Il gruppo della Lega ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sulla gestione della società Abbanoa.
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Il gruppo della Lega ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sulla gestione della società Abbanoa e sui servizi erogati dalla stessa società.
«L’obiettivo strategico che ha portato alla nascita di Abbanoa era la razionalizzazione dei processi di fornitura di acqua potabile, fognatura e potabilizzazione con adeguati standard di qualità ed efficienza dei servizi che oggi riteniamo non soddisfacenti – dichiara il consigliere regionale Michele Ennas, primo firmatario dell’interrogazione -. Attraverso questo atto chiediamo alla giunta di eseguire le verifiche di competenza sulla società Abbanoa e quali sono le azioni che intende intraprendere in merito alle problematiche segnalate. I sardi chiedono un servizio che funzioni: ci aspettiamo un immediato cambio di rotta nella gestione e quindi nei risultati ottenuti. Non è accettabile che un numero considerevole di risorse economiche sia utilizzato per contenziosi con cittadini-utenti, associazioni o lo stesso personale della società nei quali la maggior parte delle volte Abbanoa è condannata a pagare.»
«Le azioni giudiziarie promosse sono innumerevoli e le relative spese a carico di Abbanoa sono altissime tanto è che una notevole quantità di fondi sono assorbiti per spese di lite contro utenti e personale della stessa Abbanoa. Inoltre, più volte sono emerse criticità nell’attività di conduzione degli impianti di potabilizzazione da cui dipende la sicurezza dei consumatori – aggiunge il consigliere regionale Michele Ennas -. Il ministero della Salute con un decreto del 2017 ha recepito le direttive europee sulla qualità dell’acqua e ha richiamato i gestori a una più severa valutazione del rischio introducendo il modello dei Piani di Sicurezza dell’Acqua che impone un’analisi approfondita di tutta la filiera idro-potabile. Sotto questo aspetto – conclude Michele Ennas – vogliamo la conferma che i dipartimenti degli assessorati interessati siano stati a suo tempo coinvolti e stiano agendo secondo quanto previsto dalla normativa.»
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