[bing_translator]
Il Gruppo Esposito, con sede generale a Bergamo, è impegnato da decenni nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni impiantistiche finalizzate a trovare possibilità di recupero anche per quei rifiuti considerati fino ad oggi destinati solamente allo smaltimento in discarica. Dall’esperienza sempre più completa e collaudata, è nato anche l’impianto situato nel comune di Quartu Sant’Elena in provincia di Cagliari destinato al recupero dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili, in prevalenza posidonia, piante acquatiche, alghe, ma anche plastiche e altre tipologie di rifiuti. Per sviluppare e gestire questo impianto il Gruppo Esposito ha creato un’apposita società, la “Ecocentro Sardegna”, anch’essa con sede presso il polo di trattamento di Quartu Sant’Elena. Si tratta del primo impianto realizzato dal Gruppo in Sardegna, Regione che ha compartecipato indirettamente all’iniziativa attraverso l’erogazione di un contributo per l’investimento produttivo, e del primo impianto dedicato ai rifiuti della pulizia delle spiagge. Il trattamento, brevettato a livello nazionale ed europeo, è finalizzato al recupero di materia sotto forma di aggregati riciclati – sabbia, ghiaino e ghiaietto certificati ai sensi della normativa ambientale e delle norme tecniche UNI di settore. L’impianto è autorizzato dalla Città metropolitana di Cagliari e dalla Regione Sardegna all’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti.
L’avanzata tecnologia sviluppata in esclusiva dal gruppo Esposito ed installata nell’impianto di Quartu Sant’Elena verte su una speciale ed innovativa impiantistica di lavaggio, studiata appositamente per il trattamento di questi tipi di rifiuti. Attraverso il trattamento avviene la separazione delle frazioni organiche (alghe e piante acquatiche, posidonia in particolare) da quelle inorganiche, ovvero della sabbia, contestualmente alla rimozione delle frazioni indesiderate, quali le plastiche e altri rifiuti presenti. L’impianto è in grado di recuperare anche il più piccolo granello di sabbia. La sabbia lavata, di elevata qualità, priva di frazioni contaminanti o indesiderate, è particolarmente idonea per essere riportata sulla spiaggia di origine. Le frazioni organiche separate (costituite fondamentalmente da posidonia), opportunamente trattate, diventano un ottimo compost per l’agricoltura (anche perché sono private di sale e altre sostanze non idonee alle colture) oppure possono essere utilizzate per la realizzazione di materiali per bioedilizia (ad esempio pannelli di isolamento termico/acustico). Anche da questo punto di vista il sistema messo a punto e proposto dal Gruppo Esposito contribuisce in modo attivo all’attuazione concreta di una virtuosa “economia circolare” ed ecosostenibile, in sintonia con la filosofia che da sempre guida il Gruppo: il rifiuto può diventare una risorsa.
Il Gruppo Esposito ed Ecocentro Sardegna hanno attivato e consolidato rapporti collaborativi con società di ricerca specializzate ed esperti nell’ambito dei progetti di innovazione e sviluppo finalizzati ad ottimizzare i processi di trattamenti e recupero di materie da rifiuto. Spiccano in tal senso le collaborazioni con l’Università degli Studi di Cagliari e l’Università degli Studi di Trieste. Nel primo caso le attività R&D riguardano in particolare le dinamiche di impatto dei rifiuti vegetali sugli arenili e la definizione di un corretto e proficuo processo di economia circolare riguardante il “problema alghe e piante acquatiche spiaggiate”. Nel caso di Trieste, la collaborazione verte soprattutto sugli importanti studi che questa Università sta compiendo sulla proliferazione della posidonia e le dinamiche di spiaggiamento (importanza delle correnti, influenze dei cambiamenti climatici sull’ecosistema marino, etc.) di questa pianta acquatica.
La validità del sistema e l’efficacia dell’impianto sardo del Gruppo Esposito sono stati confermati nel modo più eclatante con l’intervento effettuato nella scorsa primavera nel comune di Alghero, la cui principale spiaggia era oppressa dal problema dei cumuli di posidonia, tanto da portare a chiudere alcuni tratti di spiaggia stessa. In trenta giorni lavorativi (a partire da fine marzo 2019) gli specialisti del Gruppo Esposito hanno rimosso completamente i cumuli di posidonia presenti sulla spiaggia ed hanno effettuato il trattamento nel polo tecnico di Quartu Sant’Elena. Sono state rimosse dalla spiaggia circa 2500 tonnellate di posidonia, che hanno restituito, dopo il trattamento, oltre 1200 tonnellate di sabbia pulita. Di queste, 750 tonnellate sono già state ricollocate sull’arenile di Alghero. L’amministrazione comunale di Alghero si è dichiarata “entusiasta” dell’operazione e della collaborazione con il Gruppo Esposito, che ha restituito nella sua completa bellezza una delle più note ed importanti spiagge della Sardegna.