22 November, 2024
HomePoliticaConsiglio regionale della SardegnaL’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato come primo firmatario un’interrogazione sui ritardi nella liquidazione dei contributi legati ai rimborsi delle spese sanitarie sostenute fuori dall’Isola.

L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato come primo firmatario un’interrogazione sui ritardi nella liquidazione dei contributi legati ai rimborsi delle spese sanitarie sostenute fuori dall’Isola.

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Il consigliere regionale Gian Franco Satta ha presentato come primo firmatario, unitamente al gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, un’interrogazione sui ritardi nella liquidazione dei contributi legati ai rimborsi delle spese sostenute per motivi sanitari da parte di cittadini residenti in Sardegna e costretti a recarsi fuori dell’Isola per ricevere le proprie cure mediche.

«La richiesta da me promossa, rivolta al presidente della Regione ed all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, è stata sottoscritta da tutti gli appartenenti al gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale – spiega Gian Franco Satta -. L’azione mira a porre a debita conoscenza i vertici politici regionali dei disagi in atto e interrogarli su quali misure intendano attivare per porre rimedio alla problematica in oggetto. La Regione Autonoma della Sardegna, con legge regionale n. 26 del 23 luglio 1991, ha disciplinato le modalità di fruizione delle prestazioni sanitarie erogate sul territorio nazionale e all’estero a favore di soggetti residenti in Sardegna.»

«Le straordinarie garanzie contenute ed affermate nei principi della citata legge, purtroppo, rischiano di essere seriamente compromesse per via di detti ritardi – aggiunge Gian Franco Satta -. Lo slittare dei tempi di liquidazione dei contributi spettanti, di fatto, vanno ad inficiare la bontà e l’efficacia stessa della norma. E’ stato accertato che, soprattutto, nel territorio di competenza dell’Area Socio Sanitaria Locale (ASSL) di Sassari, nonostante il pagamento del contributo per le spese di viaggio e di soggiorno debba avvenire entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di rimborso, spesso tali termini vengano disattesi.»

«Ad oggi, vi sono persone ancora in attesa dei rimborsi del 2018 e le nuove istanze, come detto, vengono liquidate ben oltre il termine dei 60 giorni previsto dalla presentazione della domanda di rimborso – conclude Gian Franco Satta -. E’ evidente che, per chi costretto ad anticipare spese per cure mediche da svolgere fuori dalla Sardegna, il rispetto dei termini per la liquidazione dei rimborsi assuma valore vitale per la prosecuzione del percorso sanitario e, pertanto, la politica debba occuparsene ponendo in campo misure atte ad eliminare tempestivamente il problema.»

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