22 December, 2024
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La giornalista di Al Jazeera Barbara Serra è arrivata a Carbonia per realizzare, insieme alla sua troupe, un documentario che andrà in onda nel 2020 all’interno del programma “Correspondent” di Al Jazeera English. In mattinata ha incontrato il sindaco, Paola Massidda.

Il filmato sarà incentrato sulla figura del nonno di Barbara Serra, Vitale Piga, podestà di Carbonia nei primi anni della neonata cittadina del Sulcis, dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942, presidente dell’Ente ospedaliero ed autore del libro “Il giacimento carbonifero del Sulcis – Carbonia”organizzato dall’associazione “Amici della Miniera” di Carbonia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale/. Barbara Serra era stata a Carbonia il 10 novembre 2017, in occasione di un incontro organizzato nella sala della Sezione di Storia locale, sita nella Grande Miniera di Serbariu, in ricordo del nonno Vitale Piga.

Al Jazeera English sarà una vetrina importante per far conoscere a un ampio e trasversale pubblico europeo le origini della città di Carbonia.

 

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Colori, suoni e tradizioni da tre continenti, con gruppi folk provenienti da Bolivia, Romania, Ecuador, Kazakistan e Sardegna. Parte giovedì 25 luglio da Maracalagonis la 43a edizione di “Is Pariglias”, lo storico festival delle danze identitarie organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”. L’appuntamento è a partire dalle 21.30 è tra Piazza Chiesa e via Giovanni XXIII, per la prima di cinque serate che fino a lunedì 29 coinvolgeranno altrettanti comuni. Dopo Maracalagonis, la carovana folk di Is Pariglias, che ripropone la formula “Ethnodanza in Tour”, sarà venerdì 26a Carloforte, per uno degli appuntamenti dell’estate da più attesi nel cartellone estivo nell’Isola di San Pietro. Si inizia alle 21.30 in piazza Repubblica.

Sia a Maracalagonis che a Carloforte protagonisti di Is Pariglias – Ethnodanza in Tour saranno il gruppo Andanzas Ecuador (con i ballerini che saranno accompagnati dal gruppo musicale Indoamerica), il gruppo di danza popolare Szarkaláb della città rumena di Cluj-Napoca e che proporrà le tradizioni della minoranza ungherese della Transilvania, l’ensemble di danza Kostanay Zori e il complesso musicale Akzhelen provenienti dal Kazakistan, la Compania Integral de danzas especializadas de Bolivia di La Paz con i suoi frenetici ritmi sudamericani ed i meravigliosi costumi, ed i padroni di casa del Gruppo folk Città di Assemini.

Il festival Is Pariglias è organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”, con il sostegno del ministero dei Beni e delle Attività culturali, degli assessorati regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Iov Italia, i comuni di Maracalagonis, Assemini, Pula, Carloforte e Perdasdefogu e le Pro Loco di Pula e Perdasdefogu.

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«La legge 6 deve essere applicata e il passaggio del personale dell’Agenzia Forestas al comparto unico di contrattazione regionale con l’applicazione del Contratto collettivo regionale di lavoro non è in discussione.»

Lo ha detto Pierluigi Saiu (Lega), presidente della Commissione Autonomia e Riforme del Consiglio regionale.

«I lavoratori di Forestas hanno un ruolo primario nella salvaguardia e tutela dell’ambiente e sono parte fondamentale del Sistema regionale antincendio. In questi giorni li abbiamo visti al lavoro, con grande professionalità e spirito di sacrificio, per spegnere gli incendi appiccati nella nostra Sardegna e per salvaguardare gli abitanti delle località interessate dai roghi. Bisogna applicare la legge regionale n. 43 del 2018, modificata e integrata dalla legge regionale n. 6 del 2019 perché si tratta di un provvedimento legislativo vigente, per di più largamente condiviso dalle forze politiche, e soprattutto atteso dai lavoratori di Forestas. I tanti interventi pubblici sul tema – ha concluso Pierluigi Saiu – dimostrano che la volontà politica non è cambiata e che la legge, com’è giusto che sia, dovrà trovare applicazione.»

