Il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato una mozione sulla situazione del polo industriale di Portovesme.
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Giovedì 25 luglio, il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Gianni Medda, Alessandro Pilurzu, Ignazio Mocci, Carlo Murru e Simone Pinna, relativa alla difficile situazione del polo industriale di Portovesme, al centro in questi ultimi anni di una crisi profonda, che mette a rischio il lavoro di migliaia di persone residenti ad Iglesias e nel resto del territorio del Sulcis.
Nella mozione viene sottolineata la necessità di tutelare il comparto industriale, un settore strategico per l’Italia, la cui valorizzazione deve andare di pari passo con le politiche ambientali e con i principi di ecosostenibilità e di ecocompatibilità.
Il comparto industriale del Sulcis vive una situazione di crisi che è stata accentuata anche dal fatto che la Sardegna è l’unica regione italiana priva di accesso alla rete nazionale del gas metano, un gap che di fatto non rende praticabile una completa interruzione della produzione di energia per mezzo del carbone entro il 2025, come previsto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e l’Ambiente.
Secondo il documento approvato nel corso del Consiglio comunale del 25 luglio, visto che il polo industriale di Portovesme utilizza una larga percentuale dell’energia sarda, è necessario procedere ad una riconversione della centrale Enel, trasformandola in una unità di produzione in cogenerazione (energia elettrica ed energia termica), soluzione che consentirebbe di sostenere un sistema ad alta flessibilità, in sinergia con lo sviluppo delle energie rinnovabili, e con particolare riguardo per la tutela ambientale, consequenzialmente al percorso avviato dalla Portovesme srl, dall’Alcoa e dall’Eurallumina, finalizzato alla bonifica delle aree non utilizzate.
Accelerando la chiusura delle centrali termoelettriche a carbone, senza realizzare contestualmente gli interventi necessari ad una riconversione energetica, alla luce anche del gap rappresentato dalla mancanza di accesso alla rete del gas metano, si rischierebbe di mettere definitivamente fine alla produzione nel polo energetico di Portovesme, con la chiusura definitiva degli stabilimenti di Eurallumina, della Syder Alloys e della Portovesme srl, che avrebbe disastrose ricadute sui livelli occupazionali di un territorio come quello del Sulcis, già duramente colpito dalla disoccupazione ed a forte rischio di impoverimento.
La mozione approvata dal Consiglio comunale impegna la Giunta ed il sindaco Mauro Usai a mettere in campo, insieme alle altre Amministrazioni comunali del territorio ed alle parti sociali, tutte le iniziative necessarie a far partire una mobilitazione che porti alla ripresa della produzione, interfacciandosi con la Regione Sardegna e con il Governo Nazionale, affinché la questione industriale del Sulcis venga affrontata prioritariamente, e venga trovata una soluzione che possa tutelare i lavoratori, la produzione e la salvaguardia dell’ambiente.
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