Christian Solinas: «È paradossale che il porto di un’area industriale strategica per la crescita della Sardegna sia sottoposto a vincoli paesaggistici che ne pregiudicano l’operatività e lo sviluppo».
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«È paradossale che il porto di un’area industriale strategica per la crescita della Sardegna sia sottoposto a vincoli paesaggistici che ne pregiudicano l’operatività e lo sviluppo. Ed è altrettanto incomprensibile, se non proprio intollerabile, l’atteggiamento dilatorio del Mibact più volte da noi sollecitato per risolvere il problema. Tutto ciò rischia concretamente di bloccare l’ampliamento produttivo del Porto Canale di Cagliari, l’avvio della Zona franca e della Zona economica speciale, nonché degli insediamenti su tali aree e i progetti per il potenziamento delle infrastrutture.»
È quanto sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas, all’esito della riunione sollecitata e convocata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri sulla questione della rimozione dei vincoli paesaggistici che darebbe il via libera ai programmi di espansione dello scalo portuale.
A determinare il rallentamento della procedura autorizzativa è stata la grave e inaccettabile assenza alla riunione odierna del direttore generale del Dipartimento Archeologia, belle arti e paesaggio del Mibact, il referente deputato a esercitare il potere di revoca in quello che sarebbe dovuto essere l’incontro risolutivo dopo le precedenti riunioni nei tavoli ministeriali.
«La Regione e tutte le istituzioni ed enti interessati hanno più volte sollecitato la rimozione del vincolo che di fatto è un ostacolo al decollo della Zona franca e della Zona economica speciale del Porto Canale, indispensabile volano per la crescita delle iniziative produttive e degli investimenti in grado di garantire occupazione e benessere. Chiediamo ora al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, che è stato sollecitamente informato della vicenda, di attivarsi senza indugio per sbloccare questa situazione», conclude il presidente Christian Solinas.
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