23 November, 2024
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Il Concorso Enologico Nazionale Premio Qualità Italia 2019 entra nel vivo con l’approssimarsi della scadenza delle iscrizioni e delle giornate di degustazione.

Il Concorso, giunto alla quinta edizione, si presenta rinnovato e con alte aspettative per la partecipazione e la qualità dei vini iscritti.

Quest’anno i vincitori del Concorso voleranno con Alitalia in tutto il mondo grazie alla pubblicazione dei risultati del Premio sulla rivista Ulisse, distribuita su tutti gli aerei della compagnia nazionale nel mese di agosto, periodo con il maggior numero di presenze nel corso dell’anno.

«Il fatto che un Magazine così prestigioso ed importante come Ulisse pubblicherà i risultati del Concorso dando una visibilità Internazionale a tutti i vini vincitori, è – dice il direttore della Scuola Leonardo Mauro Pallini – un vanto ed un risultato prestigioso a conferma della validità e dell’importanza del Premio Qualità Italia, ambito quest’anno da un numero ancor più numeroso di partecipanti. La rivista, infatti, viene letta da circa 2.000.000 di passeggeri al mese, dei quali 76% italiani e 24% stranieri.»

Altra novità è la possibilità, per tutti i vini che parteciperanno al concorso, di poter essere degustati durante la tre giorni di “Mediterranea”, manifestazione di grande interesse con la presenza di migliaia di visitatori.

La scadenza delle iscrizioni è fissata per il 21 giugno 2019, le degustazioni dei tecnici si terranno dal 26 al 29 giugno e la cerimonia di premiazione il 10 luglio.

Anche per il 2019 il Concorso ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo giusto DG PQAI 04 – Prot. N. 0013023 del 25/02/19.

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«La notizia di un Piano di rilancio del Trenino verde della Sardegna, la ferrovia storica più lunga d’Italia con i suoi 437 km, ad inizio anno ha inorgoglito l’intera Isola. Un investimento da 10 milioni di euro, di cui però oggi si è persa completamente ogni traccia. Ciò che rimane dell’annuncio è una nota sul sito www.treninoverde.com in cui si legge che l’ARST, “assieme alla Regione Autonoma della Sardegna, agli Enti Locali e agli Operatore Turistici, sta definendo il calendario 2019 del Trenino Verde”, di fatto dichiarando l’assenza di una programmazione per la stagione turistica alle porte. Per questo chiediamo di sapere con certezza quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera.»

Così i consiglieri del Gruppo M5S Roberto Li Gioi e Michele Ciusa, firmatari di una interrogazione presentata in Consiglio affinché si riaccendano i riflettori sul patrimonio ferroviario regionale di valenza storica europea e internazionale.

«L’accordo, firmato lo scorso 18 dicembre tra Regione e Arst, sindaci dei Comuni coinvolti, sindacati, associazioni e imprese – aggiungono i consiglieri del M5S – faceva inoltre riferimento a una serie di interventi trasversali e strategici: un piano di marketing per la promozione delle tratte isolane, e il completamento del dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco come leva per la promozione a livello internazionale.»

Sulla carta un progetto ambizioso, che presentava però un ostacolo alla sua realizzazione già in partenza. Questo perché il Ministero delle Infrastrutture (con la Legge n. 128 del 9 agosto 2017) «limita la titolarità alla gestione delle Ferrovie alle sole “Aziende ferroviarie”, e di conseguenza l’ARST S.p.A., società che gestisce il Trenino Verde non può operare. Già Nardo Marino (M5S) ha presentato una proposta di legge, approvata alla Camera e ora in dirittura d’arrivo al Senato, volta a modificare il sopra citato articolo 5 della L. 128/17. Una modifica necessaria a consentire alle società che esercitano servizi di trasporto, anche se in mancanza della qualifica di impresa ferroviaria, di poter proseguire l’attività».

Roberto Li Gioi e Michele Ciusa chiedono pertanto di poter conoscere i tempi realizzazione del Piano di rilancio per il Trenino Verde; se e come La Regione intenda gestire il ripristino dei contratti di assuntoria sia per il TPL che per il servizio turistico. Inoltre, chiedono, «in che modo si intenda dare attuazione agli indirizzi presenti nella normativa regionale; se si intende riattivare nel concreto la procedura per il riconoscimento UNESCO e, infine, se con il nuovo ciclo di Programmazione 2021-2027 la Regione Sardegna intenda destinare ulteriori risorse».

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Ha preso il via il progetto “Manutenzione straordinaria strade vicinali”, approvato e finanziato dalla Giunta comunale di Sant’Antioco nei mesi scorsi. Lo scopo, dopo anni di abbandono, è mettere in sicurezza i percorsi antiochensi che conducono ad appezzamenti di terreno agricolo, seconde case in campagna, ma anche spiagge e località costiere. A questo progetto a breve si aggiungerà anche il cantiere Lavoras, sempre dedicato alle strade vicinali, le cui selezioni per il personale si sono svolte nei giorni scorsi. «Diamo così risposte alle legittime richieste di chi quotidianamente percorre quelle arterie con tante difficoltà – commenta il sindaco Ignazio Locci – considerato il manto disastrato a causa delle piogge e di anni di incuria e, con LavoRas, creiamo anche nuova occupazione, seppure a tempo».

Il percorso delle strade oggetto dell’intervento si sviluppa all’interno dell’agro antiochense. «Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – ci concentreremo sulle strade “Su Demanio”, “Sa Scrocchitta”,  “Crisionis”, Su de Miai”, strada “Tuvu Mannu” e “Nuraghe Nocco”, per citare qualche esempio. Senza dimenticare i percorsi costieri: Turri, Cala Lunga, Su Forru a Macchina. Ma l’elenco è ben più lungo e articolato. Dopo aver trattato meccanicamente il manto carrabile, si ricorrerà alla posa di un composto adeguato al contesto, detto tout venant. Naturalmente, con questi lavori interverremo anche sulla regimazione delle acque superficiali (cunette laterali e trasversali, cavalca fossi, attraversamenti, eccetera). Attualmente, infatti, i tratti in cunetta sono quasi del tutto assenti e, là dove ancora visibili, sono cresciute piante di notevoli dimensioni ed arbusti che con fronde e radici tendono ad invadere la carreggiata riducendo lo spazio utile in più punti».