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Uno stanziamento di circa 3 milioni di euro, provenienti da risorse inutilizzate in Ats, consentirà all’Aou di Sassari l’assunzione di personale sanitario necessario. La notizia del finanziamento è arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo la chiusura della riunione della Giunta regionale.

Si tratta di una sicura boccata d’ossigeno per l’Aou sassarese, considerata la necessità di potenziare la dotazione di alcune unità operative in sofferenza per la carenza di personale. Sarà possibile, inoltre, garantire l’attività di ricovero, aumentata dopo la chiusura del Policlinico di viale Italia.

«Ringraziamo il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu per il rispetto degli impegni assunti nei confronti della nostra azienda – commenta il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – che si è fatta carico delle prestazioni di ricovero garantite dal Policlinico sassarese sino a novembre scorso. In questo modo per l’Aou sarà possibile superare una parte delle criticità segnalate in tema di dotazione organica e sostituzione del personale.»

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I consiglieri comunali di minoranza Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed al sindaco di Carbonia, Paola Massidda, sulle criticità del reparto di Ostetricia e Ginecologia del CTO di Iglesias.

«Fino al 26 ottobre 2016 il reparto di Ostetricia e Ginecologia operava con buon risultati presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia – scrivono i tre consiglieri di minoranza del comune di Carbonia -. La riorganizzazione della sanità sarda, voluta dalla precedente Giunta regionale, ha cancellato il reparto ed ha trasferito tutto presso il CTO di Iglesias, in palese contrasto con i principi disposti dallo stesso piano sanitario, secondo i quali il punto nascite dovrebbe essere collocato con l’emergenza-urgenza.»

«La grave situazione in cui versano gli utenti ed i lavoratori del CTO di Iglesias è stata oggetto di una dettagliata nota di denuncia inviata agli avvocati incaricati da dieci dirigenti medici ed indirizzata alla dirigenza regionale e locale dell’ATS, al ministro della Salute del Governo italiano ed al neo assessore regionale della Sanità – aggiungono Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel -. La denuncia riguarda soprattutto i gravi rischi per la vita che corrono le puerpere ed i neonati per una molteplicità di ragioni, tra le quali: i lunghi tempi di attesa nei casi in cui si rendessero necessarie delle trasfusioni di sangue (oltre 90 minuti); indisponibilità ed irreperibilità del cardiologo e del chirurgo di Chirurgia generale, trattandosi di struttura (quella del CTO) deputata ad interventi programmati in week surgery; indisponibilità del laboratorio analisi, del centro trasfusionale e del reparto di Rianimazione, non presenti al CTO.»

«La denuncia è stata presentata dai dirigenti medici del CTO e dai medici impiegati del reparto di Ostetricia e Ginecologia e la relativa notizia è stata altresì diffusa dagli organi di informazione regionali – sottolineano ancora Michele Stivaletta, Massimo Usai e Federico Fantinel -. Tutto ciò si ripercuote, oltre che sul pericolo per l’incolumità delle pazienti e dei neonati, altresì sul numero di puerpere che si rivolgono ad altre strutture ospedaliere, con inesorabile ridimensionamento dei numeri relativi ai nuovi nati presso il CTO, che dovrebbe essere il solo punto di riferimento per tutto il Sulcis Iglesiente e che dovrebbe oltrepassare la soglia di 500 nascite annue. La situazione è divenuta grave, inaccettabile e non più tollerabile.»

Fatte queste premesse e considerazioni, la mozione, se approvata, impegnerà il sindaco e la Giunta comunale di Carbonia «affinché si attivino immediatamente nei confronti dell’ATS e/o proseguano, rafforzando l’azione sino ad oggi posta in essere nei confronti dell’Azienda, al fine di risolvere le annose problematiche del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso il CTO di Iglesias e facciano tutto quanto in loro potere per ricondurre il punto nascite presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, in quanto deputato all’emergenza-urgenza».

