L’on. Carla Cuccu (M5S) ha presentato una mozione “per rivitalizzare e rilanciare le aree minerarie dismesse dell’Isola».
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«Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, riconosciuto dall’Unesco nel 1998 come il primo parco al mondo della rete dei geositi-geoparchi, ancora oggi, ventuno anni dopo questo importante riconoscimento, non ha assunto le importantissime funzioni di guida, coordinamento, promozione e valorizzazione del territorio alle quali ambiva. Il suo ruolo purtroppo è rimasto marginale, e ciò è dovuto in particolar modo alla sua struttura organizzativa. La mancanza di un intervento di riforma del Consorzio del Parco rischia di vanificare le lotte, le speranze e le aspettative riposte dai cittadini. Per questo è necessario dare nuova vita al Parco geominerario attraverso una serie di provvedimenti, a partire dalla rimozione delle sovrapposizioni di ruoli e di competenze che negli anni ne hanno limitato la crescita.»
Punta all’efficienza ed all’azione concreta la consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, prima firmataria di una mozione che ha il grande obiettivo di dare nuova vita al Parco geominerario. Un atto presentato dell’esponente dei Cinquestelle in concomitanza con la visita delle Commissarie scelte dall’Unesco Global Geoparks per controllare l’attività in Sardegna.
In particolare, Carla Cuccu fa notare un’incongruenza nell’assegnazione delle competenze: «Sarebbe stato opportuno istituire sin dall’inizio il Parco Geominerario nell’ambito del Ministero dell’Industria (l’attuale ministero dello Sviluppo Economico) anziché in quello del ministero dell’Ambiente. In questo modo si è generata una confusione di competenze e di ruoli che ha creato notevoli problematiche di carattere gestionale e organizzativo, facendo percepire il Parco Geominerario come un ostacolo e non come un’opportunità per lo sviluppo del territorio».
La mozione promossa da Cuccu impegna il presidente Christian Solinas, la Giunta, l’assessore dell’Industria e l’assessore della Difesa dell’Ambiente ad avviare quanto prima un dialogo costruttivo con le amministrazioni competenti ed i soggetti interessati. Il ruolo del Consorzio del Parco sarà quello di un’agenzia di sviluppo alternativo e sostenibile, con funzioni di guida, coordinamento e promozione delle attività e dei soggetti regionali e comunali che devono concorrere alla riqualificazione e alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna.
Carla Cuccu chiede, infine, che la Regione Sardegna solleciti stanziamenti nazionali adeguati per consentire al Consorzio del Parco di disporre di un organico qualificato e sufficiente e per supportare i Comuni nel loro indispensabile ruolo di gestione e valorizzazione delle strutture museali locali.
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