Una nutrita Assemblea Unitaria di quadri e delegati di CGIL CISL e UIL del settore Industria, si è riunita ieri presso il Consorzio Industriale di Portovesme per discutere del tema energia.
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Una nutrita Assemblea Unitaria di quadri e delegati di CGIL CISL e UIL del settore Industria, convocata dalle Segreterie Confederali Territoriali, si è riunita ieri presso il Consorzio Industriale di Portovesme per discutere del tema energia e con esso delle conseguenze possibili in caso di mancata soluzione dello stesso.
La partecipazione di tutti i settori ed il tenore delle relazioni, introduttiva e conclusiva, e degli interventi dei delegati e dei Segretari Generali Regionali Confederali delle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL e UIL, testimoniano la preoccupazione delle lavoratrici e lavoratori e delle loro rappresentanze per le conseguenze che potrebbero derivare al territorio, così come all’intera regione, dal mancato governo dell’approvvigionamento di fonti alternative da utilizzarsi durante la transizione che deve necessariamente accompagnare il percorso di phase-out per la dismissione dell’utilizzo del carbone per la produzione di energia nella nostra isola, imposto senza eccezione alcuna dal governo entro il 2025.
I cambiamenti climatici sono una preoccupazione vera e sentita da prima di tutto da chi dal settore industriale trae il proprio sostentamento ma, gli stessi lavoratori e le parti sociali che li rappresentano non possono ammettere che il problema, che da tutte le altre parti del mondo è stato affrontato e risolto per minimizzare le ripercussioni sociali ed occupazionali, possa precipitare creando un vuoto occupazionale che porterebbe sostanzialmente alla chiusura dell’intero Polo Industriale e con esso del territorio.
L’urgenza che entro brevissimo tempo vengano risolti i problemi per il riavvio degli impianti di Eurallumina e Syderalloys, che per ragioni diverse sono certamente legati alla incertezza creata dall’annunciata chiusura della Centrale Termoelettrica di Portovesme (oltre che di Fiume Santo a Porto Torres) rendono indifferibile una presa di posizione della politica Regionale e Nazionale che debbono essere coinvolte da iniziative che, da ieri, partono dall’intero territorio coinvolgendo anche le istituzioni locali e tutte le forze produttive.
Il loro mancato riavvio, per le ragione legate alla chiusura della centrale ENEL non potrebbero che, ripercuotersi negativamente sulla stessa centrale termoelettrica e la Portovesme Srl, uniche realtà industriali a garantire ancora oggi lavoro per le famiglie del Sulcis Iglesiente.
Per questa ragione l’Assemblea dei quadri e delegati ha dato mandato alle Segreterie Regionali Confederali di manifestare al Governatore Christian Solinas, già nell’incontro che si terrà il prossimo 4 giugno, la necessità che vengano dalla Giunta Regionale e dallo stesso Governatore tutte le iniziative utili alla soluzione del problema, coinvolgendo in proposito il Governo Nazionale.
Contestualmente l’Assemblea ha dato mandato alle Segreterie Confederali Territoriali di CGIL CISL e UIL di dichiarare lo stato di agitazione e adottare, unitariamente, tutte le iniziative necessaria alla mobilitazione dell’intero territorio finalizzata a garantire la ripresa produttiva del Polo industriale, necessario perché possa riprendere una economia diversa da quella di sussistenza che ha caratterizzato la provincia in questi terribili anni di crisi sociale e del settore.
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