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Prosegue domani, 24 luglio, a Settimo San Pietro, “Interconnessioni”, il progetto di residenza curato da Simonetta Pusceddu di danza contemporanea ed espressioni artistiche, giunto al suo secondo anni attività. Nella cornice suggestiva della Corte di Casa Dessy il coreografo e danzatore Diego Sinninger (Spagna) porterà alle 21.00 la creazione “Coma” con il collettivo di danzatori Kiko Lopez, Shaquille George, Helena Canas, Fanny Laї. Un progetto che indaga la relazione tra il corpo umano e l’elemento “Aria”, non solo nella sua relazione fisica, ma anche nella sua dimensione psicologica ed emotiva. L’indagine fisica del corpo e del movimento che fonda le sue basi in un team di straordinari interpreti con una forte conoscenza della qualità tecniche del waving (proveniente dalla danza funk e hip hop), della breakdance, della house-dance, del tai-chi e delle discipline delle aree circensi.

Interconnessioni è un cantiere creativo a cielo aperto nei luoghi legati alla memoria del territorio spettacoli di danza, laboratori, animazione, arte circense, teatro fisico, musica, proiezione del docufilm e mostra fotografica sul progetto. E ancora degustazioni, esposizioni, proiezioni, laboratori, residenze di ricerca coreografica, con artisti e danzatori provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dalla Francia, dalla penisola e da diverse parti della Sardegna, in perfetta simbiosi tra arte, memoria dei luoghi e tradizione. Saranno protagonisti di una serie di iniziative con il coinvolgimento della cittadinanza.

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Il Gruppo Esposito, con sede generale a Bergamo, è impegnato da decenni nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni impiantistiche finalizzate a trovare possibilità di recupero anche per quei rifiuti considerati fino ad oggi destinati solamente allo smaltimento in discarica. Dall’esperienza sempre più completa e collaudata, è nato anche l’impianto situato nel comune di Quartu Sant’Elena in provincia di Cagliari destinato al recupero dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili, in prevalenza posidonia, piante acquatiche, alghe, ma anche plastiche e altre tipologie di rifiuti. Per sviluppare e gestire questo impianto il Gruppo Esposito ha creato un’apposita società, la “Ecocentro Sardegna”, anch’essa con sede presso il polo di trattamento di Quartu Sant’Elena. Si tratta del primo impianto realizzato dal Gruppo in Sardegna, Regione che ha compartecipato indirettamente all’iniziativa attraverso l’erogazione di un contributo per l’investimento produttivo, e del primo impianto dedicato ai rifiuti della pulizia delle spiagge. Il trattamento, brevettato a livello nazionale ed europeo, è finalizzato al recupero di materia sotto forma di aggregati riciclati – sabbia, ghiaino e ghiaietto certificati ai sensi della normativa ambientale e delle norme tecniche UNI di settore. L’impianto è autorizzato dalla Città metropolitana di Cagliari e dalla Regione Sardegna all’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti.

L’avanzata tecnologia sviluppata in esclusiva dal gruppo Esposito ed installata nell’impianto di Quartu Sant’Elena verte su una speciale ed innovativa impiantistica di lavaggio, studiata appositamente per il trattamento di questi tipi di rifiuti. Attraverso il trattamento avviene la separazione delle frazioni organiche (alghe e piante acquatiche, posidonia in particolare) da quelle inorganiche, ovvero della sabbia, contestualmente alla rimozione delle frazioni indesiderate, quali le plastiche e altri rifiuti presenti. L’impianto è in grado di recuperare anche il più piccolo granello di sabbia. La sabbia lavata, di elevata qualità, priva di frazioni contaminanti o indesiderate, è particolarmente idonea per essere riportata sulla spiaggia di origine. Le frazioni organiche separate (costituite fondamentalmente da posidonia), opportunamente trattate, diventano un ottimo compost per l’agricoltura (anche perché sono private di sale e altre sostanze non idonee alle colture) oppure possono essere utilizzate per la realizzazione di materiali per bioedilizia (ad esempio pannelli di isolamento termico/acustico). Anche da questo punto di vista il sistema messo a punto e proposto dal Gruppo Esposito contribuisce in modo attivo all’attuazione concreta di una virtuosa “economia circolare” ed ecosostenibile, in sintonia con la filosofia che da sempre guida il Gruppo: il rifiuto può diventare una risorsa.

