è prevista la firma lunedì prossimo insieme al suo staff. La società del presidente Carlo Foti e dei vice Francesco Setzu ed Antonio Desogus ha confermato l’amministratore delegato Checco Fele ed il direttore generale Stefano Canu. Riparte la scuola calcio, dopo due anni di assenza, col nuovo responsabile del settore giovanile, Gianni Mannai.»

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Martedi 25 giugno sera, presso i campi di calcio a 7 “dell’Ossigeno” a Cagliari, mentre un infermiere di Rianimazione del Presidio Ospedaliero Businco T.L. ed iscritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias giocava, un compagno di squadra ha avuto un malore, cadendo a terra privo di sensi. Resosi conto della gravità della situazione e delle condizioni cliniche per lo stato di incoscienza, l’assenza di respiro e di frequenza cardiaca, è stato prontamente sottoposto a massaggio cardiaco esterno in attesa dell’intervento del 118. Chiesto di avvicinare con urgenza il DAE (sempre presente per legge in queste strutture sportive anche amatoriali) e continuando ad eseguire il massaggio cardiaco sempre in assenza di polso, respiro e coscienza, dopo circa 3/4 minuti sono state posizionate le placche del defibrillatore, e il DAE dopo aver eseguito l’analisi ha deciso che il ritmo era defibrillabile. E’ stata eseguita la prima scarica e dopo rivalutazione del polso carotideo ci si è resi conto che era presente un flebile segnale. Si è continuato a massaggiare come da linee guida e, dopo due minuti, il paziente ha ripreso a respirare e ad essere semicosciente. All’arrivo del 118, dopo 14 minuti dalla chiamata, è stato preso in carico il paziente e dopo averlo monitorizzato e posizionato un’agocannula è stato sistemato in barella e portato al presidio ospedaliero più idoneo per il trattamento di questo tipo di patologie.

«Un grazie all’infermiere T.L. che con prontezza e lucidità ha governato l’emergenza sino all’arrivo del 118 – dice Graziano Lebiu, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias –. Il paziente sta meglio, nonostante l’importante patologia che lo ha colpito. Non sempre la comunque sporadica ed inaccettabile malasanità quindi, ma anche competenza ed efficacia. Questa è l’Infermieristica al servizio dei cittadini e della professione.»