Il Gruppo Esposito ed Ecocentro Sardegna hanno attivato e consolidato rapporti collaborativi con società di ricerca specializzate ed esperti nell’ambito dei progetti di innovazione e sviluppo finalizzati ad ottimizzare i processi di trattamenti e recupero di materie da rifiuto. Spiccano in tal senso le collaborazioni con l’Università degli Studi di Cagliari e l’Università degli Studi di Trieste. Nel primo caso le attività R&D riguardano in particolare le dinamiche di impatto dei rifiuti vegetali sugli arenili e la definizione di un corretto e proficuo processo di economia circolare riguardante il “problema alghe e piante acquatiche spiaggiate”. Nel caso di Trieste, la collaborazione verte soprattutto sugli importanti studi che questa Università sta compiendo sulla proliferazione della posidonia e le dinamiche di spiaggiamento (importanza delle correnti, influenze dei cambiamenti climatici sull’ecosistema marino, etc.) di questa pianta acquatica.

La validità del sistema e l’efficacia dell’impianto sardo del Gruppo Esposito sono stati confermati nel modo più eclatante con l’intervento effettuato nella scorsa primavera nel comune di Alghero, la cui principale spiaggia era oppressa dal problema dei cumuli di posidonia, tanto da portare a chiudere alcuni tratti di spiaggia stessa. In trenta giorni lavorativi (a partire da fine marzo 2019) gli specialisti del Gruppo Esposito hanno rimosso completamente i cumuli di posidonia presenti sulla spiaggia ed hanno effettuato il trattamento nel polo tecnico di Quartu Sant’Elena. Sono state rimosse dalla spiaggia circa 2500 tonnellate di posidonia, che hanno restituito, dopo il trattamento, oltre 1200 tonnellate di sabbia pulita. Di queste, 750 tonnellate sono già state ricollocate sull’arenile di Alghero. L’amministrazione comunale di Alghero si è dichiarata “entusiasta” dell’operazione e della collaborazione con il Gruppo Esposito, che ha restituito nella sua completa bellezza una delle più note ed importanti spiagge della Sardegna.

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Nella giornata odierna in Sardegna sono stati registrati 15 incendi, 4 dei quali hanno richiesto l’intervento di un elicottero leggero del Corpo forestale.

Intorno alle 11.10, un incendio ha interessato le campagne di Bortigali, in località Binnori, dove sono intervenuti due elicotteri leggeri del Corpo forestale provenienti dalle basi di Farcana e Anela ed il Super Puma (l’elicottero pesante del Corpo Forestale dislocato presso la base di Fenosu ad Oristano). Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Macomer e di Gavoi unitamente a due squadre di Forestas provenienti rispettivamente da Macomer e Bolotana. Sull’incendio ha operato anche una squadra di volontari provenienti da Macomer. Tutti i mezzi aerei hanno fatto rientro presso le rispettive basi alle ore 13.40. Un nuovo intervento dei medesimi mezzi della flotta regionale si è reso necessario a partire dalle ore 15.00 per una ripresa dell’incendio. In questa fase è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco di stanza a Macomer. L’incendio ha interessato in totale un’area di circa 9 ettari di superficie composta da pascoli, macchia bassa di cisto e alberatura sparsa di sughera. Fine intervento ore 18 circa.

Il secondo evento della giornata si è registrato nelle campagne di San Gavino Monreale ,dove l’elicottero regionale della base di Villasalto ( n quel momento in ricognizione sugli ambiti territoriali inseriti tra quelli ad alto pericolo d’incendio nel Bollettino di previsione incendi emesso dalla protezione civile regionale per la data odierna), è prontamente intervenuto alle ore 14.03 in località Pillonca. Il mezzo aereo ha lasciato la zona per fine intervento alle ore 15.00 circa. L’intervento coordinato dal personale della stazione forestale di Sanluri ha visto all’opera anche una squadra di Forestas proveniente da Villacidro ed i volontari di San Gavino Monreale. L’evento ha interessato circa 4 ettari di campi ed eucalipteti.

L’elicottero della base di Pula è intervenuto dalle 16.37 per un incendio nel territorio del comune di Elmas all’incirca al km 8 della SS 130 in località Is Punteddus. Alle operazioni di spegnimento coordinate dal personale del Corpo Forestale della stazione di Cagliari hanno partecipato anche due squadre dei Vigili del Fuoco di Cagliari e 4 squadre delle associazioni di volontariato di Assemini. L’evento si è chiuso alle ore 18.30 circa. L’entità della superficie percorsa è attualmente oggetto di valutazione.

Dalle ore 17.30, in località Perda Farinazza. Le operazioni di spegnimento sono state condotte dal personale della Stazione forestale di Dolianova con l’ausilio del GAUF dell’Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale di Cagliari, dei barracelli di Dolianova, di una squadra dei Vigili del Fuoco e di una di volontari di Sant’Andrea Frius. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.40 circa. L’entità della superficie percorsa è attualmente oggetto di valutazione.

In serata è ripartito l’incendio di San Gavino Monreale, dove sono stati inviati gli elicotteri regionali di Marganai e Villasalto.

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«Abbiamo posto rimedio ad una grave “svista” della precedente Giunta che colpevolmente, malgrado i roboanti annunci preelettorali, non aveva assicurato la copertura finanziaria per garantire agli studenti sardi gli sconti sui costi dei trasporti pubblici.»

L’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, ha commentato così l’approvazione, nella seduta odierna della Giunta regionale, del disegno di legge che, con un finanziamento straordinario di 3 milioni e 500mila euro, ha incrementato lo stanziamento destinato a garantire gli sconti.

«È singolare – aggiunge Giorgio Todde – che a tentare di addossare a me e al presidente della Regione, Christian Solinas, responsabilità che mai abbiamo avuto, siano stati esponenti di quello stesso centrosinistra che governava con il vecchio esecutivo. Con un finanziamento corposo la Giunta regionale oggi ha messo le cose a posto – ha concluso l’assessore dei Trasporti -, scongiurando così quella che per i nostri giovani e per le loro famiglie sarebbe stata una vera e propria beffa.»

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Sono dieci, provenienti da tutta Italia, le finaliste del “Premio Bianca d’Aponte” 2019, il contest italiano riservato a cantautrici in programma al Teatro Cimarosa di Aversa il 25 ed il 26 ottobre.

Le artiste selezionate quest’anno sono: Eleonora Betti da Arezzo con “Quaranta volte”, Chiara Bruno da Palermo con “Ammazziamo questi padri”, Chiarablue da Rimini con “DueAgostoMillenovecentottanta”, Rebecca Fornelli da Bari con “Quello che ci manca”, Jole da Manfredonia (Foggia) con “La turista e il gondoliere nelle sfere di vetro con neve”, Martina Jozwiak da Ancona con “Scrivimi”, Lamine da Trapani con “Penna bic”, La Tarma da Reggio Emilia con “Usignolo meccanico”, Giulia Ventisette da Firenze con “La bellezza”, Cristiana Verardo da Lecce con “Non potevo saperlo”.

Saranno loro il cuore della 15ª edizione, una nuova tappa del percorso di valorizzazione della creatività femminile in canzone in cui il Premio d’Aponte è stato apripista, una spinta rosa che ha visto recentemente molti momenti significativi con protagoniste spesso artiste legate al premio di Aversa. Da uno Speciale Tg1 di Cinzia Fiorato al Premio del Mei a Cristina Donà e Ginevra di Marco, dal Festivalino di Anatomia femminile di Michele Monina al Lilith Festival di Genova, dall’Onda Rosa Indipendente del Mei al primo maggio all’Angelo Mai di Roma con “May così tante”, sino all’evento di “Femminile plurale. Stati generali del cantautorato femminile” all’Officina Pasolini di Roma, guidata fra l’altro da Tosca, madrina del d’Aponte 2019.

Due saranno i premi principali del contest. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione, a cui è succeduto Ferruccio Spinetti. Anche quest’anno poi il contest darà diritto a un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) e riservato alla vincitrice o, in mancanza dei requisiti richiesti dal NuovoImaie, a una delle altre finaliste.

Con le concorrenti si alterneranno sul palco nomi affermati della musica italiana di qualità, che saranno comunicati prossimamente.